26
Apr 2009
ore 14:11

Rocco Iannone Fans Club

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rocco-iannone.jpg
Rocco Iannone Foto da Kataweb Cucina

Riassunto delle puntate precedenti


E così, come ha scritto su questo blog Andrea Ferrari di Brescia, il commento è il n. 98, stanno nascendo i Fans Club del cuoco Rocco Iannone che si recheranno in pulman da Brescia a Cava dei Tirreni per festeggiare il loro nuovo idolo.
Il grande merito di Iannone, è cosa di questi ultimi giorni, è quello di avere detto quello che pensa della cucina molecolare e di Adrià parlando a ruota libera a Striscia la Notizia.
Poiché Rocco Iannone è un bravo cuoco la prima cosa da non fare è quella di parlare male di lui e della sua cucina: il suo ristorante, il pappaCarbone, ha avuto il premio Acquerello-Espresso per il Risotto dell'anno e Vizzari così ne scrive nell'ultima edizione della Guida Ristoranti d'Italia 2009 dell'Espresso: "... Rocco Iannone mantiene le promesse. E nella prima fila delle nuove leve, formate da quei giovani che hanno solide radici nella tradizione ma che per esperienze e spirito di ricerca stanno perseguendo con successo i traguardi della nuova cucina italiana nel segno della continuità rispetto ai Vissani, Pierangelini, Alajmo, Beck... sino a Bottura, Cracco e Sultano".
Quando scoppia la bagarre e le mille polemiche per le accuse che Iannone rivolge a tutti coloro che fanno cucina molecolare Vizzari gli telefona e dice: "io mi sono sfogato domandando (ed era domanda retorica) a Rocco Iannone se è scemo o totalmente irresponsabile."
Interviene anche il giornalista Tommaso Siani, ma a favore di Rocco Iannone e dice: "l'unica "colpa" di Rocco è quella di aver detto certe cose fuori dai "normali" circuiti ingessati ed autoreferenziali dei cosiddetti "esperti", platee ad hoc dove si sfiora l'onanismo intellettuale per commentare un piatto di pasta e fagioli. Ecco la colpa di Rocco: parlar chiaro in un'ambiente dove gelosie e cattiverie vengono sussurrate subito dopo essersi alzati da tavola, rimesso cappotto e cappello e non aver pagato il conto."

Scoppia un'altra polemica e interviene il giornalista del Mattino, Luciano Pignataro per spiegare chi è questo signore che lancia accuse così pesanti e indifferenziate: " Tommaso Siani e' un ottimo e serio collega di giudiziaria per il giornale la Citta', quotidiano di Salerno, su cui Rocco scrive le sue ricette da un bel po'.
Il quotidiano fa parte del gruppo Finegil che afferisce al Gruppo Espresso che pubblica la guida che ha dato a Rocco il premio come giovane emergente dell'anno nel 2007
."
E rivolgendosi a Siani dice:
"Dunque, Tommaso, di quale sistema parli? Quello che ha dato a Rocco anche la stella Michelin? Quello che gli ha dato la copertina del Gambero quando Bonilli era direttore?"

Interviene un altro ristoratore, Gianni Angelini, che scrive su questo blog, intervento n. 95: " sono un piccolo modesto ristoratore e sono dalla parte di Iannone. Lo ringrazio per aver detto la verità, quello che tutti noi pensiamo ma non abbiamo il coraggio di dire."
Interviene un cittadino di Cava dei Tirreni, Mario Aiello: " tutta Cava de' Tirreni si stringe intorno al suo eroe Rocco Iannone."

Ormai la querelle ha cambiato di segno e sta diventando una crociata, viva la buona e tradizionale cucina italiana, abbasso la chimica e i bruciapadelle (che sarebbero simboleggiati da Adrià a Blumenthal), fuori gli stranieri, che poi sarebbero sempre Adrià a Blumenthal.

E partono i pulman di fans per Cava dei Tirreni...

commenti 173

.......bruciapadelle a vita ;-) d' altronde così mi sono sempre definito con grande rispetto per i grandi chef che si impegnano al massimo per studiare sperimentare e dare la possibilità anche a noi bruciapadelle, nel vero senso della parola, di crescere e di venire a conoscenza di tutte le nuove tecniche, d' altronde non possiamo essere tutti dei "grandi " come quello chef dicava dei tirreni :-))
Purtroppo mi sembra che in tutta sta storia si sia perso il discorso di umiltà ......mi sa che sono uno degli ultimi che come prima regola di vita professionale ha messo l' umiltà al primo posto e infatti io non sono nessuno nel mondo della ristorazione ....anzi son un bruciapadelle ;-))

26 Apr 2009 | ore 14:28

Viva la cucina a 360° e viva chi rispetta sempre gli altri. Bandiamo dalle nostre menti le crociate che servono solo a cristallizzare la cucina (e anche tutto il resto della vita!) anche per onestà intellettuale! Non si può ghettizzare la cucina e nemmeno farla a comparti stagni del tipi quelli della tradizione sì, i "bruciapadelle" no! Spero vivamente che non sia così pessima la situazione, anche se i fatti, purtroppo, dimostrano proprio che è verso questa direzione che si sta andando, se non la si è già raggiunta!
Speriamo che qualcuno butti un salvagente in mare e recuperi un po' la gente...ne guadagnarebbero tutti.

26 Apr 2009 | ore 14:48

.......... e dalle Cucine italiane, grandi e piccole, si ode un eloquente e quasi assoluto silenzio.
Naturalmente, da parte avversa,sul comunicato de "Le Soste" ancora nessun commento. Certo han già detto tutto Iannone e Striscia, non ci può essere niente da aggiungere.
Confrontarsi con le idee contrarie che hanno espresso gli altri? Mai e poi mai, la buona, sana e non truffaldina cucina italiana è rinchiusa nell'eburnea torre, all'interno della quale i Cavalieri della Cucina Tradizionale son armati di luccicanti padelle....loro almeno le sanno usare.
Le truppe bresciane che stanno accorrendo in loro soccorso riusciranno a rompere l'assedio degli avvelenatori?
Lo sapremo nelle prossime puntate.
Ciao

26 Apr 2009 | ore 15:18

Che brutta ironia Bonilli. Una persona che ha coperto un ruolo importante come il suo a fare polemiche da bar. Forse in questo modo riesce a prendere più lettori. Non tornerò più su questo blog, pieno di insulti e veleni.

26 Apr 2009 | ore 15:33

La nascita di un fans club dedicato a Iannone può solo far capire quanto in Italia siano lontani dalla ristorazione professionale molti operatori.
Mai in Francia o in Spagna si sarebbe osannato chi nei confronti del professionismo vero, ha espresso considerazioni ed offese pretestuose e false, dimostrando di non capire niente sull'argomento trattato e limitando il suo intervento alla ricerca di una misera e gretta notorietà.

26 Apr 2009 | ore 15:48

Bé è normale che Iannone ottenga gli applausi: ha detto quello io ho sempre sentito dire da quasi tutte le persone che conosco (nessuna delle quali ha mai messo piede in un grande ristorante)!
Quello che trovo veramente strano è che lui fa parte dello stesso mondo su cui spara a zero - fa una cucina con i piattini, esteticamente curati, che costano cari e hanno piccole porzioni e ha anche i riconoscimenti delle guide. Eppure lui è un eroe e tutti gli altri uguali cattivoni?
Non capisco, evidentemente è il potere della tv.
(La domanda ai bresciani del pullman la faccio sul vecchio post)

26 Apr 2009 | ore 15:52

aggiungerei che è una caduta di stile da parte dei direttori di guide italiani.

26 Apr 2009 | ore 16:00

Mentre Iannone ha avuto stile e si è espresso in modo fine :-))

26 Apr 2009 | ore 16:11

suscettibile...

26 Apr 2009 | ore 16:12

Dato che di là però è un po' un caos, mi perdonate se rifaccio la domanda ad Andrea Ferrari ma aggiungendo che vale allo stesso modo per qualunque fan che passa casualmente di qui (purché non professionista del settore enogastronomico perché lì i meccanismi sono diversi e mi sono più chiari)?
Un gruppo di persone che non possono permettersi di andare in ristoranti importanti (da cui consegue appunto che il suo non lo considerano importante) si entusiasma per ciò che Rocco Iannone ha detto in tv - tanto che decide di spendere una cifra ragguardevole per andare a congratularsi. Non ho colto cosa ci fosse di così nuovo ed entusiasmante nelle sue parole (ma quelli possono essere punti di vista), ma soprattutto: perché invece non spendete quella cifra per andare a mangiare fuori e che so gli fate solo una telefonata? Ah, aspetta, forse come fan club si spera in un pranzo gratis - questo almeno lo troverei logico!

26 Apr 2009 | ore 16:15

Noto con molto dispiacere che tra alcune persone si sta diffondendo una sorta di snobbismo nei riguardi della cucina VERA, quella fatta con ingredienti VERI e non con "aria al profumo di...".
E' più facile usare polverine preconfezionate che andare a scegliere gli ingredienti freschi giorno per giorno ed è altrettanto più facile abbinare singoli elementi (vedi maltodestrine) che prodotti contenenti il singolo elemento insieme a molti altri.
Non mi sto schierando pro o contro il molecolare, mi sto semplicemente schierando contro chi snobba tutto ciò che grandi cuochi hanno fatto finora.

26 Apr 2009 | ore 16:18

chi ha un ruolo ha l'obbligo di distinguersi e dare buon esempio :))

26 Apr 2009 | ore 16:26

no aspetta perchè qui forse le cose non son state capite allora non èche chi usa lecitine xantana gellan o altro non usa ingredienti veri
Vedeta quale è il problema è la TOTALE IGORANZA VERSO L ARGOMENTO
Io uso le polverine magiche ma state tranquilli che le materie prime di prima qualita e vere le compro pure io
Ma ci stiamo rincolgionendo tutti a furia di dire cazzate o è meglio che qualcuno smetta di scrivere su certi blog
Perchè se si crede che c' è una cucina che usa le polverine magiche e una che uaa ingredienti veri possiamo tranquillamente smeterla qui

26 Apr 2009 | ore 16:31

Cucina vera o cucina che sia, non si può sputare sentenze.Bonilli parla di Cattiverie e sussurri del dopo cena. Invidie e pensieri diversi sono all'ordine del giorno. Ma da li a non aver rispetto il passo per me è abbastanza lungo. Poi fate come vi pare

26 Apr 2009 | ore 16:36

prendo atto che le querelle sulla cucina e sulla ristorazione si sono accese, diventando al calor bianco, con un furore che da tempo le discussioni sul vino non conoscevano... Incredibile come i fautori della cucina molecolare ed i sostenitori di quella tradizionale si fronteggino come se fossero guelfi e ghibellini...

26 Apr 2009 | ore 16:37

Quante volte sei entrato in cucina? Quante volte hai visto lavorare uno di quei professionisti citati da Iannone?

26 Apr 2009 | ore 16:37

E chi sono i professionisti citati da Iannone? io non ho sentito nessun nome!

26 Apr 2009 | ore 16:41

La cosa sconfortante è che sembra di avere di fronte solo dei sordi e gente che non legge mai quello che dicono gli altri.
Riporto per l'ennesima volta quello che ha scritto Dario Bressanini e il link al suo blog per chi voglia chiarirsi

http://bressanini-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it/

"In ogni caso, per coloro ai quali interessa l’origine delle varie sostanze usate da Ferran Adrià per gelificare e sferificare, sono quasi tutte di origine vegetale.

Agar-Agar: estratta dalle alghe
Carragenina: estratta dalle alghe
Alginati: estratta dalle alghe
Gomma (arabica, karaya, ghatti): resine di alberi
Pectine e amidi: da semi, frutti e piante
Gomma di guar, gomma adragante, farina di semi di carrube: semi di leguminose e altri vegetali

Anche se l’origine di un prodotto è naturale, non vuol mica dire che non subisca trattamenti e che, quindi, non possa venire contaminato in qualche modo. Ad esempio nel 2007 sono stati riportati dei casi di contaminazione da diossina nella gomma di guar."


Questi, dunque, sarebbero i prodotti non-naturali?!?

26 Apr 2009 | ore 16:44

Non puoi usare questa puntualizzazione! Tu probabilmente non sai chi sono i professionisti perché non conosci 'il professionismo'.

26 Apr 2009 | ore 16:46

Ma cos'è, un quiz? Io di solito cerco di capire ed eventualmente confrontare ciò che si dice con altre fonti. Se fai una domanda come quella a me sembra che tu abbia in mente alcuni nomi in particolare - che io invece non colgo e sarei curiosa di conoscere. Oppure ho capito male?

26 Apr 2009 | ore 16:52

Anni fa parlando di un certo politico si diceva che a furia di ripetere le stesse bugie su media nazionali, alla fine le stesse diventavano verità. Secondo me sta succedendo questo: nonostante non 1 ma 1000 esperti continuano a smentire che a) chi usa le cosidette polverine non sa cucinare per davvero b) che le cosiddette polverine sono estratti chimici "che fanno male", moltissima gente continua a ripetere il contrario. Il problema è la cattiva informazione e la paura di non riuscire a mantenersi al passo con i tempi.

Chi sostiene che la cucina VERA non sia quella di Cracco o Bottura sono certa non saprebbe da dove incominciare in una cucina come quella (cosa assolutamente non vera invece per un Cracco o Bottura che hanno lavorato in cucine tradizionali e che cucinano anche tradizionale). Per questi cuochi, come Iannone, l'unica cosa che resta da fare è dunque quella di difendere il proprio orticello ad oltranza mostrando pochissima lungimiranza. Mi verrebbe da suggerire a questi -spero pochi- cuochi che hanno infangato il nome della Cucina Italiana e non, di perdere meno tempo a condurre queste crociate stupide, ignoranti e dannose e magari di perdere un pò più di tempo a modernizzarsi. Sempre che lo vogliano fare, perchè, come ho sostenuto da sempre, la cucina tradizionale è una cucina di tutto rispetto ed anzi fondamentale per tutti.

Paradossalmente nessuno degli Chef additati come gli "avvelenatori" ha mai parlato male della cucina tradizionale, anzi. Mentre gli altri come Iannone sentono la necessità di screditare gli altri...mi sento di usare la solita frase " quando la volpe non arriva..." ma forse, in questo contesto, mi sembra troppo banale.

Un ultima cosa a difesa di Bonilli e di tutti gli altri, pochi, giornalisti che hanno portato avanti una campagna di vera informazione al riguardo con tanto di esperti. Grazie, grazie per aver almeno tentato di portare un pò di informazione vera e non scoop che fanno leva sulla paura della gente comune, basati sulle parole di "cuochini" (prendo in prestito il termine..!) disinformati e forse anche un pò in malafede.

26 Apr 2009 | ore 17:31

@ [13] andrea alfieri
Non sono nè rincoglionito nè ignorante, ho semplicemente espresso un pensiero personale con educazione e rispetto, cosa che purtroppo lei non è stato in grado di fare.

26 Apr 2009 | ore 17:46

mio babbo ristoratore da quasi 60 anni e orgoglioso bottegaio martedì dopo "Striscia" mi dice "Hai visto ti hanno preso 200 euro a modena e pure dato schifezze da mangiare". Questo, e altre cose che sono venute fuori in questi giorni sono molto inquietanti ma secondo me sono "semplicemente" una forma di rigetto contro un certo atteggiamento snob e intellettuale di certa cucina per forza di cose costosa e osannata dalla critica. Un pò simile alla crociata anti SUV di qualche tempo fa. Solo che qui ci vanno di mezzo piccole e medie imprese come i ristoranti e non capisco come possa aiutare le trattorie. Serve solo a far star meglio il popolino a casa sua e a farlo sentire meno ignorante se non capisce e non apprezza certa cucina.
E lo dico da "trattore" che però quando va a cena fuori cerca cucina moderna e creativa

26 Apr 2009 | ore 17:52

leggo ora un commento su dissapore che rammenta cosa ha detto Bigazzi e credo rispecchi un sentimento popolare molto diffuso “la cucina molecolare è fatta da furbetti per coglioni ricchi"
50% invidia 50% ignoranza

26 Apr 2009 | ore 17:53

il discorso è riferito a tutte le persone che esprimono un loro parere senza nanche informasi bene sull argomento ...poi sei ti senti come hai detto tu rinco e ignorante mi spiace per te perchè io ho risposto al tuo post ma era riferito a tutti quelli che stanno esprimendo il tuo pensiero in maniera ignorante ovvero che ignora l argomento
Però noto sempre più che non si vuol capire la solfa
amen

26 Apr 2009 | ore 18:06

Da Piemontese mi chiedo spesso perche' Cavour abbia voluto far l'Italia: Iannone docet....

26 Apr 2009 | ore 18:07

perfettamente d' accordo con te anche sul tuo precedentemente post
ciao andrea

26 Apr 2009 | ore 18:08

Ma perchè.....? cadere così in basso..... e insistere anche.....?

26 Apr 2009 | ore 18:18

Bhe se non si capiscon le battute, credo sia meglio continuare a vedere il TG di Fede... o Strissssia! Prosit!

26 Apr 2009 | ore 18:28

[26] andrea alfieri
Persevera nel non essere in grado di rispettare opinioni diverse dalle sue etichettandole come "ignoranti".
I blog sono fatti per scambiare opinioni, per insultare chi non la pensa come lei ci sono gli Stadi.

26 Apr 2009 | ore 18:40

Sono molto colpito dall'autentico livore che sento spargere attorno a certi nomi e a un certo tipo di cucina che, se ci pensiamo bene, ha dimensioni minime sia come numero di locali che la praticano sia come numero di clienti che la apprezzano e frequentano se paragonata alla cucina tradizionale e alle decine di migliaia di locali che la servono.
Io amo molto la cucina, senza distinzioni, e posso dire di avere dedicato un buon pezzo della mia vita professionale a cercare di fare un'informazione che rompesse barriere preconcette e schematismi.
Oggi veramente mi sento sconfitto perché è come se trenta anni non siano passati, sembra di sentire le cose che si dicevano ai tempi della Nouvelle Cuisine: è una cucina per coglioni, si paga molto e si mangia poco.
La differenza da allora è che oggi ci si trova di fronte a un'attenzione mediatica che nel '77 non esisteva per cui Gualtiero Marchesi venne stroncato dalla stampa e abbandonato dalla borghesia milanese senza che ci fosse una grande eco e poi, quando nel 1985 Marchesi prese le Tre Stelle Michelin, primo ristoratore italiano, i ben pensanti scoprirono che era un grande cuoco italiano.
Oggi Striscia va in un modo vigliacco nel ristorante di Massimo Bottura con telecamera nascosta come se ci fosse da smascherare quelche truffa - e dopo la messa in onda di questo i milioni di spettatori ne sono rimasti convinti perché ha importanza il montaggio del servizio e il contesto, che non sono neutrali - e fa apparire in tal modo uno dei migliori giovani cuochi italiani come un collega di Wanna Marchi.
Che cinismo, condito di tanta ignoranza e superbia, come a dire "tanto nessuno ha la forza per contraddirci, quella che vi facciamo vedere è la realtà".

Penso che tutti coloro che hanno voce, sia anche un piccolo blog, debbano contrastare in modo costruttivo e intelligente questa falsificazione della realtà fatta da Striscia la Notizia.
Senza vittimismi ma inventando mille modi per fare una utile e provocatoria controinformazione :-))


26 Apr 2009 | ore 18:47

Ohibo' siamo alle lezioni di bonton: chiamate Lina Sotis!!! Ma che dico: fate avanzare Alessandra Borghese e Gloria von Thurn und Taxis!!! Si dia inizio al carre'! Qui si trascende, mi sa... Una trasmissione insulsa come Striscia va cincischiando falsita' madornali e si vuole insegnare l'educazione ha chi ha il coraggio di esprimere il proprio parere? Si scherza davvero!

26 Apr 2009 | ore 18:51

massì, viva rocco iannone. viva la pannacotta della nonna che è sana, con la colla di pesce, mica agar aga-che?

26 Apr 2009 | ore 19:03

Purtroppo io sono un bruciapadelle che ha investito soldi in questo mestiere che in questo momento di crisi fa ancora più fatica a tirare avanti e quando una trasmissione dice certe bestialità e fa si che molta gente "ignorante "(poi se lei la vede come un insulto fatti suoi)ci creda e diventi paladina di una cucina pulita priva di cose che non sanno neanche che cosa sono ma che mangiano tutti i ggg in qualsiasi cibo confezionato che sia yogurt budino carmelle etc....alllora sidivento maleducato e non è che siccome è un blog allora bisogna essere d' accordo con quello che uno dice perchè c' è liberta di scrivere
Ripeto se leggo una boiata mi incaz molto sopratutto se non è fondata da una cultura sulla materia, poi per fare un discorso costruttivo bisogna accettare i pareri di chi la materia la cnosce un pòdi più e bisogna avere l umiltà di dire " o porca miseria non conosco l argomento e ho detto un castroneria scusate" se no andate in un bel blog di taglio e cucito dove sono tutti gentili io purtroppo sono un bruciapadelle e di conseguenza un pò incazzoso non per altro "scherza con il fuoco ma non con il cuoco "
andate i pace

26 Apr 2009 | ore 19:18

Non ne posso più. Non ne posso più del pressapochismo, del cavalcare onde sconosciute, della cui esistenza moltissimi mai si sono interessati. Oggi leggo di polverine preconfezionate, di cibi veri e cibi finti, presto si arriverà allo spaghetto sintetico e alla bistecca di moplen. Basta.
Continuare a cavalcare queste argomentazioni è molto simile al razzismo: si odia a prescindere, per un nome , per un colore, e nel gioco perverso del passa parola tutti i signifiacti si confondono, si alterano, si imbestialiscono fino allo stravolgimento, credo voluto e programmato, della realtà
Deve essere chiaro che tra gli appassionati, non esistono fazioni pro o contro la cucina contemporanea, non esistono anatemi: semmai critiche, scelte, opinioni espresse nella consapevolezza della libertà di scelta, in nome della curiosità, della apertura mentale, della voglia sana e imprescindibile di conoscenza.
Tutto il resto, le contrapposizioni sanno di ultima spiaggia, di tifo da stadio, di discorsi da tram, di quel qualunquismo perbenista, ottuso e cieco, invidioso e beota che pervade la società italiana.
Io da appassionato penso ai cuochi bravi e non famosi, ai professionisti che studiavano per evolversi, che pensavano a deliziarci e divertirci: loro sono i veri colpiti da questa caccia alle streghe, anzi agli stregoni, che rischia di banalizzare un patrimonio italiano, di sterilizzarlo in nome di una melma indistinta contrabbandata per purezza e naturalità. Ohibò.
Una vicenda nata da una cattiva informazione su innocuiingredienti, si sta premeditatamente trasformando in un attacco alla libertà artistica e di pensiero.

26 Apr 2009 | ore 19:19

Ho un vago ricordo di un gruppo, di cui faceva parte proprio Iannone, e di un articolo di circa un annetto o due fa, in cui sostenevano che "la gastronomia è finita". Tra l'altro proprio Iannone, nell'intervista di Striscia incriminata, ha una maglietta con la suddetta scritta sul petto. Se non ricordo male ci fu anche un incontro di questo gruppo,al Mirazur di Mentone, filmato dal GR channel e commentato da Petrini.
Sarei proprio curioso di sapere cosa pensano i colleghi di Iannone di queste sue esternazioni. Penso che saremmo stupiti di scoprire in quanti non si discostino molto dalle sue esternazioni

26 Apr 2009 | ore 19:21

è cosi Scarpato, non se ne può più. Parlando in questo modo si fa solo il gioco di Striscia.

26 Apr 2009 | ore 20:10

Finalmente filmata la cucina molecolare!!!!!

http://www.youtube.com/watch?v=qBjLW5_dGAM

26 Apr 2009 | ore 20:33

Ma dov'è lo scandalo? Pur di stare sotto i riflettori va bene prendersela con la cucina molecolare o il kebab, smettere di mangiare pollo per l'aviaria o il maiale per la suina. Cosa c'è di meglio che attaccare chi usa le polverine come un alchimista stregone? Aspettiamo che uscirà il metanolo nel vino eccetera eccetera. Peccato che molti si sono indignati e sostengono Iannone che "parla semplice e quindi è nel giusto" dimenticando cosa mettono nel carrello della spesa in un qualsiasi supermercato......

26 Apr 2009 | ore 20:58

Nominato...cercato, trovato! "Collections, gruppo eterogeneo ma affiatatissimo di cuochi francesi e italiani che si riunisce due volte l’anno per scambiarsi esperienze e opinioni e cucinare insieme". Ci sono diversi link che riguardano almeno due eventi (ma non ho voglia di finire nell'antispam!)
La cosa strana è che oltre a Iannone e altri...ehm...sorpresa sorpresa...ne fa parte anche Bottura!!?! Deduco che non siano più tanto affiatati. :-I

26 Apr 2009 | ore 21:24

Un paio di link, per i pigroni.
"Ricominciamo dai prodotti"
A Food Experience

26 Apr 2009 | ore 21:34

Striscia interviene sulla polemica e invece di tentare di smussare i toni si cerca lo scontro tra cucina tradizionale e molecolare. La cucina è buona quando è fatta bene. A me piace la creatività di Adrià e Bottura e non ci sono mai stata.

26 Apr 2009 | ore 21:36

Bottura è un grande personaggio a livello mondiale. Proponiamo un viaggio a Modena.

26 Apr 2009 | ore 21:43

Bonilli può essere una buona risposta al gruppo di bresciani :))

26 Apr 2009 | ore 21:45

per quanto mi riguarda: who cares?

Direttore ci continui a raccontare della cucina a modo suo invece che interessarsi a questi dibattiti (aggiungerei 'sterili'). Del resto la gente che guarda striscia e' difficile che vada a mangiare sia da Bottura che da Iannone.

Sappiamo come funzioan l'informazione in italia, sia quella pubblica che quella privata, sappiamo che non e' ispirata a nessun criterio di obiettivita' e le inchieste 'vere' non si vedono quasi piu'; di cosa ci meravigliamo?

26 Apr 2009 | ore 21:49

contattiamo la camorra per regolare i conti con Iannone.

26 Apr 2009 | ore 21:50

Scusate la raffica di post, ma...sbaglio o quei due in foto sono proprio di due duellanti di oggi, Iannone e Bottura (come in qualunque scoooop che si rispetti)?
corrieredelmezzogiorno.corriere.it/campania/media/fissi/pdf/gastro-finita.pdf
Oh ma questa storia è più contorta di una telenovela! :-)))

26 Apr 2009 | ore 21:51

è gravissimo far passare un appello in cui si chiama la camorra. Questa è violenza!!!

26 Apr 2009 | ore 21:55

ci mancava solo la camorra. Che disgusto.

26 Apr 2009 | ore 22:01

Bonilli, siamo all'arena di imbecilli. Non si gestisce l'informazione in questo modo.

26 Apr 2009 | ore 22:08

Lovato, non cancello l'intervento perché serve per vedere come si possono dire delle imbecillità e inquinare una discussione.
Io non sto seduto davanti al computer 24 ore a presidiare gli interventi e fido nel buon senso di chi scrive.
A volte la fiducia è mal riposta.

26 Apr 2009 | ore 22:20

Devo una risposta all'amico Luciano Pignataro, persona con la quale ho condiviso l'esperienza del giornalismo giudiziario ai tempi di "tangentopoli". Caro Luciano, sì, è proprio quello il "sistema" che non capisco, il sistema che crea "mostri" come Iannone (almeno come lo dipingono alcuni commentatori) salvo poi gridare allo scandalo sommergendolo di contumelie estese, per l'italica proprietà transitiva, al sottoscritto. Io non me ne curo: del resto non mi conoscono, non sanno chi sono, sono fuori da questo ambiente. Me ne farò una ragione, signor Bonilli. Vengo al punto: tu parli di calunnie. Bene, se qualcuno si sente calunniato lo citi in giudizio. Così funziona. E noi che facciamo questo mestieraccio sappiamo bene cosa ciò comporta. Rocco scrive una rubrica per il mio giornale? Cosa c'è di male: anche tu hai scritto e collaborato con l'Espresso, un gruppo editoriale dove la diversità di parere è una ricchezza per chi ci lavora e per i lettori. Se per far sentire le proprie ragioni (i modi sono discutibili, compresi quelli usati da Rocco) bisogna rivolgersi al Gabibbo, il problema, caro Luciano, non è "Striscia", ma noi giornalisti: abbiamo dimenticato che il nostro lavoro è un servizio, non un potere. Che ne pensi, caro Luciano?

26 Apr 2009 | ore 23:33

un grave errore gestire l'informazione giornalistica facendo la guerra a Striscia che è sempre stata dalla parte del cittadino.

26 Apr 2009 | ore 23:52

Lei Signora Bruna che propone?

27 Apr 2009 | ore 00:01

non spetta a me fare una proposta, non ne ho le capacità, ma certo che l'andazzo che sta prendendo questo blog lascia amarezza.

27 Apr 2009 | ore 00:08

L'amarezza credo l'abbia lasciata l'indecenza di Striscia...Ovvia!

27 Apr 2009 | ore 00:11

Gentile Eggi, la nascita di un fan club vuole semplicemente dire che c'è qualcuno che apprezza un cuoco molto brvo e preparato.
Per quato riguarda il professionismo Iannonne ha visto cucine che Lei forse non vedrà mai neanche in cartolina.
Distinti saluti.

27 Apr 2009 | ore 00:13

è solo un suo parere, ognuno pensa quello che vuole. Non esiste discussione, si vede a senso unico.

27 Apr 2009 | ore 00:15

Mi sa che si e' palesato il fondatore del fanclubbb... Anvedi....

27 Apr 2009 | ore 00:15

Iannone non è un mostro ma solo uno che sputtana gratuitamente la gente e lo fa in modo indifferenziato tipo quelli che dicono "le donne sono tutte puttane".
Ma il problema non è lui, poveretto, che si è fatto manovrarore da quelli di Striscia.
Il problema è questo mondo malato, fatto di cuochi con un ego smisurato e la mancanza di stima per i colleghi, sempre pronti a sorridere al giornalista di turno salvo poi sputtanarlo alle spalle.
Nulla di nuovo sotto il sole, si dirà, fanno così anche gli architetti, i registi, gli attori ecc...
Però, in questo caso, uno dei tanti cinici interventi di Striscia ha preso di mira la parte più estrema ed esposta e minoritaria del mondo della cucina e tanti, molti cuochi hanno goduto nel privato, finalmente il castigo colpiva anche le star, salvo poi dolersene in modo farisaico in pubblico e anche molti giornalisti hanno goduto e la vicenda è sembrata, sembra un problema perché Iannone ha detto ... ma no, è un problema perché questo mondo sta dimostrando di non avere orgoglio e dignità, salvo piccole eccezioni.
Amen

27 Apr 2009 | ore 00:20

Partiamo dal presupposto che la mia definizione di professionista non è riferita solo a cuochi famosi del quale devo farti necessariamente i nomi.
In Italia ci sono centinaia di professionisti, tutti bravi ma non sono tutti uguali.
Anche chi frigge i calamari sulla spiaggia, pur buoni che siano, frigge solo i calamari. Non critica gli altri perché, se professionista, conosce i suoi limiti.
Ed allora Iannone dove ha sbagliato?Considerando anche che quelli di Striscia oggi hanno tagliato il filmato in cui esternava rancore.
Iannone, pur essendo un professionista, si è dimostrato persona poco seria perché non accetta il limite della sua cucina che ritroviamo nel 70/80% dei ristoranti tradizionali italiani. E se pur carica di sapore, di qualità di tradizione, rientra nella normalità delle aspettative che qualsiasi cliente si aspetta in un ristorante.
Non hai capito male. I professionisti a cui si rivolge Iannone non sono quelli che usano ‘le polverine’ – e ritorno dopo su questo argomento – sono quelli che riscuotono la fama internazionale che non si conquista sicuramente con le modalità scelte da Iannone.
Lui cerca probabilmente di uscire dal suo ‘quartiere’ ma non ci riesce.
Non è interessante il nome di viene accusato da Iannone ma tutta l’innovazione che certa sperimentazione ha portato nella gastronomia. Se poi uno ha i paraocchi e non percepisce, non accetta la realtà non può sparare cazzate, per pura invidia professionale
La sua malafede, e quella di chi ha confezionato il servizio, si focalizza proprio sul non aver fatto chiaramente i nomi.
Lui dice ‘ditemi cosa devo fare… se è giusto usare le polverine... altrimenti se devo fallire lo voglio fare con dignità’. Se avesse avuto dignità professionale doveva stare zitto, lavorare e stare zitto. Forse lui ha dignità come uomo, ma esce sicuramente dalla mia schiera di professionisti. Sei simpatica.

27 Apr 2009 | ore 01:33

Focalizzeri la percentuale solo sull'ignoranza in tema di molecolare ed innovazione. Se pur discutibile, Bigazzi ha grande cultura gastronomica. Diciamo che utilizza ancora il windows 3.1

27 Apr 2009 | ore 01:36

questa te la potevi risparmiare

27 Apr 2009 | ore 01:38

Non é che qualsiasi cosa dica Striscia sia giusta. Hanno toppato in tutti i sensi questa volta.

27 Apr 2009 | ore 01:45

Gentilissimo Davide, la nascita di un fanclub presuppone ammirazione, stima e rispetto verso qualcuno che con il tempo ha elargito emozioni, bravura, professionalità. Qualcuno che é stato capace di conquistare la stima degli altri con la quotidianetà delle sue azioni.
Iannone si é conquistato la 'notorietà nazionale' parlando male di cose e gente che non conosce senza avere 'le palle di fare nomi e cognomi'. Concordi?
Se poi accenni a cose del tipo ' Iannone ha visto cucine che lei non vedrà neanche in cartolina' io non ne sarei così certo. Si fidi!
Se mi taglio, mi metto un cerotto e mi curo non vado a 'rompere le palle' a un chirurgo insultando il suo lavoro perché credo di essere all'altezza.
Perché io parlo solo quando conosco l'argomento.
Iannone ha il difetto di molti professionisti: dopo aver 'giracchiato di qua e di là' tornano a casa propria, utilizzano i nomi dove hanno lavorato per cercare di emergere ma non ci riescono.
Il concetto si riassume proprio nelle sue parole: 'Iannone ha visto cucina e che...' Ma cosa significa? Che se io ascolto musica posso dirigere un orchestra?
La capacità di apprendere solo vedendo o lavorando da qualcuno non é facoltà di tutti, che con questa sparata dimostra che l'esperienza, il lavoro non gli hanno dato dono dell'umiltà e del ripsetto altrui. Ne potrebbe vedere mille di cucine, la cosa non cambierebbe. Si fidi!

27 Apr 2009 | ore 02:02

@Tommaso
Uno dei limiti dello scritto breve nei post e' il facile fraintendimento
Non penso che ci sia qualcosa di male a scrivere ricette su un quotidiano, anzi. Ho solo contestualizzato il tuo intervento.
A me non piace quando si parla di sistema perche' e' generico e non preciso. Posso accettare il termine conformismo, e su questa base si potrebbe aprire un dibattito serio, nel campo gastronomico come in tutti gli altri che vedono il nostro Paese in caduta libera.
Non penso che il miglior modo per affermarsi sia attaccare a testa bassa e parlare male degli altri. Questo e' uno stile di pensiero tipicamente meridionale che non si pone il governo globale della realta' ma punta a ritagliarsi uno spazio perche' alla fine si e' convinti che tutto fatalisticamente non puo' cambiare.
Per questo trovo disperante l'intervento di Rocco a Striscia oltre che offensivo e calunnioso come ha ben spiegato Bonilli.
Le rivalita' tra i cuochi sono il sale del miglioramento della cucina, ma non in questi termini: questi sono i modi di fare che ha chi invoca di sparare gli immigrati, equipara rumeno a strupatore, abbatte il Fuenti mentre l'intera Costa e' saccheggiata. E' la rivincita dell'irrazionale, tipico dei tempi di crisi e di paura.
Io non ci sto

27 Apr 2009 | ore 08:04

Risparmiare cosa? o CHI? Dettagli, Signor Eggi, dettagli...

27 Apr 2009 | ore 08:07

Hai detto tante cose giuste, in questa vicenda si mescolano invidie, mediocrità umane, cattiverie e disinformazione. Come diceva Bonilli queste cose accadono ovunque, in tutti i settori, e tutto si perdona in Italia fuorchè il successo.
Chi sarà mai questo mite signore modenese che mettendo quattro schifezze nei piatti è ai vertici delle classifiche gastronomiche?
La verità è che lui cucina come pochi, su questo siamo tutti d'accordo. Ma poi, tutti chi? quattro gatti che si prendono la briga di girare su e giù per l'Italia a bearsi di conoscere o aver provato questo o quel ristorante? Il resto della popolazione, la grandissima maggioranza, non vedeva l'ora di sfotterci, come sta succedendo credo un pò a tutti in questi giorni, e Iannone ha avuto il merito di dare loro finalmente voce. Qualcosa cambierà. Noi quattro poveri gourmet, o aspiranti tali, torneremo ad essere un pò più soli dai vari Bottura perchè ci sarà sempre qualcuno dei nostri amici, colto in pieno dal fulmine Iannone, che ci dirà "ma non sarebbe meglio se andassimo in qualche altro posto?"
Allora con la massima serenità dico: il servizio di striscia ha fatto chiaramente presa sulla disinformazione generale ed è inutile stare ancora qui a fare del puro razzismo gastronomico, vale anche per il sottoscritto.
Per cui a tutte quelle persone che si metteranno in pulman da Brescia, e che hanno tutto il diritto di farlo, auguro buon viaggio, di cuore e senza alcuna ironia.
Noi continueremo a coccolarci i nostri Bottura, quattro gatti eravamo e quattro gatti rimarremo. Però a me il diritto di amare la mia cucina, i miei chefs, come diceva il grande Totò, "cuoco...che bella parola", non me lo leverà mai nessuno.

27 Apr 2009 | ore 08:41

Caro Luciano, vedo che continui ad essere un buon mattiniero, come me. Hai ragione, il sonno della ragione genera mostri. Ma, ammettilo, anche noi, laicamente parlando, almeno qualche volta, nella vita, abbiamo sbarellato un po'. Non ti piace il termine sistema? Allora chiamiamolo filiera: prodotto, cuoco, piatto, critico, consumatore. Ecco, dell'intera filiera, io mi preoccuperei più della parte finale. Chi cioè consuma. E paga. Se le persone - quelle con reddito medio, soprattutto - si stanno allontanando dai grandi ristoranti, non è per le polverine di Adrià o per le intemperenze komeinistiche di Iannone. Più semplicemente perché, a mio avviso, non se lo possono più permettere. Non è accettabile che in un ristorante "griffato" una bottiglia di vino che normalmente si paga 10 euro - è un esempio - debba costare il doppio se non di più. Un ricarico, un valore aggiunto sol perché ci si seduti a quel tavolo di quel ristorante così blasonato?

27 Apr 2009 | ore 09:07

Se una fonte di informazioni ha rivelato cose vere allora tutto ciò che dice è sempre vero? E' vietato esprimere dubbi e contraddirla?
Dato che non abbiamo 2 anni e "Striscia" non è nostra mamma, potremmo essere anche in grado di fare distinzioni!

27 Apr 2009 | ore 09:16

Scusa ma a te uno che in passato ha collaborato a un progetto per far risaltare il valore la materia prima, proprio con uno dei cuochi nel mirino...non ti pare un po' scorretto se lo attacca così, anche se indirettamente, senza nominarlo? Come professionista, ma anche solo come persona io dico!

27 Apr 2009 | ore 09:20

Ricopio per correttezza e comprensione: ''Se le persone - quelle con reddito medio, soprattutto - si stanno allontanando dai grandi ristoranti, non è per le polverine di Adrià o per le intemperenze komeinistiche di Iannone. Più semplicemente perché, a mio avviso, non se lo possono più permettere. Non è accettabile che in un ristorante "griffato" una bottiglia di vino che normalmente si paga 10 euro - è un esempio - debba costare il doppio se non di più. Un ricarico, un valore aggiunto sol perché ci si seduti a quel tavolo di quel ristorante così blasonato?'' questo scrive il Signor Tommaso Siani, cronista di giudiziaria e gourmet. Io credo che il problema sia un altro: che quel famoso ceto medio non solo si è allontanato dall'alta ristorazione, ma da ben altro. Per un piccolo problema che ad un giornalista non dovrebbe sfuggire: che il ''ceto medio'' (ovvero le persone con un reddito medio) non esiste più. Troppi fattori hanno eroso il potere d'acquisto di salari e stipendi. Per cui... Per la seconda parte dell'intervento anche qui si fa disinformazione: se una bottiglia di Falanghina, tanto per rimanere da Iannone, di xxx alla bettolina la si paga 10 euro, per forza di cose nel ristorante di livello la si deve pagare almeno il doppio. Perchè su quella bottiglia di Falanghina il ristoratore di livello dovrà caricare una percentuale di costi di gestione, e non solo di quelli di cantina, che ovviamente sono notevolmente più alti che alla bettolina: basti pensare all'immobilizzo di centinaia di migliaia di euro in vini di pregio, lo stipendio per il sommelier, i servizi di bicchieri in cristallo... Non riconoscere questo elemento significa essere disonesti. Io diffido dei locali dove si spende poco: anzi, li evito. Ovviamente in proporzione...: ma credo che un filetto, anche alla bettolina non possa essere pagato meno di una certa cifra. Se no, c'è qualcosa che non va. I ristoratori, da Adrià al proprietario dell'ultima bettolina della provincia aretina, sono degli imprenditori e non la San Vincenzo de' Paoli. Per cui, giustamente, il loro lavoro se lo devono far pagare. E se non lo si paga il giusto qualcosa non funziona: o la materia prima è scadente, o l'erario soffre perchè si fa evasione, o il personale soffre perchè viene sottopagato, o soffre qualcun altro. E spero proprio non sia il cliente!

27 Apr 2009 | ore 09:48

Scusate ma...già c'è caos, pure i ricarichi sui vini? Tra l'altro i ristoranti con ricarichi altissimi li evito pure io, anche se in generale difendo la categoria perché - adesso - so che c'è un gran lavoro dietro un grande ristorante. Certo qualcuno avrà pure prezzi più alti della qualità che offre, ma capita a tutti i livelli; in questo post però siamo ancora anni luce prima, sul fatto che la maggior parte degli italiani pensano che siano tutti una fregatura.

27 Apr 2009 | ore 10:24

dettagli in merito a cosa... perdonami

27 Apr 2009 | ore 11:04

quel che potevo risparmiarmi signor chef

27 Apr 2009 | ore 11:17

Penso che in Italia, in 5 minuti di servizio di Striscia, tutti sono diventati esperti gastronomi.
Tutti si sentono in diritto di parlare di gastronomia perché magari fanno la pizza in casa o cucinano per gli amici. E un po' come se ci mettessimo a parlare tutti di arte contemporanea. Ma del resto la televisione insegna: tuttologhi dappertutto a parlare di questo e quello, senza andar oltre quello che si vede.
Scabin dice sempre che quando mangiamo qualcosa, oltre i sensi, intervengono sensazioni come il ricordo e l'emozione.
A queste persone che quando mangiano ricordano solo la quantità di cibo introdotto nello stomaco e la sensazione del rutto a fine pasto dico:.... perdona loro perché non sanno quello che fanno.

27 Apr 2009 | ore 11:22

mi sembrava che tu avessi fatto un commento razzista o interpretato male?

27 Apr 2009 | ore 11:23

Guardi era semplicemente una battuta: e non razzista, anzi! Poi se la vuole vedere così, mi spiace ma non era nelle intenzioni. Prosit!

27 Apr 2009 | ore 11:27

chiedo venia...di cuore

27 Apr 2009 | ore 11:33

Comunque io consiglierei al Signor Bonilli di aprire una discussione sull'influenza suina, visto che mi sembra un problema decisamente più urgente. E inserisco una lettera arrivata da Novartis: direi inquietante...
Chi desiderasse l'originale non ha che da chiederlo: posso inviare per email.

Dear Associate,
I know that many of you are reading the news about the outbreak of swine flu in several parts of the world. The reports of swine influenza A (H1N1) cases in Mexico numbering about 1,000 with 80 deaths, and about 20 cases in the United States, led to a weekend meeting that Dr. Margaret Chan, Director General of the World Health Organization (WHO), convened with the WHO Emergency Committee. Dr. Chan determined that the current events in those countries constitute a “health emergency of international concern with the potential to develop into a pandemic”.
Swine flu is a highly contagious acute respiratory disease of pigs. Although swine flu viruses normally only infect pigs, they do sometimes cross the species barrier and can cause disease in humans. The symptoms of swine flu in people are similar to the symptoms of regular human flu and include fever, cough, sore throat, body aches, headache, chills and fatigue. Some people have also reported diarrhea and vomiting. Note that swine flu cannot be transmitted by eating cooked pork or pork products.
We are also taking action, and I wanted to advise you of the steps underway. Through the Vaccines and Diagnostics Division, we are working closely with the WHO, the US Centers for Disease Control and Prevention (CDC), the Pan-American Health Organization (PAHO), other government agencies worldwide, and the IFPMA (International Federation of Pharmaceutical Manufacturers and Associations) on developing a strong and effective response.
The health and welfare of people in the affected areas – particularly Novartis associates and their families – is of paramount importance not only for the concerned individuals, but also for the ability of Novartis to continue to produce our medicines for patients. We have organized the distribution of masks and gloves to our associates in Mexico, where the outbreak started and has been the most serious. We have also provided flu vaccines to health authorities in the affected areas of Mexico. This vaccine can protect from infections from other influenza strains, but in all likelihood is not protective against the new swine influenza outbreak.
At this point, as a precaution we do not want you to travel Mexico or any future location with an uncontrolled outbreak, unless there is a pressing reason to do so. I would urge you to stay in contact with Travel Services for the most up-to date information.

You should also take some simple, but important, steps to safeguard your personal well-being. Environmental, health and safety experts as well as public health authorities advise washing your hands often, keeping a “social” or physical distance from others, and covering your mouth when you cough. In areas where there are reported cases, it would be wise to avoid large gatherings of people when possible. If you do experience severe symptoms such as difficulty in breathing, you should seek medical treatment immediately and inform your HSE representative. If you feel ill, stay home to lower the risk of transmission.
The WHO is closely tracking these developments and the following link is a good source: http://www.who.int/csr/disease/swineflu. We will also keep you informed if there are material changes in the situation and you can find information on our intranet at http://www.novartis.intra/pandemicpreparedness/.
Novartis is well prepared to anticipate, track and respond to situations such as this. For more than 10 years Novartis has been working on the development of novel vaccines, adjuvants, and clinical protocols to be prepared to face the emergence of unexpected influenza outbreaks.
I do hope that this outbreak can be controlled rapidly. Since the bird flu alert, we have equipped ourselves to be ready should there be a worsening of the situation. Our aim will be to protect our associates and to ensure the continuity of our business so that we can help the many people around the world that count on us for their health.

(Signature)

27 Apr 2009 | ore 11:38

Sono un ignorante. (così ignorante che non guardo Striscia).

Striscia la Notizia dovrebbe rendersi conto che ha per il 90% un pubblico di ignoranti e con questo si deve relazionare. Trovo quindi pericoloso e di grandissima ipocrisia utilizzare il proprio potere mediatico per marciare sulla pancia di chi "non sa". Anzi, proprio perché di fronte all'ignoranza del proprio pubblico, l'informazione dovrebbe essere la più corretta ed esauriente possibile. Invece mandano in onda servizi "taglia e cuci", fanno campagne mediatiche in pillole e la gente pende dalle loro labbra come se fossero i nostri oracoli. Ma questa è una storia vecchia e Striscia è lo la punta dell'Iceberg di una informazione malata. Trovo penoso che Striscia su questo argomento parli solo di aria fritta, prendendosela con la "chimica" e ignorando che anche l'aria fritta di cui si fa portabandiera, non è altro che chimica riuscita male e potenzialmente cancerogena per milioni di persone...

27 Apr 2009 | ore 11:44

concordo in pieno... é interessante quello che sottolinea Bressanini: Strscia in quella puntata era sponsoizzata da panna hoplà che con i grasi idrogenati ci ha fatto i milioni... un controsenso a 360° insomma

27 Apr 2009 | ore 12:07

Caro "Palladilardo", intervenga lei come ha già fatto con il sergente Hartman.
L'indirizzo di Rocco glielo do io :-)).

27 Apr 2009 | ore 12:13

Striscia ha detto cose che più o meno tutti sanno e tutti pensano (gente qualunque ma evidentemente anche una larga fascia di professionisti), quindi aveva la strada spianata! Da parte della minoranza dei gastronomi non ho ancora sentito una convincente risposta alla domanda: perché tutta quella gente dovrebbe fare lo sforzo di cambiare opinione? Cosa ci guadagna? Come pensate di convincerla? A me sembra che se non si risponde a queste domande, quasi tutte le ragionevolissime risposte non verranno minimamente prese in considerazione...

27 Apr 2009 | ore 12:23

Appppppperò... postato nel forum di ASW la questione influenza suina un'ora fa: 125 commenti, in un'ora...
Qui nessuno che se la consideri! Ma andate in Mexico!!!!!

27 Apr 2009 | ore 12:24

Scusate, non ne posso più di leggere questi commenti.

Per parte mia, rispondo con i fatti: ho deciso di regalare alla famiglia una cena da Bottura, invitando pochi amici che apprezzeranno sicuramente.

Nessun altro commento.

27 Apr 2009 | ore 12:50

Grandissimo: ecco una scelta. Ricca.

27 Apr 2009 | ore 12:52

cara Gumbo, l'opinione pubblica, fatta da milioni di casalinghe di Voghera, non deve affatto cambiare idea come io non la cambio su musiche o arti che non capisco, io vorrei solo vi fosse rispetto per i vari Bottura invece che beceri cori da curva calcistica, manca solo il devi morire visto che negro... non glielo possono dire. a me non passerebbe mai per la testa di fare un post contro la prima della Scala o qualche dodecafonico dicendo "ma che cazzo di musica è la sua, ridatemi Cherubini o Vivaldi che quella è vera musica che tutti capiscono". perché nella ristorazione tutti possono dire tutto?
mica Adrià ha la presunzione di piacere a miliardi di persone, ha sempre detto che le avanguardie sono minoranze capite da pochi, dicendo una ovvietà paurosa

27 Apr 2009 | ore 12:56

Ma qui non si tratta di far cambiare gusti o di far appassionare a una cosa strana che ora non interessa; le convinzioni sul cibo in una certa misura riguardano tutti. Un passaparola che sta rimbalzando sul web ma anche chiacchierando al bar o alla fermata del bus, non più "dell'alta cucina con i suoi piattini non me ne frega niente, è tutta fuffa" bensì "un certo tipo di cucina (l'alta cucina) è corruzione e veleni" ma anche grande confusione su ingredienti e additivi - che mi sembra più dannoso in generale (oltra magari a premiare localacci senza qualità solo perché si dichiarano "cucina antimolecolare"). E' solo che se il mondo enogastronomico non s'ingegna a superare la barriera, dubito che le sue ragioni verranno ascoltate. Ma forse è vero che ci sono mondi che non possono comunicare o che tra qualche mese nessuno si ricorderà più niente e basta aspettare,però...!

27 Apr 2009 | ore 13:54

Cosa si può fare per far capire al grande pubblico? Si propone uno speciale matrix, porta a porta, o un contraddittorio a quelli du striscia intervistando magari Marchi, Bonilli, Bressanini, una conferenza stampa... il mondo della gastronomia non può continuare a parlare solo in rete

27 Apr 2009 | ore 14:07

Io ho proposto una press conference la scorsa settimana: ma Bonilli è riuscito solamente a coinvolgere il gastronauta su radio24. Tra l'altro bella trasmissione.

27 Apr 2009 | ore 14:27

Direttore, si faccia stà conferenza!

27 Apr 2009 | ore 15:08

imo, queste sono seghe; la 'ggente fra due settimane non si ricorderà più del servizio di striscia, dai top chef continueranno a mangiarci i soliti quattro gatti - quantomeno per questioni di vil pecunia - e l'unico che ci guadambierà sarà iannone coi pullmàn (sarà invariabile?) del phan-kleb. e alùra?

27 Apr 2009 | ore 15:16

CHE LEGAME C'E' TRA IL SIG. MARCHI,ADRIA'E LA LISTA DEI MIGLIORI 50 CHEF?
Hanno gli stessi sponsor(vedi sito identità golose):
LAVAZZA
ACQUAPANNA
S.PELLEGRINO
...sarà mica questo il SISTEMA che oggi si sta mettendo in discussione,Sig. Marchi?

27 Apr 2009 | ore 16:27

Le più belle parole scritte sull'argomento. Complimenti!!

27 Apr 2009 | ore 16:32


un ultima cosa Santamaria non si è fatto zittire da nessuno.
Non è ben informato internazionalmente parlando

27 Apr 2009 | ore 16:35

E stasera a striscia ci sarà lo chef Enrico Derflingher. Vedremo.

27 Apr 2009 | ore 17:39

Giuro, nella lunga e snervante attesa di questo ennesimo evento non riesco quasi a respirare !!!
:-)
Ciao

27 Apr 2009 | ore 18:13

si ma non parla di cucina molecolare ma spara merda sulle guide quindi alè che si apriranno mille post

27 Apr 2009 | ore 18:58

Stefano dopo stasera mi sembra il minimo dirti che esserti solidale è dir poco

27 Apr 2009 | ore 21:17

Assolutamente solidale con Bonilli, quelli di Striscia dovrebbero vergognarsi ad accusare una persona da cui possono solo imparare; non e' mica colpa sua se nel suo blog ci scrivono anche dei cretini, e' l'aspetto negativo della liberta' di parola.

Capisco che se Striscia e' abituata a far parlare solo quelli che danno ragione ai loro argomenti ma, se avessero letto le discussioni di questo blog riguardo vino e cibo avrebbero imparato qualcosa in piu'.

27 Apr 2009 | ore 21:24

Mi è sembrato di cogliere una non tanto sottile minaccia da parte di Striscia a bonilli (e tutti gli altri indirettamente) di non mettersi contro di loro, perché tanto sono più forti...

27 Apr 2009 | ore 21:37

Vorrei esprimere anch'io la mia solidarietà a Stefano Bonilli. Un altro esempio di pessima informazione. Citare il commento di un idiota che invoca l'intervento della camorra e non citare l'immediata censura di Bonilli ne è l'ennesimo esempio.

27 Apr 2009 | ore 21:43

Bonilli rulez, Bonilli for president!

Impressionante vedere la faziosità con la quale "striscia la cazzata" abbia architettato tutto il servizio.

l'unica arma è quella di spegnere la tv ed accendere il cervello.

P.S.
ma quel "deficiente" col cappello bianco intervistato stasera da laudadio non si vergonga per le stronzate dette? (ogni riferimento a cose e persone è puramente casuale)

27 Apr 2009 | ore 21:56

Ci tengo a sottolineare la mia solidarietà a Bonilli per lo squallido attacco ricevuto stasera.
Ricci non è poi molto diverso da Wanna Marchi.

27 Apr 2009 | ore 22:29

solidale con bonilli ma adesso mi sorge il dubbio che qualcuno di striscia si infili nel blog per provocare e prendere spunto dalle cazzate che un cretino scrive per poter poi sparare i loro colpi

27 Apr 2009 | ore 22:30

Adesso che ha detto la sua lo chef che ha lavorato nei migliori dieci ristoranti del mondo (!?), compreso probabilmente quello dell'hotel Eden di Roma, siamo a posto.
Il livello, dopo la trasmissione di oggi, è sceso così in basso da rendere difficili ulteriori commenti. Con Bonilli mi sono spesso bonariamente scontrato, visto che su diversi argomenti non la penso come lui, ma in questo caso non si può che esprimergli la massima solidarietà possibile.
Detto questo, mi sembra che il silenzio dei più importanti chef italiani sulla vicenda stia diventando assordante. Se continuano a non intervenire (al di là del comunicato delle Soste), vuol dire che di fatto danno ragione a Striscia.

27 Apr 2009 | ore 22:36

in realtà il consorzio Modena a tavola ( cinquanta ristoranti di Modena e provincia) è intervenuto sulla stampa locale con un conunicato di elogio e solidarietà a Massimo Bottura subito dopo il servizio di Striscia,rimarcando il fatto che, nella ristorazione italiana, c'è posto, per fortuna, per le avanguardie e per gli strenui difensori della tradizione:))
Naturalmente il comunicato non è stato pubblicato.
Nel nostro paese si pratica attivamente lo sport di alzare polveroni e di evitare accuratamente le discussioni intelligenti.
Solidarietà a Bonilli.
Bastava leggersi i post.

27 Apr 2009 | ore 23:04

Volevo fare i complimenti A ROCCO IANNONE SEI UN GRANDE.....
La nuova era della cucina italiana è partita da quella sera,Grazie

30 Apr 2009 | ore 17:30

tu sei sprecato qui! fatti intervistare anche tu da striscia! fai valere i tuoi diritti... come sei messo a memoria ram?

30 Apr 2009 | ore 18:28

!!A memoria molto bene la ringrazio,magari con un pò di additivi in più,starà ancora meglio.....
viva la cucina del futuro nelle provette........
e nei laboratori.....e proprio come dice un mio amico che si chiama pasquale,come l'amico di totò,A MEMORIA
una volta ci consigliavano di mangiare più frutta fresca,tutti i giorni anche quando andavamo a scuola ,ora invece si sponsorizzano brioches preconfezionate proprio come questo tipo di cucina che si fa oggi ricca di additivi come i prodotti industriali,bene molto bene ,era meglio morire da piccoli non le pare!!!!!!!!!!!

01 Mag 2009 | ore 12:01

parliamo di Iannnone... non di briosche... quando se lo portavano a spasso nei congressi era felice.
se uno non ci riesce a stare al passo con i tempi, non può definire pagliacci quelli che lo hanno aiutato... capisce ammè.

02 Mag 2009 | ore 04:14

Sono spiacente ma davvero non ho letto la biografia di questo talentuoso chef,però vedo che lei lo conosce molto bene.
Non ho capito a cosa si riferisce quando parla di congressi, al passo con i tempi ,capisce ammè.....cosa vuol dire.....
Io so solo di voler dire la mia del resto non mi importa.Io l'ho visto a striscia per pura casualità e mi è piaciuto.mi è sembrato molto attaccato alla maglia,alla cucina, era una risposta ad una domanda fatta,dall'inviato di striscia con sentimento,è come ha colpito me penso abbia colpito molti,non riesco a capire perchè tanto risentimento verso qualcuno che ha difeso quello che è stato da sempre il made in italy,conosciuto nel mondo.
Per quanto riguarda le brioches è passato tanto tempo da quando mettevo nello zainetto della scuola una mela...ora tocca alle provette....

03 Mag 2009 | ore 01:11

Vabbeh... parliamo di Iannone...
Io ho scritto ciò che pensavo della vicenda sul NG e mi ha risposto un ristoratore, esprimendo valutazioni su quella che ho definito l'ABC (Alajmo, Bottura, Cracco) della cucina italiana.
Ho avuto un dubbio e gli ho chiesto se fosse mai stato in uno di quei ristoranti. La risposta è stata negativa.
Ecco: ciò che mi chiedo è se Iannone e chi interviene in questa vicenda (ivi inclusi diversi giornalisti citati nel capothread) ha idea di ciò di cui sta parlando.
Io dico che è impossibile (lo ripeto: impossibile) che una persona che abbia assaggiato la cucina di Alajmo o Bottura pensi davvero le fesserie che sono state scritte.
Poi, che l'invidia, la voglia di protagonismo e la frustrazione (unitamente alla mala fede, che non guasta mai) possano supplire a qualsiasi carenza culturale, è un altro discorso...
Saluti,
JFSebastian

03 Mag 2009 | ore 12:10

in ritardo ma ti rispondo. l'errore che molti fanno é definire l'utilizzo di alcune sostanze, che non sono dannose, con l'ausilio di nuove tecniche. non possiamo parlare di una nuova cucina a discapito della tradizionale, ma solo dell'utilizzo di alcuni ingredienti che sono sani ed utili quanto una mela.
Il cuoco Iannone definisce pagliacci tutta una serie di professionisti perché lui non vuole e probabilmente non saprebbe come integrali nel sua visione di cucina. ed allora perché parla a 'cap...ia' se non sa? e ti dirò di più! perché li fanno parlare tutti a 'cap..ia' se non sono competenti?.
Se tu condividi quello che ha detto Iannone e perché non conosci la cucina professionale. ripeto un concetto: se nei limiti della passione siamo in grado di ascoltare la musica non possiamo criticare i compositori.

10 Mag 2009 | ore 20:27

Evviva Rocco Iannone

12 Mag 2009 | ore 21:12

ciao Rocco, un grande abraccio da la svizzera... non lasciare sta gente senza giudizio distruggere il made in italy.... bravo per i tuoi commenti sempre piu apprezzati...... ciao

12 Mag 2009 | ore 21:17

Dopo la puntata di striscia di stasera o potuto capire che molti chef sono contro lo Chef Iannone,per non parlare della stampa e dei direttori delle guide,mi chiedevo perchè?Il disgusto per quello che sta succedendo e si sente in tv e immenso,io pesona normale continuo a non comprendere perchè tanto accanimento verso un giovane chef italiano che difende la nostra cucina e nostra tradizione..

13 Mag 2009 | ore 01:56

L'unico disgusto che provo io è quello di vedere come una trasmissione di livello infimo possa avere presa su una mandria di pecoroni come in questo caso.

13 Mag 2009 | ore 14:18

gentile Pippuz il disgusto e tanto e ogni giorno che passa diventa sempre più forte,quello che si sente e si vede in tv sono cose molto gravi,alcuno hanno dichiarato che erano cose scontate che già si sapevano,ma mi chiedo queste persone fino ad oggi dove sono state sotto una campana di vetro?

14 Mag 2009 | ore 02:16

Non bisogna dimenticare che striscia in italia a scoperchiato più pentole calde che bidoni vuoti,secondo lei perchè avrebbero messo su una cosa del genere per pura follia?
Qualcosa di vero ci sarà per forza anche piccola ma ci sarà sotto......Quello che io non capisco e perchè dare addosso ad una persona come iannone che difende il made in italy la nostra terra e i nostri prodotti, e andare a favore dell'avanguardia spagnola(un po chimica)"poca".
Qualche anno fa eravamo affascinati dai cugini francesi,tutti che copiavano,e ubavano ricette di qua e di la,ora gli spagnoli con questa super star. e noi italiani che facciamo guardiamo ?????
Aspettiamo sempre gli altri che ci aprono la starada con tecniche nuo9ve e additivi vari,bene siamo forti a seguire una linea di cucina e di cibo che non è nostra ,ma a noi che ci resta se nei primi 10 al mondo ci sono 4 spagnoli...

14 Mag 2009 | ore 02:25

La cosa incredibile e che la francia se la difendono i francesi patriottici tanto che il premier voleva proporre la cucina francese bene dell'umanità patrimonio dell'unesco(HAI CAPITO I FRANCESI),la spagna si difende il loro dio e la loro cucina ,che è tutta loro e nessuno gli e lo nega,e noi italiani?
Invece di difendere il nostro difendiamo per adesso gli spagnoli,ma quando tireremo fuori gli attributi e faremo valere la nostra cucina nel mondo,perchè continuare a perseverare verso una cucina che non ha storia nella nostra tradizione culinaria italica.Siamo la patria del mangiar bene si diceva una volta,, e adesso basta smettiamola vogliamo sventolare una cucina ai 4 venti che non ci appartierne ,fare pubblicità agli spagnoli e non essere patriottici verso la nostra cara e bella italia che ci invidia tutto il mondo.Perchè difedere uno spagnolo ,ci pensano già i suoi connazionali!!io da partigiano vero e non a chiacchiere come qualcuno mi tengo il made in italy e iannone, e se proprio dobbiamo difender uno spagnolo naturalizziamolo con passaporto italiano almeno potremmo difendere una cucina nostra e qualcosa di nostro.per quanto riguarda lo scomodo e tradizionalista iannone possiamo fare a cambio rendendolo spagnolo, però sono sicuro salvando qualcuno che non c'e ne sarà per nessuno perchè la spagna sarebbe dinuovo ai vertici delle classifiche mondiali, semplicemente perchè gli spagnoli difendono gli spagnoli.....

14 Mag 2009 | ore 02:50

E soprattutto il made in spain............
E noi con tutto il nostro made in italy non sappiamo cosa farcene:::::BENE sono Disgustato grazie

14 Mag 2009 | ore 02:55

Mi scuso ma non avevo notato la sua risposta,
Ma lei per cucina professionale cosa intende?seguire una moda? o inventare una moda?Io pensavo che fare lo chef e un pò come tutti i lavori ,mettere in pratica quello che si è studiato ed apprezzato per anni da maestri o professori che siano,chef in questo caso.
Ora mi può spiegare gli additivi cosa centrano nella storia della gastronomia del nostro paese.
Non mi risponda vada a mangiare qui o qua perchè non ho passato una felice esperienza, e soprattutto quando mi siedo a Tavola non faccio funzionare solo le papille ma anche i denti oltre ai ricordi.....

14 Mag 2009 | ore 03:08

considerando che la parola additivo significa ' aggiungere qualcosa per migliorare', faccio una premessa.
la cucina professionale rispecchia sempre l'espressione lavorativa svolta con passione e nella tutela del cliente.
e siccome gli additivi, come li chiama lei, io preferisco definirli ingredienti, sono un supporto quasi sempre estetico, non vedo perché fare tutto sto casino.
se si eliminassero tutti gli ingredienti additivi dall'industri alimentare, sparirebbero molte cose dalla nostra alimentazione.
o dobbiamo fare sempre i soliti discorsi in cui il progresso sotto qualsiasi forma é sempre dannoso e poi ne utilizziamo invece i risultati da perfetti ipocriti?
caro leo, gli egiziani ed i romani utilizzavano già gli additivi.
ma del resto non é che possiamo sempre sapere tutto. e Iannone&C. hanno sbagliato a parlare al grande pubblico di argomenti che non conoscono e che non sarebbero mai stati recepiti.

14 Mag 2009 | ore 19:55

Salve Eggy mi fa molto piacere che ancora una volta risponde alle mie domande,e vedo che comunque con fare democratico,la nostra conversazione prosegue all'insegna del rispetto di pensiero, bene ...
Era proprio quello che volevo sentirle dire" far sparire gli additivi dall'industria alimentare",anche se mi sembra una mera sciocchezza,nel senso che le industrie con aggiunta di additivi devono per forza rendere il loro prodotto appetibile,bello, colorato e invitante alla vista,anche usando materia prima di dubbia provenienza estera,non penso che questo possa trasferirsi nella cucina di un ristorante italiano (l'italia pullula di materia prima eccezionale in ogni parte dello stivale) in quanto nei ristoranti di un certo livello non si usano prodotti provenienti da catene di montaggio,e dalla grande distribuzione in quanto di qualità discutibile.Mi chiedo dunque "se gli additivi vengono usati per confezionare cibi da catena di montaggio, quindi dedicati alla grande distribuzione industriale,perchè usarli in un ristorante gourmet ?con al massimo 50 coperti (quando va bene)?.Io penso che se un filetto e vivo e c'e lo procura il nostro macellaio di fiducia che a sua volta se lo fa arrivare dalla vicina campagna con tanto di certificati,perchè modificarlo, e rendere più bello e appetibile ma di cosa?con un filetto vivo che cosa gli vuoi fare?così come per un formaggio buonissimo o un pesce? lascerei che il cliente noti la qualità facendolo vedere nel piatto non pensa.non lo nasconderei dietro a delle manipolazioni a volte furvianti,con arie strane a completare ,nel pieno rispetto di chi fa questa cucina.Io non mi sognerei mai di essere detto le preparo un filetto,o un pesce o un dolce o un non so chè, e ritrovarmi nel piatto delle consistenze! anche perchè l'unica cosa che vale di consistenza in quel momento e la mia tasca e il conto materiale sul tavolo senza aggiunta di add questa volta solo gonfio di aria.

15 Mag 2009 | ore 00:26

Apprezzo molto le parole di leo. sono alcuni giorni che vi seguo da lontano. Non porto in campo le difese di nessuno. Ma essendo un'imprenditore americano con circa 400 dipendenti e tutti nella ristorazione, mi va di difendere a pieno titolo la cucina italiana. Sono anni che investiamo i nostri soldi per portare il meglio dall'Italia in america e tante soddisfazioni abbiamo avuto trasferendo la grande cucina italiana nei nostri ristoranti. Ovvio ci sono alcini nostri Chef che aggiungono creatività. Bene. Ma sempre nel rispetto del prodotto e assolutamente contro additivi che ammazzano l'artigianalità del cuciniere. Sono intervenuto perchè penso di poter anche dimostrare le migliaia di ricevute conservate dei ristoranti e grandi ristoranti dove in Italia abbiamo mangiato . Con molta umiltà posso sostenere che pochi giornalisti hanno speso i nostri stessi soldi nel cibo e nel vino. Ho avuto anche la fortuna di mangiare nei ristoranti citati dal programma striscia. Non dico le mie impressioni. Stiamo costituendo un piccolo comitato per la difesa della cucina italiana. Abbiamo avuto vergogna sentire gli insulti di qualche giornalista verso quel cuoco campano. Pensiamo che sia stato un'insulto all'Italia. Avevo espresso parere favorevole verso Vizzari. Ma adesso provo qualche dubbio. Anche noi che investiamo nel Made in Italy ci siamo offesi per il modo in cui a denigrado quel cuoco che parlava in difesa del prodotto. Per fortuna a tirato fuori un prodotto straordinario che sta facendo parlare anche qui in America. Siamo anche a sostegno di Don Alfonso e faremo campagna per la sua petizione. Anche il giornalista intervistato a centrato in pieno le motivazioni economiche nascoste dietro alle classifiche. Vi mando solo il sentimento di tanti imprenditori del gusto ed è quello che in Europa questa nuova cucina ha fatto allontanare tanti amanti del buon cibo dai ristoranti.

15 Mag 2009 | ore 17:42

cosa curiosa è che la democrazia è stata sempre conquistata con la violenza.. il che la dice lunga sul concetto di democrazia.
comunque torniamo a noi visto che continuiamo sul questo post e magari ci possiamo dilungare un po’ di più sui concetti.. considerando anche che io parlo solo di quello che conosco.
sono certo delle affermazioni che faccio e vi posso garantire che se oggi, considerando qualsiasi settore di ristorazione, dall’camioncino che vende hamburger fino ad arrivare agli stellati, possiamo essere certi, e sottolineo certi, che i prodotti di prima qualità, TUTTI, si trovano sempre in quelle aziende che non possono permettersi il compromesso alimentare!
E se siete del settore sapete a cosa mi riferisco…. Capiscie ammé
naturalmente non intendo dire che chi non ha le stelle e la notorietà non utilizza prodotti di prima qualità. di ristoratori sconosciuti, bravissimi e che utilizzano solo ed esclusivamente prodotti di altissima qualità ce ne sono migliaia.
Quello che non mi piace è pensare che chi usa ‘gli additivi’ li usa per nascondere la qualità. chi pensa questo non conosce il mondo della ristorazione in modo approfondito, non consce gli additivi e deve avere l’umiltà professionale di imparare.
Iannone ama la cucina tradizionale con la stessa identica passione di chi usa ingredienti migliorativi. e mi dispiace attaccarlo perché lui ‘era un professionista’.
non condivido chi considera Iannone un paladino del made in Italy. i paladini sono altri nel mondo e generalmente, davanti alla telecamera o quando sono in un congresso non ‘buttano MERDA’ come fossero irrigatori da giardino.
e per gente come lui se ancora oggi la gastronomia italiana è rimasta a ‘Pizza e Spaghetti’.
e se il sig. Vizzari gli telefona e gli dice quello che ha detto lo fa perché è una persona intelligente che conosce il settore. si possono anche avere riserve sul suo lavoro, ma giustamente le guide non sono fatte per accontentare i ristoratori, ma i clienti che, mi rendo conto, più passa il tempo e più si dividono tra chi ha una conoscenza profonda del cibo e chi non capisce un c…o!
torniamo a noi.
gli additivi, ribadisco il concetto, sono sempre degli ingredienti che migliorano qualsiasi cosa alla quale sono aggiunti.
ora non possiamo parlare di additivi e nominare i coloranti ed altre fesserie.
dobbiamo quindi attenerci solo alle sostanze che sono utilizzate per addensare, gelificare, strutturare, preservare, migliorare.
solo pensare che un additivo possa nascondere la cattiva qualità e che chi li usa lo fa ai danni di un cliente, È SBAGLIATO!
comitati, associazioni e fan club non possono difendere la cucina italiana, possono solo frammentarla.
apriamo parentesi. Iannone durante un congresso attaccò Robuchon, il quale lo considerò meno, ma molto meno di niente.
In quell’occasione il sig.Vizzari commentò l’intervento di Iannone, davanti a 2/300 persone, con un concetto molto simile a: ‘ma che c…o dici’.
NOI italiani abbiamo un difetto genetico: pensiamo sempre di essere migliori di tutti e di avere sempre, in questo caso specifico, i prodotti migliori’. e i difetti, si sa, le persone intelligenti riescono a plasmarli e trasformarli. ma spiegatemi il motivo che spinge Iannone ad attaccare tutta la cucina d’avanguardia senza neanche avere l’idea di cosa é.
e se lui si presenta in telecamera contento con una cernia che magari ha trasbordato in alto mare dal freezer di una oceanica alla barchetta di un ‘furbetto pescatore’, lasciatelo vivere con questa ideologia di felicità professionale.
ma scusami Piepoli, ma come fai a dire che esiste l’interesse dell’industria dietro un addensante e che sei scandalizzato? Gli addensanti li usano tutti i ristoratori, compresi Iannone e tu che hai 400 dipendenti… e che comunque non significa niente.
UMILTA’ professionale, questo è il problema del professionismo italiano.
tutti ambiziosi… - perché lui si e io no? io mi ammazzo dalla mattina alla sera e non mi inseriscono.. e non mi giudicano… e non vado alla prova del cuoco.. e così e colà…. questo e Iannone e tutti quelli che lo seguono.
APRIRE la mente, far funzionare la scuola alberghiera! fatta anche di docenti che non hanno mai lavorato in vita loro. studiare la chimica a scuola, le lingue… ma vi potessi raccontare tutto.
quando entri in un ristorante che effettua una cucina d’avanguardia, in qualsiasi parte del mondo, i commis di cucina parlano minimo due lingue oltre la loro.
in Italia invece facciamo il fans club per Iannone che non parla neanche l’italiano…in televisione non ci comporta così! I concetti fanno spiegati bene, vanno fatti capire e soprattutto BISOGNA SEMPRE E SOLO PARLARE DI QUELLO CHE SI CONOSCE. QUANDO NON SI CONOSCE UN ARGOMENTO, BISOGNA STARE ZITTI ED ASCOLTARE. LA GASTRONOMIA ITALIANA, IL PROFESSIONSMO ITALIANO NON HA BISOGNO DI COMPARSE CHE CREDONO DI VIVERE IN UN REALITY.
IANNONE, MA CHI TI HA DETTO CHE NAPOLI È IL CENTRO DELLA GASTRONOMIA DEL SUD?
MA DOVE VIVI? ESCI DAL TUO RISTORANTE E FATTI UN GIRO IN CAMPANIA. HAI TANTI ESEMPI DI CUCINE DALLE QUALI POTRESTI APPRENDERE QUELLO CHE NON SAI!......e scusatemi!

15 Mag 2009 | ore 20:08

Pippuz... pippuz...ma fai parte dei pecoroni anche tuz? o lei si distingue perché di pelo cashmere?

15 Mag 2009 | ore 20:17

Mi scusi se non ho mal capito lei è uno del settore visto che sono in campania per l'organizzazione del vitigno italia mi può indicare dove mangiare. Poi mi sposto in toscana e lombardia. Se ha qualche suggerimento la ringrazio. Ho visto che le polemiche sono grosse, io mi occupo di vino non entro in merito alla cucina è roba vostra. Condivido tante delle sue idee ma purtroppo non ho seguito tutte le sere striscia.

15 Mag 2009 | ore 22:55

si fidi del suo intuito e vedrà che in Italia si mangia bene nel 65/70% dei locali. é solo una questione di saper scegliere e di valutazione dei particolari complementari del locale....

16 Mag 2009 | ore 16:10

Ti ringrazio per il conforto,ma in italia ogni giorno che passa la situazione si fa sempre più critica,questa famosa cucina di avanguardia sta contagiando tutti,e tutti sono spinti da mani invisibili verso provette e contenitori che mi ricordano un pò,quelli delle palline da tennis,vedere in cucina tutti quei barattoli strani,sembra di stare agli open o meglio ancora a winbledon.oramai piano piano i fuochi stanno scomparendo tutti questi barattoli e polverine ti permettono di fare da mangiare anche senza l'ausilio di un fornello.
Da voi in america nel settore ristorativo la situazione comè?crisi? In italia oltre la crisi reale dell'economia c'è la crisi di alcune persone toccate o forse non toccate da striscia,non riesco a capire però come mai si vedono e si odono delle reazioni strane?ma!!!!non capisco perchè si reagisce in modo strano rispetto a delle accuse astratte senza soggetto,tutto questo casino è successo perchè c'è stato troppo clamore su dichiarazioni discutibili.
Io sostengo iannone e la cucina italiana e non capisco gli organi competenti a fare ciò dove sono finiti?Chi deve proteggere la cucina Italiana e i prodotti italiani decantati per tanto tempo e tanti anni dov'è?Può essere che è rimasto solo Iannone a difendere la cucina italiana?fino a qualche giorno fa l'italia era piena di guide e chef famosi ed ora nessuno parla ,nessuno dice quello che pensa,ma dove saranno finiti i bravi cuochi che ricercavano il prodotto e difendevano la cucina italiana? sveglia il letargo e finito!!!!Tutti possono essere bravi a dire che Iannone sbaglia ma il resto dei cuochi non sbaglia a stare zitto?
Forse hanno paura ?ma di cosa?
Hanno paura secondo me delle penne degli scrivani,
hanno paura di dire quello che pensano perchè temono ritorsioni nei punteggi e quindi nell'esito dell'esercizio commerciale,hanno paura che il food cost non quadri a perfezione,perchè una cattiva recensione può influenzare qualcuno a non andare a cena o a pranzo in un posto.tanto quand alla fine tutto sarà finito inizieranno ad uscire pian piano dalla loro tana come da un letargo e andranno dalla parte che avrà avuto ragione,questa è italia ed io sono fiero di essere italiano,ma siccome non ho ancora perso e contaminato il lume della ragione sto con la cucina ITALIANA E IANNONE.

17 Mag 2009 | ore 04:22

Ieri sera sono stato al Pappacarbone. Incuriosito da Eggi che dà contro Iannone è il primo ristorante che ho voluto provare. Il mio semplice parere è che questo non è uno scemo, forse ha avuto il suo modo di raccontare le cose,ma se cucina sempre come ieri ha fatto bene ad arrabbiarsi. E che spaghetto, non riesco a commentare perchè erano emozioni a tavola di profumi, di sapori in un ambiante non pesante,tutti giovani. Ho ascoltato accanto a me un cliente che chiedeva dello Chef, la risposta di una gentilissima ragazza, lo chef è lieto di invitarla in cucina ma per adesso non può uscire perchè stà cucinando. Ho capito tutto questo è un cuoco vero...... Adesso posso dire è giusto quello che ha detto Iannone. Anzi avrai il sostegno di me e tutti quelli che conosco. E non sono pochi....

17 Mag 2009 | ore 20:29

Sarei curioso gigi2, se potesse raccontarmi qualche particolare in più,per quanto ho capito sull'ottima serata al Pappacarbone di cava dei tirreni,Si è fermato solo allo spaghetto? Arrivi al dolce io intanto corro alla stazione a prendere il primo treno per napoli,l'ha decantato così bene questo pappacarbone che mi ha incuriosito,voglio vedere e capire di persona e soprattutto voglio stringere la mano a Iannone che da come ho capito cucina pure....tanto con il mobile la posso rispondere, ps tocca prendere un taxi o ci arrivo a piedi dalla stazione,grazie

17 Mag 2009 | ore 23:13

Gentile eggy volevo richiamare la sua attenzione sul commento 124-125 e 135 icuro di una sua risposta la saluto buon lavoro

17 Mag 2009 | ore 23:28

Gli spaghetti ci hanno buttato fuori di testa. Sa è difficile mangiate una pasta straordinaria in un grande ristorante. Al sud ti aspetti la pasta secca ma fatta in questo modo, da urlo... Tutto molto buono, non saprei consigliare la strada oppure dalla stazione come si ci arriva. Io ho messo il navigatore e poi ho parcheggiato vicino ad una villa e quattro passi a piedi. Anzi le consiglio anche una passeggiata perchè Cava è proprio una bella cittadina. Io sono un'imprenditore del vino e spesso sono in Campania. Questo ristorante a dire il vero è un pò sotto valutato, ma tutto sommato l'impressione mia personale vale più delle altre. Se per caso andrà al Pappacarbone, mangi anche il pesce bandiera e il babà. Poi mi faccia sapere. Il secondo non l'abbiamo scelto quindi non so dirle.La scrivo mentre qui in fiera a Napoli c'è un sacco di gente. Anche nel mondo del vino c'è tanta chimica, ma nessuno ha avuto mai il coraggio di Iannone fino adesso di esporsi e difendere questo mondo che io amo ma che nasconde tanti problemi. Spero che potremmo essere in tanti in difesa delle cose quanto più naturali possano essere. Stasera vado in costiera sorrentina, le farò sapere se ho tempocome è andata, mi dicono che ci sono ottimi ristoranti.Con le polemica mi è nato un forte interesse in ogni caso al mio ritorno al nord proverò anche quelli che fanno cucina molecolare per avere un quadro completo. Mai rinnegare l'innovazione però senza chimica ovvio.

18 Mag 2009 | ore 11:40

"Mai rinnegare l'innovazione però senza chimica ovvio".
Che vuole dire senza chimica?
Vuole dire che nella cucina la chimica non c'è?
E come starebbero insieme le molecole?
Il sale cosa è?
I dadi da brodo?
Non suona come sciocchezza l'uso del termine "chimica" quando tutti, ma proprio tutti i prodotti hanno una composizione chimica.
Si legga Bressanini se non è offuscato dalla logica settaria di Iannone che, a bene vedere, e lei ne è un esempio, si è fatto solo pubblicità e ha avuto nuovi clienti sputtanando dei colleghi.

18 Mag 2009 | ore 12:13

Vedi Leo il problema è di fondo.
Se a scuola avessero continuato ad insegnare la chimica – specialmente ai cuochi – e avessero fornito delle basi a tutti quelli che si sentono in diritto di considerare un prodotto o additivo chimico dannoso solo per partito preso – la nostra discussione sarebbe superflua.
Il fatto che Striscia abbia sempre ‘scoperchiato misfatti’ non la identifica una trasmissione di pubblico servizio e di verità inconfutabili.
Non hai idea delle rettifiche su servizi errati che ha fatto Striscia e che non sono mai stati resi noti.
Quando sento dire a Max Laudadio, nell’ultima intervista al giornalista di Le Monde, ‘bisogna fare piazza pulita’ è scandaloso!
Quando il giornalista dice che se mangia tre chili di sale sta male, è assurdo!
Quando i professionisti d’avanguardia vengono attaccati in malo modo, da persone incompetenti – sotto tutti i punti di vista – non è giusto!
Striscia sbaglia e Iannone cade in un tranello mediatico comune a molti ‘mortali’.
Tutta l’evoluzione alimentare non può essere cancellata con un servizio di Striscia.
L’attacco di Striscia è deciso a tavolino l’estate scorsa.
Se domani Laudadio o Ricci si svegliano e decidono di attaccare le industri automobilistiche perché costruiscono macchine troppo veloci conseguente causa di incidenti stradali lo possono fare.
E se poi il CNR smentisce Striscia, tutti gli scienziati dicono il contrario .. pazienza. A Striscia che 8mln di telespettatori continueranno a non capire un cazzo non gliene frega niente.. per non dire un cazzo.
Striscia impersona i panni di Nerone… distruggiamo Roma e la ricostruiamo.
Provate ad andare nel dettaglio dei servizi.
Tutte cazzate…e le guide, e i cuochi all’estero, informazioni sbagliate, la difesa del made in Italy… ma il made in Italy chi lo esporta Iannone con la cernia in mano? Ma di cosa vogliamo parlare…
Ripeto: di gente che cucina come Iannone ce ne sono migliaia, e ti posso garantire che Iannone & C. possono solo fare sfigurare la categoria – prima di tutto – fanno sfigurare l’idea di professionismo tradizionale che viene esaltato all’ennesima potenza quando incontra l’avanguardia – e poi (sperando di non essere frainteso) la cultura di base… impariamo a parlare, a relazionarci con il grande pubblico. Ma la gente del sud non è come Iannone.
Che palle! Sempre la figura del cuoco napoletano .. ué ma accussi non vva bbuono…
Non mi sta bene che Iannonne parli, non rappresenta nessuno
L’altra settimana 150 ristoranti di Napoli sono stati accusati dai NAS di mancata cura di oli per frittura, di merce scaduta ecc. ecc. …. Alcuni ristoratori scoperti ad utilizzare gli olii esausti di friggitrice per cucinare Cosa erano… ristoratori d’avanguardia? Stellati, griffati?
Te lo dico io chi sono. Sono un infinità di cuochi, ristoranti, piccole/grandi aziende a cui bisognerebbe togliere la licenza, senza alcuna possibilità di ridaglierla e poi rimandarli a scuola a studiare.
Ma del resto la patente te la ridanno anche se da ubriaco ammazzi qualcuno.
Prova a considerare la motivazione che mi spinge ad attaccare Striscia, Iannone&C .
Credi che sia sponsorizzato dall’industria chimica?
Ed allora ci spostiamo su quante trasmissioni si fanno sul gioco d’azzardo e di come la gente si rovina con le scommesse?
E credi che Mediaset&C. sia esente da tutto questo?

Non è importante il senso di quello che ti dice Striscia tanto loro faranno sempre solo quello che sanno fare: niente.

18 Mag 2009 | ore 17:07

La differenza tra me e lei caro sig. Bonilli ma senza offendere è che io sono chimico, faccio vino e mi sono laureato tre volte di cui due volte negli Stati Uniti. Non conosco lei ,non conosco Bressanini, non conosco Iannone. Però ho mangiato a Pappacarbone. Effettivamete rivedendo i video di striscia non penso che ha sputtanato colleghi. La chimica sintetica stà nel vino, stà nel cibo di alcuni grandi ristoranti e l'Italia non è d'accordo. Lei da ex direttore di una prestigiosa guida dovrebbe tutelare il consumatore e non dire come qualcuno tutto è chimico. Ovvio la differenza stà nelle molecole che si sviluppano per natura e tra quelle che si ottengono in laboratorio. Mi dispiace per lei ma i miei figli dovranno scegliere e continuare sulla strada del percorso naturale e non su quella di fare come nel mio caso un vino per forza eccezionale aggiungendo molecole sintetiche. Se Bressanini vuole un confronto anche pubblico sono disponibile a portare chimici da tutto il mondo, persone che lavorano alla Nasa, poi parliamo di chimica. Ho affrontato con alcuni di questi colleghi che tra l'altro amano molto il vino la polemica di questi giorni... Non capiscono cosa centra in cucina l'utilizzo di sostanze che non esaltano il prodotto e sono di natura sintetica alcune di esse... Forse lei ci può aiutare a capire il motivo... I sali utilizzati per uso alimentare sono il sale marino, che si ricava dall' evaporazione dell'acqua di mare nelle saline oppure il salgemma, che si estrae dalle miniere di sale. Qui la chimica non c'è... I dadi da brodo... Spero che i grandi cuochi non adoperino questi ultimi.Nel secolo scorso il mio collega tedesco Justus vos Liebig lo scopri e la sua pensata fu favorita da una considerevole quantità di carne a basso prezzo che si aveva in Argentina.Da prima, quando poi ha preso piede,questi prodotti sono stati ottenuti dalla trasformazione di quelle parti dell'animale non utilizzabili per altri scopi. Spero che i grandi cuochi non hanno bisogno di risparmiare visto quanto si paga. Se lo fanno, voi grandi giornalisti non potete zittire. In ogni caso io andrò a mangiare anche da Adria visto che un mio amico fa consulenza al loro laboratorio, andrò in Inghilterra ed anche a Modena. Perchè ripeto non faccio il tifo per nessuno. Ma è come per il vino. Se uno di questo non è buono bisogna assaggiarlo per criticarlo. Per adesso ho provato Pappacarbone. Stasera sono a Sorrento.

18 Mag 2009 | ore 17:27

Buongiorno Gigi2,
il fatto che lei sia un chimico laureato tre volte non la certifica, e nemmeno la Nasa, come persona capace di comprendere la cucina, la gastronomia e l'avanguardia.
Con questo non contraddico il suo punto di vista, ma credo che l'errore di molte persone é di valutare gli altri solo seguendo il parametro della propria esperienza.
Un erroe frequente é considerare la cucina d'avanguardia come mezzo per risparmiare sulla materia prima e proprio seguendo questa presa di posizione mi rendo conto che il discorso non può continuare perchà manca un interlocutore capace di comprendere.
Il fatto che io ascolti della musica non mi autorizza a criticare i musicisti o i compositori. Ed allora mi chiedo perché se la sua conoscenza della cucina si limita 'al mangiare' o al 'cucinare quotidiano' pensa di poter analizzare Iannone o un cuoco d'avanguardia?

18 Mag 2009 | ore 17:49

Certo che uno che deve dire io sono dottore e ho X lauree incomincia, secondo me, in modo molto infelice.
Dunque, lei sa tutto della chimica e quindi saprà anche cosa usa Adrià, del quale Iannone sparla così scioccamente.

Allora, vediamo un po':

Agar-Agar: estratta dalle alghe

Carragenina: estratta dalle alghe

Alginati: estratta dalle alghe

Gomma (arabica, karaya, ghatti): resine di alberi

Pectine e amidi: da semi, frutti e piante

Gomma di guar, gomma adragante, farina di semi di carrube: semi di leguminose e altri vegetali.

Ma di cosa stiamo parlando?
Questa sarebbe la cucina con prodotti di sintesi?
Lei è andato da Iannone e parla già di tutto?
Lei non è stato da Adrià e ne parla per interposto Iannone?
Poco scientifico, mi sembra, e non le sto a dire le volte che io sono stato a mangiare nei ristoranti di cucina creativa :-))

Francamente pensavo che il partito di Iannone fosse una boutade o almeno io così l'ho usato e invece...

18 Mag 2009 | ore 18:43

A proposito dell'essersi laureato tre volte: la terza persona singolare dell'indicativo peresente del verbo stare - sta - si scrive senza accento, stà è scorretto :-))

18 Mag 2009 | ore 18:50

dai gigi2... la Nasa, ma che cazzo capiscono alla Nasa di cucina d'avanguardia? hanno fatto finta di andare sulla luna... e 3/4 del pianeta ci ha creduto e ci crede ancora. hanno assunto tra il management anche un nazista che ha sterminato milioni di persone... la Nasa.
Devi sapere, per rimanere nel tuo tema che: Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi. navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di orione e ho visto i raggi uv o b - non si capisce - balenare nel buio vicino alle porte di tannoiser.... ecc ecc

18 Mag 2009 | ore 20:17

Egregio Gigi2, mi fa piacere per le sue tre lauree (ma intende il PhD?) Io mi devo accontentare di una laurea in Italia e un dottorato. Se lei è un chimico conoscerà sicuramente i lavori fondamentali del tossicologo di fama mondiale Prof. Ames, inventore tra l'altro dell'omonimo test, che dimostrano come l'origine, naturale o di sintesi, di una molecola non è un indice della sua tossicità. Una sostanza chimica deve essere valutata per quello che è, non in base a come è stata ottenuta. Ma questo immagino lo sappia altrimenti, tre lauree o meno, avrebbe dimenticato l'ABC della chimica.
Curiosa l'affermazione che "la chimica non c'entra con il sale" in cucina. Forse sarà lo spirito santo allora :) Pensavo che fosse la chimica la responsabile dei molteplici effetti del sale nelle ricette (che come lei mi insegna con le sue tre lauree non sono solo certo quelli di "salare")

Ahhh, per sua informazione, non è stato il "suo collega Liebig" a inventare il dado. Quello è stato inventato da Julius Maggi. Liebig ha inventato l'estratto di carne, tra le altre cose.
Comunque, io non so ancora chi è lei mentre invece lei può sapere chi sono io semplicemente digitando "Dario Bressanini" su Google Scholar (così si rassicura che sono un vero chimico :) )

18 Mag 2009 | ore 20:20

gigi2.. qui le 'prendi' un po' da tutti :)

18 Mag 2009 | ore 20:34

capisco l'educazione, ma gli rispondete anche?
fra un po' gigi2, con quel po' po' di cursus honorum che ha spiattellato, arriverà a dire che il mese scorso ha battuto marilyn vos savant a tic-tac-toe giocando per secondo...

18 Mag 2009 | ore 20:40

dai é interessante parlare con il collega di Liebig

18 Mag 2009 | ore 20:43

A voi la cucina non interessa soprattutto al sig. Bonilli visto che mette le foto di Scabin con la sigaretta in bocca nel suo ristorante,cosa penseranno le persone che vedono tutto questo e poi non critica mai i suoi amici cuochi.Però Scabin cucina bene, ammesso che cucini lui, visto che ho mangiato a Rivoli otto volte ed ho apprezzato sempre tutto,anche quando eccedeva. Bressanini ci incontreremo in qualche convegno,ci conosciamo,molto bene. Parleremo a quattro occhi, sei troppo di parte su questo blog. Iannone non mollare mai, la cucina ha bisogno di gente come te. Adesso mi sei simpatico. Mangiamoci un pò della tua Cernia che stà facendo parlare tutto il mondo. Meglio difendere la cucina con un bel pesce che mostrando polverine magiche.

19 Mag 2009 | ore 16:47

Scusi Gigi2, prima dice che non mi conosce, e poi che mi conosce molto bene? Sono un po' perplesso. Comunque se mi offre una cena a qualche congresso ben volentieri scambio quattro chiacchiere :-D

19 Mag 2009 | ore 17:30

Guarda che scoperta, scrivo all'indirizzo di posta di Gigi2 e risulta inesistente.
E così l'uomo dalle tre lauree che scrive sta con l'accento scrive anche un indirizzo di posta falso.
Questi sono i fans di Rocco Iannone, bella figura anonimi e bugiardi :-))

19 Mag 2009 | ore 21:00

Caro Gigi, detto fra noi, mi stupisco che tre lauree non le siano bastate per imparare qualcosa circa le regole basilari della punteggiatura :-)

19 Mag 2009 | ore 22:46

Non sono il fans di nessuno. Faccio vino e mi piace la cucina. Alloro l'altra sera ho mangiato bene anche al Buco di Sorrento e quindi sono fans di Aversa. Non mi faccia ridere.

20 Mag 2009 | ore 09:02

Eccolo qui il bugiardello che scrive l'indirizzo di mail falso :-))
Mi sa che anche le tre lauree e tutte le altre sciocchezze scritte siano dello stesso tenore.

20 Mag 2009 | ore 09:45

Signor Gigi, nel suo post lei scrive, e cito:'i miei figli dovranno scegliere e continuare sulla strada del percorso naturale e non su quella di fare come nel mio caso un vino per forza eccezionale aggiungendo molecole sintetiche'. Tralasciando la confusione sintattica..e venendo ai contenuti, anzi meglio, ai fatti, se lei dichiara che un vino decente le riesce solo con l'utilizzo di 'molecole sintetiche' le diro' che le sue qualita' di enologo sono davvero scarse.. sara' un bravo chimico ma mediocre enologo, perche' gli enologi piu bravi sono e meno pasticciano coi vini. E' meglio che si incammini per la via naturale come dice lei, e tenga lintano i sui figli dal suo nettare.
E mi saluti il 'collega' del dado..

20 Mag 2009 | ore 11:27

Salve a tutti volevo sottoporre alla vostra attenzione il commento numero 125 e sapere cosa ne pensate ,grazie Leo

20 Mag 2009 | ore 13:48

Più tempo passa e più mi piace,vedo che è arrivata la cavalleria pesante,aiutooooooooooooo. Aspettiamo l'artiglieria!!!!!!!!!!!

20 Mag 2009 | ore 13:53

Ciò significa che anche i cuochi dovrebbero fare lo stesso, mi piace quello che dice. Lo dica anche al Sig. Bonilli, gli enologi più bravi sono e meno pasticciano con i vini.

20 Mag 2009 | ore 14:36

Dicono che lei è un bugiardo, che mette la mail falsa e quindi che ci sta a fare qui?
Ma non trova ridicolo perdere il tempo a fare lo stupido che racconta delle sue lauree e poi è anche un po' sgrammaticato?
Uno che si nasconde vuole dire che ha cose da nascondere.

20 Mag 2009 | ore 15:34

x il webmaster: segnalo che le email degli utenti che scrivono nel blog sono visibili a tutti... non è una pratica di solito diffusa (dovrebbero essere visibili solo a moderatori e amministratori).

Chi scrive con la propria email potrebbe essere sommerso dallo spam, converrebbe non pubblicarle o almeno "proteggerle".

Per maggiori info contattemi via email (appunto).

20 Mag 2009 | ore 17:05

Rocco tanti cuochi che conosco sono dalla tua parte. Non mollare. Saluti dalla Francia.

27 Mag 2009 | ore 23:21

Forse ho risposto ad una persona che non c'entra niente. Mi scusi. Ho solo lavorato con Rocco a Montecarlo e volevo dargli il mio sostegno.

27 Mag 2009 | ore 23:30

Stiamo organizzando una mega festa in nome della cucina pura ovviamente il testimone sarà Iannone.

30 Mag 2009 | ore 20:46

era ora

31 Mag 2009 | ore 00:42

Seguo sempre questo blog e soprattutto i post su Iannone. Se organizzate qualcosa e cucina anche lui avvisateci anche sul blog che leggiamo sempre. Veniamo a qualsiasi prezzo.

31 Mag 2009 | ore 10:01

Finalmente ci sono Riuscito è passata un abbondante settimana ma,il segno che ha lasciato Pappacarbone nel mio cuore resterà tra le poche cose che mi porterò dietro l'ultimo giorno della mia esistenza terrena,ovviamente oltre ad alcune esperienze gastronomiche negativissime, e salatissime, ma di quest'utime mi basterà portarmi dietro le ricevute della carta di credito per dimostrare almeno all'Altissimo che il conto da comune mortale l'ho pagato,quindi pùò scagionarmi dal peccato.
Ringrazio Gigi2 per la segnalazione, e preciso che se arrivate a napoli per andare da pappacarbone nessuno vi saprà indicare la strada perchè si trova a cave dei tirreni (pensavo napoli provincia) provincia di salerno.Quindi arrivati in stazione di li a 5 minuti ci arriverete.
In princio a leggere sui blog sembrava che la cucina di iannone (dove io e tre amici avevamo intenzione di andare a cena)avesse a che fare con quella delle trattorie e delle domestiche. Niente di più sbagliato ,la cucina di Iannone anzi di Rocco perchè ormai siamo conoscenti,avrà di sicuro una base domestica,del territorio ma quello che lui ti mette nel piatto e come te lo mette è musica,e vivo e reale e tangibile.
Il ristorante e molto bello architettura moderna,minimalista ed essenziale,arredata con statue di ceramica della vicina Vietri,il personale in sala molto preparato e gentile,abbiamo cominciato con del pane raffermo bruscettato,con alici dissalatee e burrino,(Buonissime) e con il guanciale affettato all'istante alla berkel da uno dei cuochi direttamente al tavolo, l'antipasto doppio con cocotte di piselli arrostiti,con basilico gamberi bianchi e seppie,spiedino di alici (Sensazionale)con provola affumicata e podorino e foglia di menta,POI IL TRIONFO con il piatto di gigi2 (Grazie del suggerimento)Spaghettoni di gragnano con carbonara di cozze e bottarga di tonno(signori miei ero già in lacrime) hoproseguito con il secondo (Bistecca di tonno rosso con melanzana spaccata e mozzareella di bufala e gambero rosso -"sorpresa"-mi si è bloccato l'orologio dall'emozione quando ho visto pendere quel gambero rosso) ache se il mio amico ha assaggiato uno gnocchetto di papapte (garantito perchè l'ho assaggiato )con favette e rosmarino,io ho finito qui (in attesa del dolce) i miei amici hanno preso una porzione di coniglio con carciofi e 1 di pollo ruspante.
Il dolce è stato un tripudio un inno alla gioia e al palato,maddalene calde,fragolata con mascarpone mantecato alla cannella,e come poteva mancare il Babà al rhum con frutta fresca tagliato al tavolo dallo stesso omone della berkel,poi 1 di noi non contento ha preso una crepes di pasquale con gelato alla vaniglia che prende il nome dal cameriere spaecializzato alla preparazione di questo stupendo e buonissimo dessert ,è stata un emozione unica nella mia vita poche volte mi è successo di mangiare cose così genuine e buone preparate in questo modo,in italia penso sia difficile tenergli testa perchè non solo rocco è uno che parla ma fa anche i fatti e te lo dimostra a tavola,nulla da invidiare ad adrià e le sue texturas,famose in tutto il mondo da iannone il mondo lo sogni nei piatti e non nelle graduatorie mondiali,posso suggerirvi amici di constatare di persona quello che ho qui scritto,e vedrete se non me ne darete ragione, termino con il dire che è proprio vero che chi non c'è stato in certi posti non può capire e ne tanto meno parlare ,provare per credere,parola di leo grazie grande IANNONE
ps Immaginavo che non potevi essere uo stupido in cucina come dice qualcuno,continua così e non fermarti parla e parla finchè lo dimostrerai con i fatti.

02 Giu 2009 | ore 00:24

Sono contento che hai provato. Ho letto che forse organizzano qualcosa sulla cucina pura. Speriamo che ci tengono informati. Hai fatto bene a mangiare lo spaghetto. Il piatto più buono che abbia mai mangiato. Tornerò dopo l'estate.

02 Giu 2009 | ore 20:26

Ecco la cena chimica e servita ,OPSSSSS
mi manca l'additivo .......I nas l'hanno portato via......

06 Giu 2009 | ore 20:49

'Cucina pura'?? Ma che lingua parlate! Che presa per i fondelli. Ma cos'e'?? 'Cucina' e 'purezza' sono in sostanza agli antipodi. La storia della cucina occidentale e' una storia di evoluzione costante che muove in direzione contraria ad ogni ideologia di purezza, anzi.. una storia che si e' mossa da sempre con l'intento ultimo di 'contaminazione': di territori, di ingredienti, di tecniche..c'e' poco da disquisirci su.
Certo che di fanatici pronti ad abboccare all'amo dell'ascetismo culinario ce ne sono.. Ma l'avete messa gia' su' la setta dei pappacarbonari??
Comunque immagino che nell'euforia della sua prima volta dal guru Iannone lei abbia sbagliato a leggere le indicazioni: e' CavA dei Tirreni non CavE... su', facciamo uno sforzo almeno sui dettagli base se vogliamo sparare la recensione.

07 Giu 2009 | ore 07:07

In effetti per interpretare certi commenti ci vorrebbe uno psicanalista, che ci spieghi perchè alcuni si sentono "minacciati" dal nuovo. Forse si sentono superati, culturalmente inadeguati o che altro, non so.
Anche se non mi piacciono, io mica mi metto a fare delle crociate contro la trippa o il lampredotto, non mi sento mica "minacciato". Altri evidentemente sì

07 Giu 2009 | ore 11:22

Infatti Dario: 'minacciati dal nuovo', insomma 'xenofobi della gastronomia'.
Questo conservazionismo scellerato e questa esaltazione della cucina ariana sono l'eco inevitabile dell'intolleranza razziale e culturale che appesta il paese. Siamo messi male, molto male, e non lo dico col sorriso sulle labbra, quest'inno alla cucina nazional-popolare non segue il filo rosso della vecchia e innocua retorica dell'Italia dei mille sapori etc etc.. e' piu' aggressiva e ottusa perche' non pecca solo di provincialismo ma ha delle vene di intolleranza che mettono a disagio.

07 Giu 2009 | ore 12:18

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