22
Ago 2008
ore 11:54
ore 11:54
Rientro a Roma 2, la spesa
Si va a fare la spesa a Campo de' Fiori, il mercato più vicino a casa, non propriamente conveniente.
Molti spazi vuoti, sono i banchi che hanno scelto di chiudere in agosto.
Le pesche bianche sono a 3,50 chilo, le Regina Claudia 6 euro!!!, l'uva bianca di Puglia 3 euro, la rugola 1 euro all'etto, la cicoria 3,50 kg, la bieta 3 euro al chilo.
Le vacanze sono proprio finite :-)
Stefano Bonilli
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Da quel dì che il mercato di campo de fiori è un posto per allocchi.
La qualità non è neanche alta.
Ormai è più una gioielleria caratteristica per turisti.
Ti consiglio il mercato di piazza vittorio, facilmente raggiungibile in metro. O alcuni banchi del mercato primavera. Ma lì, o sei di zona, o usi la macchina.
Ma campo de fiori, definirlo mercato ormai è esagerato :)
In ogni caso, ben tornato!!!
Beh, se l'allocco abita a 50 metri deve solo essere bravo a saltellare di banco in banco, cercando lì frutta, là verdure, in un altro primizie ecc... ovviamente non il 22 agosto :-))
Comunque è un mercato con frutta e verdura anche molto bella, non un finto mercato, è un luogo comune, il problema sono i prezzi.
Ma se penso al tempo per andare in un altro mercato - cosa che ovviamente ho sperimentato - mi conviene monetizzare e pagando di più risolvere tutto in poco tempo.
Bhe, però io ritengo che chi si può permettere il lusso di abitare al centro di Roma non può stare a guardare l'euro in più o in meno al chilo (cheppoi, come dice Cedroni, alla porzione fanno centesimini)... Molto meglio infatti monetizzare risparmiando tempo. O mandare la tata a Val Melaina...
Il mio non è un lusso ma una casa in affitto da 15 anni nel cuore di Roma.
Per la spesa mi muovo come in un borgo, pane, latte, carne, verdure. Se andassi in autobus al testaccio quanto risparmierei?
Poichè prima abitavo lì so i pro e i contro :-))
Dato che si riparla di mercati; fino a poco tempo fa, come la maggior parte di quelli che conosco, pensavo fosse praticamente impossibile per chi lavora fare la spesa al mercato; però la verdura e soprattutto la frutta del supermercato mediamente è piuttosto priva di sapore. Quindi come fare? La prima cosa utile è stata cercare più alternative possibili e comode: un negozio di prodotti biologici in Piazzetta Emanuele Filiberto (caro, ma di fiducia con ottimi fornitori e cose sempre fresche), Eataly (per le offerte e qualche prodotto particolare) e il mercatino dei produttori sul piazzale la domenica.
Poi su internet si vede che noi qui di mercati ne abbiamo a bizzeffe e molti non li conosciamo neanche! http://www.fivatorino.it/mercati.htm , http://www.comune.torino.it/torinoplus/italiano/mercati.html e http://www.regione.piemonte.it/cgi-bin/commercio/mercati/dynIndex.pl . Se cerchi quelli più vicini a dove abiti o dove lavori, misurando le distanze su Google maps è quasi impossibile non trovare nulla nel raggio di pochi km. Aperti anche al sabato pomeriggio. E se magari monti una cassetta sul portapacchi della bici oppure compri un borsone tipo cicloturismo vedi che persino in pausa pranzo ce la puoi fare. Tra l'altro a quell'ora ti abbassano pure i prezzi oppure ti regalano un kg in più, tanto è fine giornata. Niente male. Non dico tutti i giorni, ma una volta ogni tanto già fa la differenza.
Poi certo se uno è talmente pigro da non aver voglia di pulire e tagliare le verdure...non c'è niente da fare!
p.s. Anche guardare i listini del mercato all'ingrosso il CAAT di Torino (ex mercati generali) è interessante, soprattutto confrontato con Campo de' Fiori! http://www.caat.it/listino.htm
in diretta dalla mia Luigina, la verduraia di Lubriano:
pesche bianche succulente 1 euro al kg
pesche noci veramente strepitose 2 al kg
rucola 0,25 al mazzetto
la bieta, bella, 1,50 al kg
cavolo...voglio trasferirmi per sempre :-))
Sto pensando di prendere frutta e verdura in partecipazione con altri - per via della minima quantità troppo impegnativa per due persone - ma lo faccio soprattutto per il sapore perché reduce da una campagna vicino a Roma qual è Capalbio, ho potuto misurare i veri sapori di carote, sedano, misticanza e patate e mi sono stufato di pagare molto se voglio cose buone e per frutta e verdura questa è la situazione.
Trovo che la verdura e la frutta sono quelle materie prime che più hanno subito, rispetto ad altre, la neutralizzazione del sapore. Certo, mi sorprende sempre quando mi capita di assaggiare un taglio di carne strepitoso o un formaggio sublime. Nulla però, per quanto mi riguarda, vale l'estasi che mi prende quando mi capita di mangiare una carota che sa - finalmente - di carota, una patata buona, un sedano saporito, una pesca magari un pò bruttina e ammaccata ma...geniale. Pomodori, vogliamo aprire il tema "con che frequenza si riesce a mangiare un pomodoro buono, maturo, rosso"? Sempre parlandovi dal ritiro campagnolo, ieri il mio vicino - che si chiama Sig. Pisello di cognome - 80 anni, solo ma con orto a carico, si è presentato in giardino con un secchio di pomodori. Imbarazzato mi ha chiesto se li volevo perchè le piante "ne hanno dati molti". SE LI VOLEVO??!! Sto mangiando pane olio pomodoro e fior di sale da 48 ore, ininterrottamente...
Ma i gruppi d'acquisto solidale? O più semplicemente fare una spesona al mercato e dividerla? Ma con chi? I vicini? I paernti? Gli amici? Mettersi d'accordo su cosa quanto e quando?
Io ci avevo pensato perchè anche noi abbiamo il problema delle quantità...ma da organizzare è noiosissimo!
Comunque al mercato mica si deve comprare 20 kg ogni volta!
Oppure si fa per tre giorni una serie di combinazioni...ruotando gli stessi ingredienti ma abbinati diversamente!
Non è mai lecito fare i conti a nessuno, né sindacare relativamente alle scelte attuate. Va da sé che spese, compere e sfizi sono inclusi nella premessa. Non credo molto a tutta queste convenienza espressa dai mercati, dalle bancarelle. O almeno, nella mia città i prezzi della merce venduta per calli e contrade si mantiene più alta rispetto alla GDO. Quel che invece mi preme di sottolineare e il metodo di fare la spesa, che spesso non c’è. Innanzitutto dividerei i beni e i generi alimentari non per gusto, ma per tenore e necessità. Mi preoccupa promuovere e far cultura di cibo e vino quando realizzo che molte famiglie non possono accedere nemmeno a beni primari come pasta, olio, frutta e verdure. Se non primizie, ghiottonerie, quantomeno fresche e sane. La pasta poi che è sempre sotto i riflettori, quando sono ben altre le cose a costare. Vorrei dire poi una cosa a tutti coloro che leggono, proprio per rendere tale l’informazione libera. Credo che i prezzi da te espressi nel post valgano sia per chi è libero professionista che per il popolo dei mille euro al mese. Non penso che i prezzi attualmente circolanti siano giustificati. Se poi vogliamo far finta di niente ...
stamattina la pesca bianca l'ho presa a 1 euro al kg, cresciuta e raccolta a 10 minuti dal posto in cui me l'han venduta, pure bbbona :-)
ps: rugola?? una variante capitolia di rucola e rughetta??
Sapete, se stai nel centro di Roma devi pensarti pedone, e io lo sono. Abbonamento intera rete e su e giù per tram e bus ma fare la spesa per me è un piacere e così come sono capace di fare 500 chilometri per andare in un ristorante - alla faccia di De Gregori - così non è tanto la distanza il problema del mercato ma trovare la vera qualità.
Il mercato di Ponte Milvio, quando questo febbraio abbiamo fatto lo speciale su Pierangelini, era pieno di banchi con verdure bellissime e così per i banchi del pesce.
I prezzi? Da quartiere di borghesia alta, perché ormai questa è la vera divisione, chi ha 1000 euro al mese è tornato ai discount, despar e micro market che hanno merce di terza.
La qualità costa e tanto.
@Oliva
Mettiamo tu stia in Calabria, quella pesca bbbona quando arriva a Roma sarà già quotata in borsa :-)) è la lunga filiera il nostro buco nero.
Post Scriptum
Regina Claudia sono delle susine di prima qualità... c'è chi le compra.
Le pesche costavano 3,50 al chilo e visto che sotto l'albero costano 1 euro non mi sembra questa follia di prezzo.
Correzione aggiunta: 3,50 al chilo è un aumento mostruoso!!!!!
I prezzi...prima di tutto non vedo perché, come per la pasta, non può valere il conto di quanto si spende veramente in più comprando la verdura e frutta senza guardare soltanto la targhetta del prezzo ma anche il sapore,provenienza e tutto il resto.
Certo se uno è contento di mangiare frutta e verdura che non sa di niente...non vale la pensa fare il minimo sforzo, appunto.
Poi - sinceramente a mangiare molte verdure, legumi e cereali sfido chiunque a riuscire a spendere più di quanto spende la media delle persone alla GDO e al discount - perchè la maggior parte vuole prodotti pronti, bibite, merendine, bistecchine e pesce spada MA spendendo quasi nulla.
Perché non vogliono cucinare, perché poi uno non mangia il formaggio, l'altro mangia solo carne, l'altro che schifo la verdura, l'altro odia il riso, i ceci cosa sono? e così via.
(Comunque in giornata giornata vedo di recuperare qualche prezzo da confrontare con quelli delle altre città perché è anche interessante)
p.s. Qui di solito d'estate siamo sommersi dalle susine. C'è un albero davanti a casa di parenti e anche a casa di amici...quasi quasi il prossimo anno metto un po' di cassette nella Kangoo e scendo a Roma. Anzi per i cachi, siamo in tempo per organizzare... :-)))
http://www.corriere.it/economia/08_agosto_23/rincari_ortofrutta_frutta_bankitalia_prezzi_6b94a1d0-7110-11dd-940b-00144f02aabc.shtml
Ecco qui, in questo studio della Banca d'Italia il motivo dei prezzi pazzeschi di frutta e verdura: dal produttore al consumatore c'è un aumento del 200%
Bonilli, io compro "cassettoni" di frutta e verdura che mi faccio arrivare ogni mercoledì mattina sul pianerottolo di casa. Fanno 20 euri alla settimana per 10 chili di roba, sufficiente per due persone. Consigliabilissimo.
direttorTonelli, 10 kg alla settimana io non lo definisco "sufficiente" per due persone ma "troppo"! Quanto mangiate?!! :-)))
Proviamo un po': un chilo di pesche, un broccolo (siamo sugli 800 grammi), un chilo di patate, un chilo di carote, un chilo di spinaci, un chilo d'uva, due gambi di sedano, un chilo di broccoletti siciliani...
Bè ognuno sicuramente ognuno ha una capienza diversa: io al lavoro non mi porto mica il baracchino - al massimo un panino; mangiando a casa solo la sera -raramente più di un piatto, primo o secondo che sia- e il weekend -un po' di più- meno qualche volta in cui si mangia fuori, la nostra media è molto più bassa. Io non ce la faccio a mangiare quintali di roba ogni giorno!!
in effetti 10kg di cassa bio in due son troppi, però a roma esistono anche le cassetine da 5kg, perfetti per una cucina amorosa (e nulla a che vedere con certi ladri che frequenta lei, direttore - mi perdoni - a campo dei fiori ...
ps: comunque no, non sono in calabria, provi ancora... :-)