20
Apr 2009
ore 23:36

Adrià primo del mondo, Bottura primo degli italiani

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Ferran_Adria50.jpg

Un'altra volta Ferran Adrià è stato votato primo cuoco del mondo, secondo Blumenthal e terzo Redzepi.
E' la classifica dei The S.Pellegrino World`s 50 Best Restaurants Awards che trovate qui.
C'è chi dice che la competizione non ha valore.
C'è chi dice che se votano 700 addetti ai lavori di tutto il mondo un po' di valore questa classifica lo deve avere.
Comunque meglio essere primi che fuori dalla Top 50.
Sarà perché si attendevano i risultati della votazione, sarà perché Adrià attira sempre e comunque pubblico ma anche Striscia la Notizia ha mandato in onda un'intervista a Adrià registrata il giorno della presentazione del volume Una giornata al Bulli, lunedì 23 marzo.
In quei giorni sulla stampa si parlava del Fat Duck, di Blumenthal e della cucina molecolare e poiché ne abbiamo appena discusso alla nausea se volete leggete qui tutto quello che vorreste sapere sulle critiche ad Adrià e Blumenthal.
E così la classifica del 2009 World`s 50 Best Restaurants Awards vede al primo e secondo posto proprio i due cuochi più criticati e attaccati del momento e in Italia al primo posto e tredicesimo a livello mondiale Massimo Bottura, altro cuoco citato e criticato da Striscia.

Massimo_Bottura50.jpg
I cuochi italiani
Massimo Bottura fa un balzo clamoroso e entra nei primi cinquanta direttamente al 13esimo posto.
Un balzo indietro molto grande lo fa Pierangelini che scende al 28esimo posto dal 12esimo dello scorso anno.
Carlo Cracco è 22esimo, un bel piazzamento, secondo degli italiani.
Davide Scabin entra nella classifica al 42esimo posto.
Il Pescatore è al 48esimo posto.
Le Calandre entrano nei Top 50 solo al 49esimo posto.

Cuochi_italiani.jpg

Una classifica che lascia fuori alcune importanti realtà italiane emergenti, che penalizza molto il Gambero Rosso e che ci vede molto lontani dagli spagnoli, non così dai francesi.
Nei prossimi giorni se ne discuterà molto anche perché i nostri cuochi migliori sono oggetti di attacchi senza costrutto ma molto dannosi per la loro immagine e per quella della nuova cucina italiana.

Ecco l'attacco di striscia

Striscia_Adria.jpgQuelli di Striscia avevano una tesi precostituita e che fa presa sul grande pubblico: la cucina molecolare fa uso di prodotti chimici e quindi fa male.
Loro si sono presentati da Adrià il 23 marzo, prima hanno intervistato il suo principale accusatore, il giornalista tedesco Jörg Zipprick autore del libro “No quiero volver al restaurante! – De cómo la cocina molecular nos serve cala para papel pintado y polvo extintor” (Non voglio tornare al ristorante)”
 
Riportiamo una parte di quello che ha detto a Raffaella Prandi in un'intervista al Gambero Rosso:

"Oggi l’industria chimica sta mettendo i suoi prodotti nei piatti degli chef al top. Non desidera cibo migliore. La cucina tecno- emozionale o molecolare, come è stata definita la cucina d’avanguardia, è a mio parere il prodotto di un’operazione di pierre: la gente non si fida dell’industria chimica mentre si fida degli chef. Soprattutto di quelli che promettono “il meglio del meglio” per decenni. Almeno potrebbero informare i clienti delle sostanze che usano."

Vale qui riportare la risposta a molte delle accuse senza fondamento del giornalista tedesco le argomentazioni chiare scritte un mese fa da Bressanini su questo blog.

" A parte la critica all'idea sciocca che un "additivo" debba per forza essere in qualche modo tossico e "non naturale" (il sale da cucina e' un additivo, ad esempio) mi fa un po' ridere la faccenda dell'industria. E' circa un secolo (100 anni) che l'industria alimentare e i chimici studiano prodotti e processi. Alla fine del '800 c'era un forte contatto tra la scienza e gli Chef. Quando Liebig (chimico tedesco) enuncio' la sua teoria della sigillatura della carne, questa comparve immediatamente nei manuali di cucina francese (poi, vabbe', la teoria si dimostro' sbagliata, ma non venne mai tolta e si insegna ancora adesso :-p ). Nel momento in cui i cuochi si sono sentiti piu' degli artisti che dei "chimici empirici" hanno abbandonato i legami, e sono rimasti indietro rispetto alle conoscenze dei processi che scienziati e industria pubblicavano.

La tanto decantata ora cucina a basse temperature sono piu' di 100 anni che si conosce, con i dettagli delle temperature per i vari tipi di carne, ma e' solo ultimamente che i cuochi l'hanno scoperta.

Il merito che va a Blumenthal, Adria', Gragnaire e compagnia e' quello di aver ristabilito i contatti con la scienza, intesa come ricerca sulle materie prime e sui processi di cottura. Nessuno di loro sostiene di aver inventato l'agar-agar, o la metilcellulosa, o la gomma xantana. Loro semplicemente, invece che per le merendine, hanno utilizzato quelle sostanze in modo creativo.

Se poi i giornalisti non capiscono nulla dell'argomento e non hanno un minimo di prospettiva storica, beh, e' colpa loro...."

Domani seconda puntata di Striscia con le domande a Adrià.

FOTO SIGRID VERBERT

commenti 138

Suppongo che Striscia non abbia scelto la data della trasmissione a caso. Quello che non riesco a capire è se sono veramente convinti di essere benefattori o è solo per fare audience.

21 Apr 2009 | ore 00:05

E' ricicciato il discorso sulla chimica che fa presa su un pubblico di milioni di spettatori e la tesi precostituita, vedrai, sarà che un bel piatto di spaghetti...

21 Apr 2009 | ore 00:14

la stampa amica al servizio del potere risponde alle dure accuse di Striscia la Notizia.
Ci vuole un coraggio spudorato a sostenere davanti all'evidenza dei fatti una classifica falsata. Si sente felice ed orgoglioso a mostrare una farsa mondiale? Tutto studiato a tavolino. Dimenticavo...lei è amico di queste persone. Parliamo di cose serie o della squallida classifica degli amici? Il servizio di Striscia ha mostrato agli italiani il marciume che si nasconde dietro a questi personaggi disonesti.
Blumenthal intossica 520 persone e le autorità sanitarie non si sono mai pronunciate. Adrià vende polverine e additivi. Ma tutto questo pattume non ha niente a che vedere con la cucina.
Invece di parlare del soliti nomi, suggeriamo agli autori di STRISCIA di indagare sui soldi che prendono i giornalisti per costruire e monatare dei falsi miti. Le guide che falsificano la realtà. Cosa si nasconde dietro.
Scatterebbero tante manette.

21 Apr 2009 | ore 01:05

Sono un giovane cuoco alle prime armi
ho visto il servizio di Striscia e mi sento offeso per i piatti di Bottura, sembrava tutto di plastica.

21 Apr 2009 | ore 01:31

Penso che ognuno debba essere libero di fare ciò che vuole e anche di scegliere se maniare o no certi piatti. Io, da cuoco professionista, ammiro molto questi personaggi. Certo è un qualcosa di più che una semplice cucina. Tuttavia non mi pare che abbiano mai obbligato nessuno a mangiare i loro piatti... è una libera scelta. Per quanto riguarda blumenthal in realtà le autorità si sono dichiarate eccome. Hanno scoperto che non c'è stata nessuna intossicazione alimetare, bensì un dipendente del ristorante che aveva contratto un virus e aveva infettato un po' di gente.
A me piace molto striscia ma ricordiamoci che sono sempre al soldo del potere e dell'audience (riflettete sulla guerra spietata alla trasmissione dei pacchi... truccata o no combinazione è un format che va in onda nello stesso orario di striscia e fa uno share molto alto... a volte più di striscia... sarà un caso questa guerra???)

21 Apr 2009 | ore 02:49

accuse troppo vaghe amico mio! falsi miti? chi? come? quando? detta così non regge, troppo facile sparare nel mucchio. chi non le garba?

21 Apr 2009 | ore 08:04

Pattume? Si quello che hai scritto senza il minimo di una prova lo e' di certo.

21 Apr 2009 | ore 08:18

Caro Ferrero, se l'alta cucina a base di polverine e additivi (come dice lei) fa male alla salute, ebbene - faccio il mio testamento biologico - voglio morire così.
Per lei poco male, andrà da McDonald e camperà cent'anni......

p.s.: niente censure a striscia però, come a Santoro. Evviva la libertà di espressione in ogni forma.

Ad Majora

21 Apr 2009 | ore 08:37

Se su una bottiglia di vino venduta in commercio leggo "contiene solfiti", perché il Consumatore (con la maiuscola) non deve sapere quali additivi, e se fanno male, sono stati utilizzati per preparare un piatto in cucina?
Caro Bonilli, il Gambero Rosso non fu fondato da lei per difendere i diritti dei consumatori?

21 Apr 2009 | ore 08:48

Se i tipi come Marco Ferrero si brevettassero come tessuti, farebbero fallire la Dupont per quanto sono impermeabili! :-I

21 Apr 2009 | ore 08:54

Scusate ma per me il caso Fat Duck e' diventato una cartina di tornasole per esporre la totale indifferenza ai fatti di molti commentatori critici della cucina 'molecolare'. Quando dici:

Blumenthal intossica 520 persone e le autorità sanitarie non si sono mai pronunciate.

dici una cosa fuorviante. Primo, le autorita' (HPA) si sono gia' pronunciate in via preliminare. Hanno scritto:

the Health Protection Agency (HPA) has detected norovirus infection in six staff and eight diners and weaknesses in how staff sickness was identified and dealt with.

Quindi, i clienti colpiti accertati sono otto (dei 529 riportati); e si tratta di norovirus, che non c'entra niente con la cucina molecolare, (e metterei la mano sul fuoco che c'entra molto con tante cucine 'tradizionali' anche se meno eclatanti e non sbattute in prima pagina).

Secondo, HPA ha annunciato un report completo al termine dell'indagine. Dato che si tratta degli UK, stai tranquillo che l'indagine si concludera' a breve e il report finale ci sara'.

21 Apr 2009 | ore 09:12

A striscia si parla anche di soldi,e quando girano soldi per utilizzare certi prodotti il dubbio viene.Per coloro che giudicano e creano questi fenomeni stellati,la domanda è :sono in grado di giudicare,che basi anno,ho se gli parli di un fondo bianco comune non sanno di cosa parli.Come credere a questi sig. che giudicano? "SI ERA DIMESSO IL NOSTRO CHEF DI CUCINA,ALLORA IO CHE NON SAPEVO NULLA DI CUCINA,MI SONO IMMERSA SUI LIBRI, E DOPO SEI MESI E' ARRIVATA LA PRIMA STELLA MICHELIN(IL SORRISO)ATTUALMENTE TRE STELLE.FENOMENI che costruiscono la casa dal tetto.Il Sig.Adria primo cuoco al mondo:si nella chimica.

21 Apr 2009 | ore 09:47

Arriva qui uno e lancia accuse da querela perché, se ho ben capito, afferma che i giornalisti (quali? quando?) prendono soldi per costruire dei miti.
Che Striscia ha mostrato il marciume (quale? non ha fatto vedere nulla che fosse non legale, il chimico ha detto si, forse, potrebbe... alle domande dell'inviato di Striscia) e che Blumenthal ha intossicato 529 persone e questa è la sciocchezza che qualifica Marco Ferrero che dice il falso, cioè E' UN BUGIARDO perché come scrive Man, che vive in Inghilterra e riporta le cronache dei giornali, le persone intossicate sono 8 (non 529) e la Health Protection Agency ha accertato che sono state colpite da norovirus, che con la cucina molecolare non c'entra nulla.
Insomma, la cattiva circolazione delle informazioni e la faziosa puntata di Striscia funzionano meglio della Disinformazja di staliniana memoria :-))
Le persone serie si mettano l'animo in pace e congratulazioni al bravo Massimo Bottura.

21 Apr 2009 | ore 09:51

Dato che alcuni insistono a rilanciare il tema norovirus aggiungerei un link: http://www.timesonline.co.uk/tol/life_and_style/health/article3134286.ece
Per chi non ha voglia di leggere tutto, riporto solo due dati: dagli studi condotti in USA pare che la metà delle intossicazioni alimentari (in assoluto) siano causati da norovirus; la Health Protection Agency (HPA) stima da 600.000 a un milione di casi all'anno.
Mi sembra evidente che continuare a metterlo in mezzo in questa discussione sia completamente insensato dato che riguarda ristoranti di tutti i generi, mense e ambienti domestici - non certo la cucina molecolare!!!!

21 Apr 2009 | ore 09:53

Gentile Stefano Bonilli, complimenti, un gran bel blog.
Però a parte qualche rarissimo eccelso contribuente alla cucina nazionale penso che i preparatori...scuola alberghiera internazionale e squolla alberghiera italiana; come da mio opinabile pensiero.
Circa due anni fa leggevo sul Gulf News (http://www.gulfnews.com/home/index.html) , il quotidiano in lingua inglese più importante di Dubai City, che venivano stanziati circa 2,7 mld di dollari per la creazione di una scuola di formazione alberghiera a supporto del grande sviluppo turistico e della necessità di proporre del personale altamente qualificato per la ricettività di quel paese.
Al primo esame si potrebbe ritenere un’ottima iniziativa ma non certamente nuova poiché in perfetta sintonia con le metodologie di alcune grandi, serie e professionali catene alberghiere che già da anni destinano una buona percentuale del budget a corsi di aggiornamento interno.
Dubai City non ha siti Unesco e non dispone di alcun patrimonio artistico-culturale naturale o retro-attivo ma si sta prepotentemente affacciando nell’elite mondiale turistica che rappresenta una buona fetta del movimento monetario della nazione.
Le altre risorse sono il petrolio (10%) e gli interscambi con gli altri stati degli Emirati Arabi attraverso il porto ed aeroporti.
Come dire; stanno lavorando molto bene ma non hanno inventato niente di nuovo mentre noi non stiamo affatto lavorando bene e non riusciamo neanche a mantenere o programmare quello di cui negli anni addietro eravamo campioni.
Ma veniamo alle scuole alberghiere!
Come già detto in un precedente l’Italia negli anni ‘50/’60 e ’70 disponeva di ottime scuole alberghiere che ci permettevano di stanziare nelle primissime posizioni mondiali da cui fuoriuscivano grandi future personalità dei vari settori alberghieri e ristorativi.
Infatti non vi è una sola sezione alberghiera in cui non siamo stati i promotori sia in didattica che in creatività; lo stesso Leonardo Da Vinci, un esempio su tanti, fu grandissimo ideatore nella Roma dei Cesari nel 1489, in occasione delle nozze di Giangaleazzo Visconti e Isabella d’Aragona, dell’allestimento del banchetto nuziale dove fecero capolino per la prima volta al mondo i tovaglioli ed il modo di servire le portate.
Da quell’occasione nascono appunto i servizi alla francese, russa ed italiana ben contornati dall’eleganza dei servitori che volteggiando musicalmente deliziavano i commensali.
Cose d'altri tempi ma intonate all'epoca.
Mentre adesso?
Adesso prova a chiedere cosa sia il filo nella ‘mise en place’ in un tavolo reale; uno su mille ti risponderà e forse neanche quello, docenti o presidi compresi.
Le cause di questa debacle sono molteplici; lo stipendio di un docente corrisponde alla paga di un lavapiatti stagionale e quindi è immaginabile la volontà dei buoni preparatori ad affrontare questa istruzione e detto porta conseguentemente al deterioramento di gran parte delle istituzioni scolastiche presenti nello stivale.
La EHL di Losanna, internazionalmente ritenuta la migliore scuola alberghiera del globo e personalmente visitata in più occasioni a livello informativo, ha variegati programmi di formazione e gli standard sono affinati con precisione svizzera mentre governi, associazioni professionali e scuole superiori di una decina di paesi hanno chiesto all'EHL di guidare lo sviluppo delle loro scuole professionali alberghiere, tra cui gli Emirati Arabi.
La LCB di Adelaide in Australia, The Hague in Olanda fondata dall’Horecaf, Finlandia e poche altre hanno capito che la qualità non è solo nel management direttivo ma la parte qualitativa integrante proviene dalla cucina, sala, bar, camere, reception fino alla maintenance o alle lavanderie attraverso deposito e quant’altro del meraviglioso settore.
In Italia invece l’attenzione è principalmente rivolta al direttivo alberghiero (direttore o F&B) con la giornaliera creazione di nuove realtà di Master, corsi o stage confermati dall’innumerevole periodica e logorroica ricezione (attraverso la posta Mail) di nuovi corsi per queste posizioni lavorative.
Mentre ho ben presente il valore o l'utilità che i partecipanti, alla fine dei quali, ne ottengono di fronte alla realtà lavorativa.
Ma per piacere!
Le scuole alberghiere sono ritenute e scelte per lo più in base alla facilità per l’ottenimento del diploma, dopodiché viene abbandonato dagli studenti ogni interesse a proseguire il mestiere e causa è anche l’invogliamento che i docenti non riescono a dare agli alunni, comportando l’inserimento di personale estero senza nessuna cultura alberghiera, ma a basso costo.
Il risultato lo conosciamo come conosciamo l’interesse delle istituzioni governative alla risoluzione del problema e mentre Dubai City impegna tutti quei soldi per il miglioramento programmatico, noi continuiamo con il nulla!
Tutto questo mentre le 10.000 associazioni (l’armata di 800.000 prs.) di varia natura discutono improduttivamente il calo nel settore!

P.S.: Ho intenzionalmente trascurato di parlare di tutte le forme di marketing turistico a causa della sua grande importanza ... cosa di cui intendo approfondire in un prossimo.
Luciano Ardoino
Fonte: http://tuttosbagliatotuttodarifare.blogspot.com/

21 Apr 2009 | ore 10:11

Per riportare il discorso in tema, comunque, possiamo anche ammettere, serenamente, pacatamente, che la classifica e' per certi versi 'just a bit of fun', come uno degli stessi giudici (Jay Rayner, un critico noto negli UK) ha concesso su e-gullet proprio ieri. Non ci sono questioni sinistre di corruzione o chissa' cosa: e' un gioco (sia pure con riflessi commerciali).
Ci sono certe regole del gioco, e la classifica riflette alla fine alcuni criteri 'geo-politici', alcune idiosincrasie, molti passaparola e, in parte, ovviamente, anche i meriti oggettivi dei ristoranti. Certo fra St John (numero 14, cucina tradizionale di frattaglie, davvero 'niente de che' sopratutto per chi ha esperienza di cucina italiana/romana) e Cracco (numero 22), io, pur amante della cucina tradizionale, andrei mille volte da Cracco!

21 Apr 2009 | ore 10:14

Scusate ma invece di giudicare se Striscia fa o no bene il proprio mestiere o se i giornalisti sono complici o no! Perchè non affrontiamo il problema "presunto". Va informato il cliente dell'uso di eventuali addittivi chimici? Fanno male? Sono nocivi?
Qualche info riguardo?
Raffaele

21 Apr 2009 | ore 10:35

Io penso che molti di noi siano inconsapevolmente etere guidati. Se poi una cosa la dice la mitica Striscia oltre ad essere sicuramente vera assurge immediatamente a totem inamovibile, a moloc. Già, Striscia con belle inchieste sul territorio, si è arrogata il diritto di poter discettare su tutto e tutti senza sentire il dovere di un approfondimento specifico poco compatibile con i suoi tempi e ritmi televisivi. Allora vai con lo slogan urlato, imbellettato, di facile presa....loro si che le suonano di santa ragione senza guardare in faccia a nessuno! Ma fatemi il piacere!
I potenti, il potente, mai sono stati attaccati nei gangli seri della loro fortuna, del loro accumulo, della loro vita privata libertina rispetto ad un'esteriorità politica bigotta e ferventemente cattolica.
Ben altro programma era "Mi manda Lubrano", vero Bonilli?
Comunque, non voglio ripetermi ma la pochezza culturale dietro certi interventi è disarmante ed avvilente. Val la pena fargli da cassa di risonanza?
Ciao

21 Apr 2009 | ore 10:50

Scusa Raffaele ma le centinaia di commenti nei post precedenti su questo tema (linkati qui sopra) li hai letti?

21 Apr 2009 | ore 10:52

Prima vorrei però capire cos'è un additivo.

Nel senso, mia nonna aggiunge tutt'ora ai Roccocò l'ammoniaca in polvere, come prevede la ricetta. Dovrebbe avvertire chi li mangia?
La noce moscata può essere tossica in dosi eccessive, devo avvertire i commensali quando preparo la besciamella?
E il prosciutto cotto con i nitriti? Il lievito per dolci? Il caglio chimico utilizzato per tutti i formaggi? I coloranti alimentari presenti ovunque?
Ma il meglio deve ancora venire. Tutti quelli che tanto criticano la cucina "scientifica" o molecolare dovrebbero non mangiare alcun alimento che usa aromi artificiali, nessuno sa come siano composti.

21 Apr 2009 | ore 11:02

Sono una giornalista enogastronomica e trovo che le accuse di disonestà da parte di Marco Ferrero siano provocatorie e infondate. Non sono amica dei super-chef, non prendo soldi da nessuno se non dal mio editore e non creo falsi miti o contribuisco a dare informazioni faziose e false. Probabilmente il signor Ferrero ha un'idea tutta sua di questo lavoro complice un certo senso di invidia per chi, diversamente da lui, ha il "potere" di parlare e farsi ascoltare da un numero molto alto di persone. Infine, Blumenthal, Adrià e Bottura non obbligano i clienti, peraltro consapevoli di ciò che verrà servito nel piatto, ad andare nei loro ristoranti. Per cui chi non approva può anche rimanere fuori dalla porta. L'agar-agar, potente gelificante, è un prodotto naturale a base di alghe e sulle altre "texturas" ha parlato diffusamente Bressanini. L'ignoranza è il male più grande...proviamo a liberarcene.

21 Apr 2009 | ore 11:04

Gentile Bonilli,

sono in Inhgilterra, leggo queste notizie del servizio di Striscia su el Bulli e la voglia di tornare va ai minimi storici. QUale é il senso di fare un'informazione di questo tipo? Io penso che sia necessario che chi come lei ha fatto per anni conuicazione ad altissimi livelli, trovi il modo di fare una campagna informativa che spieghi davvero alla gente come stanno le cose su quelle stesse reti. La mia preoccupazione é che un programma seguito come é Striscia possa davvero mettere nella testa alle persone queste balle e allora poi hai voglia a spiegare alla gente che l'Agar nella cucina cinese lo usano da secoli e che Bottura non fa male alla salute piú di quanto non lo faccia un arrosto della nonna cucinato con etti di burro... bisogna troare il modo di fare controinformazione, i servizi di Striscia cavalcano solo la fama di cui la cucina gode al mamento, ma potrebbero fare un danno incredibile, perché in Italia la gente é convinta che ció che dice Striscia sia la Bibbia...

21 Apr 2009 | ore 11:12

Mi sembrava che la discussione fosse virata verso la bontà delle critiche di Striscia e se il caso Blumenthal era da mettere o meno nel calderone!!!
Sbaglio?

21 Apr 2009 | ore 11:15

Sig.BONILLI, i soldi era riferito alle affermazioni del giornalista tedesco JORG ZIPPRIK dati dall'azienda chimica INICOM fondi pubblici (U.E.).Se non era chiaro facevo riferimento anche (soldi per usare certi prodotti).

21 Apr 2009 | ore 11:24

I 50 migliori al mondo. Come tutte le classifiche ha un suo grado di affidabilità e può certamente subire l'influenza di qualche lobby di potere gastronomico, come accade un po' ovunque. Certo l'autorevolezza dei membri dovrebbe garantire una certa autorevolezza alla classifica anche se, vista la lista della giuria italiana, mi fa specie che manchi qualche nome eccellente e autorevole della critica nazionale.
Massimo Bottura. E' uno degli chef che mi piace, per la cucina che crea (di grande emozione), per la nobiltà d'animo e per la cultura che possiede. Un esempio da seguire.
Cucina molecolare. Il termine non mi piace molto, in genere non lo uso, ma per capirci. E' una cucina che mi incuriosisce, a cui periodicamente mi avvicino, ovvero ogni tanto, portafoglio permettendo, mi concedo una serata di giochi, come un bimbo al lunapark. A volte torno a casa estasiato altre meno.
Striscia la notizia. Il servizio sulla cucina molecolare nel suo insieme non mi è piaciuto, concordo con l'accusa di tesi precostituita, qualche pressapochismo e un po' di ignoranza sulla materia. Però ha il merito di porre la questione della trasparenza dei menu, su cui sono d'accordo. Vorrei sapere cosa mi danno da mangiare, visto quello che pago.
Additivi chimici. Non ne so moltissimo, non sono un chimico, mi fido di quello che dicono gli esperti. Ho capito che non fanno male, al massimo si va in bagno una volta in più o si accusa un po' di flatulenza. Poco male... però se vengono utilizzato in un piatto LO VOGLIO SAPERE. Non voglio che mi si dica: è aria di prezzemolo, si si tutto naturale.
Tutto qui. Senza gridare allo scandalo.

21 Apr 2009 | ore 12:03

Credo che nella puntata di stasera vedremo un Ferran Adrià incalzato di domande... il tutto montato in modo da aderire perfattamente al fine del servizio (che concordo sarà "mangiate spaghetti!"). Mi fa piacere che nei esperti quanto nei seplici appassionati (io) questo servizio abbia sollevato una certa indignazione per il pressapochismo con cui è stato confezionato, specialmente per chi conosce e ammira la passione con cui Bottura conduce il suo ristorante (casualmente sabato saro' li e sono convinto che trovero' cmq il locale pieno). Credo anche che per motivi prettamente pratici sia assolutamente impraticabile obbligare i ristoratori a specificare gli ingredienti che utilizzano (tutti sanno che la noce moscata è tossica se presa in quantità eccessive)... in fondo basta un po' di informazione. Forza Massimo! ;-)

21 Apr 2009 | ore 12:20

Quello che mi era sembrato di capire negli ultimi giorni però è che in realtà è il termine "additivo chimico" a essere improprio in questo caso. E facendo attenzione a quello che dice il chimico (o cosa ere, non ricordo il nome) intervistato da Striscia credo che indirettamente lo confermi anche lui: non posso ascoltare il pezzo ora ma potete riascoltarlo voi, il punto è quando l'inviato chiede se sono additivi chimici e lui risponde che "potrebbero anche essere definiti così" (più o meno).
Quindi il problema è a monte!

21 Apr 2009 | ore 12:24

non ha senso gridare alla scandalo, Striscia ha fatto vedere quello che noi cuochi sappiamo da tempo. Trovo giusto che il cliente debba essere informato e decidere se comprare o meno.

21 Apr 2009 | ore 12:32

bell'intervento

21 Apr 2009 | ore 12:48

Un'osservazione nel merito della classifica.
Posto che tutte le classifiche - anche quella degli Oscar funziona così - lasciano il tempo che trovano, se le si analizza, bisogna cercare di decifrarle, di capirne il senso.
Adrià è fuori discussione, ha un impatto mediatico e di storia personale giganteschi ma gli altri fanno intravedere, per esempio, l'importanza di andare ai convegni internazionali e, non c'è dubbio, tanto Bottura che Cracco, partecipano a molte di queste manifestazioni mentre Pierangelini no e anche Alajmo è molto restio a viaggiare.
Poi guardando sempre la classifica, il terzo posto nel mondo!!! come quella del Noma di Copenaghen di Redzepi stupisce e sa tanto di lobby in azione, io lì al terzo posto ci avrei messo Andoni, che invece è quarto, mentre, non sono d'accordo con Vizzari, che commenta sulla Repubblica, lo Chateaubriand di Inaki, a Parigi, lo trovo nella giusta posizione... ma in fondo tutti questi sono ragionamenti da addetti ai lavori perché molto pochi, a fronte della platea di milioni di spettatori di Striscia, sono coloro che andranno a visitare alcuni di questi ristoranti.

21 Apr 2009 | ore 12:50

Ehm...non per scroccare informazioni...ma per curiosità dato che è uno dei pochi in cui posso dire che quasi certamente andrò e al momento non ho sottomano Repubblica: secondo Vizzari lo Chateaubriand è troppo in alto o troppo in basso?

21 Apr 2009 | ore 13:00

che significa lobby in azione? E' stato spinto ad ottenere quella posizione?

21 Apr 2009 | ore 13:02

Riporto un intervento fatto sul mio Facebook

http://www.new.facebook.com/home.php?ref=home#/profile.php?id=1366107766&v=feed&story_fbid=70497233442

da Chiara Giovoni : "ero presente a corso como 10 quando Striscia ha fatto irruzione con la telecamera con il faro a giorno..ho assistito alla scena bieca di un deficente che con una spocchia fuori da ogni ragionevolezza si ... Visualizza altroè fatto largo quasi a spintoni tra le persone presenti di "siamo di Striscia" come se fosse un alibi per la maleducazione..ho visto un Adrià educato e abituato a simili cose (immagino la cugina TeleCinco Grupo Gestevisión Telecinco, Gruppo Mediaset faccia uguale in spagna)
...ho visto un Adrà con approssimazioni successive di infastidimento e sinceramente...non ho capito.
Perchè Striscia, che si definisce al servizio del cittadino, non si occupa di qualche servizio pubblico realmente, invece di andare cafonamente a molestare uno chef che privatamente esercita nel suo ristorante e non obbliga nessuno a "sorbirsi" la sua cucina?..chimica o non, eccessivamente tecnica o meno..agli esperti e al gusto personale la scelta.."

21 Apr 2009 | ore 13:09

I giornalisti si conoscono a livello internazionale, Redzepi è molto simpatico e disponibile e il passa parola funziona anche per i cuochi :-))

21 Apr 2009 | ore 13:10

NARDONI:Urli nel deserto .Tu dici una cosa e qui ne capiscono un'altra,con rischio di querele.La tua domanda era chiara:I GIUDICANTI DELLE GUIDE SONO CAPACI O NO? Sanno cosa sono i fondi o tecniche di lavorazione?Hanno una trentina d'anni passati in cucina ad alti livelli? Altrimenti diventa tutto soggettibile. E poi spuntano le LOBBI che è un tutto dire.

21 Apr 2009 | ore 13:20

caro bonilli, che bel mondo!! Se uno è simpatico o amico va avanti. Quindi la classifica non ha valore? Molto bello il blog, complimenti.

21 Apr 2009 | ore 14:00

Tirato per i capelli ho "dovuto" scrivere un post sul mio blog
http://bressanini-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it/2009/04/21/il-finto-scoop-di-striscia-la-notizia/

Ora mi bevo un caffe' e poi mi leggo i commenti qui sul papero :-)

21 Apr 2009 | ore 14:42

Gli "additivi" sono ingredienti come altri! Allora un ristorante che fa la panna cotta dovrebbe scrivere che usa colla di pesce? Quanti si rifiuterebbero di mangiarla credendo che e' fatta con pesce? E se invece gli venisse detto che viene fatta con ossa e cartilaggini? Forse ancora meno gente sarebbe predisposta a ordinarla. Con gli anni abbiamo imparato a conoscerla e accettarla. L'agar agar e la stessa cosa ma totalmente vegetale e se ne usa in quantitativi minimi comparata alla colla di pesce e cosi per gli altri.
Perche' non ci chiediamo come mai certi biscotti sono ripieni di marmellata e crema al cioccolato e dopo la cottura sono cremosi dentro e croccanti fuori? Stessa cosa per le merendine (gia riportato)?
GIP ha fatto degli esempi dove alcuni ingredienti vengono usati in quantita' precise e nessuno si sogna di scrivere che sono nocivi (ammoniaca). Anche per fare alcuni tipi di olive ancora oggi si usa la calce viva e non e' morto nessuno.

Complimenti a Massimo Bottura.

21 Apr 2009 | ore 14:47

Non ci sono parole per descrivere l'ignoranza e la superficialità di questo servizio. Mentre Massimo viene celebrato, giustamente perchè è nei primi 50, (poi si sa che le classifiche sono un gioco ed è difficile stabilirle in accordo per tutti), qui in Italia lo ammazzano con un servizio che dimostra ancora una volta la nostra mediocrità.

Invito tutti quanti a leggere il bellissimo servizio di Dario Bressanini che potrà chiarire le idee confuse di qualcuno.

21 Apr 2009 | ore 15:15

Gli "Additivi" sono semplicemente delle sostanze (che non si usano normalmente come alimenti) aggiunti ad un alimento per una SPECIFICA FUNZIONE.

L'esempio stupido e' il sale. Non lo mangiamo tale e quale ma lo aggiungiamo alla pasta per.... salare :-)

Parlare genericamente di "additivi" e' uno sparare nel mucchio senza senso. Come gia' ricordato da molti la gelatina, ad esempio, e' un "additivo", perche' si aggiungere per gelificare ma non la mangiamo direttamente. Ha uno SCOPO. Ci faccio la panna cotta. Se pero' sono un cuoco creativo e voglio creare, ad esempio, una pallina di brodo caldo contenuto in una gelatina allo SCOPO di farla aprire in bocca, non posso usare la normale colla di pesce, perche' non regge quelle temperature.
E allora, SCELTO LO SCOPO, cerco tra gli additivi (ammessi dalla UE, quindi TESTATI E CONTROLLATI) un altro gelificante che soddisfi allo scopo. Bottura usa un gelificante che resiste alle alte temperature e racchiude il brodo di vongole e cozze che si apre in bocca.

Veramente, la polemica mi pare del tutto artificiosa.

21 Apr 2009 | ore 15:22


Riguardo ai soldi e a INICON: io non ho avuto modo di guardare i dettagli finanziari del progetto. Pero' le cifre che facevano vedere a striscia mi sembrano anche BASSE!

E' un procetto DI RICERCA europeo (perche' di ricerca stiamo parlando. Ci sono universita' coinvolte. Avete presente Herve' This?)
Ecco, quando io, povero sfigato chimico italiano chiedo soldi alla UE per fare ricerca, devo farlo all'interno di un progetto coordinato da molte persone (altrimenti manco ti filano). e tipicamente con 25.000 euro non ci pago neanche un post-doc per un anno. Perche' quei soldi tipicamente servono per pagare uno studente di post-dottorato. una borsa di studio insomma.

Ripeto: non ho modo di vedere i dettagli finanziari, ma se sono serviti per pagare magari qualche post-doc nel laboratorio di Adria' (quando il ristorante e' chiuso) per fare RICERCA su possibili usi di sostanze innovative (vogliamo dire la brutta parola? Additivi chimici!) in cucina, allora sono anche cifre estremamente basse.

21 Apr 2009 | ore 15:28

non è uno scherzo... presentazione avvenuta ieri
ragazzi mangiamo
il piatto "SINTETICO" che Hervé This ha realizzato con l'aiuto di Pierre Gagnaire.
Questa è cucina!!!!

21 Apr 2009 | ore 15:30

giulio, ma cosa dici. Mangiale tu queste porcherie

21 Apr 2009 | ore 15:34

Tra l'altro l'agar agar è un altro classico vegan - e se c'è una critica che spesso viene sparata a vegan e macrobiotici stretti è quella di essere maniacalmente eccessivamente salutisti. Qui, stessa sostanza, accusa opposta. Ma!!!!

21 Apr 2009 | ore 15:37

@ davide
rilassati, siete tutti stressati. La definizione di piatto SINTETICO è stata data da This.

21 Apr 2009 | ore 15:37

non ci posso credereeee. Se la notizia è vera viva Striscia la Notizia.

21 Apr 2009 | ore 15:46

Scusate, io non capisco molto di cucina molecolare o tecnoemozionale o altro, e non metto in dubbio le qualità dei cuochi esponenti di questa scuola di cucina, se non altro curiosa, però credo che un ristorante da 130 sterline a pasto (... o digiuno) non può permettersi una contaminazione di quel tipo. Forse è più corretto parlare prima di igiene e poi di qualità del cibo. Viva la salute!

21 Apr 2009 | ore 16:00

E poi il classico lievito da "torta della nonna" non è a base di polverine con nomi strani che sanno tanto di chimica?
Eppure non mi è capitato spesso di sentire commenti inorriditi a riguardo.
Leggendo qua e là i deliri sul web, mi sembra di capire che quello che entusiasma le folle è il fatto di associare la truffa e il non sano all'alta cucina - per cui tutti possono sentirsi molto fighi, furbi e ancora più etici per non esserci cascati come quei polli che buttano io soldi nei ristorantoni. :-(

21 Apr 2009 | ore 16:50

Per gli umanisti: budino. Per i molecolari: crème caramel. Per tutti: panna cotta.
Sono diversi? Sono uguali? C'è "chimica"? C'è colla? C'è agar? Sono buoni? Mio Dio ma stanno in piedi! Sballottolano! Ohibò sono pieni di additivi, cioè di sostanze che aiutano a stare in piedi. Addirittura Striscia fa vedere che non si muovono nel piatto.
Meglio una bella merendina o biscottino sano: in fondo l'etichetta dice grassi vegetali idrogenati: "grassi" ok, se pochi, figurati in un biscottino, "vegetali", perfetto, fa molto bio, l'idrogeno è nell'acqua...cosa c'è di più naturale?
Panna cotta per tutti.

21 Apr 2009 | ore 17:37

sono un pollo che non andrà mai in un ristorante molecolare a farsi spennare e venire la diarrea. Se sto male vado in farmacia non al ristorante.

21 Apr 2009 | ore 17:53

GRAZIE STRISCIA LA NOTIZIA

STAI SALVANDO LA NOSTRA PROFESSIONE

matteo - cuoco rigenerato

21 Apr 2009 | ore 18:07

A proposito del presunto scoop di striscia, mi è piaciuta una frase di Bressanini:

http://bressanini-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it/2009/04/21/il-finto-scoop-di-striscia-la-notizia/

“sparare” nel mucchio sugli additivi, contrapposti alla “buona cucina di una volta” (stile ma vuoi mettere un bel piattone di spaghetti?), senza distinguere QUALI additivi si usano è semplicemente indice di ignoranza. Di cui senza pudore si va addirittura fieri.

Credo non ci sia bisogno di aggiungere altro.

21 Apr 2009 | ore 18:08

Ma perche' chi contesta Adria' spesso ha i nick o scrive completamente in MAIUSCOLO? ;-)

21 Apr 2009 | ore 18:10

@ matteo: se per salvare la professione del cuoco c'é bisogno che striscia racconti balle siamo messi male. I Bottura, gli Adriá, i Gagnaire fanno tantissimo per il mondo della cucina, cosí come tanto hanno fatto Marchesi, Bocuse, ecc. Quando Marchesi faceva il raviolo aperto tutti a gridare allo scandalo, oggi stessa cosa per l'utilizzo di lecitine e agar agar, resta che invece di fare una riflessione sull'evoluzione del mondo della cucina ci si arrocca su dettagli per attaccare chi riceve (giustamente) fama per il fatto di innovare, ieri stravolgendo i piatti della tradizione oggi utilizzando ingredienti ai quali non siamo abituati...

21 Apr 2009 | ore 18:29

Sarebbe bene uscire da questo pantano, anche un po' marcio, della contrapposizione tra cucina e cucina (mi sono stufato della parola molecolare e in più credo si debba parlare di cucina contemporanea, punto).
Sarebbe bene discutere su cosa piace, su cosa diverte, su cosa fa pensare, su cosa soddisfa, perchè no, l'appetito: senza scoop, senza fazioni, cercando la qualità, o meglio, le diverse forme, i diversi aspetti della qualità.
Perchè la qualità può stare dappertutto, indipendentemente dal tipo di cucina. E' cucina e basta.
Il vero problema, in tutti i sensi, economico e di onestà intellettuale, è provare, sapere di cosa si parla: e non tutti possono andare da Adrià o da Bottura e confrontarlo con Giaccone o Zazzeri, piuttosto che con la trattoria o l'osteria di tradizione.
Per questo i discorsi stanno a zero: si fa quel che si può, con passione e curiosità, agli altri la melassa conformista e qualunquista che impera in questo paese.

21 Apr 2009 | ore 18:33

inquietante la notizia di Basi. In cosa consiste il piatto sintetico di This. Qualcuno ha notizie?

21 Apr 2009 | ore 18:52

Alain Ducasse dice: no alla chimica in cucina
da la stampa:
http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?

21 Apr 2009 | ore 20:05

notizia interessante navigando sul web:
Ettore Bocchia contro Adrià su cucina molecolare

21 Apr 2009 | ore 20:35

Adrià ha fatto una figuraccia mondiale a Striscia la Notizia. Bisognava dargli il tapiro.

21 Apr 2009 | ore 21:38

Spiace che nel giorno in cui il grande Massimo Bottura ottiene un risconoscimento così prestigioso si debbano vedere i penosi spettacoli messi in scena da Striscia. Comunque viva Bottura che finalmente è li in vetta. Caro Direttore quanto manca a Bottura per essere il numero uno, almeno in Italia?

21 Apr 2009 | ore 21:40

La non-intervista ad Adrià era già spessa, ma il finalone di quel tizio coi capelli bianchi della prova del cuoco è stato il tocco di classe che mancava. Veramente trash!!!
E dire che io stessa fino a qualche anno fa pensavo che i grandi ristoranti fossero una fregatura e tonto chi ci andava. Però poi è bastato un minimo di curiosità per capire che in realtà la scema ero io che mi perdevo un sacco di cose interessanti. Ma a quanto pare in Italia è considerato stupido cercare di superare i propri limiti, e furbo crogiolarsi nella certezza di sapere già tutto. Boh, contenti loro. Però se fossi al posto di chi si impegna da anni per fare le cose per benino e diffondere informazione corretta m'incazzerei come una iena!!!

21 Apr 2009 | ore 23:23

Mi sa che si ha la memoria corta: sul Fat Duck etc...
Ma si scherza davvero? Quanti coperti fa Bottura a sera? Quanti ne fa Iaccarino? O Pinchiorri? Mi sa che qui si vive su Marte...
Prosit!

ps: e tutto questo can-can per un premio, si fa per dire, premio..., assegnato da una multinazionale. Svizzera! Compliments! A molti, i complimenti. Ma non a tutti, ovvio...

21 Apr 2009 | ore 23:25

immagino che Ferran stia già ridendo

22 Apr 2009 | ore 00:12

Io sposterei l'attenzione ancora su un'altra cosa. Onestamente tutto questo polverone scaturito su un ristorante che da da mangiare ad al massimo 8000 persone all'anno, oltretutto a persone facoltose che si suppone sappiano di non andare a mangiare una amatriciana, mi sembra assurdo contando che in tanti anni di carriera Adrià non ha mai avvelenato nessuno ne tanto meno ucciso. In certe quantità queste sostanze possono nuocere... anche l'aspirina in certe quantità "può" nuocere però la vendono ancora.
Perchè invece questa bufera non viene alzata su posti come Mc Donalds? locali alla portata di tutti che trasmettono pubblicità ingannevoli di famiglie felici che si nutrono equilibratamente a colpi di patate fritte e coca cola. Posti in cui vanno i nostri figli, prezzi bassi e informazioni ingannevoli. E dire che in America vittime di questa "ristorazione" ce ne sono state abbastanza... Cosa c'è dietro tutto questo can can?

22 Apr 2009 | ore 01:35

La seconda parte del servizio è se vogliamo ancora più stupida della prima...povero Ferran, uno dei più grandi artisti del 21esimo secolo trattato in questo modo da un tizio come quello....mentre lo guardavo mi vergognavo di essere italiano.
Per fortuna ci sono altre cose che mi fanno esser fiero.

22 Apr 2009 | ore 02:17

Giusto Luca: ma quelle sono le vere lobby e che pesano con gli investimenti pubblicitari sui media, tanto per dire la cosa più lineare

22 Apr 2009 | ore 05:45

Buongiorno! Scusate, ma CHI vede Striscialanotizia? Ma veramente si puo' pensare che un servizio a Striscia possa essere controproducente per un Adria' o un Bottura? Che una persona che pende dalle labbra della trasmissione di Canile 5 possa essere un cliente del Bulli? O di Bottura?
Adria' e Bottura sono dei gentleman della ristorazione, che molto poco, fortunatamente, hanno da spartire con i ''cafonal'' per dirla con Mr Dagospia. Apppproposito: Bottura, che ne sa di cucina, di musica ma anche di orologi, non porta un Rolex, che invece indossa il cuoco del nostro Berluscao. Ma un Aquanaut di Patek Philippe...
In ogni caso un consiglio: provate il Mirazur di Mentone.

22 Apr 2009 | ore 06:47

Non so quanti fedeli ascoltatori di Striscia possano essere interessati a mangiare da Adrià o da Bottura - penso pochi. Di sicuro però alimenta un certo tipo di chiacchiericcio di rimbalzo in giro per il web e il passaparola da bar e un atteggiamento sbruffone che secondo me è semplicemente stupido. Oh, a proposito di musica...poco fa ascoltavo "Everybody knows" di Leonard Cohen (la versione cantata da Rufus Wainwright a me piace un sacco, tra l'altro) e ripensando ai discorsi su questo post riflettevo su quanto siano insidiose e limitanti le convinzioni..."si sa che", "tutti sanno che". Generalizzazzioni basate su presupposti traballanti, che in questo caso partono da Adrià e Bottura, ma il passaggio successivo è che l'alta cucina e i grandi ristoranti sono tutta una montatura, quello ancora successivo che tanto il cibo è più o meno tutto uguale e tanto la cucina della mamma è la più buona del mondo. Non mi sembra un modo corretto di fare informazione né di premiare chi lavora bene e penalizzare chi lavora male!

22 Apr 2009 | ore 09:12

Per Federico di San Giorgio...Mi dispiace contraddire, ma non è necessario sapere di orologi per portare un patek philippe... basta avere i soldi. E il rolex non diventa cafone perchè lo porta chi ci sta antipatico. Così come un ristorante non dovrebbe diventare chic solo perchè fa un marketing di tendenza

22 Apr 2009 | ore 09:31

Mi hanno colpito l'educazione, la persistenza e la pacatezza di Adria' nei confronti di quel 'giornalista' scomposto ed esagitato. Molti al posto suo avrebbero perso la calma.

Tornando alla classifica, negli UK sta facendo scalpore l'eliminazione di Gordon Ramsey non solo dai primi 50, ma addirittura dai primi 100. Il suo ex-protege' e attuale nemico Marcus Wareing del Ristorante Petrus (che ha vinto il 'breakthrough award') ha detto una cosa interessante (soprattutto per Gagliardi:)): 'In today's world a chef is only going to be successful if he's in the kitchen. People want more than a name.'
Stare in cucina. Non sembra avere aiutato Pierangelini, pero'...

22 Apr 2009 | ore 09:43

Caro Pikke, non sono suff i denari... chi ha denari, vedasi il Bria nazionale... compra un Buti, non un Patek! Marcus Wareing sta diventando grande ed il Petrus e' un posto dove si cena ottimamente: del resto il Berkeley e' una garanzia, anche se poi gli inglesi preferiscono il Brown's, di Sir Rocco...
Anyway, credo che Striscia abbia fatto l'ennesima ''cafonata'', a quel che leggo qui e la'. Ohibo': non guardo Canile 5, mi spiace....

22 Apr 2009 | ore 09:52

Comunque, tornando a bomba, avreste dovuto vedere i due servizi dedicati dal TG "prime time" delle 21 della TVE spagnola... Come sono contenti, come sono orgogliosi... che invidia... E qui ci si apposta per vedere se il migliore, o uno dei migliori, ristoranti d'Italia riapre o no....

22 Apr 2009 | ore 10:13

Sono d'accordo che i soldi non siano sufficienti, ma un aiutino lo danno. E sono d'accordo sul fatto che striscia abbia fatto una cafonata. Anche perchè stiamo comunque parlando di arte (i cuochi sono artigiani che in alcuni casi diventano artisiti). Si può non essere d'accordo, può non piacere, ma far quasi passare Adrià per un mascalzone, mi sembra davvero troppo. Se fossi striscia davvero seguirei la filiera di Mc Donald, e poi, solo poi, farei analizzare le creazioni di Bottura

22 Apr 2009 | ore 10:14

Di sicuro il 99% degli ascoltatori di striscia non è interessato a mangiare in un certo tipo di ristorante... pero' stamattina ho notato una cosa interessante: in ufficio praticamente tutti conoscono la mia passione per la cucina d'avanguardia (e di eccellenza in generale), e ho dovuto catechizzare almeno 3-4 persone che sono venute a dirmi "Visto? Te l'avevo detto che sono porcherie...". Per fortuna il post di Bressanini è stato mooooolto utile per riportare un po' di ordine :-)

22 Apr 2009 | ore 10:21

Avete notato il tono spocchioso con cui Laudadio sul fine servizio ha salutato Adrià? "Arrivederci Grande Chef!". Da spaccargli una mazza da 10t in testa (City Hunter docet)

22 Apr 2009 | ore 10:23

Ragazzi, per cortesia... E' come essere abbonati a ''Domus'' e prendersela con ''Chi'' perche' ha parlato male di Norman Foster. Andiamo! Mi meraviglio si continui a discutere di Striscia e di quella robaccia. Ora, capisco l'avessero fatto a Report! Ma SSSSSStriscia, orsu'!

22 Apr 2009 | ore 10:31

Lo so...infatti anche a me già da ieri è iniziata la sequenza: 1. "Hai visto che Striscia ha svelato che il cuoco più famoso del mondo cucina con gli additivi chimici?"
2. "Ma anche quei cuochi che piacciono a te fanno quella cucina lì molecolare?" Uff!!!

22 Apr 2009 | ore 10:46

Per ritornare in argomento, il premio a chi viene dato?
al ristorante dello chef, oppure allo chef del ristorante?

22 Apr 2009 | ore 13:00

esprimo il mio dissenso per la mancanza di conoscenza della materia che esprime striscia la notizia. non ne hanno un'idea! la chimica, come dicono, è da sempre nell'alimentazione, usare degli addensanti non è un problema, conosci la materia che hai sotto mano e confezioni un piatto. nessuno ti obbliga ad andare a mangiare da ferran adrià, nessuno. però adrià ha una richiesta di 2.000.000 di coperti l'anno, ne soddisfa circa 8.000. cosa sono tutti imbecilli?
perchè striscia non è andata a vedere come vengono riciclati i formaggi andati a male e trasformati in prodotti freschi? ci si stupisce per "l'aria", ma è fatta col sifone e il CO2 come la panna montata. e allora? ci sono ristoranti che sono chiusi per mancanza cronica di igene. per non parlare dell'olio d'oliva extra vergine che viene confezionato usando olive acquistate all'estero e con una minima parte delle nostre; o del cioccolato che l'UE stabilisce che può essere fatto con il surrogato. ma per piacere, prima che si informino bene di cosa devono trattare. meno arroganza.

22 Apr 2009 | ore 13:50

Il problema secondo me non riguarda Adrià o Bottura o Cracco ecc.. loro sanno quello che usano e come utilizzarlo.. il problema è di quei "cuochini" improvvisatori che utilizzano le Texturas
sensa criterio o per rimediare a degli errori.. ES ho sentito "cuochini"dire di usare un pò di xantana per legare una salsa d'agnello.. per questo quindi penso che un pò più di informazione serva ..nessuno l'ha mai fatta ,ora ci è arrivata striscia in una maniera non molto professionale.. peccato,,
Sulla salute voglio ben sperare che tutto ciò che troviamo in commercio con il marchio UE sia ben controllato e non dannoso mi preoccuperei di più delle nostre mozzarelle alla diossina o del parmigiano grattuggiato prodotto con latte cancerogeno..

PS. Caro Direttore cosa ne penserebbe se si proponesse al ministro della istruzione di inserire nella scuola dell'obbligo 2 ore a settimana di educazione alimentare ???

Magari inserendo Lei come direttore del progetto...tO.. le ho trovato un bel lavoro:) :)

complimenti...

22 Apr 2009 | ore 15:31

caro Bonilli mi permetto di suggerire da incompetente di ritornare ad argomenti come il post di Iaccarino e non ripetere cose che fanno tutti. Che barba discutere sempre sulla cucina molecolare.

22 Apr 2009 | ore 15:45

Non c'è da ringraziarmi: oltre a quello prescelto dal 99% degli interventi, il tuo mi sembra un modo diverso e (anche questo) giusto di leggere le classifiche.

22 Apr 2009 | ore 16:00

Concordo con marisa alessi: che barba!
Chi apprezza la cucina molecolare, sbava per Adrià e Company, chi no, per Pierangelini e Compagnia... i primi criticati per l'uso di sostanza chimiche, i secondi perchè assaggiano la salsa e non cambiano il cucchiaio!!
A ognuno il suo!

22 Apr 2009 | ore 16:19

Il mattino seguente ho scritto un post( molto duro e cruento) in merito a questa triste vicenda...che come sempre vede gli italiani ultimi al mondo qaundo c'è da far quadrato davanti certe vergogne...Non difendo la categoria sia chiaro.Difendo la CORRETTEZZZZZZA d'informazione...che in questo caso è venuta meno. Far presa sulla gente dando in pasta certi nomi illustri dicendo chimica =tossicità...Troppo riduttivo, semplicistico. INDECENTE!

22 Apr 2009 | ore 17:09

Pero'... ora visto che Canile 5 ha colpito la ''casta'' tutti a gridare all'untore... Bravi, bravi, bravi... E qundi? Quando gli ''amici'' di Bonilli organizzavano i BOBI, ''boicottateilbiscione'' dove eravate? a fare la calza o il brodo con il doppiobrodoliebig?
Anche qui enema, enema: doppia scatola!!!!

22 Apr 2009 | ore 17:44

In ogni caso alla faccia dei canilici cinquosi questa cena pranzero' a L'Astrance... prrrrrrr!!!!!

22 Apr 2009 | ore 17:56

Sull' argomento, concordo con Bressanini. Confesso di non aver letto i commenti precedenti. Non vorrei passare per "talebano" ma la classifica citata è figlia di un prodotto Nestle(acqua S.Pellegrino), eticamente da evitare. I perchè, della mia affermazione nel web si sprecano. Una cosa è la conoscenza delle ragioni chimico fisiche delle trasformazioni anche culinarie, un'altra è l'operato di certe multinazionali. Multinazionali che poi ci raccontano le storie del nostro mondo, dopo averlo depredato. Scienza e conoscenza in primis, ma poi lo schierarsi, la scelta, sono civilmente indinspensabili. Fate parte dello zoccolo duro, spaghetti e fettina di manzo, la vostra ansia gastroenterica è soltanto consolatoria: Non ci sono problemi. Lasciateci laicamente sperimentare piatti nuovi,senza l'ausilio deela Nestle.

22 Apr 2009 | ore 22:26

Portate H2O al punto di ebollizione ed aggiungete cloruro di sodio ed i seguenti ingredienti in forma di massa solida:

Acqua (g) 10,8
Proteine (g) 10,9
Lipidi (g) 1,4

Glucidi
Carboidrati (g) 79,1
Amido (g) 68,1
Solubili 4,2

Fibra alimentare totale 2,7
Fibra alimentare Insolubile 1,55
Fibra alimentare Solubile 1,15
Sodio (mg) 4
Potassio (mg) 192
Ferro (mg) 1,4
Calcio (mg) 22
Fosforo (mg) 189

Tiamina (mg) 0,10
Riboflavina (mg) 0,20
Niacina (mg) 2,50
Vitamina A (mg) 0
Vitamina C (mg) 0
Vitamina E (mg) tr

Lisina 219
Istidina 226
Arginina 395
Ac aspartico 509
Treonina 314
Serina 568
Ac. glutamico 3512
Prolina 1189
Glicina 354
Alanina 359
Cistina 255
Valina 544
Metionina 183
Isoleucina 455
Leucina 834
Tirosina 310
Fenilalanina 542
Triptofano 105

Non ci crederete ma ho solo detto più o meno di "calare la pasta", eppure non si scandalizza nessuno. Tutta la cucina è chimica, l'importante è che i cuochi siano consapevoli di ciò che fanno. Consapevolezza vuol dire conoscenza. Ovviamente ciò che non si conosce fa paura!

22 Apr 2009 | ore 23:23

Sono assolutamente schierato a favore della innovazione e della ricerca .
Si può criticare un cuoco perchè non piace, ma non perchè utilizza questa o quella tecnica
La cucina molecolare non esiste , è una stupida e abbastanza irritante invenzione giornalistica di cui ora facilmente si può dibattere dicendo un mucchio di fesserie
Esiste la cucina come espressione della cultura che rappresenta .
I prodotti “nuovi “che sono sul mercato , servono e non sono pericolosi , pericolose semmai possono essere le persone che non ne sanno fare uso .
Spesso , si nasconde la propia incapacità a cogliere l’uva dicendo che l’uva non è buona e questo perchè non sempre lo sviluppo delle cose è legato al progresso intellettuale delle persone.
Ma a quanto pare siamo perfettamente in linea con i tempi …è meglio che il nuovo e il diverso facciano paura , perché alla paura si reagisce con la violenza e per controllare la violenza ce ne vuole una piu grande …
I cuochetti che criticano senza rispetto Massimo Bottura o Ferran Adria tali sono e tali rimarranno .
m

.

23 Apr 2009 | ore 01:51

Federico, il problema non è che Striscia possa nuocere o meno ad Adrià o a Bottura che sicuramente non risentiranno di tutto ciò. Il problema è che Striscia sicuramente nuocerà alle centinaia di ristoranti sconosciuti che si barcamenano per fa quadrare i conti a fine mese e che magari nel menù qualcosa di molecolare lo mettono. Mi sembra una mancanza di rispetto verso chi lavora onestamente senza sovvenzioni. un po' come la storia dei cartoni della pizza che erano velenosi... in quelle settimane la gente si faceva le paranoie a comprare le pizze da asporto...

23 Apr 2009 | ore 05:57

Parole sante quelle di Uliassi che spazzano via l'ignoranza di tanti interventi.
Ci si vede il 7 maggio Mauro quando i tonni non saranno ancora "sgulmiti"....

23 Apr 2009 | ore 07:52

Bye bye cucina molecolare e grazie a striscia! Capisco che ci sono interessi importanti (la Givaudan ha un bel fatturato), ma negli ultimi anni alcune cose sono sempre più chiare: la gente NON vuole mangiare chimici, non vuole mangiare cibo modificato geneticamente e inanzitutte vuole sapere che c'é dentro.
Ricerca e high tech? Va bene per la macchina o l'ipod ma non per cose che uno mette in bocca.
Avranno detto anche ai soldati americani che la ricerca era interessante prima di farli assistere ad una esplosione nucleare nel deserto?
... und tschuess!

23 Apr 2009 | ore 08:15

Che pena vedere ieri a Striscia Iannone, sbraitare contro la cucina "chimica" e contro gli additivi che ..."FORSE fanno male"... E questo è un cuoco emergente già famoso. E' triste constatare che ormai siamo al muro contro muro, gli avanguardisti contro i tradizionalisti, i chimico-molecolari contro i paladini delle tre T tanto a care, pericolosamente per le derive retoriche che producono, a Raspelli. E bisogna per l'ennesima volta constatare che che gli attacchi livorosi e spesso non sostenuti da sedimenti culturali adeguati, partono sempre dai paladini della "purezza del prodotto", come se Adrià e Bottura non conoscessero ed apprezzassero le materie prime di valore e non avessero cognizione della storia delle cucine nazionali e regionali.

23 Apr 2009 | ore 08:26

sono stato lontano dal computer per qualche giorno, non volendo disporre di un portatile perchè ritengo che qualunque tipo di uso eccessivo diventa intossicazione, non solo quelle di origine alimentare.

è stato un viaggio interessante, a Torino per business e di passaggio da eataly( scusa gumbo non te l'ho fatto sapere anche perchè ai ripetuti inviti hai sempre opposto ...resistenza?), dove ho trovato molte cose buone e molte altre meno e con additivi chimici da far paura, del resto come in tutti i negozi di "ALTI CIBI" o bassi nel mondo.

sono stato ad Alba, a Bra A Pollenzo, luoghi meravigliosi di cultura contadina dove ci sono pero' cuochi che piuttosto bene interpretano cucina contemporanea.

Ho mangiato da Giaccone, sostanzialmente un pellegrinaggio verso un uomo e un luogo fantastico.
lui è sempre lui: un grande, un po'retro'nel cucinare classico con piccolissimi tocchi di modernità.
per me vale il viaggio per la lochescion e per l'uomo: io amo gli uomini spessi, quelli che ..li guardi negli occhi e leggi anche un po' la storia dell'umanità; forse non vale il viaggio per quello che ho mangiato, a quel prezzo e senza nessuna possibilità di scelta, ma non si puo' aver tutto dalla vita.
la quale, talvolta, in quella sede ti puo' confermare che non serve la classe, per fare denari( e non parlo dell' ottimo Cesare, per non ingenerare equivoci).

poi, risalendo verso Torino e trovando chiuse un paio di sicure trattorie, mi sono dovuto fermare in quel di Trofarello dove mi sono imbattuto in ristorante piuttosto noto ed incensato dalle guide, che cito solo perchè qui un paio di post polemizzano su guide che si fanno pagare per spingere in alto: beh, li' quella sensazione l'ho avuta.
una sensazione , ripeto, non una cosa acclarata,sottotraccia ma fidatevi: la lunga esperienza aiuta, in questi casi... non si mangia male, no: banale si pero', nei piatti classici( a proposito una salsa tonnata andrebbe definita granita... quando è pressochè ghiacciata!); e si mangia banale anche in piatti con pretese contemporanee e di passata mi ha fatto sorridere l' orologio del cuoco.
infatti qui, nel post, il tuttologo F.S.G. ha detto la sua , e nel caso specifico aveva ragione ( superpacchianata di sportivone rolex( in oro giallo totale). mai visto un cuoco mentre lavora con tale oggetto contundente... pero', fsg, lasci stare: lei loda il patek aquanaut, da noi PROFESSIONISTI del settore considerato l'unico errore grave compiuto da quella meravigliosa maison da molti anni a questa parte!!! ed anche quando parla di investimenti e non.. nel mondo degli orologi.... quando vuole le do lezioni, ovviamente a pagamento. (scusi la spocchia fsg ma qui è il mio campo e non tollero che un dotto latinista e molto altro come lei dica clamorose cazzate).

dopodichè che dire: forse che dal supermercato top farinettiano ho costretto( piacevolmente credo) un amico ,la sua deliziosa signora ed altra persona ancora ad un viaggio quasi a rotta di collo( Lingotto- Quistello) per giungere alle 14.30 dai fratelli Tamani, dove abbiamo goduto molta cucina d'antan, un poco di futurismo ed un pizzico di "additivi" per restare nel tema del post( ma robbba proprio naturale sia chiaro che se no' Romano mi ammazza)
siamo stati li' fino alle cinco de la la tarde, poco omaggiando ferrand pur rispettandolo, chiamando Livia Jaccarino per fantasmagorici saluti in mantovano stretto da una parte ed in costiero sorrentiniano dall'altra( non si sono capiti assolutamente ma parlano un linguaggio comune ugualmente), zabaionando in textures biologiche e facendo gossip di cui nulla posso dire, se non sottoposto a torture modello guantanamo.

ecco questo ho fatto , stando un poco lontano da queste polemicuzze da bottega( che si parli di striscia mi sembra chiaro sintomo di come questo Paese sia sempre piu' un paese...) E speriamo che sia finita per un po' di tempo, almeno qui. vi sembra un intervento OT? io dico di no, ma se Bonilli volesse qui chiudere il post per una volta farebbe bene.... e non lo penso solo io.

23 Apr 2009 | ore 08:28

Grazie Marco, ho visto adesso il servizio di striscia sul loro sito.
Conosco molto bene Rocco Iannone e il suo Pappacarbone, lui è davvero molto bravo a cucinare il pesce azzurro, è la sua specialità ma purtroppo è scivolato su una buccia di banana e me ne dispiaccio perchè proprio lui, come addetto ai lavori, non doveva contribuire a fomentare questa ridicola disinformazione di striscia.
Più tardi sarò a Cava, passerò a dirgliene quattro :-))

23 Apr 2009 | ore 09:01

Ci sarebbe da scrivere un saggio antropologico sul PERCHE' c'e' tanto livore nei confronti sia di certe tecniche sia delle persone che le usano. Dal punto di vista psicologico ( o psicanalitico? ;-) ) e' una cosa molto interessante, perche' a differenza di altri temi dove ci si puo' affrontare anche in modo duro, ma con ARGOMENTI da entrambe le parti (chenneso, gli OGM ad esempio) in questo caso io vedo una pochezza assordante di argomenti da parte di chi "attacca". Come se in realta' vi fossero solo ragioni psicologiche, emotive, di rifiuto. Non lo so, forse ci si ritiene inadeguati, forse queste nuove tecniche rendono insicuri chi non prova neanche ad utilizzarle, forse si ha paura che gli altri li ritengano "superati", non so. Secondo me sarebbe da indagare :-)

23 Apr 2009 | ore 09:08

tutta Italia è dalla parte di Iannone. Chi ha un pensiero opposto, avalla i disonesti. Adrià a Striscia ha fatto una figura da miserabile.

23 Apr 2009 | ore 09:21

Ciao Mauro ti quoto al mille per mille e poi chiedo a tutti sostenitori dellacucina "vera" priva di come dicono loro della chimica
Ma a voi chi ve lo dice ce tizioo caio non usi nessuna textura ?????
Ovvero chi vi ha mai detto che pierangelini o tamani o altri cuochi non usano neanche una textura l agar agar ormai ha quasi sostitutito la colla di pesce(maiale) la lecite per stabilizzare le schiume lo fanno tutti quindi non sparate sempre difendendo cuochi che secondo voi e ripeto secondo voi sono immuni da textura
Bisognerebbe sentire la grossa azienda cne distribuisce le texture e sai quante gente cambierebbe il parere su certi cuochi ....la tecnologia nell alta ristorazione la usano tutti chi più chi meno che lo vogliate o no

23 Apr 2009 | ore 09:22

Concordo Signora, infatti ieri sera sul tardi mi ha chiamato la nonna, preoccupatissima e quasi in lacrime, dicendomi "tu che stai sempre nei ristoranti hai visto cosa sta succedendo? vatti a fare subito le analisi del sangue!!" :-))

23 Apr 2009 | ore 09:34

Beh, il post ormai si trascina e mi sembra che la vera domanda l'abbia posta Bressanini: perché c'è tanto livore sia contro certe tecniche sia contro chi le usa.
E mi sembra che la lunga cronaca di Maffi dimostri, invece, come si muove l'appassionato che può coniugare lavoro e buona cucina.
Da ultimo io, che sono stato una settimana fa dagli Iaccarino, che sono da trent'anni miei amici al di là delle guide, delle classifiche e di tutte le piccole cose, gli Iaccarino, dicevo, sono il vero esempio di come dovrebbero essere i rapporti tra colleghi.
Da loro non ho mai sentito una parola men che cortese verso un altro collega, da loro ho imparato cosa è il vero amore per questo lavoro duro che è il lavoro-mestiere del cuoco di cui con facilità si parla e da loro ho imparato i veri sapori dei prodotti genuini.
Io penso che anche nel dibattito più acceso ci dovrebbe essere il massimo rispetto per Ferran Adrià, uno che lavora ancora oggi con la passione dei primi giorni e verso Massimo Bottura, un cuoco che a me piace molto e una grande persona sul piano umano.
A coloro che non amano questa cucina non serve il dileggio o la calunnia, basta non frequentare queste "mense".
A tutti, mentre mi avvio a prendere l'ennesimo treno, dico che è un piacere incontrarsi quando la discussione è serrata, non quando volano gli stracci e gli insulti.

23 Apr 2009 | ore 09:37

Bonilli: la domanda vera é: perché non scrivete che mettete tutti questi prodotti fantastici del cibo - che vi fanno risparmiare su ingredienti tradizionali?
La risposta é molto semplice: LA GENTE NON LO VUOLE, PERCHE NON E' STUPIDA. Di nuovo: buona fortuna :-)

23 Apr 2009 | ore 10:15

Carissimo Signor Maffi, ovviamente la ringrazio per la citazione! Quale onore, direbbe la marchesa. In ogni caso, mi spiace deluderla ma non sono un tuttologo... Semplicemente, come usa dire in Società, una persona ben nata... Concordo con lei su tutto: anzi di più. E se il Bonilli la giudicasse OT, ho forse hot, sappia che tutti noi la leggiamo sempre con grande piacere, rispetto, considerazione e stima. Qualsiasi cosa scriva. E in qualsivoglia modo la scriva. Sempre suo e prosit...

23 Apr 2009 | ore 10:47

E' la classica caccia alle streghe... la gente non capisce, guarda la cucina molecolare, si chiede come fa a stare in piedi e invece che sforzarsi di capire, lancia invettive. Sono passati i secoli ma di fronte a quello che non si capisce, certa gente preferisce trincerarsi dietro la sua ignoranza, e una volta al riparo, lanciare anatemi. Così è stato, così è e così sarà, nei secoli dei secoli. Amen.

23 Apr 2009 | ore 10:50

Mi era capitato di parlare dell'argomento "reazioni livorose sul cibo" (non era cucina molecolare ma il discorso si può ribaltare su questo tema) con una persona che fa la psicoterapeuta che si occupa soprattutto comunicazione e di...sette - quelle dei santoni e dei satanisti per capirci. E' un'argomento interessante, ma forse è un po' troppo per questo post che è già sovraccarico? Magari ne possiamo parlare via mail.
Già che c'è Johann che offre uno spunto, però...in linea di massima il meccanimo fa leva su convinzioni comuni e radicate e associazioni automatiche più emotive/istintive e meno ragionate possibile: immagini di provette, e laboratori, parole come chimica, molecole, farmaceutica, grandi industrie, finanziamenti pubblici, milioni di euro, furto, truffa, allergie, morte, ingredienti nascosti, piatti con poco cibo strano e prezzo alto, trucchi per gonfiare le porzioni e vendere cibo finto e risparmiare sul "cibo vero". Questa poi è una delle più buffe - eppure a quanto pare fa presa! :-)))
Se uno si fida della fonte da cui proviene la notizia, aggiungi due battute su chi è furno e chi è coglione...le reazioni conseguno, proporzionatamente.
Invece anche solo sfogliando il librone di un giorno a El Bulli ci si fa un'idea molto diversa. Certo che tu che sei scientifico potresti prendere una delle ricette dal librone e riproporla sul tuo sito... ;-)

23 Apr 2009 | ore 11:04

Gumbo: dai, spiega che cosa dice la tua amica psicoterapeuta :-)

Sul costo: e' ovviamente una cosa ridicola pensare che uno usi un alginato per "risparmiare" :-)
Curiosamente pero' nessuno si stupisce del fatto ad esempio che le bevande "diet" costino di piu' di quelle normali, quando i dolcificanti costano infinitamente meno dello zucchero. Le aziende ci guadagnano due volte :-).

23 Apr 2009 | ore 12:03

Uhmm...è anche difficile da riassumere perfettamente in un post per me che non sono proprio così esperta sul tema. Come minimo devo ripensarci un po' dato che non so se riesco a ricontattare la persona in questione per evitare di scrivere cose approssimative come Striscia! :-)))
Tra l'altro io non ho né interessi né convinzioni radicate pro cucina molecolare - il mio cuoco preferito è sempre lo stesso e ha decisamente un altro stile e in realtà fatico ad accettare emotivamente l'idea della totale uguaglianza delle molecole...però mi sto impegnando per capire anche i punti di vista lontani dal mio, eh dott. prof. Bressanini!! ;-)

23 Apr 2009 | ore 12:54

Se interessa io apro un post su questo argomento e dico subito che a me interesserebbe molto discuterne :-))

23 Apr 2009 | ore 13:46

Né rinnegare né restaurare...non dobbiamo né copiare il modello spagnolo, né denigrarlo, semplicemente seguire la via italiana al prodotto e alla cucina d'autore, quella degli Alajmo, quella del maiale nero casertano, padre di tutti i maiali neri del mondo, quella delle materie prime povere ma incredibilmente buone e genuine, quella dell'Italia non é solo pasta e pizza come vorrebbero i compaesani di Ferrán...oggi abbiamo la 3a cucina migliore al mondo, dopo Spagna e Francia, inutile girarci attorno, ma domani chissá, le gerarchie sono fatte anche per essere stravolte, perche dopo Ferrán possa nascere un Fernando miglior cuoco del mondo, che usi il sifone o il maiale nero casertano allevato 18 mesi a ghiande che sia...

23 Apr 2009 | ore 14:09

A me non sembra proprio che siamo terzi (anzi siamo ben giù, giù), almeno stando alla classifica in esame. Certo se poi si volesse sostenere che questa classifica non conta, allora.... troverebbero nuovo vigore le ragioni di coloro che contestano la cucina molecolare in base a questa classifica. Peraltro la classifica mi sembra eccessivamente pretenziosa in quanto premia i ristoranti (world's restaurant), dunque non esclusivamente la cucina. Per questo ho qualche perplessità sul parametro utilizzato (e solo per locations l'Italia dovrebbe stare un pochetto più in alto), non sulla cucina molecolare che dalle spiegazioni gentilmente offerte da Bressanini mi sembra di una difficoltà inaudita (onestamente come si fa a sostenere il contrario non lo so).

23 Apr 2009 | ore 14:46

Posso fare una provocazione?
La classifica in oggetto è naturalmente occidentalocentrica. In quanto tale, questa come tutte le altre che lo sono come questa, secondo voi ha valore universale?
Non è che per quel miliardo e passa di cinesi e quel miliardo di indiani, le cucine migliori possano essere le proprie?
Che poi sono cucine con un retroterra culturale millenario.
O no?
Ciao

23 Apr 2009 | ore 15:06

Se interessa, io posso andare alla ricerca di informazioni e persone - però di sicuro non in un paio di giorni! Nel frattempo o si chiacchiera a caso o ci possiamo rilassare tutti con un argomento più tranquillo! :-)))

23 Apr 2009 | ore 15:14


Sono stupito delle accuse fatte da Striscia La Notizia ad alcuni cuochi sull’uso di alcune sostanze nella loro cucina. Una cucina che il mio palato non apprezza moltissimo …
io, come molti di voi, preferisco una fetta di salame prodotto da un maiale nostrano allevato a zucche, patate e granoturco oppure una pasta col pomodoro fresco dell’orto ma qui non si parla di “Maggnnare” ma di una forma d’arte ambientata in un ristorante che va a nutrire soprattutto la mente attraverso tutti i 5 sensi, e talvolta anche il sesto.
Ferran Adrià non è un cuoco ma un artista che durante la sua gavetta è stato anche un grande cuoco. La sua conoscenza sugli alimenti e tradizioni gastronomiche culinarie mondiali è molto vasta dal Giappone all’Italia: pensate che mi ha detto che uno dei posti dove ha mangiato più volentieri in Italia è a Pedeguarda TV (polenta e burrata)!
Adrià è spagnolo, sicuramente molto furbo o se preferiamo… eccezionale nell’ambito del marketing e della comunicazione.
Conoscendolo come persona , dico che è impossibile che abbia utilizzato prodotti anche minimamente nocivi forse però in un certo senso ha “fatto” di peggio:
Lui, con le sue performance ha creato un esercito di piccoli cuochi sparso in tutto il mondo che hanno applicato l’utilizzo di alcune tecniche e sostanze alla loro cucina al fine di “stupire” i clienti dei loro ristoranti che però si erano recati da loro per “Maggnnare” e non per vedere alimenti trasformati in strane consistenze.
Il risultato è stato terribile: molte delle tecniche utilizzate da Adrià derivano dall’industria alimentare e così anche le sostanze che commercializza per applicarle. Sostanze che si possono comprare in qualsiasi farmacia (pagandole dieci volte di meno) e che sono citate nella busta di qualsiasi merendina che compriamo per i nostri bambini. L’introduzione di queste tecniche nei nostri ristoranti-trattorie e soprattutto pasticcerie ha trasformato la loro cucina artigianale in cucina industriale con in più lo svantaggio che nell’industrie almeno ci sono esperti alimentari e chimici che sanno gestire produzione e prodotti. Tutto questo per stupire il cliente !
Ma non si puo' stupire con l'invenzone di un altro, non ci si puo' improvvisare artisti. Picasso e' arrivato al suo stile piu conosciuto dopo aver dipinto migliaia di volte e conosciuto a fondo l'arte dei suoi predecessori.
Massimo Bottura dell'Osteria Francescana di Modena , anche lui criticato da striscia, e' un grande professionista, uno che ha consumato i suoi coltelli sui taglieri delle migliori cucine, uno che lavora 14 ore al giorno ma sopratutto uno che, se ti prepara dei tortellini in brodo, ti commuovi perche' neanche sua nonna li faceva cosi' buoni. Quello che fa lui ed altri "cuochi", non e' piu cucina , ma una forma d'arte alla quale purtroppo non e' ancora stato dato un nome.
Striscia la notizia trasmette quello che vuole e lo fa solo per stupire...un po' come quei cuochini di prima, e lo fa in maniera superficiale un po' come uno stupido davanti ad un opera di Picasso pensando che anche lui potrebbe dilettarsi nella pittura.
w il salame nostrano e w l'arte, senza queste cose non sarebbe Vita!

23 Apr 2009 | ore 16:12

Che Bottura lavori 14 ore al giorno mi fa piacere: ma non è l'unico che lo fa. Conosco una cuoca eccellente, anche se non ''adorata'' dalla critica gastronomica, che oltre a lavorare 14 ore al giorno quando ha finito in cucina si mette pure a stirare le tovagliette di lino del suo ristorante, visto che non le garba la stiratura della lavanderia professionale... Al di là delle considerazioni più o meno corrette, e dipende sempre dai punti di vista, ovviamente, quello che ho potuto constatare è la mancanza di ''educazione'' che vuol dire mancanza di civiltà, purtroppo, dai signori, si fa per dire, di Striscia. Però , mi spiace dirlo, è la stessa mancanza di ''signorilità'' che contraddistingue l'editore di quel canale televisivo e tutta la compagine di famigli e consiliori che dal cortile di casa (ove eventualmente avrebbero potuto fare il giardiniere, ed il riferimento all'attuale Ministro delle Politiche Agricole è puramente causale) ha passato al governo del Paese. E poi non ci si lamenti se la presenza nelle classifiche internazionali della ristorazione italiana è così poco ''sensazionale''. Per non parlare di vino ed olio! Un Paese che permette lo scempio di Striscia è lo stesso che si fa governare da quel Signore esperto in tacchi e fondotinta. E viceversa. Prosit, of course...

23 Apr 2009 | ore 18:03

A mio parere Striscia ha preparato questa polpetta avvelenata per fare audience. In questi giorni ho incontrato molta gente che parla come NARDONI…ignorano, non sanno di cosa parlano. Striscia ha cavalcato un argomento che si presta molto bene, con tutti gli ingredienti per ottenere un facile e quanto mai stupido risultato. Propongo un “Presidio” per la protezione di uno dei nostri migliori cuochi Massimo Bottura.

23 Apr 2009 | ore 23:50

Purtroppo credo che lei si sbagli come mi sbagliavo io fino a ieri mattina.
Io ritenevo, come credo tanti altri in questo blog, che i detrattori di Adrià fossero i soliti invidiosi del suo successo o i tanti disinformati come la gente comune.
Credo di aver avuto, insieme a tutti voi, la presunzione di pensarla così. A me, a noi sono forse bastati i dotti e rassicuranti interventi di Bressanini per ritenere che questa storia fosse tutta una bufala, magari lo è, io ne sono ancora più convinto di prima, ma lo schieramento dei "contro" è molto ma molto più vasto di quanto voi possiate pensare.
Ieri mattina ho pranzato al ristorante di Rocco, lo faccio spesso quando sono a cava, premetto che non dirò una sola parola su ciò che ci siamo detti, d'altronde lo ha fatto già lui in modo fin troppo esaustivo su striscia, ma voi non potete nemmeno immaginare i consensi manifestati attraverso mail, telefonate alle quali ho assistito dal gotha della ristorazione e del giornalismo italiano ed europeo.
Altro che striscia, per un momento ho pensato di essere vittima di scherzi a parte.
Questo per dirvi, cari amici presuntuosi come me, che non sapevamo di essere assoluta minoranza.

24 Apr 2009 | ore 09:05

Signor Cortese, non metto in dubbio che la ''maggiornaza'' sia un'altra: mi sembra che il mio precedente post fosse esauriente in merito, se non esaustivo. Ciò premesso non credo che dopo l'intervento di striscialanotizia il Signor Adrià riscontrerà un calo nelle prenotazioni: anzi...
Poi sul fatto che uno stuolo di cuochini (e non è mia la definizione) che si sono ''impallinati'' per la cucina molecolare, senza averne conoscenza, pratica e strumentazione, possano essere penalizzati da questa cattiva pubblicità, mi spiace ma non me ne rammarico. Chi segue le ''mode'' senza cognizione di causa ma esclusivamente per il fatto di essere ''modaiolo'' si merita questo e forse altro.

24 Apr 2009 | ore 09:48

beato lei Cortese che se la spassa nella splendida campania. Vero, è capitato anche a me, stamane tra i miei colleghi tutti a parlare del caso Striscia e mi sa che siamo un piccola minoranza.

24 Apr 2009 | ore 10:05

immaginare i consensi manifestati attraverso mail, telefonate alle quali ho assistito dal gotha della ristorazione e del giornalismo italiano ed europeo.

non lo dubito, però tutto questo rientra nella categoria delle miserie umane
nella disciplina ''sputtanare a gratis e fottere colleghi'' noi italiani siamo campioni olimpici e sovente senza nemmeno essere sfiorati dal senso del ridicolo perché in Spagna tutto questo è già successo un annetto fa solo che l'attacco ad Adrià lo portò Santimaria, mica fichi e pizza, e la difesa immediata il primo ministro Zapatero e poco dopo 800 (ottocento) cuochi del paese intero. E da allora Santimaria non parla più.
oloap

24 Apr 2009 | ore 10:36

Sig. Federico, le chiedo scusa ma il mio intervento era in risposta all'ultimo in ordine cronologico, quello del Sig. Fioratti, non al suo precedente e comunque, leggendolo, non ho trovato alcuna risposta al mio.
In merito al suo ultimo mi permetto di essere in totale disaccordo con lei. Credo che lei stia sottovalutando l'enorme impatto mediatico che una trasmissione come striscia può comportare.
Le sto scrivendo dal mio ufficio dove sto organizzando il mio lavoro per la prossima settimana e tutti ma dico tutti i miei clienti che sto contattando, che ben sanno di questa mia passione e dei quali sono vittima consenziente nel scorazzarli in ristoranti di mezz'italia, non fanno altro che dirmi in modo scherzoso "guarda che da Don Alfonso non ci vengo più" (e cosa c'entra Don Alfonso) o ancora "guarda che ti chiedo i danni per tutte quelle porcherie che mi hai fatto mangiare in questi anni..." Capisce? Il danno c'è ed è di grande portata, altrochè. Bottura, come lei dice, lavora 14 ore al giorno e vuole che non gli girino i cosiddetti per quello che sta accadendo?
Poi io non appartengo, come lei dice di Adrià che non risentirà di questa pubblicità negativa, a quella categoria di persone che sostengono "parlate male di me purchè se ne parli" e credo, così "a naso", per quel poco che conosco di Bottura, non faccia piacere nemmeno a lui anche se le prenotazioni alla sua osteria dovessero aumentare.

24 Apr 2009 | ore 10:40

Concordo in pieno Sig. Marchi ma purtroppo non riesco proprio ad accettare la pochezza di queste persone che in pubblico premiano gli Adrià e i Bottura e poi silenziosamente insolfano Rocco. A me queste cose fanno ancora schifo.

24 Apr 2009 | ore 10:49

a me fanno vomitare, il però era per dire che non stiamo discutendo di cucina e di correnti filosofico/ristorative come è accaduto in Spagna, un confronto alto, in campo aperto, bensì di minutaglia morale, di bersagli anonimi, intuibili da pochi come il collega che si è messo di traverso a Iannone, e di conti in tasca tra chef (gli invidiosi versus...) e all'interno dell'industria alimentare, sia essa industriale che artigianale.

24 Apr 2009 | ore 12:33

Sono d'accordo con Paolo, qui non si sta facendo una discussione alta sulle diverse visioni della cucina nel Ventunesimo Secolo, qui si sta facendo una resa dei conti tra ristoratori e tra invidiosi e mi sembra che il fango prevalga su tutto :-((

24 Apr 2009 | ore 12:41

Mondo molto difficile quello dell’alta ristorazione (per tanti motivi). Io sono un goloso artigiano della cucina e negli ultimi anni ho visitato quasi tutti gli eventi gastronomici nazionali e molti ristoranti europei stellati e no. Con alcuni cuochi e proprietari di questi ristoranti ho un rapporto di buona conoscenza, ebbene, anche se potrà apparire una trombonata, tutto ciò che sta succedendo me lo aspettavo. Però non attraverso Striscia. Mi aspettavo qualcosa di serio come è successo in Spagna, però era nell’aria. Sono d’accordo con il Sig. Bonilli ora risalterà il fango, perché se oltre all’invidia di alcuni uniamo l’ego abbondante di molti, Striscia ha una fonte inesauribile di liquame. È semplice, qualora lo volessero, capire il quadro, basterebbe leggere cosa ha scritto nel suo blog Dario Bressanini (complimenti, Lei è un faro). Ma Striscia manco ci pensa di avere una spiegazione così chiara…sapete i tempi televisivi…in 15 secondi si può solo spettegolare su Bottura, oppure trattare Ferran Adrià come fosse Vanna Marchi, come avessero trovato i cuochi truffatori che avvelenano e rubano i soldi, come ha detto Bigazzi, gravemente pietoso. Striscia sapeva, ha provocato volutamente, sapeva che spalancando la porta del suo mezzo, a una parte della ristorazione impregnata di invidia ed ego (e che non aspettava altro), avrebbe prodotto un gran fumo…ma l’arrosto?

24 Apr 2009 | ore 16:11

Sostituisca la parola cinema a gastronomia e guardi il video http://www.youtube.com/watch?v=c5Vwn61lhPQ&feature=related
Si fidi!

27 Apr 2009 | ore 03:28

Per la 'tua professione' consiglio di scricare un'aggiornamento e di eseguire l'installazione... altrimenti é inutile scaricare gli aggiornamenti. Si fidi!

27 Apr 2009 | ore 03:31

Noi abbiamo fatto una figuraccia con Ferran Adrià!
Non sappiamo accettare la realtà, non siamo umili.

27 Apr 2009 | ore 03:35

ho visto i servizi di striscia, e stato l unico tg satirico a svelare queste cose la corruzione esiste non solo in altri campi ma anche nella gastronomia quindi per avere una stelle devi accettare delle condizioni che ti impongono se dici no sei fuori

02 Mag 2009 | ore 11:30

Adrià primo del mondo. Ma che bella notizia! Questo dimostra a quale basso livello di qualità e di credibilità sia arrivata la critica enogastronomica di oggi. Naturalmente ognuno è libero di pensarla come crede. Ci mancherebbe altro. Io personalmente preferisco gente come Pierangelini, Luisa Valazza, Ciccio Sultano.... Quanto al citato Bressanini, sempre personalmente, lo stimo come chimico, ma sono anche convinto che non sia il padreterno. Un caro saluto. Nino Dejosso.

04 Mag 2009 | ore 10:38

Interessante l'articolo e anche molti commenti.
Credo che per quanto riguarda gli additivi sia già stato detto tutto: ci spaventiamo a morte se leggiamo la sigla E406, ma se lo chiamiamo agar-agar, diciamo che è un estratto di alghe e che si può comprare in un negozio di alimentari BIOLOGICI, allora va tutto bene (e a chi ha citato Bigazzi: l'E336 è un ingrediente presente nella ricetta dei "Biscotti della Salute" che si trova ne "La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene" del sempre citato Pellegrino Artusi).
Non verrà mai detto abbastanza che "naturale" non è per forza sinonimo di "innocuo" e "salutare": tutto sta nel giusto uso e nella conoscenza (e quindi nella ricerca), che credo debba essere alla base di qualsiasi attività umana (e con conoscenza non intendo la semplice lettura della lista degli ingredienti).
Nessun ristorante indica tutti gli ingredienti presenti in un piatto (credo che le liste diventerebbero interminabili), ma sono d'accordo che le sostanze che possono causare allergie/intolleranze andrebbero indicate (il famoso "può contenere tracce di" per intenderci). Però voglio lanciare una provocazione: e il goccio di latte che si può utilizzare al posto dello zucchero per togliere acidità alla salsa di pomodoro, la farina per addensare le salse e altro ancora?
Sulle guide: siamo sicuri di poterci affidare esclusivamente ad esse e alla loro onestà? (e sulla tv: si può sperare nell'onestà di un programma sponsorizzato da prodotti contenenti gli stessi additivi demonizzati nel servizio?). Possiamo veramente pensare, non solo per quanto riguarda la cucina, che ciò che dice un critico sia oro colato? (ritengo inoltre che a volte il critico sia di per se un "poeta mancato", e pertanto non propriamente imparziale nel giudizio)
Per quanto riguarda i costi, ognuno è libero di spendere i soldi come gli pare e piace, che sia mangiando da Adrià, da Aimo&Nadia o in un qualsiasi altro ristorante: in ogni caso credo che il costo, oltre alla fama del locale, sia determinato anche da altri fattori, che sono gli stessi che ci portano in quel determinato ristorante: l'arte, la sapienza, la tecnica (e, perché no, anche la creatività) che ogni buon ristoratore, al di là dell'importo finale indicato dallo scontrino e dalla costellazione che lo accompagna, dovrebbe essere in grado di fornire.
E se qualcuno lo trovasse esagerato è liberissimo di non andarci: faccia come la bambina dello spot che gira in questo periodo in tv, che preferisce le cose semplici e non va al ristorante nè in vacanza (e che non fa girare l'economia, direbbero alcuni), ma che ingurgita dose sproporzionate di zuccheri e quant'altro (con il ragù della mamma, che sana abitudine alimentare!)... lì sì dovrebbero scrivere "bere con moderazione", non solo nelle pubblicità di birre e alcolici (se una persona fa abuso di alcolici credo non sia interessato all'avvertimento)

P.S.: per quanto riguarda la scuola alberghiera, sono solo parzialmente d'accordo: mia sorella frequenta l'istituto alberghiero per passione e con impegno (anche se lei stessa ammette che molti suoi compagni si sono probabilmente fatti abbindolare dal boom dei programmi di cucina, che presentano gli chef come star stra-pagate, ma non fanno capire tutto il lavoro e la gavetta che sono necessari per la professione)... è anche vero che per gli insegnanti delle materie pratiche (cucina, sala, ricevimento) l'insegnamento è molto spesso un secondo (e meno redditizio) lavoro e che in alcuni casi non viene svolto con la stessa dedizione del primo, ma a mio avviso questa situazione è allineata con quella della scuola pubblica italiana (mancanza di fondi, di STRUTTURE adeguate etc.), quindi il discorso sarebbe da estendere e analizzare anche in quel senso.

19 Mag 2009 | ore 15:10

Sono perfettamente d'accordo con Mauro Uliassi

21 Mag 2009 | ore 01:26

FORNELLI POLEMICI DI STRISCIA HA TOCCATO LA CASTA E NON I CUOCHI ONESTI FA BENE STRISCIA A SMASCHERARE QUESTI DISONESTI

06 Giu 2009 | ore 20:36

devo essere informato se ci sono additivi e quali sono non essere preso il culo dire che tutto naturale grazie a striscia sono intervenuti i nas

06 Giu 2009 | ore 20:41

angela: ma lei lo sa che qualche sponsor di Striscia con tanto di gabibbo che gigioneggia usa "additivi chimici" e persino i "grassi idrogenati" ? E quelli sì che sono accertati pericolosi, tanto è vero che li stanno mettendo al bando nel mondo. E non per una stupida questione formale come la traduzione delle etichette (come siamo bravi in queste cose noi in italia) ma per una questione sostanziale?

06 Giu 2009 | ore 21:24

This was novel. I wish I could read every post, but i have to go back to work now... But I'll return.

19 Apr 2011 | ore 11:02

Hi Guy, this good blogs, thanks

16 Lug 2011 | ore 09:48

If you do not want to do anything any excuse is as fresh as any other.

25 Lug 2011 | ore 17:22

Thanks i love your article about Adrià primo del mondo, Bottura primo degli italiani - Papero Giallo

27 Ago 2011 | ore 22:58

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Pasta_sarde_1.jpg Pasta con le sarde

Eccola qui la pasta con le sarde, una di quelle ricette che tutti conoscono e nessuno...


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