20
Nov 2012
ore 15:17
ore 15:17
Enologica e Povero Diavolo, bighellonando in Romagna
Daniele Bendanti, cuoco dell'Osteria Bottega
Ero andato in Romagna per partecipare a Enologica, che si svolge a Faenza.
Dovevo presentare due ristoranti, il sabato La Fefa di Finale Emilia nel cuore del terremoto, il locale di Giovanna Guidetti e la domenica Osteria Bottega di Daniele Minarelli, uno dei mie ristoranti preferiti.
Giovanna, che ha da poco riaperto il ristorante, che affacciava sulle mura del Castello delle Rocche, ora tutto è crollato, ha una forza incredibile e anche se il suo albergo e la scuola di cucina sono lesionati e chiusi ha ripreso a cucinare e a viaggiare per mantenere viva l'attenzione sulle zone terremotate dell'Emilia e a Enologica ha presentato due piatti ma soprattutto ha raccontato di quanto sia difficile per tutti la ripresa.
Daniele Minarelli non è venuto, venerdì è morto suo padre, "il Vecchio" come lo chiamava lui con affetto quando ti presentava la salsiccia cruda - "Questa l'ha preparata il Vecchio, senti che roba" - diceva con gli occhi che brillavano.
Daniele non è venuto ma è venuta la sua squadra, Daniele Bendanti, il cuoco, e Angela, quella che dà ordine ai conti.
Enologica è una bella manifestazione,nessun gigantismo, con tanti piccoli produttori del territorio romagnolo e emiliano, molti cuochi più o meno famosi ma tutti bravi e molti addetti ai lavori e pubblico giovane.
Ero andato in Romagna per partecipare a Enologica, che si svolge a Faenza.
Dovevo presentare due ristoranti, il sabato La Fefa di Finale Emilia nel cuore del terremoto, il locale di Giovanna Guidetti e la domenica Osteria Bottega di Daniele Minarelli, uno dei mie ristoranti preferiti.
Giovanna, che ha da poco riaperto il ristorante, che affacciava sulle mura del Castello delle Rocche, ora tutto è crollato, ha una forza incredibile e anche se il suo albergo e la scuola di cucina sono lesionati e chiusi ha ripreso a cucinare e a viaggiare per mantenere viva l'attenzione sulle zone terremotate dell'Emilia e a Enologica ha presentato due piatti ma soprattutto ha raccontato di quanto sia difficile per tutti la ripresa.
Daniele Minarelli non è venuto, venerdì è morto suo padre, "il Vecchio" come lo chiamava lui con affetto quando ti presentava la salsiccia cruda - "Questa l'ha preparata il Vecchio, senti che roba" - diceva con gli occhi che brillavano.
Daniele non è venuto ma è venuta la sua squadra, Daniele Bendanti, il cuoco, e Angela, quella che dà ordine ai conti.
Enologica è una bella manifestazione,nessun gigantismo, con tanti piccoli produttori del territorio romagnolo e emiliano, molti cuochi più o meno famosi ma tutti bravi e molti addetti ai lavori e pubblico giovane.
Dormire a Faenza mi sembrava troppo facile e poi perché perdermi il Povero Diavolo, e così la sera prendevamo il regionale fino a Santarcangelo dove Fausto Fratti ci veniva a prendere per salire a Torriana.
Il Povero Diavolo è quell'omarino col tabarro nero appiccicato alla porta della cucina dove lavora Pier Giorgio Parini, il Povero Diavolo sono Fausto e Stefania, ma anche è la cena dei mille nuovi piatti ma anche la colazione del mattino.
I nuovi piatti di Parini, siano essi di verdure o la costolette di agnello, sono sempre belli e precisi nelle cotture e nella nettezza dei sapori ma ci sono anche i classici per chi ha la tradizione come sola bussola e allora ecco i passatelli e i cappelletti.
Dormire lì e svegliarsi con la nebbia è bello e tranquillizzante, ci torneremo a fine mese per la "maialata" giornata dedicata al maiale dalla sua lavorazione nelle molte salsicce, cotechini, zamponi, ciccioli, lombate, strutto ecc... fino alla cena, questa volta nel convento di Santa Croce di Villa Verucchio dove c'è il cipresso piantato da San Francesco nel 1213.
La Romagna, terra di piaceri e sapori, dove il turismo della costa non ha saputo seguire il mutare dei tempi ma dove la piadina e la tagliatella sono tradizione e dogma.
Foto di S. Bonilli
Sarà perchè conosco quei posti, sarà che sai raccontarli così bene, sarà che sono settimane che non riuscivo più a seguire il blog, ma questo post è proprio bello!
Cavolo! Ci siamo sfiorati. Anche a me Enologica è piaciuta molto: ce ne fosse una in ogni regione sarebbe molto comodo e bello.
Sono rimasto a dormire a faenza perché l'indomani dovevo rientrare. In compenso ho scoperto una pizzeria fantastica di cui mi aveva parlato Franco Pepe, 'O Fiore mio. Se ci ripassi facci una puntata, ne vale davvero la pena.