02
Apr 2011
ore 00:17

Gianfranco Bolognesi lascia la Frasca dopo 40 anni

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Bolognesi.jpg
Gianfranco Bolognesi e Marco Cavallucci

All'età di 70 anni e proprio quando La Frasca compie i 40 anni di vita Gianfranco Bolognesi lascia il suo ristorante.
Da tre anni La Frasca si era trasferita a Milano Marittima, nuovo locale, nuova compagine societaria formata da un gruppo di imprenditori romagnoli con il 60% e Bolognesi con il 40%.
Un bel progetto per un ristorante dal nome famoso e dalla storia lunghissima, prima nella sede originaria di Castrocaro Terme, poi a Milano Marittima tre anni fa, una vera e propria rifondazione.
Ma questi sono anni difficili e i conti del nuovo ristorante si sono fatti ben presto pesanti e così i soci di maggioranza hanno chiesto a Bolognesi di fare un passo indietro.
Al suo posto prende la gestione della Frasca Enrico Braghittoni, un nome noto della ristorazione di Milano Marittima, titolare della Cantinaza, che fa parte del suo Gruppo Albamarina.
In cucina, invece, non cambierà nulla perché Marco Cavallucci, lo storico cuoco della Frasca, con Bolognesi fin dal 1977 e dal 1982 titolare della cucina, sarà sempre il cuoco di riferimento.
 

bolognesi- cavallucci.gifGianfranco Bolognesi è stato uno dei nomi storici della nuova cucina italiana nata attorno agli anni Sessanta e Settanta, quella dei Marchesi, dei Santin, dei Santini, dei Morini, nomi famosi così come quelli dei loro ristoranti e tra loro La Frasca di Castrocaro Terme occupava un posto di rilievo perché Bolognesi era uno dei più famosi sommelier d'Italia, premiato come il migliore nel 1975, e il suo ristorante si distingueva per la cantina, una delle più importanti della penisola in tempi nei quali il vino era ancora abbastanza trascurato.
Il San Domenico di Imola, aperto da Gianluigi Morini nel 1970 e La Frasca, aperta da Gianfranco e Bruna Bolognesi nel 1971, sono stati i ristoranti di punta nell'Emilia di quegli anni e le due stelle Michelin sono state per Bolognesi un grande traguardo.
Il 14 aprile, quando La Frasca riaprirà Gianfranco Bolognesi non ci sarà, per la prima volta dopo 40 anni. Finisce un'epoca, lui e la moglie Bruna continueranno a gestire il ristorante dell'Ippodromo di Cesena.


commenti 18

bolognesi

02 Apr 2011 | ore 08:11

Sono stato alla Frasca poco prima che si trasferisse di sede e ho il ricordo di una cena stanca, in un luogo sorpassato e che cercava faticosamente di rimanere al passo coi tempi.
Penso che il cambio di gestione sia stata una scelta utile e andrò sicuramente a provare la nuova Frasca.

02 Apr 2011 | ore 12:10

Lo confesso, io Bolognesi non lo avevo mai sentito nominare e neppure la Frasca.
Sui giornali, le riviste e in rete non ne ho mai letto nulla e adesso che ho letto questa storia e sono andata a fare un po' di ricerche vedo che aveva aperto quando io non ero ancora nata.

02 Apr 2011 | ore 12:13

Vedi cara Serena io non mi stupisco che tu non conosca Gianfranco Bolognesi perché i nuovi arrivati nel mondo del cibo, come appassionati, come lettori del web, come curiosi pensano che tutto sia iniziato pochi anni fa, che non esista una storia della nostra ristorazione, degli ultimi 40/50 anni, che basti pubblicare delle ricette, dirsi cuoca, magari diventare cuoca grazie al web per essere a pieno titolo un esperto/esperta.
Penso ai tanti che dispensano voti sul web ai ristoranti o ai vini, fanno schede e che vedo scivolare verso gli storici vizi dei giornalisti anni '80 e '90, molto compresi nel loro ruolo, spesso invitati a manifestazioni, a cene ecc... ma che nella maggior parte dei casi del passato nulla sanno e nulla interessa a loro.
Non è un fatto anagrafico ma culturale, basterebbe, per incominciare, leggere il Guarnaschelli Gotti, ma in molti casi, invece, si sente la totale mancanza di letture.
Sarà una fase transitoria, magari necessaria per una successiva crescita, certo io vi avverto una certa stonatura di fondo, un andare avanti col piede sbagliato, un déjà vu che mi mette tristezza.

02 Apr 2011 | ore 12:39

Io penso che del passato non importi nulla a nessuno, la rete è per definizione veloce e superficiale. Certo, lei ricorda tutto, ma lei c'era quindi ha già un bel po' di annetti e quindi non le resta che mettersi a raccontare questo passato ma mi sa che sarebbe un libro che vende poco, vuoi mettere la Parodi? :-))

02 Apr 2011 | ore 13:35

Che dispiacere: Qui è un disastro ormai su tutti i fronti. Povera Patria.

02 Apr 2011 | ore 13:54

Magari a te non interessa nulla ma il direttore un consiglio su cosa leggere in queste giornate primaverili l'ha già dato.

Dimenticavo: un popolo senza memoria è un popolo senza futuro.

02 Apr 2011 | ore 17:26

La notizia mi rattrista parecchio, la Frasca è un locale dove non sono mai riuscito ad andare, diverse volte ho pensato di proporre o meglio di proporci con i nostri eventi (AUDIO DI VINO), adesso purtroppo non lo potrò più fare anche se la Frasca continuerà la sua strada ma per noi che siamo abituati a presentare Storie, Persone e personaggi togliere Bolognesi alla Frasca sarebbe come far suonare una semplice radiolina al posto dei nostri impianti...si, la musica c'è ma è un'altra cosa...

02 Apr 2011 | ore 18:37

E' vero che la rete tende ad annullare l'importanza della memoria perché ti offre la sensazione di avere tutto a disposizione.
Poi c'è l'egoismo e l'individualismo di questi ultimi dieci anni che non ha abituato le giovani generazioni a non sentirsi parte di un tutto.
Detto questo, è compito di persone come Stefano di ricostruire questa memoria perché ci saranno sempre appassionati che vorranno studiarla ed esperti a cui servirà.

02 Apr 2011 | ore 19:40

Sono stato alla Frasca circa 2 mesi fa a pranzo. Con mia moglie abbiamo pteso due menù del territoro e devo dire di aver mangiato egregiamente in un ambiente piacevole e non troppo formale. Ho raccontato allo stesso Bolognesi che da nambino ero stato con i mie genitori anche a Castrocaro. Mi dispiace di questo abbandono e spero che la nuova conduzione non vada a sfalsare un locale che mi è sembrato anche piacevolmente moderno. Poi se si pretende di spendere 30 euro e mangiare come in un due stelle Michelin allora non servono commenti.

03 Apr 2011 | ore 17:04

Spiace , anche se rimane Cavallucci , un grande professionista . Ho sempre pensato che la location x un ristorante gourmet nn fosse importante e quindi da ravennate mi e' sembrato un passo preoccupante il trasferimento a M.Marittima il regno del Caminetto (sic) . Un personaggio che ha fatto la storia della ristorazione di qualita' in Italia ,grande maestro per tanti giovani soprattutto in campo vinicolo,strano che nn sia conosciuto da tanti appassionati di enogastronomia.

04 Apr 2011 | ore 06:15

Si proprio a questa edizione, un libro fondamentale per qualunque appassionato.

04 Apr 2011 | ore 17:28

Continui così che qualcuno sta cercando di farsela una cultura! E per quel che mi riguarda il suo blog rimane un ottimo punto di riferimento. Grazie.

04 Apr 2011 | ore 17:42

quello che molti non sanno è che alla Frasca non solo si mangia e si beve divinamente, ma
che dal momento in cui entri non entri in un ristorante, ma entri in una casa, accolto da Bruna
o Gianfranco, si ricordano di tutto e di tutti, ti coccolano, ti viziano.... sarà sempre "La Frasca"
ma non quella Frasca, il bravissimo Marco e il fantastico Gabriele dovranno darsi molto da fare
per non fare sentire il cambiamento perchè sarebbe un delitto distruggere questo meraviglioso
equilibrio, cucina, vino e calore...

05 Apr 2011 | ore 14:36

mi dispiace molto leggere questa notizia, perche' concordo appieno con quanto scritto da Roberta.
La mia visita alla Frasca risale ormai a 15 anni fa'. All'epoca, avevo appena finito la mia esperienza Erasmus a Siena e i miei mi vennero a prendere in macchina. E con la scusa, ci siamo fatti un bel giro per le bellezze culturali e gastronomiche del belpaese.
Mia madre, che non esce mai di casa senza il suo libretto rosso (scherzando, la chiamiamo Mao), ci costrinse a passare una notte a Castrocaro Terme... e chi l'aveva mai sentito quel posto ?
Invece, a tutt'oggi, me la ricordo come la migliore cena della mia vita (ho avuto la grande gioia di mangiare da Noma qualche settimana fa, per fortuna era a pranzo, quindi posso continuare a dire che La Frasca era la migliore cena :-)).
E ricordo con affetto quel signore gentilissimo con i baffi che ci accompagno' in albergo con la sua macchina perche' eravamo scesi a piedi e alla nostra uscita dal ristorante si era messo a piovere.
Trasferitomi qualche anno dopo in Italia, mi stupivo sempre che quando si elencavano i migliori ristoranti d'Italia, nessuno faceva riferimento alla Frasca. E' un bel po' che speravo di tornarci, che peccato che non sara' l'occasione di rivedere il sig. Bolognesi.

14 Apr 2011 | ore 16:50

Mi spiace tantissimo per l'uscita di Gianfranco Bolognesi dalla Frasca. Non sò se sarà mai più come prima. Un ristorante a questi livelli, non è fatto solo di piatti, ma anche di personaggi e la Frasca si identificava in Bolognesi.

02 Giu 2011 | ore 23:55

ieri sono tornata a castrocaro...si è chiuso il cerchio. La prima volta alla Frasca fu il 20 maggio 1983...anniversari, compleanni, corsi di cucina, serate a tema, la prima volta con nostra figlia bambina, volumi di ricette fantastiche cercate di copiare nella cucina di casa e condivise con amici increduli. la mia vita, la vita di mio marito e di mia figlia scandite dagli incontri con gianfranco e bruna... e poi l'avventura di MM. L'abbiamo seguito con il solito affetto ma restava sempre la nostalgia per la nostra vera Frasca, la cantinetta, le meravigliose ore passate ad assaporare il meglio della vita tra amici...ieri siamo tornati a castrocaro, a casa. auguro a tutti i giovani d'oggi di poter avere l'opportunità di ricercare il vero gusto delle esperienze, dei ricordi legati ai sapori, ai profumi, alle scoperte, agli amici che arricchiscono l'anima e danno senso alla nostra vita. Grazie a gianfranco bolognesi noi abbiamo avuto questa grande opportunità.

26 Set 2011 | ore 20:25

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