28
Giu 2010
ore 14:45

Storia di ordinaria burocrazia

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Non siamo a Baghdad ma a Roma, sulla Laurentina all'altezza del Raccordo, alla fermata del bus 703.
Se non hai l'auto, come è il mio caso, arrivi qui prendendo alle 9,30 del mattino due bus e in un'ora se ti va bene, sbarchi a pochi metri dal Raccordo Anulare.
A 500 metri a piedi dalla fermata del bus, c'è la Motorizzazione e qui devi venire se vuoi un duplicato della patente.
Certo, se paghi € 80 la pratica te la fa un'agenzia.
Ma io ho tutta la pratica a posto e in fondo un giro in bus è divertente.
La prima cosa che scopri arrivato nell'ufficio della Motorizzazione è che la macchina che dà i numeri per fare la fila deve essere rotta da mesi se non anni.
Attaccato a tutti gli sportelli c'è l'avviso che dice: Non si fanno fotocopie.
Mi metto in fila per le informazioni, risultato, devo andare allo sportello 2.
Sportello 2, metto la mia pratica all'esame dell'impiegato:

Qui deve attaccare le due foto, la colla e là sul tavolo...
Qui le ricevute dei versamenti...
Qui il certificato della visita medica e la fotocopia..
.

- Come la fotocopia? -  dico io - quando ho telefonato per sapere cosa portare nessuno me l'ha detto. E dov'è una fotocopiatrice? -

Sulla Laurentina c'è il tabaccaio...

Torno alla fermata del bus dove c'è il tabaccaio.
- Dovrei fare una fotocopia -
- La fotocopiatrice è rotta - dice il tabaccaio
- E dove ce n'è un'altra? - dico io, temendo il peggio.
- Dalle parti della Cecchignola - dice il tabaccaio sicuramente per la centesima volta.

Sconfitto, attraverso la Laurentina e mi metto in attesa del 703 che va all'Eur, sono le 11,40 e ho buttato via una mattinata perché in un ufficio dove per ogni pratica ci vuole una fotocopia non ci sono fotocopiatrici a gettone e perché l'ufficio informazioni a cui ho telefonato mi hanno dato un'indicazione sbagliata.

Ho un dubbio: vuoi vedere che le agenzie automobilistiche che chiedono un prezzo da strozzinaggio per pratiche così banali godono perché le fotocopiatrici sono bandite dagli uffici della Motorizzazione dove ogni pratica richiede una o più fotocopie?

Conclusione: ma che c'entra tutto questo col cibo?
C'entra, c'entra perché io avrei sbranato chi mi ha dato le informazioni sbagliate, avrei sbranato l'impiegato dello sportello 2 e avrei sbranato anche l'incolpevole tabaccaio con la fotocopiatrice rotta.

commenti 35

E' una stupenda storia italiana.
Grazie

28 Giu 2010 | ore 15:01

Purtroppo un grande classico all'italiana.
E' durante giornate come queste che mi capita di pensare ad un film che
si intitola "Un giorno di ordinaria follia" e secondo me spiega abbastanza bene il percorso mentale di una persona esasperata e senza piu' speranza.
La stessa frustrazione che provano molti di noi, ogni giorno.

28 Giu 2010 | ore 15:03

Qualche anno fa ho avuto la straordinaria idea di sistemare da sola pratiche per vendere la mia Mini del 1968 a un acquirente fuori Piemonte.
Alla fine ho dovuto prendere 3 giorni di permesso - tra ACI, motorizzazione (che chiude alle 11,30), documenti da copiare, rifare, faxare a Milano, poi tornare ad Agosto a prendere un bollino e non so più cos'altro.
Alla fine ho risparmiato abbastanza, ma...Arrrghhh!!

28 Giu 2010 | ore 15:05

E' vero, siamo vittime di questi uffici e di questi impiegati vergognosi e penso che non mettere le fotocopiatrici favorisca solo le agenzie e quindi c'è il rischio che girino soldi e poi che senso ha mettere degli uffici a distanza così grande per chi non ha l'auto.
Non è un paese per giovani e per pedoni.

28 Giu 2010 | ore 15:07

Direttore, Le ricordo che non è obbligatorio scrivere su un blog.
Se non ha niente di meglio da fare si metta in politica a sinistra altrimenti non faccia tanto il sorpreso per un'Italia fatta e gestita da italiani.
Roma è una città a dir suo bellissima e commovente? Ci resti, viva li e non se ne vada più via, ma soprattutto non scriva scemate come queste.
Grazie.

28 Giu 2010 | ore 15:14

neppure leggere e commentare e dal momento che sono a casa mia, pedalare...

28 Giu 2010 | ore 15:24

capito?
io comprai un'auto in olanda.
siamo andati alla posta, venditore e compratore.
un timbro dell'impiegato e via.
del resto però, se in itaglia fosse tutto semplice, che farebbero quelli delle agenzie di pratiche auto, tribunali, visure ecc.?
che esistono solo da noi.
poi dice che uno si butta a sinistra (che c'entra?)

28 Giu 2010 | ore 15:28

In effetti, basta smettere di leggere, se il post non è abbastanza interessante...perché darsi la pena di fare la morale?

28 Giu 2010 | ore 16:08

la morale poi potrebbe sempre essere quella del cavaliere nero, secondo gigi proietti.

28 Giu 2010 | ore 16:15

Caro Direttore,
per una storia analoga (non si trattava di patente ma di immatricolazione di un'auto) ho visto mio marito per la prima (e per ora unica) volta uscire totalmente fuori dai gangheri.
Le Agenzie di pratiche auto la fanno da padroni con in consenso degli impiegati aldilà del vetro. Informazioni inesistenti o, come dice Lei, inaffidabili.

28 Giu 2010 | ore 17:13

Sorprende che un Papero Giallo sì navigato si stupisca della burocrazia italica... :)
Per chi come me lotta quotidianamente con gli uffici non c'è sopresa!
Esempio di oggi (domani non ne avrò uno nuovo solo causa festività romana): l'agenzia delle entrate di Roma 4 (facciamo i nomi) convoca un mio cliente per l'esibizione di documenti di spese del modello Unico. Prendo l'appuntamento per venerdì scorso: non ci si può andare causa sciopero della CGIL...
Riprendo l'appuntamento per questa mattina. Arrivo facendo 25 km in motorino e dopo 30 minuti di attesa (avendo l'appuntamento) il dirigente stizzito mi dice: "ma lei che è venuto a fare qui? Noi queste richieste non le lavoriamo, se ne occupano al piano di sopra". "Posso andarci?" faccio io. "No lasci tutto e può andare". "Ma allora perchè date gli appuntamenti?" dico io. "Non lo so" fa lui...
Gli avessi dato una capocciata in pieno setto nasale avrei avuto torto?
Direttore, cosa vuole che sia una fotocopiatrice rotta... abbiamo un sacco di auto blu!
Facciamo coraggio.

28 Giu 2010 | ore 17:20

Io mi chiedo se si può pensare solo in modo catastrofista - la testata sul setto nasale mi piace, mi esalta ma so che è da frustrati - o invece non sarebbe il caso di reagire.
Che la Motorizzazione di Roma Sud Laurentina non abbia una fotocopiatrice a pagamento io penso che nasconda o l'imbecillità dei dirigenti di quella sede - propendo per questa tesi - o fatti corruttivi perché tutto porta a rassegnarsi e rivolgersi alle agenzie e quindi...

28 Giu 2010 | ore 17:30

In realtà propendo per la testata al setto soprattutto quando penso che il tipo che ho di fronte è pagato coi soldi miei...
Concordo e sposo in pieno la tesi dell'imbecillità: esistono anche uffici "illuminati" con un pacifico servizio (esterno) per la fotocopie, le marche da bollo, ecc.
Il voler creare difficoltà al cittadino sembra, a volte, essere l'unico scopo e motivo di sopravvivenza dell'ufficio.
Non so, dopo anni, come si potrebbe reagire, ma giuro che vorrei farlo...

28 Giu 2010 | ore 17:44

Una sola parola. Grottesco.
Quello che mi urta il sistema nervoso è l'impotenza e la rassegnazione che ti invadono in circostanze simili.
Io propendo per lo sterminio.

28 Giu 2010 | ore 19:01

siamo in Inghilterra, mia figlia deve rinnovare il passaporto britannico. Si va on line, dove ti spiegano come fare, si prende un modulo, si riempie, si fanno le foto, si invia il tutto in busta con un assegno, dopo due/tre settimane arriva a casa il passaporto. Se lo vuoi in due settimane garantito paghi 90 sterline invece di 45, se lo vuoi in un giorno paghi un po piu' di 100.
Tutto questo, in questo paese e' sconosciuto, e a me viene rabbia perche' tutto questo si potrebbe fare anche in Italia.

28 Giu 2010 | ore 20:35

... e pensare che c'è gente che confida in Brunetta

28 Giu 2010 | ore 21:05

E' questo che mi manda nei pazzi, che si potrebbe fare tutto ma una burocrazia vergognosa, protetta sempre dai sindacati, tutti, senza distinzione di destra e sinistra, blocca qualunque vero cambiamento.
Cgil e Cisl statali starebbero bene nella Spagna franchista.

28 Giu 2010 | ore 21:05

Oddio. Se in Italia fosse così facile "vendere" un'auto, sai che pacchia per i ladri ...

28 Giu 2010 | ore 21:38

Tornando all'argomento principale. Alla fine bisogna farsi due conti. Quanto è costata l'operazione fai da tè in termini di spesa, tempo perso e arrabbiatura inclusa nel prezzo ? Quanto costava la pratica fatta nell'agenzia sottocasa ?
Ritornando al cibo è come scegliere di farsi un piatto di cacio e pepe a casa o di mangiarlo in trattoria ...

28 Giu 2010 | ore 21:43

No, il piatto di cacio e pepe non mi spetta, il servizio da parte di un ente pubblico si, mi spetta, se fossi in Francia, in Inghilterra, in Spagna o Germania lo avrei.
In Italia, dove siamo al quinto posto tra i paesi dove i cittadini pagano più tasse i servizi pubblici sono da terzo mondo.

28 Giu 2010 | ore 21:56

Ma i "servizi" sono più disservizi che altro in quanto gestiti all'italiana con la voglia di lavorare dell'italiano medio (specie se dipendente pubblico). D'altro canto, l'italiano che si lamenta di "come vanno male le cose", quando lo trovi "dall'altro lato" dello sportello spesso offre un generoso contributo a farle andare peggio .. :-)
E poi, se putacaso Brunetta o chi per lui, letto il blog, domani piombasse alla Motorizzazione potrebbe realisticamente mettere fine allo "sconcio" ? Conosci la barzelletta sull'inferno napoletano ? "Na volta manca 'a pala, na volta manca 'ammerda"

28 Giu 2010 | ore 22:09

Un mio caro amico, trasferitosi in Inghilterra all'età di 18 anni in quel di Albione si fa una famiglia ed una solida fama di ottimo venditore di vini italiani. dopo trent'anni una grande azienda delle Marche (lui è marchigiano) lo invita a tornare in Italia per fare l'export manager, lui si lascia tentare in fondo come tutti ha nostalgia della sua terra, convince moglie e figlie, firma il contratto, vende casa e si trasferisce.
Dopo 8 mesi è già allo stremo, nonostante l'assistenza dell'azienda, dopo 8 mesi è riuscito a stento ad avere la corrente elettrica non è riuscito ancora a farsi fare l'allacciamento del gas, ha dovuto recarsi ben 7 volte al Comune per il cambio di residenza ed in 8 mesi non è riuscito ad ottenere il cambio delle targhe della propria auto dalla motorizzazione. Alla quarta multa della stradale per il ritardato cambio di targhe (non è colpa sua) si reca per la quinta volta alla motorizzazione dove gli chiedono per la quinta volta le marche da bollo, il certificato di residenza e il collaudo dell'autovettura. Alchè il suddetto ha menato il funzionario, ha strappato il contratto con l'azienda, ha preso baracca e burattini e se nè tornato in Inghilterra rimettendoci 100.000 sterline per ricomprarsi la vecchia casa, nel contempo ha perso il suo posto nella vecchia azienda ed ha giurato che nessun discendente dei suoi lombi rimettera mai piede sul suolo italico.

28 Giu 2010 | ore 22:30

... e ancora nessuno ha parlato del catasto...

28 Giu 2010 | ore 23:07

Ma di chi è la responsabilità?
Nostra, noi siamo i complici di questa vergogna altrimenti ci sarebbe una rivolta.
Quando Brunetta ha detto che gli statali sono dei fannulloni ha sbagliato, stanno tranquillamente dentro un sistema pletorico e fannullone, un sistema che non misura mai i risultati, un sistema tutto basato sulla moltiplicazione delle gabelle-marche da bollo, duplicati, uffici sporchi, attrezzature vecchie o rotte.
Capisco l'italiano che rientra in Inghilterra da dove incautamente aveva fatto ritorno, io emigrerei tali e tante sono le cose che non sopporto più di questo paese demagogico e mafioso nei comportamenti, destra o sinistra non fanno differenza.

28 Giu 2010 | ore 23:29

@ 24 - Mi hai risparmiato la fatica di scrivere un commento. Grazie :-)

29 Giu 2010 | ore 05:54

ci dà un'idea della competitività dell'Italia.
Il valore aggiunto dell'agenzia pratiche auto è una fotocopiatrice funzionante.

Se si passasse all' e-government andremmo in crisi invece di avere vantaggi economici.

29 Giu 2010 | ore 06:56

pur avendo la stessa pressione fiscale della Svezia, in cambio otteniamo servizi paragonabili all'Etiopia (con tutto il rispetto per l'Etiopia), storie come la Sua, direttore, sono all'ordine del giorno purtroppo..
almeno lei ha avuto il "privilegio" di non aver dovuto rimetterci pure una mezza giornata di ferie...
purtroppo mi spiace dirlo, perché io in questo Paese ci sono nata e mi piace anche, ma sempre più spesso mi ritrovo a pensare di andare via prima o poi...

29 Giu 2010 | ore 10:54

Ah! Troppe sarebbero le storie di scontro con la burocrazia e dintorni. Ma anche con una falsa informatizzazione: il mio ultimo litigio è stato per il sito di pagamento online di 187 / Alice. Per farla breve, non si riusciva a concludere la transazione su carta di credito: andava a singhiozzo, bisognava provare in tempi diversi e quindi perdere tempo.
Dopo la mia segnalazione, mi hanno ricontattato circa 10 giorni dopo: erano stupiti, avevano avuto un picco di pagamenti online e si meravigliavano che non ci fossi riuscita io.
Spiegazione (mia): hanno corretto l'errore dopo la mia protesta (e quindi tutto riandava), ma il contatto con il cliente ha tempi molto, molto, molto più lenti. E la mano destra non sa cosa fa la sinistra.

29 Giu 2010 | ore 11:55

non è mai tutta colpa degli impiegati
è anche una disorganizzazione "organizzata" dall'alto affinché ci possano guadagnare le agenzie private

29 Giu 2010 | ore 11:59

Bande di predoni con cani feroci e mannaie; squadre di attivisti facinorosi; e sbandati, arraffoni, e lei, Direttore, mi va a piedi al GRA? spero fosse armato almeno. Nel paese clerico-mafioso si pone il problema delle fotocopie, nonostante una legge di vent'anni che sancise l'autocertificazione. Ho imparato a mie spese che se esistono le agenzie di pratiche auto un motivo - serio, molto serio - c'e'. E poi per fortuna ci sono il sole, la pizza, i mandolini, i limoni sfusati, le caciottine affumicate e il vino novello. Non ci bastano?

29 Giu 2010 | ore 12:12

Condivido alla lettera tutto quanto affermato dal direttore Bonili. In particolare, che destra e sinistra nexsono responsabili allo stesso modo e quindi anche noi italiani che da sempre li abbiamo legittimati con il voto. Anzi, io no. Mai.

29 Giu 2010 | ore 23:00

Che non ci possiamo nemmeno lamentare dell'incredibile inefficienza della cosa pubblica?
E' stato vietato anche questo?

Tranquillo caro amico, tutto va bene, gli uffici pubblici lavorano benissimo, le strane sono senza buche, i comuni senza deficit e gli asini volano.

30 Giu 2010 | ore 09:51

Nasce il mio terzo figlio: bene, cosa si deve fare per prima cosa ? Il codice fiscale, se non hai il codice fiscale non puoi segnarlo alla ASL e, quindi, il bimbo non può avere un "pediatra di base". OK, vado a Via Ippolito Nievo (a Roma); tutti mi dicono "mettiti l'anima in pace, ci sarà da aspettare e non dimenticarti il certificato di nascita" (figurati!). Arrivo alle 8 e 30 e prendo il classico numeretto: 95 numeri dopo quello che stavano "servendo" (non è che a Roma nascono 85 bambini al giorno, ma la fila serve anche per i duplicati e per altre cose). Aspetto dieci minuti e vedo che ne hanno fatti 3...qualche moltiplicazione, levo qualche numero di qualcuno che desisterà e decido che posso tranquillamente andare a trovare mia cognata a Monteverde vecchio; nel frattempo, però, mi compro il giornale, vado a Villa Sciarra, me lo leggo tutto, cinema compresi....si fanno le 11, vado a prendere un caffè con mia cognata, si arriva alle 12 e decido che forse mi possso riaffacciare giù. Arrivo e ne mancano 18; penso: bene, ci siamo quasi...quasi, appunto. Intanto mi dicono che devo fare una fotocopia del certificato di nascita e, ovviamente, la fotocpiatrice (sì, la mitica fotocopiatrice!) a pagamento non c'è. C'è invece, appena fuori, sulla destra, un ottimo tabaccaio pronto a fare le fotocopie ! fatta la fotocopia rientro e, miracolo, dopo dieci minuti è il mio turno ! Mi siedo di fronte ad una gentile impiegata che prende il mio certificato, digita nome, cognome, data di nascita del mio bebè e, girando, lo schermo del computer, mi dice: "Sono giusti i dati ?". Ottenuta risposta affermativa mi informa che il codice fiscale di mio figlio arriverà a casa e che intanto posso andare con una ricevuta ad iscriverlo alla ASL. Tempo trascorso davanti all'impiegata: massimo un minuto ! In sostanza ho buttato 4 ore e mezza della mia vita (sono uscito alle 13 e 10) per avere una ricevuta.....il primo atto ufficiale di mio figlio, neanche nato e già contribuente ! Ma una autodichiarazione via internet no ? No, perchè sennò l'impiegata cosa va a fare nella vita ? e il tabaccaio ? Il pubblico impiego è la rovina del nostro Paese ! Finchè non si avrà il coraggio di dimezzarne gli effettivi pagando meglio chi lavora davvero (o qualcuno ci sarebbe già oggi, ma è una goccia in un mare), altro che terzo mondo !.
p.s. Alle 13 e 10 mi scapicollo fino a Viale Libia per iscrivere il bimbo alla Asl, ma gli uffici avevano chiuso alle 13 e 30...devo tornare il giorno dopo !.

01 Lug 2010 | ore 17:56

sono un'impiegata della Motorizzazione di Ancona furiosa perchè ho passato tutta la mattina allo sportello patenti a fare fotocopie di documenti ad utenti che non si erano presi la briga di leggere l'elenco di documenti da allegare alle domade. Per ogni tipologia di pratica viene rilasciato un elenco con le informazioni sulla compilazione della modulistica e la documentazione da allegare (fotocopie comprese) che nessun utente legge o comunque rispetta. In questo modo per fare un banale pratica ci impiego molto più tempo e le code si allungano. Perchè l'utenza non viene preparata!!!

21 Giu 2011 | ore 13:07

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