31
Mar 2008
ore 18:47
ore 18:47
Milano avrà l'Expo del 2015
E dunque con 86 voti contro 65 Milano ha battuto Smirne e organizzerà l'Expo del 2015 che avrà come tema l'alimentazione: Nutrire il pianeta, energia per la vita. La delegazione italiana si è mossa come una delegazione nazionale, Prodi e Bonino con Moratti e Formigoni. E abbiamo vinto. Se nelle occasioni che contano l'Italia si presentasse sempre compatta avremmo meno crisi della mozzarella e una migliore promozione turistica.
Stefano Bonilli
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nutrire il pianeta non è sufficiente come tema serve occuppazione potere di acquisto un mondo ecologicamente più sano meno morti nei posti di lavoro ecc credere nella qualità dei prodotti da fonti sicure e non politiche perchè ci è rimasto solo il gusto di sedersi a tavola e dire buon cattivo senza chiedersi di più sul prodotto...intanto nessuno può affermarci che oltre il gusto c'è la qualità....nutrire il pianeta d'accordo iniziamo dal terzo mondo e facciamo meno guerre...polemico forse saluti direttore da un uomo di sinistra molto incazzato verso ipolitico e non la politica
Non ha senso sbandierare bandiere né di dx né sx.
Questo è stato un ottimo risultato oltre i se e i ma...
Beh, sentito Berlusconi viene da incazzarsi perché la prima cosa che ha detto è "Non è merito del governo di sinistra" quando Milano l'ha proposta Prodi e nella fase finale D'Alema e Bonino hanno fatta una campagna intensissima insieme con la Moratti e Formigoni per far prevalere Milano e nessuno aveva detto che era merito della sinistra.
1. La crisi della mozzarella? 23 produttori che non facevano nemmeno parte del Consorzio DOP. Cerchiamo di archiviarla cosi' la vicenda.
2. Viva Expo Milano. Pero' mi dispiace per Smirne. La vita, la gioventu affamata/entusiasta dell'Europa (si!) e' in Turchia. Se vedo le facce dei sazi gerontosauri/depressi(dentro o fuori, non importa) che gestiranno i progetti dell'Expo non ho molta speranza. Ma l'expo e' un concetto "positivo"... Alleluja, quindi
Dopo aver ascoltato le parole di quello li e prefigurandomi chi si papperà la maggior parte degli investimenti e vista la faccia della signora sindaca era meglio.....ma noi che non abbiamo interessi diretti siamo così stupidi da essere contenti della designazione di Milano a sede dell'expo 2015. Speriamo che qualcosa resti pure al paese (quello vero).
Siamo in attesa che la signora Moratti e Formigoni diano pubblicamente atto anche a Prodi e D'Alema del successo della candidatura. Primo perchè è stato un lavoro evidente e per il Paese, secondo per smentire una volta, almeno una volta, il "rappresentante dello schieramento avverso".
Aggiungo che un lavoro così bipartisan, trasparente e nell'interesse comune del Paese è auspicabile possa continuare nella gestione della pioggia di denaro e interessi che cadranno nei prossimi anni su Milano. Leggo di cifre e numeri astronomici, non sapevo che l'Expo avesse tale impatto: allora spero sia una occasione di rilancio per la città e per l'Italia, anche alla luce del tema proposto che lega nutrizione e sana alimentazione a economia agricola e turismo
Io spero che la pioggia di miliardi di euro non alimenti la corruzione, non attiri camorra e mafia e faccia si che Milano diventi un esempio come lo è stata Barcellona che con i soldi delle Olimpiadi ha cambiato in meglio il volto della città.
Giuro, non lo so. Ma cos'è un expo?
E magari non sa neppure cosa significa tel oppure risto e via di abbreviazione :-)
Bonilli porta pazienza! Certi commenti sono come le schede bianche...
Milano, avrà l'expo come tema l'alimentazione, originale devo dire molto originale. Sangalli della Camera di Commercio sostiene che tutti i ristoranti avranno la possibilità di raddoppiare il fatturato. Io direi prima di contarli bisogna prendergli i talleri. Destra e sinistra insieme per un finanziamento da 149 miliardi di euro sono commosso, per un'area che è una delle più ricche d'Italia per non dire dell'Europa, sicuramente ne aveva un gran bisogno, costruire una nuova città con i soldi degli altri, non è molto milanese. Una colata di cemento su un continum urbanizzato che non vede un area verde nemmeno con il microscopio adesso nel 2008 figuriamoci nel 2015. Cambierà il volto della città sicuramente, Milano tra le più grandi città del mondo. Non sto nella pelle dalla gioia.
chiedo scusa i miliardi di euro sono solo 20 per il momento, mi è scivolata la tastiera del pc
Direttore, onestamente credo che la sua speranza di non infiltrazioni di ogni tipo nel mega affare da 20 miliardi di euro sia purtroppo mal riposta.
Non ho alcuna fiducia in merito. Le passate esperienze italiane hanno lasciato secondo me un solco difficilmente eludibile. Dopo aver visto l'ultima puntata di Report sui finanziamenti della legge 488 non ho speranza.
Intanto mancano 12 giorni alle elezioni politiche.....il cambiamento, la svolta, la rinascita, sono vicine !!
:-(
Ciao
Nonostante la signora Moratti abbia giustamente, pacatamente e orgogliosamente sottolineato il lavoro di squadra tra amministrazione e governo, "il rappresentante dello schieramento avverso", che a Milano s'è visto forse solo a San Siro, s'è preso il merito dello stratega, del disinteressato artefice del successo perchè avrebbe telefonato a molti capi di stato suoi amici. Non ci sono parole: quali capi di stato, quelli delle corna nelle foto? Bastano due telefonate per una simile occasione? Non se ne può più delle banalizzazioni del lavoro altrui (amici e avversari) in favore del proprio ego assoluto e sfrontato. Basta, si può fare.
e allora Carmine teniamoci la splendida Milano di oggi, così piena di verde, di piste ciclabili, di spazi relax, di parchi, di vie dove non ci sono mai ingorghi, una città che non sa cosa sia lo smog, un paradiso che il bau bau expo rovinerà.
che palle! se magari si iniziasse a pensare che sia possibile fare qualcosa di positivo anche da noi sarebbe uno splendido passo in avanti
invece per paura che la mafia, la camorra, il diavolo, i partiti, la casta, il fagiolo poporino e il paguro svirgolo combinino chissà quali guai siamo diventati un paese senza slancio, senza strutture, senza l'alitalia, ma con tanti debitti e un futuro nero
oloap marchi che non vede l'ora di essere orgoglioso di vivere a Milano come lo era suo padre quando arrivò qui nel dopoguerra e c'erano le macerie, ma c'era anche tanta voglia di fare
scusate lo sfogo ma ne ho le palle strapiene di vivere nel grigiore e con orizzonti piccoli piccoli
Evviva paolo marchi: i cambiamenti, le cose nuove sono sempre benvenute, perchè con essi cambiano le nostre prospettive, il modo di vivere le nostre città. I critici se ne accorgono solo dopo, a cose fatte. L'unico problema, ma forse non è il caso di Milano che ha una data da rispettare, è che si faccia presto e bene.
mi avvalgo del diritto di replica e terrò un linguaggio appropriato perchè sono un ospite del blog. Italia è un paese dove da diversi anni si vendono "sogni" , ci si lascia incantare come i bambini dalle favole, l'importante è non aprire gli occhi. Penso che per credere alle favole siate un po' troppo grandi e vi consiglio anzi vi auguro di contunuare a tenere gli occhi ben chiusi. Per il Signor Marchi ha ragione, sono una persona inqualificabile, se penso che per migliorare la città, dotarla di verde e fare le piste ciclabili, si fanno perfino colate di cemento da 20 miliardi di euro, ha ragione sono un ingrato! Mi raccomando olii la bici spesso perchè non vorrei che se sbadatamente dovesse cadere non vorrei mai.
In Italia si vendono "balle", che è diverso dai "sogni". Le "balle", "il milione di posti di lavoro" sono la foglia di fico dei furbetti col suv, di quelli tutto e subito, tanto poi vado in week end alle maldive, mentre i "sogni" e i "progetti" aiutano a vivere meglio, magari incazzandosi, ma meglio. Sa un po' di celentanata questa della colata di cemento: la city di Londra si è rinnovata in dieci anni unendo architetture moderne ai vecchi palazzi e a St.Paul, con una skyline dal Tamigi suggestiva e armoniosa. Perchè non si può a Milano? Eppoi, signor Carmine, nel suo blog non si parla di vita da sogno, passeggiando in bicicletta in un podere della Toscana? Suvvia, signor Carmine, perchè nel podere sì e a Milano no? Si può fare.
Aggiungo, a onor del vero, che comunque la pioggia di miliardi deve essere utilizzata e non sperperata ( questo sì il vero rischio italiano).
resta da capire perché per forza milano sarà coperta di cemento, la mafia e la camorra si mangeranno tutto e alla fine avremo una città totalmente di merda. perché adesso è il paradiso in terra? non me ne sono accorto e ci abito da 53 anni e mi ricordo ben altro spirito e soprattutto prima di Craxi
a parte che non sono così tonto da non capire che molti che rifiutano l'expo lo fanno per motivi politici (come se a Torino i giochi non li portò Agnelli e Ghigo fosse un guerrigliero delle farc), perché in un decennio Torino ha fatto e sta facendo quello che è sotto gli occhi di tutti e a Milano non possiamo sperare in una rinascita della città o vogliamo tenerci 'sto grigio piattume?
ha scritto giusto Fabrizio: utilizzare bene i dindini, controllare, proporre, fare e non starsene a guardare anche perché al 2015 mancano sette anni e chissà chi sarà in sella allora
Io quando ho sentito la notizia, delle 18,32 ho scritto di getto perché ero contento come italiano. Poi... poi come ho scritto mi sono incazzato perché Berlusconi che è bugiardo demagogo e populista ha buttato lì quelle due frasi che ti fanno dire ma va al diavolo.
Poi ci si riprende, si legge, si ragiona e si spera.
Certo, dalla mia finestra qui a Roma, vedo la volta della stazione Ostiense fatta per i mondiali del '90, miliardi buttati via, usata due settimane e penso che solo la scorsa settimana ho letto che la mafia e la camorra si sono infiltrate nei cantieri dell'alta velocità tra Bologna e Milano, non tra Reggio e Salerno, e dico che questa volta i soldi devono essere spesi bene e chi sbaglia deve pagare.
Me lo dico io, ovviamente perché qui chi sbaglia governa.
Una volta tanto, il partito del non fare ha perso. E ne sono contento. L'Expo rappresenta una grande occasione. Io non abito a Milano, non sono un arcimilanese: ci vado tutti i giorni a lavorare però, e ho a che fare con la gente che ci vive e lavora a sua volta. Se Milano perde il treno anche stavolta, è finita.
Questo pericolo però lo corre, non ha tutti i torti carmine, le persone che siedono con la Moratti, sono le stesse che hanno costruito Milano negli ultimi venti anni. Io spero che si comportino diversamente, intanto la città è in pieno boom edilizio
Mi immagino che il signor Ligresti non starà a guardare e che nuovi Ligresti cresceranno e Ligresti & C. sono quelli, appunto, che hanno disegnato la Milano degli ultimi 30 anni, tangentopoli compresa.
Questo non vuole dire meglio non fare ma vuole dire controllare democraticamente.
Il concetto è chiaro: Expo 2015 porterà a Milano e dintorni grandi benefici. Ma sono proprio quei dintorni ad attirare la mia attenzione. Siamo tutti d’accordo che per l’Italia è davvero un’occasione più unica che rara, ma non vorrei si dimenticassero quelle piccole-grandi zone già troppo dimenticate da altri. La speranza è che oltre agli 11 mq di zona verde, ai 70000 posti di lavoro, ai tanti progetti architettonici, si valorizzino le periferie, partendo magari da via Bovisasca, teatro di sfollamento pochi giorni fa. Vedere una “nuova” Milano tra poco meno di 7 anni sarà sicuramente una bella esperienza. Ancora di più se, oltre al “nuovo”, ci sarà stato un “rinnovo” sensato.
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Segnalo la discussione "Milano Expo 2015: Cittadini condannati alla protesta o coinvolti nelle proposte?" ( http://www.partecipami.it/milanoexpo2015 ) avviata il 2 aprile nel "Forum permanente sulla città" di partecipaMi con questo post:
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Prima di Pasqua leggevo questo ( http://tinyurl.com/yt8mkf ) articolo del Corriere della Sera sull'Expo.
E condivido con l'autore che questo Expo porterà dei cambiamenti giganti nella città (a livello di strutture, a livello economico, a livello sociale, ecc). Ma Garzonio dice anche: "E v'è da creare una cultura dello sviluppo che, senza demonizzare mercato e produttività, metta al centro l' uomo e la vivibilità". E su questi temi si sono focalizzati numerosi commenti post "vittoria".
Viene da chiedermi: l'evento Expo non potrebbe essere un momento per ripensare la sostenibilità della città?
E ancora: dove, a che livello, e in che modo è sostenibile coinvolgere i cittadini nelle scelte di questo Expo? sostenibile per la città, per i cittadini, ma soprattutto per i suoi rappresentanti.
-- fiorella
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Oltre a tanti cittadini sono gia' intervenuti alcuni consiglieri di zona, due consiglieri comunali e un ex senatore...