18
Nov 2006
ore 15:53

Mangiare in treno

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Cisalpino.jpg

Non può che essere una fotografia pubblicitaria - in questo caso del Cisalpino - perchè chi mangia in treno non ha tanta voglia di sorridere in quanto si aspetta di mangiare mediocremente e ogni volta la pur bassa aspettativa viene confermata, ma al ribasso. Infatti in treno si mangia male, serviti peggio, da personale che non vede l'ora di finire il servizio.

Ma, potrebbe pensare qualcuno, si può andare al bar. Di solito la scena è la seguente: in piedi, in coda davanti a un banco dove un povero addetto fa il caffè - mediocre quando la macchinetta funziona - scalda i panini, serve da bere, fa i conti e dà i resti quasi sempre chiedendo spiccioli perche se no... 

Tutto questo sugli eurostar Roma - Milano e Torino - Venezia, quelli i cui biglietti stanno per aumentare. Negli altri treni il servizio e la qualità sono, se possibile, peggiori. 

Avete mai provato le confezioni di tortelloni sotto vuoto che vi scaldano al banco? E il risotto alla marinara?  :((

Io mangio spesso in treno e provo tutto: un disastro. In compenso quasi sempre si arriva in ritardo :)

commenti 61

Vero, tutto vero. La questione e' quale e' peggiore, il servizio o il cibo?

Pertanto tutt'e due mille volte meglio che nei treni d' America.

18 Nov 2006 | ore 16:58

Io evito rigorosamente di mangiare qualunque cosa al bar o al ristorante del treno (salvo gli omaggini dolce-salato-bevande che sono ugualmente tristi ma almeno sono gratis).

Se il viaggio è corto, è facile.

Se il viaggio è lungo, resisto comunque perchè mi deprime più buttare i soldi per cibo pessimo (che non vedo perchè debba essere così cattivo!), che sopportare il vuoto per qualche ora.

18 Nov 2006 | ore 19:44

Che tristezza.

Ho sempre preso pochissimo il treno, in generale.
Una delle ultime volte era al ritorno dal Merano IWF di due anni fa.
Mi lasciano i miei amici a bolzano, verso la undici e trequarti di sera, il treno era alle una e venti del mattino. A mezzanotte si sporge un ferroviere nella sala d'aspetto dicendo che dobbiamo andar tutti fuori, che la sala d'aspetto chiude.
Si aspetta che arrivi il treno sulla banchina, o meglio in un bugigattolo, non riscaldato, al marciapiede secondario, che almeno non è all'aperto.
Durante il viaggio notturno, metto la borsa tra le gambe, per sicurezza, mi appisolo, ad un certo punto mi desto, verso le 4 e mezza, il computer me lo avevano lasciato sul sedile di fronte al mio, io ero solo nella carrozza, mentre si erano presi l'alimentatore.
Meno male.

In Italia chi prende il treno è come uno della casta degli intoccabili.

Che amarena.

18 Nov 2006 | ore 20:49

mi perdoni Direttore ma se lei sa in anticipo che il mangiare e' depriemente che ci va a fare nella carrozza ristorante??
scelga treni in orari non da pranzo o da cena e il problema e' risolto.

18 Nov 2006 | ore 21:51

Dato che io uso il treno abbastanza frequentemente, un commento alle "soluzioni" di Anonymous non riesco a non scriverlo:
Forse non ne è al corrente, i treni non sono come i taxi, partono solo ad orari decisi da altri.
Spesso capita che la fine degli impegni o del lavoro coincida all'incirca con gli orari dei pasti e uno dopo un po' a stare in stazione si annoia.
Spesso i viaggi sono anche discretamente lunghi e arrivare a destinazione alle 3 di notte può avere più controindicazioni che trovarsi in treno all'ora di pranzo.

Inoltre, nonostante il mio intenso allenamenteo a resistere, la fame a volte mi fa cadere nell'illusione che qualcosa possa essere migliorato. Poi, maledetti, su alcuni treni non espongono tutti i prezzi 'sti furbacchioni!
Ahhh, è una dura lotta contro le tentazioni neh...

18 Nov 2006 | ore 23:52

Io adoro mangiare in treno. Ricordo ancora come molto bello (non ho detto buono...) il pranzo fatto su un treno delle ferrovie tedesche quando io e Cernilli siamo andati a Basilea per trattare l'edizione tedesca della guida dei vini. Mangiare in treno è molto bello, basterebbe un minimo di decenza e invece credo che le singole carrozze ristorante siano date in sub appalto da Chef Express ai gestori delle carrozze stesse. Non ne sono sicuro mentre sono sicuro della qualità mediocre, spesso atroce. Anni fa avevano provato a dare le carrozze in gestione a singoli cuochi, per esempio sul Roma - Milano e viceversa c'era Antonello Colonna, cioè la sua brigata. Squilli di tromba, giornalisti a bordo ma poi la cosa è svanita nel nulla e oggi nessuno tenta più nulla.
Basta guardare gli incaricati che girano per le carrozze per la prenotazione ristorante, non ci credono neppure loro :)

PS Io adoro mangiare in treno e odio l'aereo Roma - Milano e Milano - Roma per il prezzo assurdo, le file per i demenziali controlli spacciati per sicurezza, i tempi di percorrenza che, sommati anche i ritardi, battono di poco il tempo del treno. Poichè viaggio per lavoro spesso salgo in treno digiuno: che faccio?

19 Nov 2006 | ore 07:56

Sinceramente, e non per fare la solita criticona, non capisco neanche lontanamente come a uno - come lei poi - possa mai venire in mentre di voler provare un risotto alla marinara a bordo dell'eurostar??? Proprio non ci arrivo. Ma che cosa si aspettava di preciso??

19 Nov 2006 | ore 11:19

..viaggio spesso in treno tra bologna milano e roma bologna..ed e' bello mangiare in treno, vedere le localita' passare a suon di forchetta..e' un modo diverso di affrontare il viaggio..trasformare una parte noiosa quanto inevitabile in un momento piacevole...Poi ti svegli da questo piccolo sonellino...E' stato un telefonino con suoneria" Politrombica" e decidi di andare al bar a prenderti un caffe'..ti muovi come Amston nel suo primo sbarco sulla luna e con i piedi ben saldi al terreno cerchi di fare meno vittime possibili:-)...Passati i 12 vagoni che ti separano dal bar ,in un viaggio alla Star trek compreso di porte tecnologiche ti e' venuta fame. Dal caffe' che ti eri autoproposto decidi di strafare!..:-) e ordi un tramezzino ai gamberetti, una fetta di torta e quel famoso caffe'....lo sai che pagherai tutto e pagherai caro e che quando,una volta servito, ti metterai al finestrino l'abbinamento Viaggio/cibo/tempo/paesaggi non funzionera'!....ma da buon ostinato ci provo tutte le volte:-) e tutte le volte mentre mangio la mia "miseria" guardo dal bar il vagone ristorante e mi accorgo che c'e' chi se la passa peggio e non sono solo i commensali ma anche chi ci lavora. Costretti a cucinare in uno sgabuzzino che fa le curve a 160 kh....Ora come si puo' aumentare la qualita' di un servizio che non ha neanche concorrenza?...La Poesia e' rimasta ai vagoni(diligenza) dell' Oriente Express.?...credo proprio di si!...
Serena domenica a tutti e soprattutto a chi sta viaggiando..

19 Nov 2006 | ore 12:08

Alla notizia del rincaro di molti treni previsto per gennaio, mi sono divertita a vedere quanto ho regalato a Trenitalia nel 2006. Oltre il 40 % del totale delle mie spese è andato in treni, ritardi, disagi ecc... Facendo un po' di calcoli, penso che nel 2007 dovrò cedere alla tentazione di comprarmi una macchina. Fino ad oggi ho sempre resisitito perché voglio inquinare meno. Ma con questi prezzi, mi sa che cedo.
Rispetto al cibo, aggiungo che dopo un tramezzino al prosciutto mi sono sentita male (parecchio), che una volta il mi hanno servito un caffé talmente acido (con un retrogusto di sapone per piatti) che anche l'addetto ha dovuto ammettere aveva qualcosa di strano, e infine che spendere 27 euro per un piatto di pasta scotta, un pezzo di carne al cartone con dei fagiolini tristi, un po' di vino, grissini e acqua è davvero uno scandalo!

19 Nov 2006 | ore 12:36

Se non sbaglio Cisalpino è una società ferroviaria svizzera.
:-)

19 Nov 2006 | ore 13:29

... cosa ci trovo in un risotto alla marinare sotto vuoto da scaldare e poi...?
Potrei dire che ognuna ha sue perversioni e che questa è una delle peggiori che ci siano: non resisto e ordino tutto quello che hanno tanto che l'addetto spesso mi guarda interdetto perchè con me non c'è nessuno e quando mi sposto sul tavolino di appoggio e apro il primo contenitore, tortelloni, ed esce un odore di metallo e benzina e assaggio il primo tortellone qualunque bettola d'Italia mi si rivaluta. Un boccone e giù nel bidone... provo, faccio i test ma invece che migliorare tutto sta diventando più cattivo e nel vagone ristorante cattivo con malagrazia, cioè il servizio.

19 Nov 2006 | ore 14:24

direttore ma lei ha ancora una visione ottimistica della cita.. lei e' della cricca di Tonino Guerra??
Prende un treno, che serve per viaggiare, mangia male e arriva tardi..arriva in hotel e le danno una camera allucinante..ordina al room service un toast e non ne parliamo.
Che dire??
le auguro lunga vita..

19 Nov 2006 | ore 15:01

leggasi vita al posto di cita mel post di sopra. grazie

19 Nov 2006 | ore 15:02

..è vero direttore!...chi mangia in treno è "sfortunato" e chi rimangia è un perverso:-)

ps ho digitato male prima...è Nell Armsrtrong...

pps Avete mai provato i panini "inlegali" che si trovano nei primi minuti di viaggio e non oltre Roma negli euroStar?...il cotto è spalla ma quelli con il salame son meglio di tanti "plasticati":-) (modesto mio parere)
Buon proseguimento di domenica a tutti

19 Nov 2006 | ore 15:06

perchè c'è qualcuno che prende il treno e arriva puntuale? Mangiare si deve mangiare e da Roma a Milano sono 4,05 o 4,25 ore o quel che ti tocca, mangiare direi che è d'obbligo e io non sono uno che mangia solo da Vissani anche se potrei recitare la parte (facendo la figura dell'idiota...)

19 Nov 2006 | ore 15:36

io mangio da vissani da alajmo e ieri ho inaugurato anche pinchiorri.
almeno diretto' io non tengo il blog....
ps
perche' quando parte non si fa fare il cestino di viaggio da uno dei 200 cuochi che gravitano li alla citta'd el gusto??
saluti

19 Nov 2006 | ore 15:42

giusto...chi viaggia deve mangiare ..il problema e che chi viaggia non deve essere costretto a mangiare male..eppure così è!... cosa si potrebbe fare?... è una cosa che potrebbe cambiare?... Del mio tramezzino mi posso accontentare ma a quel prezzo è un vero furto? Il ritardo su un lungo viaggio ci puo' stare anche se da altre parti si ritarda di un secondo all'anno...forse a noi italiani basta essere serviti e cibati bene... a me basterebbe se nel pacchetto ci fosse cordialità invece di un sistema speculativo e senza alternative.
Sono d'accordo con Bonilli ma non vedo a breve una risoluzione possibile e non mi sento un pessimista, piuttosto un realista.

19 Nov 2006 | ore 15:53

voce3868...su questo treno domenicale sembra proprio che tu non voglia scendere...io non sono nessuno ma sembra che i tuoi commenti siano poco costruttivi...perchè perdere tempo? e soprattutto per distruggere che cosa?...io vado al vagone bar a prendere un caffè..se fa schifo lo bevo alla faccia dei distruttivi!

19 Nov 2006 | ore 16:12

di recente hanno fatto una trasmissione divertente di tv7 dove tre giornalisti partivano da roma per raggiungere Milano, il primo in macchina, il secondo in treno e il terzo in aereo. ovviamente quest'ultimo oltre al ritardo è stato anche quello che si è svegliato prima e ha speso di più.
Il mezzo più veloce è stata l'auto.
...Solo sul treno però si può leggere, usare il pc per tutto il tempo...e guardare fuori.

19 Nov 2006 | ore 16:26

Confermo, io tra Roma e Milano e ritorno non salirò più su un aereo salvo clamorose urgenze - e comunque anche con le urgenze sempre a Fiumicino devo andare e trovare un volo e fare i controlli e imbarcarmi e decollare e atterrare e sbarcare e trovare un taxi, cioè 2,30/ 3 ore come minimo - e sul treno mi organizzo per lavorare col Mac, leggere, ascoltare musica, vedere un film e all'arrivo metropolitana. Un po' più di tempo ma tanta qualità della vita in più.

19 Nov 2006 | ore 16:41

direttore si sta passando dal tema del vagone ristorante alla qualita' della vita.
A me se lei usa o non usa l'aereo non importa e se lei puo' usare il suo mac e farsi il suo solitario interessa ancora meno.
Tornando a chi mi accusa che io sono distruttivo... dico che mi sembra assurdo alzarsi e scrivere su un blog che mangiare a bordo di un treno fa schifo..
che bella scoperta.
chi ha mai mangiato bene a bordo di un treno??
E se uno ci sale a orari assurdi non credo che abbia il diritto di rivendicare il fatto che poi ha mangiato male.
La qualita' della vita sta anche nel scegliere orari di treno comodi e senza bisogno di usare il vagone chef express la ristorazione che viaggia..

19 Nov 2006 | ore 16:54

Caro voice ma perchè se a te non importa non te ne stai a casa, all'areoporto, in un grande ristorante o dove vuoi tu?
Tu non capisci che hai sempre il tono sbagliato, l'aggettivo eccessivo, il dono della sgradevolezza?
Ma perchè, dopo che hai scritto che te ne andavi, sei tornato?
La qualità della vita consiste anche nel non avere te come vicino di viaggio, commensale o frequentatore di un blog o un forum.
Addio? Ci posso contare?

19 Nov 2006 | ore 17:04

no
non garantisco
prima vorrei sapere che tono lei gradisce visto che lei non mi pare abbia molto da insegnare in fatto di bon ton..

19 Nov 2006 | ore 17:10

Certo è lontano il tempo in cui agli inizi del '900 Aldo Casali in quel di Cesena inventò il cestino da viaggio...

19 Nov 2006 | ore 17:14

e vogliamo parlare di come si mangia negli autogrill??
e al ciao ristorante??
chi ha mai mangiato al ciao ristorante??

19 Nov 2006 | ore 17:16

Io, purtroppo o per fortuna non saprei bene, quel cestino o un suo parente povero del dopo guerra, che si prendeva alla stazione di Cesena fino alla fine degli anni '50, l'ho provato e lo ricordo come un sogno anche se sarà stato un insieme di piatti medi.
Anzi, mi piacerebbe che qualcuno ricordasse cosa è accaduto dopo la chiusura del mitico Casali e del suo servizio che era stato interrotto e poi ripreso durante il fascismo. Perchè nel '53 0 '54 alla stazione di Cesena c'era qualcuno che dava lasagne pane e vino.

19 Nov 2006 | ore 17:34

anche a me piace vedere film ascoltare musica ecc...forse sarebbe meglio proporre un vagone cinema piuttoste che ristorante..daltronde il viaggio e' qualcosa di vuoto da riempire..si conosce la partenza, a volte la destinazione ma mai quello che ci sta in mezzo:-)..Aggiungo dopo il mio rientro a bologna questa volta andato bene che di fame sui treni non si muore ma di curiosita' si!... la prossima volta che vi scrivo da un treno mi faccio il cestino e non lo baratto con niente:-)..caso mai lo faccio assaggiare al vicino:-)..buona serata a tutti..

19 Nov 2006 | ore 17:50

Tralasciando i commenti sulla qualità media del cibo e del servizio (da assiduo viaggiatore non posso che concordare con quello che dice Stefano)mi concentro anche sulle modalità. La foto che raffigura gli spaghetti serviti in treno è abbastanza rappresentativa, forse, di una situazione impossibile: ma come diavolo si fa a servire spaghetti da una fiamminga dentro gli affollati e dondolanti eurostar (dalla carrozza ristorante continuano a passare clienti che si spostano da un lato all'altro del treno)? Io faccio i complimenti al personale che si spende in notevoli acrobazie per servire al meglio quella pasta scotta e dal sugo improbabile. Ma non sararebbe meglio fare dei buoni panini e piatti freddi? Buoni, però.
Rimando anche al post appena scritto sul panino in aereo (blog.gamberorosso.it/forchetta).

19 Nov 2006 | ore 18:04

io invece di pensare al mangiare gradirei avere treni in orario e sedili piu' comodi.
E invece di pensare agli spaghetti mi piacerebbe che le ferrovie facessero uno spot su chi usa da roma a milano per 4 ore il cell facendo sentire i fatti suoi a tutto il vagone.
Inoltre eliminerei i salottini da 4 e ci metteri postazioni internet.
Se uno poi ha fame mangia quando arriva.e se arriva tardi mangia tardi.
at salut

19 Nov 2006 | ore 18:22

Cito da "La conoscenza del cibo" di Paolo Puddu (Clueb, 2002): nel '56 alla morte di Aldo Casali, i figli abbandonarono la stazione per aprire un nuovo e grande ristoranteche ha mantenuto i piatti della tradizione romagnola......

19 Nov 2006 | ore 19:18

Io, io ho mangiato bene a bordo di un treno. Una volta.
E' stato proprio bello. Molti anni fa. Ero piccolo e di eurostar e pendolini non si parlava. I treni veloci erano il Settebello ( in verità questo sfruttava già il principio del futuro pendolino) sulla Roma - Milano e il Peloritano sulla Roma - Reggio Calabria.
Che bello il Peloritano, che bello quell'elettrotreno grigio e verde, che belli quei sedili larghi in prima classe, e che bello il vagone ristorante; mi sembrava di stare sull'Oriente Express. I camerieri vestiti di tutto punto, la tovaglia, il menù, tutto come in un bel ristorante, ma un ristorante che si muoveva. Io mangiai delle fettucine al ragù.
Mia mamma, più che per mangiare, mi ci porto per farmi vivere l'esperienza. Infatti mi è rimasta bene in mente. Che bello il Peloritano. :-)

19 Nov 2006 | ore 19:30

Certo se la situazione dei conti pubblici fosse diversa iniziative da prendere ci sarebbero...un bell'accordo come nel caso delle mense scolastiche che servono prodotti biologici...ma se c'è chi paventa che le ferrovie sono a punto di fallire, di certo i primi servizi ad essere tagliati ancor piú nel futuro saranno quelli legati alla ristorazione...comunque non é che all'estero da questo punto di vista se la passino tanto meglio, nonostante il nostro disfattismo. E negli aerei hanno eliminato quasi ovunque il mini-vassoio: il mercato é cosí... minimizzare i costi, guadagnare il piú possibile e dell'immagine dell'Italia chi se ne frega. Anche se prima di correggere la ristorazione nei treni bisognerebbe eliminare un bel po' di ristoranti turistici scandalosi a Venezia e Firenze e aprire anche lí posti decenti a prezzi accettabili

19 Nov 2006 | ore 19:37

Alcuni dei motivi per cui io preferisco l'aereo al treno li avevo già elencati qui.

Oggi ho fatto un giretto a Milano e ci sono andata in treno perchè è comunque meglio dello slalom sull'autostrada (tra l'altro ho speso circa 16 euro per andare e tornare, in macchina forse ci pago l'autostrada). Tutto sommato non mi lamento più di tanto per il viaggio.

Il cibo del treno e della stazione sono riuscita ad evitarlo. Perchè in teoria mangiare in treno avrebbe un certo fascino. Mi vengono in mente i vecchi film...m'immagino scene da Orient Express...poi SBANG! la realtà è tutta un'altra, quindi no grazie.

Secondo me bisognerebbe boicottarli, 'sti cavolo di bar e ristorantacci da trenitalia. Se restassero senza clienti per un po' magari si darebbero un po' da fare.
Una volta su un treno austriaco per Trieste avevo mangiato al ristorante e non era niente male. Non è un'impresa impossibile, basta un po' d'impegno...

20 Nov 2006 | ore 00:38

ehm so' stordita...volevo dire...avevo elencato i motivi per cui preferisco il treno all'aereo. Sarà colpa del viaggio?! ;-))

20 Nov 2006 | ore 00:40

Di viaggi in treno sono diventata, nel mio piccolo, un'esperta e un bel po' di responsabilità ce l'ha proprio Bonilli ;). A seconda dei periodi dell'anno, mi può capitare di percorrere la tratta Ferrara->Roma e ritorno 3-4 volte al mese, con l'Eurostar.
Adoro l'Eurostar. Se non esistesse temo che avrei continuato a farmi i viaggi in macchina. Talvolta è in ritardo, ma una ritardataria cronica come me è tollerante, in genere, nei confronti dei ritardi altrui. Il servizio di prenotazione ticketless è efficiente, il servizio a bordo (finché durerà), soddisfacente.
Il dramma è ChefExpress, e non solo a bordo dei treni ma anche nei bar delle stazioni. Viaggio sempre in orari in cui sarebbe sgradevole mangiare altrove prima della partenza e difficile all'arrivo, ma dopo un tot di pessime esperienze nella carrozza ristorante, ora mi organizzo o con la schiscetta a Roma o con cene notturne a casa.
Eppure mangiare in treno sarebbe così bello ... La carrozza ristorante dell'Eurostar è carina e il personale in genere molto volenteroso e cordiale.
Non è vero, secondo me, che la pasta sia scotta. Io mi sono sempre stupita per la qualità della cottura, quel che trovo drammatici sono i condimenti, al punto che evito di prenotare il posto nella carrozza 4, adiacente al ristorante, perché l'odoraccio di glutanmmato e non so che altro tracima oltre le porte da StarTrek ed è peggio dell'odore di cavolo bollito nelle vecchie portinerie delle case di ringhiera di Milano.
Quando sono salita sull'Eurostar la prima volta era l'epoca in cui si parlava della consulenza/collaborazione di Colonna. Ricordo l'aspettativa, ricordo che con mio marito pensammo, appena seduti: "Che bello, se si mangia bene varrebbe la pena di fare il viaggio solo per mangiare sul treno". Scoprimmo subito che Colonna era stata una meteora nel destino di ChefExpress e che nessuno aveva fatto tesoro di nulla.
Sarei curiosa di conoscere chi studia i menu. Con tutti i piatti che si possono preparare in anticipo nei centri di cottura senza che soffrano troppo per i successivi raffreddamento e rigenerazione, perché mai proporre spaghetti al pomodoro? Perché mai costringere i camerieri alle acrobazie per il servizio dai vassoi da portata che qualcuno ha già citato? Perché creare il panico tra i commensali che tentano regolarmente di difendersi con spiegamento di tovaglioli dallo schizzo del pomodoro, sempre drammaticamente acquoso?
Perché servire quelle indegne sfogliatine di carne, inevitabilemte bollita e dura, quando c'è un patrimonio di stufati e polpette intigolose a cui attingere?
Come si può far pagare 26 o 27 euro per un menu scandaloso per qualità e quantità (che diventano 30 e passa con la mezzina di vino e il caffè)? Perché servire le sfogliatine al sesamo della Vicenzi (credo) con l'aperitivo? Sarebbe meglio risparmiarsi quel costo e comprare qualche formaggio migliore ...
Perché tutte le bevande sono sempre a temperatura ambiente, anche quando il carico è stato appena fatto? Perché viene disposto sui tavoli il menu prestampato alla carta che non è mai disponibile?
Domande senza risposta ... Io sto boicottando ChefExpress da almeno un paio d'anni ma mi sento sempre desolata quando, passando attraverso la carrozza ristorante vedo stranieri alle prese con quella che credono sia la cucina italiana. Questi, poveretti, sono indifesi. Si siedono speranzosi e si alzano delusi.
I treni di Trenitalia, come gli aerei della compagnia di bandiera nazionale, sono dei biglietti da visita. Corrispondono all'accoglienza all'ingresso di un ristorante. Se sei accolto bene, sei almeno ben disposto e pronto a perdonare qualche piccolo errore, se l'impatto è negativo tutto quel che segue rischia di essere inficiato dalla prima impressione negativa. Le Ferrovie, che giustamente affidano il servizio a società specializzate, come ChefExpress, dovrebbero essere più rigide nello stabilire i parametri in base ai quali concedere l'appalto.

20 Nov 2006 | ore 03:05

Che ci siano delle difficoltà oggettive a servire un pasto di qualità sul treno è certamente vero. Se però si limitasse il numero di piatti caldi e si portasse sul treno il concetto di wine bar (soprattutto lato cibo, ovviamente) le cose dovrebbero andare meglio. Allora sì che mangiare sul treno sarebbe un bel biglietto da visita e le iniziative potrebbero essere molte. Penso ad esmpio a menu che varino mensilmente, dedicati ogni volta a una regione diversa. E' così complicato?


L'altra cosa che mi piace far notare è che se sui treni si mangia male (diamo per comodità tutta la colpa alla logistica), perchè nelle stazioni è impossibile bere un caffè decente o mangiare un panino che non ti disgusti? Perchè un progetto ambizioso come quello del bibendi alla stazione termini è stato gestito con tanta incompetenza?

20 Nov 2006 | ore 10:34

Ma non è che uno dei problemi è la solita abitudine italiana ad affidare i progetti a incompetenti? E magari pure un po' tonti (perchè se uno ha un minimo di testa, anche se non ha mai lavorato in un settore dovrebbe essere in grado di fare qualcosa di decente)?

Candidiamo la Pia alla presidenza della Cremonini Spa - o almeno di Chef Express! ;-)

La carriera nella ristorazione ferroviaria comunque funziona così (dal sito Chef Express):

PROMOTER: attraverso un percorso di selezione e formazione della durata di 3 giorni dedicato alle abilità tecniche di servizio e alle competenze di metodo, comunicativa e teamwork ed un periodo di affiancamento a bordo treno i candidati vengono preparati al ruolo, che prevede:
- l’accoglienza dei passeggeri e l’offerta del servizio di benvenuto per i Clienti di prima classe con l’obiettivo di trasformare la permanenza a bordo degli stessi in una caratteristica esperienza
-la promozione e la realizzazione dei servizi di Ristorante, Bar e Minibar tenendo sempre in considerazione le esigenza della Clientela e la loro soddisfazione.
CHIEF PROMOTER: lo sviluppo avviene con il passaggio ad un ruolo gestionale che a bordo treno prevede il coordinamento di tutte le attività del team assicurando la qualità dei servizi offerti nel rispetto dei processi aziendali."

20 Nov 2006 | ore 11:11

In qualità di candidata alla Presidenza, posso sperare di saltare a pié pari i due step precedenti? ;)

20 Nov 2006 | ore 12:12

Forse sì, ma solo se riesci a dimostrare che le tue proposte sono all'altezza degli altissimi standard di QUALITA' Cremonini: CLIC QUI per continuare a dare ai clienti Trenitalia un sorriso lungo un viaggio come promette lo slogan! :-)))

20 Nov 2006 | ore 13:10

Ricordo che quando ero all'Unità feci un servizio su Chef express d'autore. Lautore era Antonello Colonna e devo dire che quel tentativo di sare un sapore alla tratta Roma Milano Roma non era male. Lì conobbi Colonna. Lui studiava dei piatti fatti apposta per essere rigenerati a bordo con gli stumrnti che erano a bordo. E all'inizio era lui stesso che si faceva la tratta di mezzogiorno per testare e formare gli chef a bordo. Peccato che quell'esperienza finì più o meno lì, perché io sono in sintonia con Bonillli e Pia: mangiare in treno è bello, romantico, fa sognare con la mente, con gli occhi, oltre che con il palato. Come mangiare in barca o barcone... Un viaggio che prende diverse direzioni. Sempre Colonna, poi, fece una proposta-progetto per Alitalia: panini con prodotti artigianali italiani di grande livello sulla tratta Roma New York. Mica male, una rosetta o una ciriola con la Porchetta di Ariccia o la Mortadella di Bologna o il Crudo di Parma... Magari accompagnati da un buon bicchiere di vino. Per fare queste cose non serve tanto: basta solo un po' di testa, un po' di a,ore e di passione, basta fare le cose per farle, e non tanto per farle! Basta provare un po' di amore per ciò che si fa, da parte di chi organizza i catering, e di ciò che si mangia da parte di chi viaggia... Insomma, perché no? Il ché non toglie che uno viaggi anche per arrivare in orario e che possa viaggiare senza mangiare o portandosi un panino da casa o comprandone uno di gomma da qualche parte. Ma sostenere che mangiare in treno fa ovviamente schifo e quindi è inutile stipursene, beh, credo sia un'offesa quantomeno al buonsenso di ognuno di noi, oltre che alla intelligenza di qualcuno...!

20 Nov 2006 | ore 13:23

mi sembra stupido dare dello stupido a chi ha dato dello stupido a chi ha aperto una discussione cosi' banale come il mangiare in treno.
allora perche' non parliamo del fatto che respirare l'aria nelle grandi citta' equivale a intossicarsi i polmoni??
Che mettersi nella tangenziale di bologna alle 8.00 di mattina equivale a stare fermi in colonna??
e a che conclusione si vuole arrivare??
bonilli pia e tanti altri continueranno a mangiare in treno e il cibo fara' sempre piu' schifo perche' se un piatto ci viene precotto in un ristorante non ci torniamo piu' se ce lo strascaldano su un euro star pazienza..
ps
scusi il tono bonilli spero sia di suo gradimento.

20 Nov 2006 | ore 13:34

OT:...per caso qualcuno conosce la forma dell'onda sonora del rumore che si sente su questo blog (e che spesso sembra una VOCE? Così creiamo un controsuono, chissà che non si annulli una volta per tutte...

20 Nov 2006 | ore 13:56

contro ot

qualcuno ha una barbecue' cosi' ci facciamo la pollastrella alla griglia cosi' eliminamo una volta per tutte la sgradita pennuta??

20 Nov 2006 | ore 14:02

E se l'idea giusta ce l'avesse Scabin:

Con Scabin il cibo viaggia sui trenini
La Stampa 14/11/2006
di Rocco MOliterni

Non so se Davide Scabin abbia visto nel 1990 «Gli ultimi giorni dell’umanità», la riduzione teatrale del testo di Karl Kraus che Luca Ronconi mise in scena al Lingotto, prima che la vecchia fabbrica venisse ristrutturata. Quello spettacolo tornava in mente venerdì sera al dinner party che Scabin ha curato negli stessi spazi del Lingotto per Artissima.

Al centro dello spettacolo ronconiano c’era una locomotiva che si spostava, il pubblico sciamava intorno a quella locomotiva accalcandosi nei vari punti dove l’azione scenica veniva «accesa» da Ronconi. L’altra sera Scabin si è inventato una cosa in qualche modo simile: ha messo quattro stazioni fra gli stand e a queste stazioni su piccoli trenini arrivava il cibo per il pubblico di galleristi e collezionisti che affollava la Fiera.

20 Nov 2006 | ore 14:05

gumbo io ti avevo chiesto di ignorarmi ma vedo che le tuie orechhie sono farcite da lardo di colonnata e cerume in una sorta di mix devastante per la sordita'..
Se credi di passare per simpatica ti posso smentire almeno per il mio punto di vista.

20 Nov 2006 | ore 14:07

Veramente l'avevo messo io tra i buoni propositi di ignorarti sempre e ovunque, ma ogni tanto non riesco a non dire niente. Lo so che sbaglio, perchè evidentemente è questo il tuo gioco, è questo ciò che vuoi...stressare la gente che passa di qui; altrimenti questo tempo l'avresti passato a scrivere le recensioni che annunci annunci e poi non fai, così come "me ne vado me ne vado" e poi non ti scolli manco se ti prendono a calcioni. Comunque, giuro farò il possibile per tacere non dico sempre ma più spesso possibile quando sei nei paraggi.

20 Nov 2006 | ore 14:23

se hai un fax ti mando il conto di 1000 euro pagato da Pinchiorri l'altro gg.
La rece se permetti la faccio quando ho tempo e quando ne ho voglia.
O devi rompere le scatole anche sul sito di viaggiatore gourmet??
Perche' non ci fai tu una bella rece quando hai tempo??

20 Nov 2006 | ore 14:35

No Voce, non è proprio tutto così semplicistico, ed infarcito di luoghi comuni. Molte città investono ed ottengono risultati nella cura dell'ambiente, si costruiscono bretelle e svincoli per decongestionare tratte ad alto flusso, i servizi pubblici urbani sono capillari e funzionano (per cui si possono chiedere sacrifici agli automobilisti), i treni arrivano puntuali in altissime percentuali e sono in grado di offrire una ristorazione accettabile. Fantascienza? no: Francia, Inghilterra Germania ed oltre. Ho viaggiato parecchio su quei treni (quelli omologhi ai nostri Eurostar od Intercity ed ho trovato servizi puntuali ed apprezzabili compreso il cibo che, stranamente, mi ha maggiormente soddisfatto sul collegamento alta velocità Manchester-Londra. Oltre la puntualità, che presso quelle reti pare scontata, c'era pure "servizio" inteso come attenzione globale al passeggero ed una scelta di vivande, (anche apprezzabili sotto il profilo della correttezza culinaria) che non mi sarei aspettato incentrata, come sosteneva Pia, su quella grande quantità di preparazioni che meglio si prestano alla rigenerazione. Bacchetta magica? no semplicemente organizzazione e tariffe adeguate (in Inglilterra triple rispetto alle nostre!). Antisociale si dirà? affatto. Le tratte pendolari o gli spostamenti in genere sono parallelamente garantite (e funzionanti) da convogli che effettivamente non hanno salottini, reti informatiche, ristoranti, hostess ma semplicemente poltroncine semplici comode, pulite e puntuali, magari gestite da compagnie in concorrenza fra loro. Chi vuole velocità e servizi suppletivi li paga certo ma li ha. Se come dice lei mangiare a bordo è trascurabile poiché la qualità fa schifo perché mettere la carrozza ristorante? Certo le sue obiezioni sull’importanza di altri parametri sono sacrosante ma perché allora cercarsi guai proponendo un servizio ed a quei prezzi: inserire una carrozza tutto sommato gradevole e pulita, usare tovaglie, vetro, ceramiche ed acciai, istruire personale in divisa (che concordo essere sempre cortese e disponibile oltre a cercare di supportare con gentilezza e correttezza del servizio la bassa qualità delle vivande) vuol dire accettare una sfida, assumersi una responsabilità di facciata poi non sostenuta da corretti valori sfoggiando quella dimestichezza tutta italiana atta a buttare fumo negli occhi con apparenza a scapito di sostanza. E siamo sugli Eurostar, vertice dei nostri treni poiché la solfa su intercity ed intercyti plus è di molto peggio. E' di oggi la notizia che è in avanzata fase il progetto per una gara di appalto della Regione Piemonte in merito alla gestione del trasporto regionale cui parteciperanno soggetti pubblici e privati nazionali ed esteri. Che Trenitalia, sebbene vanti ancora ma non so per quanto il primato sulla sicurezza, tenda ad abbassare inesorabilmente la qualità del trasporto sui propri Eurostar (soli treni che giudico vivibili) piuttosto che elevare quella della media è purtroppo fatto concreto che smentisce puntualmente le continue pubblicità e proclami della società e, forse, questo della presidente Bresso è un passo giusto nella direzione della tutela del passeggero. Ma tutto ciò, perdonatemi, non è un baco nell’isola dei felici, è il frutto di un costume, di un sport nazionale atto a scaricare sempre sull’altro, a volere meno auto senza adeguati trasporti pubblici, meno trasporto su gomma senza piani di sviluppo dei trasporti alternativi (rotaia, mare) e tutto in un Paese dove vige una delle più alte tassazioni al mondo (per chi le paga) parimenti ad qualità media dei servizi al cittadino molto scarsa rispetto alle altre democrazie di paragone; un Paese dove pare che ci si destreggi, mi si passi la volgarità, a fare il finocchio con il culo degli altri.

20 Nov 2006 | ore 15:41

vi faccio una domanda??
ma voi guardate Report??
io ogni volta che finisce l atrasmissione mi domando se la gabanelli viva sotto scorta..
Quanti miliardi e miliardi di euro si rubano in Italia??
E noi dobbiamo preoccuparci se il tortellino e' al ragu' e non in brodo??
Le ferrovie sono in super deficit e qui si parla di servizi??
Grazie a Dio io negli ultimi anni mi sto spostando in aereo e se devo andare a roma da Bologna si ok prendo il treno ma non mi avvicino assolutamente alla carrozza numero 5.
Ho viaggiato in america da Charlottesville a Washington e ho trovato sedili super comodi, meglio di una business in aereo, e il cuoco per le colazioni che passava con il campanellino per annunciare che era pronta la colazione.
Io non penserei a migliorare il cibo sui treni ma a rendere piu' efficenti le stazioni dei treni a garantire un'adeguata informatizzazione dei bigliettai sul treno( pagare multe e biglietti anche con carte di credito), il ticket less su tutti i treni.
Perche Bonilli anziche' fare un 3ad sul suo Blog non manda due redattori a bordo di un treno roma milano e li fa fare un servizio sulle cucine dei treni e su come lavorano gli chef express??Quanto guadagnano e che turni fanno??
Magari poi uno puo' capire e valutare meglio tutta la faccenda.
Non crede??

20 Nov 2006 | ore 17:51

E' esattamente così, per non parlare di quel caffè schifoso fatto con una squallida macchinetta!!!

20 Nov 2006 | ore 23:10

Vedo, guardo, mi rammarico, mi schifo. E' vero c'è anche tutto quello che lei dice. Ma qui si parla di cibo su un blog di cibo e di un preciso aspetto della gestione del cibo. Non si può sempre tollerare tutto perchè, in fondo od in cima, c'è di peggio. Sono su un treno all'ora di pranzo o cena e vorrei magiare: cosa mi si pubblicizza, cosa mi si offre, quanto lo pago, come lo giudico. Punto.

21 Nov 2006 | ore 08:34

e io ho suggerito a Bonilli di mandare in avanscoperta due giornalisti a fare un servizio da pubblicare sul suo mensile.
Mi sta bene l'argomento ma vorrei un approfondimento con dati certi e foto esplicative.

21 Nov 2006 | ore 11:28

Le logiche del cibo in treno.
Un mistero.
Anche gli Eurostar rappresentano bene il nostro Paese. In termini di comunicazione, Trenitalia vanifica ulteriormente lo scopo ideale della valanga di quattrini scialacquati da Ministeri, Regioni, Province, BIB, Comunità Montane, Camere di Commercio (mi fermo qui?) per valorizzare il Made in Italy.
Purtroppo non posso inviare un'immagine che ho conservato per i posteri: un pacchetto di crackers "The Snacker" omaggiati sugli Eurostar nei giorni scorsi, col marchio FORNERIA ARTIGIANA.
Poi leggi le microscopiche informazioni ed oltre ai soliti oli vegetali, trovi pure "importato da C.D.D. S.p.A.", prodotto negli U.A.E. da S.F.I.C.
Avete presente gli Emirati Arabi?
Bene, i crackers (sic!) che rappresentano (gli stranieri sugli Eurostar sono moltissimi) l'italianità vengono dagli Emirati Arabi.
Amen

21 Nov 2006 | ore 18:20

stiamocene tutti a casa...risolto il problema....
:-O)

21 Nov 2006 | ore 18:59

Ma da quando in qua i crackers rappresentano l'"Italianità"?
Magari dare un'occhiatina a chi era Josiah Bent non farebbe male.

22 Nov 2006 | ore 08:41

io lavoro nella ristorazione a bordo treno e tutto kuello ke dite mi fa pensare ke tutta la fatika immane ke facciamo ogni maledetto giorno è inutile. Posso assikurare ke i cibi ke serviamo al ristorante sono freschi e che nn è vero ke ci vogliamo sbrigare a servire i clienti per finire il servizio! ci facciamo roma milano 2 volte al giorno e magari se la sera alle 7 kuando tutti si akkalkano al bar e al ristorante nn abbiamo piu il sorriso, beh miei kari, nn siamo degli automi...so solo ke voi ke vi lamentate magari siete kuelli ke in prima klasse se la ragazza kol karrello passa 4 volte x offrire da bere, voi lo riprendete tutte e 4!!!
ora smetto xkè avrei troppe kose da dire, ma nn mi spreko nemmeno

29 Nov 2006 | ore 17:59

prima di parlare, accertatevi di determinati fattori e nn sparate sentenze da saccenti x favore, se i treni fanno skifo, la kucina puzza nn è kolpa della ristorazione ma della skarsa amnutenzione dei treni, e poi a proposito dello skuallido kaffè della makkinetta, si usano le cialde della lavazza xkè Voi clienti kiedete il kaffè espresso e se nn vi sta bene, ma kissene frega! portatevelo da kasa, kompratelo prima di salire ma nn sputate sentenze!!! e nn venite magari askrokkare i kuotidiani in prima klasse, km ho visto fare tantissime volte...

29 Nov 2006 | ore 18:05

Minkkkia!
:-)))

30 Nov 2006 | ore 10:36

nn sn arrabbiata sia kiaro!!!!;)

01 Dic 2006 | ore 11:58

sarete spero ora contenti che barbara ed io non lavoriamo più presso la chef express, che è sempre stata così disdicevole e negativa e schifosa e incapace di lavorare e cucinare in modo decente ecc ecc ecc e c'è la bellissima treno servizi integrati, dove si mangia benissimo, il caffè non esce da una macchinetta ma nasce direttamente nella tazzina da non si sa bene in che modo (probabilmente direttamente dal paradiso o dall'ipod della apple che è bellissimo pure quello), non c'è glutammato e nemmeno fettine di carne cotte al momento, e soprattutto i prezzi sono assolutamente equi e onesti, come il cibo è biologico e freschissimo come doveva essere, vedi gara d'appalto di trenitalia.
l'unico problema, per voi, intendo, è che ancora ci siamo barbara ed io a portarvi le bibite e i giornali e a dirvi buongiorno, magari anche con un sorriso.

21 Nov 2009 | ore 22:57

Mi hai chiarito le idee!

30 Nov 2011 | ore 01:35

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