12
Mar 2009
ore 01:00
ore 01:00
Espresso+Food+Wine
Il gruppo Espresso-Repubblica ha partorito un nuovo sito L'espresso food&wine.
Intento lodevole che avviene con grande ritardo rispetto alla forza e agli impegni del gruppo che, va ricordato, edita due guide molto importanti, quella dei ristoranti dal 1979 e quella dei vini da cinque anni.
Si vede che il sito è in rodaggio dal fatto che sono uscite, tanto per dire, le ricette-test, ma qui si ragiona sul significato dell'operazione, non sulle virgole.
Intento lodevole, dunque.
Fatto in economia, questa è la prima impressione.
C'è la voglia da parte del gruppo di occupare uno spazio importante del cibo e vino nella rete. C'è poi da aggiungere che questa scelta spiega meglio di qualunque discorso l'evoluzione dei tempi: anche altri si stanno affacciando con nuove iniziative, c'è un fermento e forse una vera platea che aspetta.
Poi ci sono i siti di vecchie griffe che provano a crescere ma sbandano e deludono.
Stefano Bonilli
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commenti 26
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Ero a pranzo con Vizzarone nostro proprio Lunedì quando il sito è stato inaugurato, per ora devo dire brava alla Super Hotties (Copyright Bernardi) Cozzella, ma quanto lavora ?!? Perchè i contenuti sono tutti o quasi suoi. Il sito è un casino, appena lo apri ti viene voglia di chiuderlo... troppi contenuti troppo rumore di fondo, sponsor generalisti che pagano un tot al kilo mah... Tutti i "giovini" (intendo "abili" nell'uso del multimediale) dell' espresso sono stati chiamati a raccolta... e ci sono anche nuovi arruolati di mia stretta conoscenza. Ma come sempre il dubbio rimane , come dice Bonillone nostro (Saggio e lungimirante Senatore) affitti, luce, stipendi, viaggi, autostrade, conti al ristorante , in hotel, autostrade, voli ... poi qualcuno deve pagarli... e quando vede che da internet non si ricava nulla... bè si fa la fine di certi ristoratori che guardano il cassetto vuoto. Ma se l'editore ha le spalle grosse tutti a magnare e bere finchè c'è nè :)
Fine prima parte del commento...
Vuggì.
Era ora che un tal gruppo entrasse nel settore in modo meno episodico. Pero' ... almeno nei primi giorni potevano evitare di mettere in home page notizie che sono da settimane sugli altri siti del settore e sullo stesso suo blog, Direttore. E, per stare in famiglia, oggi Vizzari poteva evitare la "grande inchiesta" sull'adulterazione dei cibi fatta dall'Accademia della cucina italiana e dai nas. Da 5 giorni è già sul sito del Gambero. Che senso ha copiare il copiato su una testata così importante?
Pero' non e' del tutto una novita', nel senso che prima era, mi pare, il canale "cucina" sempre tenuto dalla brava Cozzella...
p.s. sono onorato che il mio Blog sia linkato nel sito :-)
Chissà chi sono "i siti di vecchie griffe che provano a crescere ma sbandano e deludono" :-)
Seriamente, a me sembra che il Gambero rosso stia mollando su Internet, chiaramente perché non sanno come si fa. La vicenda Kelablu è emblematica...
D'accordo con Vuggì: troppi contenuti, troppo rumore di fondo. Sembra un sito redazionale: buone e interessanti cose, ma spesso già lette altrove, in altre testate del gruppo ( vedi articolo sul culatello ripreso da Repubblica-Domenica di qualche settimana fa, firmato Granello). Insomma manca "la diretta", il work in progress, la famosa jam session.
Mi sa che non siamo "noi" (vabbè, mi ci metto in mezzo pure io...ma solo per oggi, scusate) il target al quale punta questo sito. L'altra sera parlavo di "rinfrescare" una zuppa di zucca aggiungendo un po' di cose che avevo in casa (tipo latte di cocco, yogurth, cipollotto e curry) e le mie amiche, tutte quarantenni con figli e cucina mediamente in funzione, mi son saltate addosso all'unisono: "Ma tu non hai la dispensa di una famiglia normale!". Ecco, loro sono il target. Comunque, buon lavoro alla redazione!
Uan considerazione collegata anche al post sui volti nuovi, ma che ha preso forma solo ora: siti, blog e forum di enogastronomia magari aumentano di numero o si rinnovano però io li trovo sempre più appiattiti. Portali stracomlmi di notizie, discussioni, ricette, recensioni di ristoranti, segnalazioni di negozi ma....a me sembrano tutti molto simili e confusi. Sembrano i siti delle agenzie di stampa ma con il campo ristretto a cibo e vino. Mi annoio sempre di più. E se cerco qualche spunto interessante o informazione utile, di solito non la trovo. Per la Francia invece ci sono una manciata di siti e blog (ad esempio Omnivore, Simon Says, Fooding, CityVox) che a me sembrano con più personalità, più moderni, interessanti e pratici. Dove sono gli equivalenti italiani? Faccio fatica a trovarli. E' vero che in Francia non c'è voluto molto a trovare locali adatti ai miei gusti - per stile di cucina e di locale, formato e prezzo dei menu mentre in Italia è un'impresa difficilissima. Forse sono i miei gusti ad essere starati o qualcuno per caso condivide qualche impressione simile? :-)))
Gumbo: ma tu cosa cerchi? Ci sono molti forum e blog di cucina, e se li frequenti un poco scoprirai che hanno caratteristiche molto diverse, nei forum questo dipende soprattutto dalla "popolazione residente" :-)
Ci sono forum orientati al "talebanesimo ipertradizionalista" :-), quelli invece dove se NON usi la panna da cucina ti guardano strano :-p , Blog creativi e frizzanti come quello di Cavoletto/Sigrid, altri piu' paludati, insomma, c'e' tutto.
Questo per quel che riguarda il "cooking", per chi cucina insomma. Quelli di review e critiche ai ristoranti non li seguo
Di questi siti così, quello che mi salta quasi sempre all'occhio, essendo un po' un'addetta ai lavori nel senso di grafica e layout, è che c'è una gran confusione di spazi e l'utente fa fatica a navigare.
un po' come quando capita di andare in quei musei, nei quali non c'è una mappa ben fatta e vaghi per le sale cercando un riferimento che ti guidi sul percorso... :)
però interessante. lo miglioreranno!
Buona prova, ma niente di particolare. Hanno (finalmente) riorganizzato i contenuti di Cucina (prima su Kataweb), Ristoranti Espresso, Vini e Ricette... un sacco di materiale di ottima qualità ma sparpagliato un po' ovunque. Il sito è di facile realizzazione, troppo incasinato forse. Denota il classico problema dei prodotti a marchio Espresso: chiunque abbia voce in capitolo vuol metterci qualcosa.
In realtà non mi riferivo ai blog quasi esclusivamente di cucina - di cui ne conosco anche molto carini e affidabili - ovvio anche quello di Cavoletto, ma anche il tuo tanto per fare un esempio! :-)))
Ci passo ogni tanto, però io di solito non cerco ricette e i consigli tecnici di cucina li cerco nel momento in qui mi servono. Di solito cerco prevalmentemente cose da leggere mentre vago su internet, spunti, approfondimenti su argomenti molto vari o prodotti che conosco poco, informazioni utili a progettare le mie vacanze o weekend o pranzi e cene per quando sono in giro. Cercherei anche luoghi in cui leggere e scambiare opinioni e impressioni - ma da punti di vista simili ai miei e non quelli del gourmet classico medio (che tendenzialmente è iperserioso, si focalizza su aspetti che a me non interessano, frequenta quasi esclusivamente locali che io frequento molto raramente, snobba a priori qualunque cosa troppo "normale" e spesso analizza i cibi e vini in modo troppo arzigogolato) nè l'anti-gourmet classico (che odia qualunque digressione dalla cucina tradizionale, vuole esclusivamente porzioni giganti e supereconomiche). Questo blog èà piuttosto in linea a quello che mi piace leggere di solito - non a caso ormai è praticamente l'unico che frequento tutti i giorni, però ce ne fossero anche altri, così per variare...! :-)))
p.s. Ehmm...odio scrivere le note di correzione ai miei post, ma dato che trasformando "quando" in "momento in cui" in una frase sopra mi è uscito "in qui" è troppo imbarazzante per non evidenziare che me ne sono accorta!! :-)))
Se leggo "i siti di vecchie griffe che provano a crescere ma sbandano e deludono" mi viene in mente al volo il sito di Elle, neanche la prima arrivata in fatto di cucina, visto che in molti paesi il loro Elle food è fatto ottimamente (non so quello italiano), e che poco tempo fa sulla rete si è sputtanata rubando una foto con ricetta di Sigrid Verbert senza citarla, e oltretutto sputtanando la ricetta in un modo che tradisce la mano della stagista che non si è mai cucinata più di una tisana di senna in vita sua.
pensavo a siti più nazionali :-))
...ad esempio uno già citato da Colinmckenzie, suppongo... : P
Al momento io trovo che il miglior blog sia sicuramente questo di Bonilli, col difetto però di parlarsi addosso. Ma ci sta, visto che il Direttore ha fatto la storia del giornalismo enogastronomico in Italia. Anzi più che la storia, ha fatto il giornalismo enogastronomico. Il punto è che con onestà intellettuale dovrebbe ammettere che il sito del gambero sotto la sua direzione era assolutamente asfittico e che l'unica cosa che valeva era Papero Giallo. Per il resto non c'è ombra di dubbio che almeno oggi il gambero proponga più notizie di prima e venga aggiornato almeno due volte al giorno. Ho fatto un controllo e il 90% delle cose on line oggi sul sito dell'espresso erano già da almeno una settimana su quelle del gambero. ma questa è informazione. Il punto è che il gambero, senza Bonilli, non riesce più a fare tendenza, ad aprire dibattito, a suscitare polemiche.
Dai, come mai non avete pensato subito a http://www.originalitaly.it?
buona domenica!
eh si, Gumbo ha assolutamente ragione quando cita il francese Omnivore (www.omnivore.fr). anzi, fateci un giro... e scoprirete, ad esempio, che gli intossicati al ''Fat Duck'' dell'ottimo Blumenthal son stati 40, e non 400 come indicato qui dal ''Direttore''...
cerea ne...
f.
invece sono 390/400 e Omni farebbe bene ad aggiornare le notizie
riprendo dalla mia casella di fb, un paio di giorni fa
Bloomberg, ieri: "Preliminary findings from the investigation into what caused around 400 people to report being ill soon after eating at the restaurant".
Agi una settimana fa: "GB: OLTRE 400 INTOSSICATI AL RISTORANTE «FAT DUCK» DI LONDRA = (AGI/AFP) - Londra, 6 mar. - Sono oltre 400 le persone rimaste intossicate dopo aver mangiato al ’Fat Duck’ di Londra''.
idem
''Confermo Giulia e riporto una Reauters: "was closed on Feb. 24 after around 40 diners complained of diarrhoea and vomiting. Days later, another 350 people also complained of feeling sick after eating there".
totale 390''
buona domenica
Anche se mi cita, io non c'entro col fatto che federico di san giorgio non legge con attenzione! In realtà la notizia veramente precisa dovrebbe essere che prima 40 poi un totale di 400 persone hanno dichiarato di essersi sentite male dopo aver mangiato lì; ma il numero dei casi accertati e provati non si sa.
malfidenti, ed un po' cortigiani...
i casi sono una quarantina, accertati! poi, se si vuole esagerare, diciamo che son 4.000, perche' no????
cerea....
No, no...sei proprio tu che non leggi le notizie con attenzione! :-)))
o gumbo, vivo a londra... o meglio tra londra e la toscana: ma ad esempio ora sono a londra: e la vicenda blum l'ho seguita in prima persona. e ti garantisco che le persone intossicate, si fa per dire..., sono una quarantina... cerea!
Io mi sono limitata a leggere le notizie su vari giornali inglesi (via web). Se tu sai che ci sono 40 casi accertati (di che cosa poi, dato che a me risulta anche che avessero escluso intossicazione?) e non potenziali 400 come hanno riportato le notizie che ricordo di aver letto utlimamente...perché non ci dici dove possiamo leggere anche noi le notizie che sai tu?
ecco, compri la stampa inglese, ascolti la bbc e gli altri network britannici e vedra che le informazioni son quelle... poi per l'intossicazione... occorre sempre stabilire che significa, non le pare? cerea...