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Lug 2010
ore 08:39
ore 08:39
Pasta con le sarde
Eccola qui la pasta con le sarde, una di quelle ricette che tutti conoscono e nessuno mangia mai.
Tutti conoscono la pasta con le sarde di nome ma poi la ricetta è un'altra cosa e al ristorante, se non si va a sud, è difficile trovarla in menù.
Non è che sia una ricetta estiva ma sembrava che l'aver dato una ricetta facile facile fosse una diminutio e allora beccatevi questa ricetta di Annalisa Barbagli di una pasta con le sarde buona e non classica.
Infatti c'è chi mette il pomodoro e non lo zafferano, c'è chi mette la mollica fritta e non le mandorle e c'è chi la passa al forno.
Ergo, ognuno legga la ricetta e poi faccia le variazioni che più gli aggradano.
pasta con le sarde
Squamare 400 g di sarde freschssime raschiandole delicatamente con il coltello, poi tagliare le pinne e staccare la testa con le interiora. Aprirle a libro, staccare la lisca e infine lavarle a asciugarle. Lavare 400 g di finocchietti selvatici ed eliminare la parte più dura dei gambi. Cuocerli da 15 a 20 minuti (secondo quanto sono piccoli e teneri) in abbondante acqua salata e tirarli su con la schiumarola, conservando l’acqua di cottura che servirà per la pasta. Tritarli a coltello.
Tritare finemente una grossa cipolla chiara e farla appassire dolcemente in una padella ampia con 4 cucchiai d’olio extravergine. Quando diventa trasparente unire 4 o 5 filetti di acciuga e farli disfare nell’olio caldo, poi aggiungere un cucchiaio colmo di pinoli e la stessa quantità di uvetta passolina (acini piccolissimi, blu-nero) fatta prima rinvenire in acqua tiepida e asciugata. Rialzare la fiamma e aggiungere le sarde lasciandone da parte 4 o 5. Cuocerle a fuoco vivace per pochi minuti mescolando in modo che si disfino e, di seguito, aggiungere i finocchietti e una o 2 bustine di zafferano diluite in mezza tazza di acqua di cottura della verdura (se siete benestanti, invece della bustina, andrà ancora meglio un bel pizzico di pistilli). 2 o 3 minuti di fuoco vivace e il sugo è pronto: abbondante e non troppo asciutto. Regolare il sale.
Tostare a color nocciòla 2 cucchiai di mandorle in una padella senza alcun condimento e tritarle finissime a coltello.
Riportare a ebollizione l’acqua di cottura dei finocchietti, calare 400 g di bucatini e intanto cuocere in padella con un filo d’olio i filetti di sarde riservati, un paio di minuti per parte e salarli.
Scolare i bucatini molto al dente, versarli nella padella con i finocchietti e farli insaporire per un paio di minuti, mescolando. Distribuire la pasta nei piatti e cospargerla con la granella di mandorle. Completare con i filetti di sarde rosolati.
FOTO PAOLO DELLA CORTE / FOODREPUBLIC
Godo molto e la prossima settimana che sono in ferie mi dedicherò alla pasta con le sarde e a cucinare il pesce,
Grazie :-))
Goduriaaaaaaa!
...questo si che è un signor piatto...
ho dei ricordi bellissimi...
Buonissima la pasta con le sarde!
Sono del partito "no uvetta" e metto invece pangrattato tostato alla fine al posto delle mandorle.
Ne ho mangiata anche una versione con un pò di pomodoro e passata qualche minuto al forno: non era niente male, ovviamente ogni famiglia palermitana ci mette un pò del suo...acquolina comunque!!
Che meraviglia! Le ricette di Annalisa sono sempre fantastiche
Peccato che al nord il finocchietto selvatico è quasi introvabile!!! Per me è la miglior morte per un bucatino
pasta con le sarde. buonissima, ma quella nella foto...
Ormai qui si trovano le migliori ricette della rete che sono quelle di annalisa barbagli.
Finora le ho provate tutte ed è una magia perché riescono perfettamente tutte.
Penso che una appassionata sia confusa, travolta come è dalle centinaia di blog e siti dove si trovano migliaia di ricette spesso scritte male e che abbastanza frequentemente una volta sperimentate si rivelano mancanti o sbagliate.
Bisognerebbe che ci fosse una specie di guida, di classificazione dei blog con le ricette migliori.
Io leggo sigrid del cavoletto che trovo sempre molto fresca e spontanea e con belle foto ma oggi ho scoperto queste ricette di annalisa barbagli e le trovo perfette, scritte bene, divertenti e così sono andata a comprarmi il libro sulle verdure e quello sul pane e in agosto mi divertirò nella casa al mare.
Saluti alla signora barbagli.
Vedi cara Gelsomina, con l'affermarsi della rete e dei blog chiunque ha potuto pubblicare ricette e fare foto dei piatti.
Il fatto grave non è però la rete e quello che vi si trova che, in fondo, rispecchia la quotidianità e quindi vi si trovano ricette assurde, ricette sbagliate, ricette vecchie ma anche ricette belle, nuove e divertenti.
Il fatto grave sono le decine e decine di libri di ricette inutili e assurde, di foto brutte o prese per due euro dalle enormi banche dati usate da chi fa libri di mediocre qualità.
Il fatto è che c'è in giro tanta presunzione e una pischella o l'appassionato di turno dopo due o tre mesi di blog si sentono cuochi fatti e ne assumono molto spesso anche l'antipatico tono.
Il nostro piccolo gruppo di lavoro si è dato un obiettivo ambizioso: pubblicare una collana di 20 volumi, e già questo fa la differenza tra noi e quasi tutto il resto del mondo.
Le ricette le scrive Annalisa Barbagli che ha già scritto una ventina di libri e che sulle ricette classiche io penso sia la migliore.
Ogni piatto è cucinato e fotografato.
In autunno vedrà la luce un sito legato alla collana e a un database che a regime avrà più di 2000 ricette in italiano e inglese.
Cercheremo di diventare il punto di riferimento anche di chi ha voglia di pubblicare le sue ricette, praticamente sarà una specie di scuola di giornalismo gastronomico - è un mio pallino, ne ho già inventata una - alla faccia dei molti snob che considerano la materia ricette terreno per donne infelici, per uomini fissati e frustrati e intellettualmente una materia culturalmente di serie C o D
Visto che ci sarà il sito e un database, un'app per l'iPad no?
Ci aggiungerei un'idea di scolatura di alici di Cetara!
Cesare: il finocchietto al nord basta che lo pianti e cresce come un'infestante :-)
Io ho mangiato una pasta con le sarde fantastica a Marzamemi. Slurp....
Ma questa è la ricetta di casa mia! Di un palermitano DOC che, naturalmente, la mangia nel mese di marzo, tempo di sarde e finocchietti.
Grazie, grazie, grazie, anche se cucino da 27 anni, da quando mi sono sposata, ritengo che non si finisce mai di imparare e trovare ricette serie di una grande maestra della cucina alla portata di un clic è meraviglioso. Saluti
Maria Grazia
Sono assolutamente d'accordo! Capita troppo spesso di leggere su giornali e libri "illustri" ricette sbagliate e approssimative.
E' vero, essere precisi e puntigliosi richiede tempo ed impegno ma alla fine paga!
Complimenti per la pasta con le sarde! Da siciliana DOC posso dirvi che la ricetta è giustissima e la foto mooooooooolto bella!
Maria
uè.. sei dappertutto!!!
visto che devo fare la pasta con le sarde stasera e non trovo il finocchietto vedi di farmelo avere (che magari lo pianto nell'orto!!!)
ciauuuu
Carmen
Sei la Carmen che penso io? Io il finocchietto ce l'ho qui nel giardinetto. é infestante!
Comunque sono un vecchissimo commentatore del blog di Stefano, di quando ancora era al GR
Ricetta filologicamente perfetta. Le varianti citate,(a forno, col pomodoro, col pangrattato...) hanno diritto di asilo ma sono perlappunto varianti. Quella vera è questa qui, ve lo dice un palermitano doc; e del resto le foto (belle) parlano da sole. Complimenti.
Complimenti la ricetta e' perfetta. Buona equilibrata molto gradevole. Spero ne proporrete alte
Ciao Stefano, adoro questa pasta! Dove trovo l'"uvetta passolina DOC" a Firenze o Bologna...? Spero tu voglia citare almeno un negozio. Diversamente cercherò da sola! Grazie A.
A Firenze da Pegna.
matri mia che bontà .... manco da palermo da quasi 40anni e tutto questo mi manca.......... grazie