19
Gen 2009
ore 09:30
ore 09:30
Risotto Day, il video 3
Trovarsi tutti insieme è bello ma anche rischioso.
Per via del clima generale, del feeling che si può creare, o meno, tra i partecipanti.
E sabato 17 all'Open Colonna il feeling è stato molto buono e così il Risotto Day è diventata un'occasione per divertirsi, stare insieme, mangiare dei risotti buoni, anzi, molto buoni: quello di Stefano Preli con le animelle, e quello di Maurizio Santin risotto alla milanese che più non si può, il risotto di Max Mariola, delicato e preciso nei sapori e quello di Ciavattini, buono e giocoso, con l'aggiunta di una punta di panettone e poi il non professionista che ha fatto il professionista, Fabio Fassone, con un impeccabile risotto come lo fa il maestro, cioè Gualtiero Marchesi.
E poi Gigi Nastri corso in aiuto di un Gennaro Esposito che non è venuto ma ha mandato il fratello Davide con 200 arancini da friggere.
A proposito, gli arancini abbiamo scoperto che li fa la mamma di Gennaro, non lui, ma è solo filologia gastronomica perché erano buonissimi.
E poi Massimiliano Sepe con i suoi hamburger di maiale casertano e poi tutti quelli che, all'uscita dalle cucine, hanno dato l'assalto ai vassoi e infine Colonna che ci ha offerto lo spazio e poi, la vera fortuna, c'è stato il sole.
Dopo giorni di pioggia abbiamo avuto un sabato di sole e luminoso e non freddo e così la giornata è stata bella e ne faremo altre e qui, dopo le foto di Elisia Menduni, ecco l'altro video-racconto di Sigrid Verbert.
Appuntamento al prossimo Papero Raduno :-))
VIDEO RACCONTO DI SIGRID VERBERT
Stefano Bonilli
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CATEGORIA Community | TAG Ciavattini, Esposito, Fassone, Mariola, Nastri, Papero Giallo, Preli, risotto, Risotto Day, Santin
commenti 22
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Posso dire solo grazie dell'invito.
I risotti mi hanno sedotto e ho capito tante cose della vera cucina. Mi sono sentita piccola e grande insieme. Ad ogni piatto io e l'accompagnatore analizzavamo i sapori come fino a qualche anno fa non eravamo in grado.
La cucina è una scoperta di gusti e di sensi che non finisce di stupirci.
Grazie
Caro direttore,
restiamo in attesa ed a sua disposizione per il prossimo Papero Raduno.
Massimiliano
Grazie per l'invito! E' stata davvero una bella esperienza, con ottimi risotti e favolosi arancini e focacce e...e un'ottima cornice a rendere il tutto rilassato e ancora piu' gradevole. Alla prossima!
... ma il piatto che rappresenterà la cucina italiana nel mondo nel 2010 quale sarà? Dopo carbonara e risotto, toccherà ai tortellini? oppure al pesto genovese? oppure?
... a propos sabato atmosfera fantastica :-))
La prossima volta lasciatemi un piattino :-))
Una bella domanda che sarà il titolo del sondaggio che metteremo in rete :-))
Io voterei come piatto rappresentativo della cucina italiana il ragu emiliano (normalmente definito "alla bolognese").
p.s. non con gli spaghetti però, mi raccomando.
Ad Majora
Caro Stefano,
ripresomi dall'euforia di ieri, leggo le tue balsamiche parole. Il tuo commento mi lusinga in tutti i sensi. Però, visto che a me del "come lo fa il maestro, cioè Gualtiero Marchesi" non me lo dice nessuno :-), mi lievita dentro un commento che vorrei condividere con te e i lettori. Come sai, in passato ho fatto il musicista dedicandomi al repertorio classico. Essendo stato costretto a cambiare mestiere, ho sempre trovato nel rapporto con la cucina un importante via alternativa per "rappresentare" - a me stesso - il ruolo che gli studi musicali ti cuciono addosso fin dalla tenera età. Quello dell'interprete, cioè della persona che, mettendosi davanti ad una partitura la esegue il più fedelmente possibile, essendo dotato anche dei mezzi tecnici per farlo. Fedeltà, totale fedeltà. Naturalmente l'interprete musicista può, in certi limiti, dare anche una sua interpretazione. Però può permettersi di farlo solo quando è molto bravo e ha maturato una sua maturità interpretativa che possa dare una personale quanto interessante visione al brano musicale che, appunto, sta suonando. I maestri però ci insegnano, anche a suon di insulti, che è meglio non osare e che se si riesce ad eseguire tutto quello che il compositore ha già scritto nella partitura ci si può considerare arrivati...ad un punto di partenza. Non solo nella partitura musicale c'è già scritto tutto, intenzioni comprese, ma ci sono stati anche fior fiore di musicisti nel corso della storia della musica che hanno dato ben più sublimi visioni di quelle che tu, studentello arogantello, puoi pensare di dare. Detto questo, e mi scuso per la lunga introduzione, quando approccio una ricetta, personalmente mi scatta il meccanismo del musicista. Cerco una partitura che mi piace e incomincio a provare, suonare, eseguire, mangiare, fin quando non arrivo ad un risultato che intimamente mi soddisfa. Provo i passaggi tecnici uno a uno, li assemblo, se non capisco vado dai miei amici chef e mi faccio spiegare, sto in cucina con loro e magari, se avanza un fuoco, provo e riprovo. Poi vado a sentire i concerti, fondamentale, cioè vado a mangiare dove mi porta il gusto.
Quando mi hai invitato a fare un risotto all'Open Colonna insieme a chef che sono stati e sono tutt'oggi miei punti di riferimento, non ti nascondo che sono stato li li per non accettare. Mi sembrava troppo. Poi da una parte il mio ego l'ha avuta vinta, dall'altra sapevo che sarebbe stato un meraviglioso gioco. Non in ultimo, io sul risotto allo zafferano ci ho perso le notti. Da sempre. Perchè? Non saprei, è una fissa. Credo di aver provato il risotto alla milanese da tutti gli chef italiani che lo hanno in carta per cercare di sintetizzare un concetto di piatto e esplorare tutti i passaggi tecnici di una preparazione così difficile. Gira e rigira il mio gusto personale tornava sempre a Gualtiero Marchesi e alle sue sacrosante indicazioni: "i risotti sanno sempre troppo di burro e parmigiano", "piuttosto che un brodo di dado usa acqua e sale", "lo zafferano è il protagonista". Non ultimo: "nella ricetta c'è già tutto scritto, basta eseguirla fedelmente e con la tecnica necessaria". Dunque, la mia interpretazione di sabato è stato un umile quanto pallido omaggio al risotto che più mi piace, cioè quello di Gualtiero Marchesi. Sono contento che ti sia piaciuto e non finirò mai di ringraziarti per l'occasione che mi hai dato. Lavorare accanto a professionisti, in una struttura professionale e sotto l'egidia dell'evento stesso e di uno chef come Colonna è stato un sogno realizzato. E poi, fondamentale, ho rubato, per la mia cultura personale. Ho visto tante cose. Come parte il risotto di Maurizio Santin (dietro i suoi gesti ci sono anni di lavoro suo e quello della sua famiglia. Cosa posso pretendere di più?!!), come aveva preparato le basi Max Mariola, la foglia di...che mette nel soffritto il sous chef di Colonna, il segreto del brodo di Ciavattini. I movimenti, le tecniche, i respiri di tutti loro. Tutto questo per me, in un certo senso, è musica!
Grazie Stefano, grazie ancora di cuore.
Ancora grazie.
che bella cosa che ha scritto fassone!
Complimenti per la riuscita dell'iniziativa, clima bello sotto tutti i punti di vista, vino e piatti buoni e ben riusciti.
Al prossimo Paperoraduno.
Saluti
SR
Purtroppo non ho partecipato allo splendido Risotto Day (troppo distante!:( ) ma spero di riuscire al prossimo raduno; nel frattempo mi hanno colpito le parole di Fassone sul paragone musicista-esecutore-chef...saggezza culinaria! E anche dal punto di vista della ricetta (sbirciata or ora da Sigrid) condivido in pieno l'esaltazione dell'ingrediente principe rispetto agli altri sapori! E' quasi come se potessi virtualmente assaggiare..complimenti ancora al direttore Bonilli!
Direttore...off topic:
Mi dica che non è una sua idea il programma su RaisatGamberoRosso Channel "Veleno: Diario di un gaudente"!!!
Giusto?
Raffaele
Io ho lasciato a marzo dello scorso anno il Gambero Rosso Channel.
Temo che prossimamente si vedranno anche le ricette della cucina afrodisiaca che in 22 anni di storia della casa editrice avevo sempre vietato :-))
hum, perché, un bel servizio sui ristoranti che propongono il menu sanvalentino nooooooo??? :-)))
ecchecavolo Stefano!! Eri tu allora che ponevi divieti assurdi! Così mi hai fatto spendere un mucchio di soldi nella pay hotclub... :)))
completo di ricetta del dolce a forma di cuoricino ...........
:=) :=)
Le bellissime immagini del video di Sigrid rendono pienamente onore ad una giornata memorabile. E' stato tutto perfetto, dal luogo incantevole ai partecipanti che assaltavano i vassoi all'uscita della cucina e soprattutto al risotto che probabilmente non era mai stato onorato così nella sua capitale.
Da parte mia l'emozione di vedere il frutto della nostra terra al centro di un momento così bello e vissuto intensamente da moltissime persone e grandi chef. Il solo rammarico è di non aver potuto conoscere e parlare con tutti, sarà per il prossimo Papero raduno che attendiamo con impazienza.
Complimenti a tutti ma grandissimo Stefano Bonilli.
Io vorrei soltanto rinraziare il papero per la piacevole giornata che ci ha offerto! è stato tutto perfetto, a cominciare dal sole, passando per il bello spazio del ristorante, naturalmente il riso, e poi... mi sono piaciuti i visi della gente, i sorrisi, un ambiente ed un'atmosfera accogliente e confortevole.
A presto e grazie ancora a tutti!
Fabio, mi trovi assolutamente concorde riguardo il tuo approccio musicale all'interpretazione culinaria!
Peccato che giusto il tuo risotto me lo sia perso.... Ma è stato un gran piacere, se non un onore, conoscerti. :-)
Seppur in ritardo clamoroso, grazie ancora, a te, agli chef tutti, a Stefano, per la 'folle' giornata (mozartianamente parlando!), appassionata ed intensa.
Ada
@ADA
grazie!
Complimenti e grazie. Visto che il format funziona, senza esagerare,perchè non te ne inventi subito un altro? Scusa se sono sfacciata, mi sono permessa!
Ancora grazie, è stata una figata!