17
Ott 2007
ore 12:43

A Bologna il miglior cibo d'Italia, dice il Times

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corriere1.jpg

Uno beve il cappuccino, sfoglia il giornale e sobbalza: perbacco "A Bologna il miglior cibo d'Italia", chi lo dice? The Times di Londra che evidentemente la sa lunga in materia. Chi lo riporta in un articolo di un'intera pagina?  Il Corriere della sera di mercoledì 17 ottobre a pagina 24 sotto il titolo "In trattoria con 10 euro, è l'Italia low cost." Nell'articolo c'è di tutto, dal giornalista del New York Times che parla di un fantastico piatto di carne a 10 euro mangiato Da Pepi a Trieste dove però per un pranzo si spendono 20 euro. Alla "scoperta" di Oldani del D'O di Cornaredo e del suo menù a 11,50 euro, un'idea di quattro anni fa tanto che nel frattempo Oldani ha preso 80/100 nel Gambero Rosso, una stella Michelin e dove, comunque, la maggior parte dei clienti optano poi per un menu più "costoso". Alla fotografia di Roscioli non Roscioli perchè quella pubblicata è quella del locale di via dei Giubbonari, dove un primo piatto non costa certo 5 euro. A 100 metri c'è la panetteria con uso cucina dell'Antico Forno Roscioli, stessa proprietà altro target cibo, low, invece target alto del pane, e dove in piedi o seduti su uno sgabello si mangia il primo piatto in questione a 5 euro ma se si pranza almeno 15 euro si spendono.

Poi è citata la guida La Gola in Tasca che non è una guida perché viene fatta con le recensioni delle altre guide Gambero Rosso, Michelin, Espresso, Osterie d'Italia, una tecnica da furbacchioni per fare un libro col lavoro degli altri.

E per venire al titolo dell'articolo, chi ha fatto la guida Low Cost? Il Gambero Rosso e di sicuro leggendola si scopre che non è vero che in Italia si mangia bene a 10 euro, non parliamo di pizze e pizzerie.

In Italia si mangia mediamente spendendo 20/25 euro. Una pizza a 2,50 euro con cosa è fatta?

commenti 27

Nulla da aggiungere. Ha detto tutto lei direttore. Con dieci euro non si mangia più neanche nei pub, e non solo in Italia... Dobbiamo forse aspettarci la guida del Corsera per l'anno prossimo?!? Iniziano "bene"... Cmq questa storia delle guide fatte con le recensioni degli altri è una vergogna, non lo sapevo... Ma i diritti d'autore vanno a farsi benedire in questo caso o almeno li pagano?

17 Ott 2007 | ore 14:05

l'italia low cost esiste solo nelle menti di chi accetta i buoni pasto e fa la pizza col pomodoro cinese.

17 Ott 2007 | ore 15:23

W bologna la cittá chiu bella do munno...i chi se mporta se per magná a bulogna bisogna scassina 'na banca :)

17 Ott 2007 | ore 16:06

sono stato recentemente a bologna al nuovo "biavati"mi sono trovato abbastanza bene!!in cucina c'e' l'ex secondo di chiappini dell'osteria del teatro di piacenza.provatelo!!!

17 Ott 2007 | ore 16:38

Strano però di come scrivano dei nostri e non guradino dentro i loro giardini. Provate a vedere se a New York riuscite a mangiare per 10 dollari o a londra se riuscite a comprare un panino confezionato e una bibita per meno di 5 6 pounds. Ah mac donald's, kfc, nando's and co non valgono:

17 Ott 2007 | ore 17:22

Sarebbe bello sapere quali sono le fonti di questo prestigioso quotidiano. Se si tratta di verifiche dirette del giornalista che ha firmato il pezzo o se si sia basato su resoconti di persone di fiducia.
Comunque il tempismo è notevole, sembra scritto in risposta al Suo topic su Bologna dei giorni scorsi!!

Ciao

17 Ott 2007 | ore 17:45

ma ke volete ke ne sappiano gli inglesi dell'Italia??? io dico se non sanno niente è meglio che scrivono dei loro hamburger e schifezze varie e lasciano a noi i commenti sui "nostri" ristoranti!!!!! approposito qualcuno è stato alla fiera del cioccolato a perugia? se si, mi dite se ne vale la pena di andarci o no? perchè ci volevo andare ma tutto dipende se mi ci portano!!!
grazie lo stesso
1 saluto a tutti soprattutto al direttore

17 Ott 2007 | ore 18:02

Sono intervenuto sull'articolo del Corriere perchè ho trovato incredibile che fosse stata scritta una pagina sul nulla, un collage di cose vecchie, banali o non vere perchè se si confonde un piatto da 10 euro con un pranzo e su una low cost non si sa di che genere si costruisce quel po' po' di ambaradan siamo proprio messi male perchè vuol dire che NON SANNO CIO' DI CUI SI PARLA :-(

17 Ott 2007 | ore 18:25

Nicola, a Londra per mangiare bene (tre portate) si guarda almeno alle 50 sterline per persona con 1/2 bottiglia di vinello incluso. Senza vino 35-40 (dovuto ai ricarichi del 400% sul vino e al 12.5% di servizio ormai incluso dappertutto). Si parla gia' di 'fine cuisine', ma negli UK e' molto raro trovare buona cucina a livello trattoria.
Ciao
m

17 Ott 2007 | ore 18:32

per kaipos, pensavo che eurochocolate fosse una grande fiera e invece è una sagra grande. pochi artigiani (a proposito ma il belgio delle praline non è euro-chocolate) e molta industria.

17 Ott 2007 | ore 19:38

Caspita, avete osato parlar male della sacra stampa anglosassone! Che peste vi colga, screanzati! Pentitevi e fate ammenda. Non sapete che loro fanno il GIORNALISMO SERIO, perdiana? Mica come noialtri scribacchini italici, servi dei potenti! Là il giornalista è il cane da guardia del potere!

In effetti, che siano dei cani, almeno in questo caso, non si può dubitare...

17 Ott 2007 | ore 21:35

a 10 euri ci si può nutrire, moderatamente, all'Autogrill e/o in qualche bar che propone buste scaldate nel micro.
qualche bella sorpresa la puoi trovare lontano, molto lontano dalle città o in qualche piola del profondo sud: dove non vedo aggirarsi così spesso l'algido sassone.
ma siccome il cibo "tira", sotto con il copincolla e riempiamo pure un'altra pagina.

17 Ott 2007 | ore 23:45

Ma..non avendo visto l'articolo intero, ho capito male o è il Corriere della Sera ad aver fatto ancora più casino di quanto non avesse già fatto di suo il Times?

Comuqnue due o tre posti da pausa pranzo urbana e meritevole a 10 euro o meno li conosco. Ma solo un paio eh!

18 Ott 2007 | ore 00:41

Tommaso (fuori tema) il giornalismo inglese e' lungi dall'essere perfetto, soprattutto quello del povero decaduto Times, per non parlare degli assurdi tabloids. Cio' non toglie che davvero qui parte dell'informazione (BBC, Channel 4) sia il cane da guardia del potere in un modo purtroppo davvero impensabile nel constesto italiano.
(nel caso in questione, poi, come osservato da Gumbo Chicken, non mi sembra che il Corriere si sia coperto di gloria - mi sembrava proprio questo uno dei punti del post di Bonilli).
m

18 Ott 2007 | ore 09:46

infatti non c'era bisogno di leggere quel cervellotico collage di una pagina per farsene un'idea, ne ho riassunto alcuni temi e titoli, il tutto per dire che oggi food & wine sono cosi' di moda da meritare un'intera pagina del Corriere della sera con foto a colori e contenuto zero. se l'avesse scritta Arrigoni - collaboratore esterno - avrebbe evitato questa presa in giro dei lettori.

18 Ott 2007 | ore 10:45

La cosa meravigliosa è che di qualsiasi cosa si parli ormai, Oldani lui c'è sempre! Un vero "animale da marketing" (ed anche un bravo cuoco a mio avviso). Straripante!

Ad Majora

18 Ott 2007 | ore 11:24

a dire il vero leggo spesso leggerezze in tema di cibo e vino sui quotidiani nazionali....

le segnalazioni sono sempre di una banalità assurda!

invece l'anno scorso il Resto del Carlino aveva fatto un bel lavoro sui bar, divisi per zona e raccontati ad uno ad uno

18 Ott 2007 | ore 12:13

Tutto giusto quello che state dicendo , pero' un giorno se vi capita di andare a TRIESTE andate da Pepi "Sciavo" ( ritengo che abbiano parlato di questo buffet) vicino a Piazza della Borsa .
Forse il sig. Bonilli lo conosce . Secondo me e' una bella esperienza culinaria tipica della zona .

18 Ott 2007 | ore 19:51

Io lo conosco, anche se non ci sono mai stato. E' anni che voglio farci un giro.

18 Ott 2007 | ore 20:39

E' veramente una bella esperienza ma non da 10 euro.

18 Ott 2007 | ore 22:09

Un'unica cosa da dire su "La Gola in Tasca": è una guida vera e propria perché oltre alle segnalazioni di altri loro aggiungono anche degli indirizzi che secondo loro meritano la segnalazione - ne ho provati tre, ma lasciamo perdere. Comunque, per uno come me che viaggia molto, una guida del genere è molto utile perché con una fava..

19 Ott 2007 | ore 13:09

Santangelo, per favore non venga in casa del boia a parlar di corda :-) noi sappiamo come si fanno le guide e una "guida" fatta in una stanza e non girando per il territorio- operazione molto costosa - è una cosa diversa dai prodotti editoriali chiamati guide. E poi non mi metto a polemizzare con un chilo di carta senza dignità di guida e quindi se a lei va bene sono contento e si diverta con la fava...

19 Ott 2007 | ore 15:23

anche se non sono daccordo con il dr bonilli sulle valutazioni della sua guida(introduzione d'interesse personale)trovo giusta l'affermazione sulla guida acquistata dal sig santangelo;vera e propria delusione adatta solamente a dilettanti in cerca di food a low cost!!cm

19 Ott 2007 | ore 16:24

dunque a Bologna, a parer mio, non si mangia male, si mangia malissimo; e soprattutto la cucina della tradizione.
poi certo le eccezioni ci sono, muccapazza ne è una, dandy all'osteria bottega è un'altra, ma il resto fa piangere, perchè è la città che oramai fa piangere. e si sta infognando, tanto. è questo è un problema.
non sogniamoci di paragonarla a Roma o Milano, è un altro mondo quello: anche lì ci sono posti dove mangi male e vieni turlupinato però lì di locali nuovi ne apre almeno uno alla settimana e se da qualche parte ti trovi male, tanti saluti e baci, non ci torni più, da noi invece come fai?
il problema di cui si dovrebbe dibattere quindi, non credo sia semplicemente la cucina bolognese (ed allora forse questa non è la vetrina giusta) ma chi e per quali motivi ha lasciato che Bologna si ripiegasse così su se stessa negli ultimi dieci, quindici anni...
lascerei comunque perdere i dubbi amletici di carlotta fabbri, anni 23, che fa la stagista al resto del carlino (aiuto!!): nessuno si offenderà se non trova Nello in una guida al buon mangiare, buon bere e ben viaggiare (e ci mancherebbe pure che lo trovasse). d'altronde chi potrebbe offendersi non legge le guide ed ancora meno sono usi confrontarsi e documentarsi in questo senso i gestori e proprietari di quel genere di ristoranti.

21 Ott 2007 | ore 22:13

Credo anch'io dopo questo scambio di opinioni di bolognesi e non che nel capoluogo emiliano si mangi molto ma molto male la cucina della tradizione e che ai cuochi e proprietari-gestori dei locali più noti non interessi nulla del parere delle guide perchè è tutta gente che non legge, pensa poco ed è convinta di avere ragione.
Povera Bologna :-(

21 Ott 2007 | ore 23:44

Si mangia male la cucina della tradizione...il fatto che i gestori non ascoltino le guide è un positivo. Il propblema è che pensando di testa propria fanno schifo. Ma se fossi un ristoratore me ne fregherei del parere di bonilli e soci che da buoni saccenti non accettano mai consigli e sparano sentenze. Infatti in guida ci son delle vere e proprie porcherie....ma che parlo a fare in queso blog di ossequiosi...un po' di umiltà non farebbe male....

22 Ott 2007 | ore 23:11

Caro Nicola, quando si è maleducati lo si è sempre, anche quando si interviene in un blog per dire cose stupide in modo saccente :-)

23 Ott 2007 | ore 11:49

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