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Set 2010
ore 11:38
ore 11:38
Risotto alla barbera
Il cielo è più grigio e la temperatura è calata, è tempo di piatti caldi e sostanziosi, per esempio un risotto alla Barbera, una ricetta piemontese che, se fatta a Roma e in tempi di spaccatura nord-sud, è un valido contributo gastronomico all'unità della nazione, pur nella diversità delle singole cucine regionali... sembra proprio un intervento politico :-))
Io sono quel che si dice un risottaro ma vi avviso subito che questo piatto è facile da preparare, buono da mangiare ed è un buon inizio per sentirsi cuoco e fare l'esperto con gli amici.
Per quattro persone e seguendo la ricetta che Annalisa Barbagli ha scritto per il volume Tipico italiano, della collana Cucinare insieme, si procede in questo modo - cimentatevi anche voi che siete pigri o timorosi - si spella 1 cipolla, la si taglia prima in quattro spicchi e poi a fettine sottilissime. Si prepara un trito finissimo con 2 foglie di salvia e un pizzico di foglioline di rosmarino. Fin qui siamo nella assoluta normalità.
A questo punto scaldate 1 cucchiaio d'olio con 30 g di burro in una larga casseruola a fondo pesante e fate appassire molto dolcemente la cipolla con il trito di salvia e rosmarino e la foglia di alloro. Uno dei difetti che hanno molti cuochi dilettanti è quello di tenere il fuoco alto quando si deve far appassire la cipolla.
Scaldate 2 bicchieri di vino Barbera senza farlo bollire.
Quando il soffritto è pronto, bagnate con la metà del vino, rialzate la fiamma e appena il vino è completamente sfumato e asciugato, unite 400 g di Riso Carnaroli o S. Andrea e fatelo tostare, mescolando di continuo. Quando il riso comincia a sfrigolare, unite il resto del vino, 2-3 cucchiai di passata di pomodoro e 1 mestolo di brodo di carne (manzo) bollente.
Fate cuocere il risotto a fuoco vivace unendo via via altro brodo e facendo in modo che a fine cottura e con il riso ben al dente, rimanga molto morbido. Mantecatelo con 30 g di burro e 2 manciate di Parmigiano e unite anche una grattatina leggera di noce moscata, un soupçon come dicono i francesi (se volete caratterizzarne maggiormente il sapore, durante la mantecatura aggiungete anche 2 o 3 cucchiai di vino caldo). Servite il risotto caldissimo passando a parte il macinino del pepe.
È un risotto di quelli belli tosti, saporiti e divertenti che si adatta bene alla stagione e alla voglia - sempre che siate appassionati - di rimettersi ai fornelli e cenare insieme con gli amici.
Prezioso più che mai, direttore. Grazie, mi cimenterò quanto prima.
Tipico italiano THE BEST! non può mancare, quando esce?
una tipica italiana.........)))
Questa è una ricetta che mi farò questa sera, il risotto mi piace da pazzi.
Perché sia olio che burro?
Anche io adoro il riso, e ogni tanto lo faccio col vino, ma il vino barbera non l'avevo mai usato. Solitamente uso il nebbiolo o il merlot. Proverò :-)
Il risotto della mia infanzia, avendo una nonna di Chieri che lo faceva, senza il pomodoro. E anche quello dell'età adulta: uno dei primi del pranzo di nozze era proprio un risotto barbera e borlotti. Non lo faccio da tempo, è ora!
Che signor risotto!
E' tornata la stagione degli inviti a cena...non mancherò di provare questo piatto confortante.
Vado a reperire il vino...
B
Quello in foto è davvero un signor risotto, lo si vede dal colore, mi permetto di dirlo da veronese perchè da noi è un must il risotto all'Amarone, solo che spesso in giro lo si mangia all'Amarone solo sulla carta in realtà viene fatto col Valpolicella e neanche di quelli buoni e il sapore è tutto un altro e il colore idem. Anzi l'ultimo strepitoso risotto all'Amarone l'ho mangiato a Villa del Quar in Valpolicella, chef Massimo Sola, un capolavoro di potenza e gusto. Lo chef mi ha confidato che, intanto lui lo fa con l'Amarone (in quel caso Farina, quindi un signor prodotto) e solo Aamarone dall'inizio alla fine, niente brodo.
Olio e burro sono una licenza o se vuoi un modo per mescolare grassi che sommano i loro diversi sapori.
A Roma vedo spesso fare il risotto con un soffritto solo a base di olio extravergine d'oliva, cosa che da Bologna in su suona come un'eresia anche se la divisione zona del burro, zona dell'olio si è ormai stemperata, magari anche grazie al web e alle ricette in rete che sono migliaia, quelle vere e buone un po' meno :-))
Perché sprecare del (si suppone) buon vino per un risotto? Fate un risotto normale, e godetevi il vino a parte.
Risotto fatto con olio? E' come friggere le milanesi con la margarina. Da proporre solo al di sotto del 42° parallelo. Al di sopra, solo in ristoranti per turisti.
P.S. Il rosmarino va usato con estema cautela, perché tende a sapere di lavanda. E il risotto che sa di profumo di puttana povera, insomma...
Non capisco la tostatura del riso dopo aver sfumato con il vino. O è evaporato tutto, oppure la tostatura è una bollitura.
Lo faro' di sicuro! Questi libri mi hanno fatto tornare la voglia di cucinare!
Mi chiedevo se si puo' fare con altri vini e quali.
Quanto al dilemma burro/olio, riconosco il miglior risultato adoperando anche il burro. E mi costa non poco questa affermazione :-)
Ma quando escono i nuovi libri? Almeno un'idea approssimativa...!
Tipico italiano uscirà alla fine di ottobre mentre Pasta fresca e gnocchi uscirà verso il 20 ottobre.
A questo punto della collana Cucinare Insieme saranno usciti 8 titoli sui 20 previsti dal piano editoriale.
L'anno prossimo ne usciranno altri 4 e ci saranno delle grandi novità.
Il risotto è la cosa più buona che ci sia. Ultimamente ne ho fatto uno simile con Barbera, alloro e Chimay, altra combinazione divina... http://cimedirapa.wordpress.com/2010/08/10/risotto-barbera-sabri-2007-alloro-e-chimay-risotto-w-barbera-sabri-2007-bay-leaves-and-chimay/
Il risotto col vino rosso lo faceva mia mamma, mi fa effetto madeleine. Proverò questa versione con il fantastico Carnaroli prodotto da una amica (zona fiume Ticino). Alla Feltrinelli vicino a me (Milano,Piazza Piemonte) non hanno nessun volume di Cucinare Insieme, peccato.
Non mi sorprende che non ci siano i libri, la Feltrinelli da anni credo abbia, diciamo così, delle tensioni con Giunti, che è il mio editore, e infatti anche io a Roma, alla Feltrinelli di piazza Argentina, alcune volte non ho trovato i libri che sono, quando li trovo, sempre "esposti" con la logica del minatore, negli scaffali in basso, sempre ben nascosti.
E pensare che io acquisto da loro montagne di libri, dovrò proprio scegliermi un libraio meno carogna.
non vedo l'ora delle novità dell'anno prossimo.
intanto questo riso mi sembra goduriosissimo, essendo anche io una risottara...
e per il burro, sceglierò quello in vendita da roscioli che una sera ho visto comprare alla Barbagli che dichiarava: "e una volta he lo hompri, dev'esser quello bono. per quanto sce ne metti te tu nel risotto!"
bye
Sinceramente lascia perplesso anche me la procedura, io tosterei il riso solo con il desfritto e poi inizierei a mettere il vino. Io una volta il risotto all'Amarone lo facevo con mezzo Amarone e mezzo brodo, vegetale per non contaminare troppo il gusto. Poi dopo aver mangiato il risotto di Sola di cui parlavo sopra, ho provato una volta a farlo solo Amarone, c'è un abisso assicuro. E' più forte, ha uno spunto di acidità in più che può non piacere a tutti, ma è il vero risotto all'Amarone, il vino si sente con una nitidezza unica, credetemi.
Il riso alla pilota è un "pilaf" al tegame, poi condito, quindi non un risotto. Mi rimane il dubbio sulle procedure del risotto al Barbera come ho postato ieri.
io preferisco sempre le ricette semplicissime, devo dire che il risotto si può anche fare con una piccola noce di burro essenziale per fare rosolare il riso e poi basta i liquidi per la cottura ci sono tutti e da grande amante del Barbere non riuscirei mai a mettere il concentrato di pomodoro modifica troppo il gusto.
Ma perché non ti fai una vita vera lontano dalla tastiera, che tanto scrivi solo sciocchezze? Ne devi avere di tempo da buttar via...
Questo risotto, fa parte del mio territorio, io sono in Basso Piemonte, e qui la Barbera non manca mai, producendo formaggi di capra, io faccio una variante al Parmigiano, e manteco con una Rubine Passione, Patrizia
Indubbiamente il risotto in oggetto è squisito, tuttavia posso consigliare di cambiare il vino io ho provato con (Nebiolo, Barbera, Dolcetto ma quando ho provato con la Bonarda il risultato è stato eccellente. Infatti il sapore di questo vino leggermente abboccato crea una vera armonia di sapore. Provare per credere.
ho visto fare questo risotto anche da Max Mariola a Gambero Rosso e la sua esecuzione mi sembrava più corretta; non si sfuma il soffritto ma il riso tostato, poi si aggiunge il pomodoro e infine ancora barbera in abbondanza prima di aggiungere brodo. Cmq l'ho fatto parecchie volte ed è un ottimo risotto. Per adriano che ama la bonarda consiglio il risotto con pasta di salame d'oca, fagiolini dell'occhio e bonarda, tipico della mia terra, la Lomellina