20
Dic 2010
ore 18:24

Pizze, mozzarelle, prosciutti dell'Alto Casertano

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Abbiamo mangiato delle pizze preparate da un commercialista e da un insegnante di educazione fisica e servite a tavola da un architetto.
Abbiamo provato un formaggio che risale ai Sanniti, bevuto del vino buonissimo ma abbastanza raro, mangiato delle mozzarelle fatte davanti ai nostri occhi e che dicevano mordimi.
Abbiamo scorazzato per una terra meravigliosa, l'Alto Casertano, in una due giorni organizzata da Maurizio Cortese.

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Mamma Liliana, papà Francesco e Manuel Lombardi a destra

Sabato a pranzo, a Castel di Sasso, l'Agriturismo Le Campestre della famiglia Lombardi, presenti quattro generazioni, nonno Antonio, anni 89 e nonna Maria, anni 82, in testa, registrava il tutto esaurito.
Una cinquantina di persone, buongustai ma anche un po' pazzi, due arrivati da Milano superando blocchi e neve, tutti arrivati in terra Sannita per gustare i prodotti di questo territorio incredibilmente ricco e poco conosciuto.

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Formaggio Conciato romano presidio Slow Food e al centro Manuela Piancastelli e Peppe Mancini della Cantina Terre del Principe

Manuel Lombardi da anni si è dedicato alla produzione del Conciato romano, un pecorino prodotto secondo metodi che risalgono all'antichità, appunto, ed è un presidio Slow Food, l'unico della provincia di Caserta.
Altra piacevole "scoperta" il vino prodotto dal vitigno Casavecchia che Manuela Piancastelli e Peppe Mancini, della Tenuta del Principe, hanno portato in degustazione, il Centomoggia 2004, e poi una zuppa di ceci e castagne fatta da mamma Liliana, pane casereccio e buon olio, cosa più?

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In alto nonno Antonio, in basso nonna Maria

Nel pomeriggio la colonna di "studiosi" si è portata da Luciano Di Meo, nella Masseria dei Trianelli, per una serata di prosciutto casertano 30 mesi dai sapori unici, il grasso eccezionale e poi la soppressata della masseria, appena premiata, i formaggi e una minestra maritata da concorso, io ne ho prese due porzioni e se leggete la ricetta originale capirete che è un bel mangiare sostanzioso, forse la più buona minestra che io abbia mangiato.

A destra Luciano Di Meo
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Mario Cipriano, del Birrificio Karma, ha servito una birra prodotta esclusivamente per Luciano Di Meo e la serata è stata di quelle gastronomicamente impegnative.
Fuori era freddo, senza neve, ma con temperature inusuali da queste parti, e forse anche per questo motivo le calorie ingurgitate sono state molte.
Domenica in fine mattinata visita al Caseificio Il Casolare di Mimmo La Vecchia.
Hanno prodotto per noi della mozzarella mentre allo spaccio c'era una continua processione di clienti che venivano ad acquistare i prodotti.

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Qui sopra al centro Mimmo La Vecchia

Una mozzarella, quella di Mimmo La Vecchia, che ha pochi rivali, sia il fiordilatte, che la misto bufala che la mozzarella di bufala.
Con cinque quintali di latte, raccolto dai produttori della zona, si ricavano 1,2 quintali di cagliata e per noi è stata fatta una produzione-dimostrazione di mozzarelle che poi abbiamo gustato.
E se questo era l'aperitivo, a dieci minuti d'auto dal caseificio, nel centro di Caiazzo, ci attendeva la pizzeria dei fratelli Pepe.
E' l'unica pizzeria dove l'impasto si continua a fare a mano.

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Antonio Pepe a sinistra, Franco Pepe a destra

Non sono pazzi, sono dei grandi professionisti e quello che colpisce è il fatto che morto all'improvviso il padre, i fratelli Pepe, che avevano fatto altre scelte di vita, Franco l'insegnante di educazione fisica, Antonio il commercialista e Massimiliano l'architetto, hanno deciso di non chiudere e di continuare la tradizione di famiglia.
E così Franco e Antonio fanno insieme le pizze e l'impasto a mano e Massimiliano serve ai tavoli.

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La pizza? Favolosa e lo si capiva dal fatto che al nostro tavolo c'era anche Gino Sorbillo con moglie e bambine - la domenica è il suo giorno di riposo - che divorava il calzone con scarola, la margherita, la marinara e il calzone con la porchetta.
La mozzarella della margherita che abbiamo gustato, ovviamente, era quella di Mimmo La Vecchia.
La sera, quando sono rientrato a Roma, ho mangiato una minestrina, ma per disciplina, non certo per affaticamento gastrico visto che tutti i prodotti e piatti erano quanto di più buono, genuino e tradizionale si possa trovare sul mercato.
In primavera si replica.

FOTO S. BONILLI

commenti 37

con tutto il rispetto, gentile direttore, e con tutta la stima e l'affetto che ho anche io per i fratelli Pepe (ci vado sovente), non sono soltanto loro a fare l'impasto a mano in provincia di Caserta, ma anche la pizzeria napulèone in quel di Vitulazio che, se mi si consente il calembour, è la parte bassa dell'Alto Casertano, più vicino a Capua e poco distante da Manuel Lombardi

20 Dic 2010 | ore 18:36

Che nostalgia, mi dispiace non esserci stata: sono troppi anni che non mangio la minestra maritata, impegnativa -è vero - ma unica. Le mozzarelle appena fatte, poi...
In primavera, quando?

20 Dic 2010 | ore 18:44

Abbiamo avuto la fortuna di partecipare a questo magnifico week end di eccellenze gastronomiche e grandissima umanità. Abbiamo conosciuto persone che lavorano con passione per ottenere prodotti di altissimo valore.

Vorremmo ringraziare la famiglia Lombardi, Luciano Di Meo, Mimmo la Vecchia, i fratelli Pepe, Manuela Piancastelli e Peppe Mancini per la passione e la gentilezza con cui ci hanno accolti

20 Dic 2010 | ore 19:17

Leggere questo racconto e vedere le foto non può competere con l'esperienza diretta, ma trasmette belle emozioni...Mi sarebbe davvero piaciuto essere nuovamente dei vostri, persone come Luciano, Mimmo, Franco e la Famiglia Lombardi sono davvero uniche e meravigliose...Aver fatto la loro conoscenza è solo merito dei vostri eventi e vi ringrazio molto per questo...Concludo complimentandomi nuovamente con Maurizio, il Direttore e tutti gli appassionati per far si che l'amore per il buon cibo abbia modo di manifestarsi con queste giornate!
Spero di rimediare in primavera...ho già un languorino:-P
Grazie!

-Lorenzo-

20 Dic 2010 | ore 19:34

Un week-end veramente indimenticabile soprattutto perchè dietro a prodotti di eccellenza è stato bello scoprire delle belle persone, gente vera che appartiene a quella terra come gli alberi che la ricoprono di boschi. La famiglia Lombardi, Manuela Piancastelli e il suo Principe, Luciano Di Meo, Mimmo La Vecchia e i fratelli Pepe tutte persone con una storia da raccontare e che è stato un piacere conoscere e vedere all'opera.
Ancora una conferma che i risultati costano fatica ed abnegazione e non s'improvvisano specialmente in questa terra che non fa sconti a nessuno.

20 Dic 2010 | ore 20:04

Caro Stefano, ti stavo inviando un sms, poi ho pensato perché non scriverlo qui, pubblicamente. Bellissimo racconto, corredato da belle foto.
Hai reso perfettamente l'idea di questa bellissima "due giorni".
Grazie.

20 Dic 2010 | ore 20:23

uff
la prossima GIURO non me la perdo...

20 Dic 2010 | ore 20:24

Io sono molto arrabbiato, si perché avverto forte il senso di appartenenza a questa terra, a questa regione, conosciuta nel mondo come regno di Gomorra o della spazzatura lasciata per strada. Invece qui ci sono belle storie, splendidi luoghi, come quelli che abbiamo conosciuto in questi due giorni.
Vorrei ringraziare in particolare Manuel Lombardi, la storia che mi ha raccontato della sua famiglia mi ha particolarmente commosso e grazie a Stefano Bonilli e a Maurizio Cortese per avermi fatto vivere e conoscere questi splendidi luoghi.

20 Dic 2010 | ore 21:00

mamma mia.
che acquolina in bocca.
muoio...

20 Dic 2010 | ore 21:14

"scorazzato". Cristo! Bonilli, anche un correttore automatico ti avrebbe censurato.
Torniamo alla matita rosso/blu?

20 Dic 2010 | ore 22:14

Stucchi sei simpatico come una magnesia San Pellegrino!!! Una bella fine di settimana, prodotti fantastici, persone eccezionali e questo è il tuo commento? bah

20 Dic 2010 | ore 22:31

Cristo!!! Stucchi, ma a te piace solo stare in cattedra? Giudicare gli altri? Dare voti?
Trasudi saccenza ogni volta che scrivi, stai rilassato almeno a Natale e fregatene della erre :-))

20 Dic 2010 | ore 22:52

Veramente un racconto emozionante che fa venire voglia di gustare quei prodotti d'eccellenza, anche appena finito di cenare.. Peccato non esserci stato spero di essere dei vostri in primavera!

Complimenti a tutti (Maurizio in primis) come sempre!

N.

20 Dic 2010 | ore 23:09

Leggere il racconto e di seguito i bellissimi commenti e'stato un momento emozionante e avvolgente. Ci siamo emozionati anche noi in questi due giorni pre natalizi ed e' stato un vero regalo di natale poter raccontare e far toccare con mano a tutti gli ospiti le nostre tradizioni, i profumi di questa terra, i saperi, i colori, le prelibatezze che con amore e passione ogni giorno cerchiamo di migliorare e tutelare. Credetemi sentire sulla propria pelle l'appartenenza a questa terra e con essa affrontare tutte le insidie, i pregiudizi non ha prezzo e quando l'ospite ti regala un sorriso, una stretta di mano convinta o un sorriso dolcissimo e un grande GRAZIE tutto il resto non conta....quando vorrete emozionarvi ancora insieme a noi vi bastera'ritornare in quel dell'alto casertano! Buon Natale e Buon Anno a tutti.

20 Dic 2010 | ore 23:49

Egregio Direttore e mitico Maurizio : non potevate fare scelta migliore !!! E' grazie a voi se queste splendide persone con le loro (spesso fragili) tradizioni riescono a farsi conoscere e apprezzare. Queste "incontaminate" realta' hanno sofferto (e soffrono...) spesso per i pregiudizi legati alla parola "Caserta"...!!!!! Grazie al loro e al vostro lavoro si riesce a valorizzare le TERRE e le PERSONE che ivi ci lavorano e ci vivono. Come ben sapete sono tanto legato a tutti quanti loro...adoro il loro modo di essere e di fare. Questi sono i servizi che + amo. Mi dispiace quando a volte nascono "dure" polemiche fra coloro che commentano i servizi sul Blog....scusate se spesso ne resto fuori ma preferisco "parlare" e "commentare" solo con il mio lavoro/prodotto....buono o sbagliato che sia... senza guardare o giudicare quello degli altri. E' proprio il mio modo di essere, lo faccio quotidianamente (e da anni..) nella mia DIFFICILISSIMA NAPOLI...lo sanno tutti !! L'importante e' sapere (e dimostrare) di averci messo tutta la buona volonta'. Grazie mille Papero Giallo.

21 Dic 2010 | ore 00:48

leggere questo racconto fa venir voglia di uscire di casa e montare sul primo treno!

21 Dic 2010 | ore 09:12

Devo dire che ha fatto di più Maurizio Cortese nell'ultimo anno per la promozione delle eccellenze campane presso gli appassionati che tutti gli ultimi assessori al Turismo della regione e i loro milioni di fondi europei.
Complimenti sinceri a chi si muove mosso dalla passione per la propria terra

21 Dic 2010 | ore 09:14

mi dispiace vincenzo, il tuo commento è abbastanza fuori luogo, ci saranno sicuramente pizzerie che fanno l'impasto a mano oltre ai fratelli pepe di caiazzo e napùleon di vitulazio, ma nessuna pizzeria non di napoli è o è stata capace di confrontarsi con i blasoni (eccellenti) napoletani, i fratelli pepe invece lo stanno facendo(senza alcuna presunzione) evidentemente perchè sanno e sentono che la loro pizza può confrontarsi senza alcun timore con la pizza fatta a napoli; ciò detto ben vengano tutti coloro che nella loro quotidianetà riescono a fare altrettanto. ti saluto

21 Dic 2010 | ore 09:36

Il lavoro di Maurizio Cortese in questo ultimo anno è stato enorme e sono sicuro che darà grandi frutti: ha fatto conoscere prodotti eccellenti, splendidi territori e magnifiche persone. Dietro questi prodotti ci sono storie di persone, di impegno di passione. La stessa passione che muove Maurizio nelle cose che fa.
Altro merito di Maurizio è quello di aver messo in contatto persone e favorito lo scambio di idee ed esperienze diverse.
Concludo con un grazie a Maurizio Cortese ed a Stefano Bonilli

21 Dic 2010 | ore 10:18

Errico e Luciano, grazie per le belle parole che avete avuto per me, ve ne sono infinitamente grato. Auguro a voi e a chi ci legge un felice Natale e un grande 2011!


21 Dic 2010 | ore 12:16

Voglio ringraziare il prof Bonilli e tutti gli ospiti che sono intervenuti, arrivando anche da molto lontano, fiduciosi di poter gustare prodotti genuini e tipici delle nostre zone: spero di essere tra quelli che non hanno deluso le loro aspettative.Rubo solo poco spazio per evidenziare l'intuito e il coraggio di Maurizio Cortese che sta cercando in tutti i modi di tirare fuori il meglio da un territorio rimasto per troppo tempo in ombra e da tanti bistrattato e maltrattato per colpe altrui, conosciuto solo per quegli aspetti negativi di cui tanto si parla. Grazie a Maurizio ritornano alla luce antichi mestieri che, attraverso l'esperienza di diverse generazioni e la passione per il propio lavoro, cercano di creare una filiera enogastronomica di qualità dell'alto casertano. Sia ben chiaro, non si cerca di essere gli "unici" o i "migliori", ma si sta cercando semplicemente di garantire un "buon prodotto", anche attraverso una "continuità" di metodo.Personalmente non sono a conoscenza di altre pizzerie nella zona che lavorano l'impasto (solo) a braccia, per quanto mi riguarda posso solo, ancora una volta, ribadire che il nostro "prodotto finale" è frutto di un'esperienza di circa 80 anni,vale a dire da ben tre generazioni.
Sereno e Felice Natale a tutti

21 Dic 2010 | ore 14:51

Sono uno di quei due "un po' pazzi" che pur di essere presenti hanno percorso l'Italia superando neve e traffico in tilt.
Peccato aver partecipato solo alla seconda giornata, piacevole, interessante ed intensa, forse troppo breve :)
Un saluto a tutti

21 Dic 2010 | ore 15:41

Se un apersona che ne ha viste tante - come il direttor Bonilli - ultimamente si sta affezionando così tanto alle eccellenza campane vuol dire che di sostanza ce n'è ... e vale la pena farsi anche 400km in un gg, vista l'organizzazione di Maurizio.
Bellissima domenica ed un grosso in bocca al lupo a Mimmo la Vecchia ed a Franco Pepe con i suoi fratelli, veri artigiani del gusto.

21 Dic 2010 | ore 16:18

Concordo su quanto ha scritto Luciano Pignataro: caro Maurizio solo la tua conoscenza, la tua passione e la voglia di condivisione hanno permesso tutto ciò. Ed è meraviglioso!!!
Spero di essere dei vostri a primavera, ma dimmelo con un po' di anticipo ;-)

21 Dic 2010 | ore 17:32

Io e mia moglie Adriana abbiamo trascorso un bel weekend grazie a tutti coloro che hanno reso bello ed interessante questo percorso fatto di elevati valori di cultura enogastronomica. Condivido a pieno ciò' che ha aggiunto il dott.Luciano Pignataro: Maurizio Cortese nell'ultimo anno ha dato grande illustro alle eccellenze campane.
Congratulazioni ai fratelli Pepe che hanno straordinariamente presentato il top della pizza con i veri sapori eccellenti della bella Campania.
Auguro a tutti insieme alle vostre Famiglie un sereno Natale.

21 Dic 2010 | ore 19:10

Non ci sono stato (vivendo a Trento), ma spero che in primavera l'evento possa coincidere con il mio ritorno a Napoli. Non posso che ringraziare anche io Sorbillo e Pepe, non solo per la loro pizza, ma anche per la loro passione e per gli interventi su questo forum. Complimenti anche a Maurizio Cortese per la sua passione e voglia di mettere insieme le persone. Grazie a "Direttore" per portare avanti questo forum nonostante gli interventi di personaggi disenteressati al cibo.
Auguri a tutti, qui nevica sempre.

21 Dic 2010 | ore 20:16

Un giornalista professionista che scrive "scorazzato" è pregiudicato in partenza. Qualsiasi cosa dica dopo è irrilevante. Come in una dimostrazione matematica, basta un errore per invalidare tutto ciò che viene dopo.

21 Dic 2010 | ore 21:56

Stucchi mi fa semplicemente tristezza che esistano persone come te che frequentano i blog solo per dire queste cose. E poi se non ricordo male tu dovresti essere un fisico, cerca di mettere a fuoco bene le travi che hai negli occhi prima di guardare ai typos di un post del Direttore: in molti tuoi commenti quando scrivevo su Dissapore ricordo da parte tua delle cose che definire scemenze è un complimento.

21 Dic 2010 | ore 22:21

Ed anche nella fattispecie non hai perso occasione per dirne un'altra. Il Salvatore Battaglia, non un vocabolario qualsiasi se sai di cosa parlo, riporta tutte e due le versioni: scorrazzare o scorazzare.
Prima di ergersi a giudice di altri e a maestro della lingua italiana sarebbe opportuno cercare il supporto di qualcosa di più di un correttore automatico del word.

21 Dic 2010 | ore 22:39

Madonna certo che lo stiamo massacrando 'sto povero direttore, fra un po' chiude baracca e burattini e buonanotte.
Prima quando parla di politica, poi i cappelletti, adesso lo scorazzato.
Direttore tieni duro, alla fine siamo sempre qua in attesa del nuovo post.

21 Dic 2010 | ore 22:41

Certi commenti come quelli di Stucchi e Luca fanno cadere le braccia. Qui si parla di valori, di terre da scoprire, di persone, e questi stupidi individui non riescono nemmeno a coglierne il significato. Mi accodo ai complimenti per Maurizio Cortese, ricordo ancora il suo articolo di commiato "ciao dissapore" dell'agosto scorso e tutti i consensi che aveva avuto, ora credo che a fianco del direttore Bonilli abbia trovato la sua giusta collocazione, a vederli insieme sembrano molto affiatati. Mi resta la curiosità del nuovo progetto che era stato annunciato e di cui non si e' letto più perche sono convinto che l'accoppiata Bonilli/Cortese produrrà grandi cose.

22 Dic 2010 | ore 08:15

Imbecille :-)) e non c'è un poi, resti un imbecille

22 Dic 2010 | ore 09:19

Sono in attesa del volo e quindi ho un po' di tempo.
La macchina per fare la pasta è uno dei consigli delle sorelle Simili, la più famosa scuola di cucina di Bologna e relativi libri.
Loro chiudono i tortellini come da fotografia del libro e di questo post :-)) le vostre mamme no, ma non dite la sciocchezza che sono cappelletti, per dirlo bisognerebbe guardare il ripieno, non la forma.
Buon Natale a Stucchi e Luca, è un piacere avere lettori così :-))

22 Dic 2010 | ore 09:46

Direttore, ma cosa c'entrano i tortellini in questo post? :-))
Perchè lei o Cortese non ci dite qualcosa del nuovo progetto? cosa bolle in pentola? Buon volo!!!!!!

22 Dic 2010 | ore 11:53

Il nuovo progetto nasce da un'idea di Stefano Bonilli, quindi credo sia giusto che sia lui a rispondere.
Da parte mia, che ci collaboro solamente, posso solo dire che per l'occasione stiamo organizzando un evento niente male :-)

22 Dic 2010 | ore 13:56

Scusi direttore, ma per una volta che le avevo manifestato una piena ed incondizionata solidarietà, lei mi stronca così?

Dove va di bello?
Dai su non faccia il riservato, ci facci sapere.

22 Dic 2010 | ore 17:46

sinceramente NON reputo il mio commento fuori luogo e, aggiungo, mai mi permetterei di etichettare come "fuori luogo" un commento scritto da altri contributori di questo blog del direttore.
Io ho solo eccepito che la pizzeria PEPE di cui, lo ripeto, sono estimatore convinto e cliente affezionato, non è l'unica pizzeria che fa l'impasto a mano. Se non mi si taccia di lesa maestà, potrò pur dire che il direttore Bonilli nello scrivere che è "l'unica" ha scritto qualcosa che oggettivamente è inesatto ?
Io vivo nell'Alto Casertano cinque mesi l'anno e conosco bene le persone citate, anche Manuel Lombardi mi è amico caro e potrebbe testimoniare che per il Natale 2009 fu a lui che mi rivolsi per 100 anfore di Conciato Romano che regalai ai miei amici "forestieri".
Conosco bene e stimo moltissimo Manuela Piancastelli e sono sicuro che Manuela non se la prende mica a male se ardisco affermare che anche altri Casavecchia stanno diventando vini di lodevole pregio (meglio: blend di casavecchia e pallagrello nero).
Questo è quanto.
Buon Natale a tutti, siamo tutti più buoni: è Natale

23 Dic 2010 | ore 10:09

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