13
Set 2008
ore 12:27

Il silenzio dei giornalisti e dei cuochi

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Ho cercato nei quotidiani di questa mattina qualche notizia sul mio licenziamento: silenzio ad eccezione della Nazione con un articolo di Marco Gatti. Può darsi che mi sbagli ma su Corriere, Repubblica, Stampa, Sole, Unità, Libero e Giornale non una riga.
Oh, si, alcuni colleghi hanno scritto sui loro blog personali ma non è la stessa cosa sono, appunto, iniziative personali.
L'Ansa aveva dato la notizia? Si
Qualcuno ha telefonato per saperne di più? No
E i cuochi? Se escludiamo Pierangelini, Bottura e Uliassi il silenzio è stato assordante.
Fantastica invece la reazione del mondo Web
Beh, se questa non è una risposta chiara a come vanno le cose del mondo... :-))

commenti 110

sai quante persone ogni giorno perdono il lavoro? nessuno ne parla, beh per una volta sei stato accomunato a tutte queste ombre... non capisco qual è il problema...

mi sembra assurdo un editore non può neppure scegliersi direttore e linea editoriale...

capacità e risorse ne hai quante ne vuoi, anche facessi la fine del Tombolini sarebbe sempre un bel cadere in piedi.

13 Set 2008 | ore 12:48

Finalmente di nuovo online! Il web ha risposto così bene che ha mandato in tilt il tuo blog nuovo di zecca :)

13 Set 2008 | ore 12:50

Purtroppo è così...c'è più realtà nel mondo virtuale che in quello reale...
Con te come Direttore il Gambero ha fatto grandi balzi in avanti...la nuova gestione, da Cernilli in su, credo riporti il Gambero ad una deambulazione più tradizionale. Con simpatia e stima.

13 Set 2008 | ore 12:53

Ulp! Il primo commento è andato in onda prima che finissi di scrivere...
@Ruoppolo, guarda che non si tratta del cosa, ma del come ed è uno specchio di come sta andando l'informazione in italia...e non solo quello

13 Set 2008 | ore 12:56

Quando stamane anche questo indirizzo non funzionava ho pensato di stare in Cina.
Ben trovato, Stefano: che sarebbe la blogsfera gastronomica senza Papero?

13 Set 2008 | ore 12:57

Io disgiungo la posizione personale dal fatto in sè che è il licenziamento pretestuoso del direttore di un mensile.
Mica abbiamo fatto una trattativa, si sono presentati con una raccomandata e mi hanno chiesto di sgomberare in giornata.
Francamente il comunicato della Stampa Romana e del CdR spiega meglio di ogni altro discorso.
E come tutti i lavoratori finirò davanti al pretore del lavoro.

13 Set 2008 | ore 13:01

Io ho trovato la notizia sul sito Slow Food, ma il modo in cui l'hanno data non mi è piaciuto molto, un po' troppo distaccato...
Posso chiedere un'opinione di massima su Slow Food? Intendo dire, come editore, non sull'organizzazione in generale i cui scopi mi vedono molto d'accordo ...

13 Set 2008 | ore 13:03

il conflitto di interessi c'è sempre in quaunque cosa, dalla mamma che dice buongiorno al pargoletto all'editore del GR che decide di monetizzare il marchio scendendo a compromessi e magari circondandosi di persone accondiscendenti. Chi produce sceglie. E' naturale sia così. Non mi scandalizza. Bonilli a differenza dell'operaio avrà nuove e ben remunerate possibilità, ed anche il nuovo direttore farà un buon lavoro, con buona pace di tutti. Alla fine diciamocelo chiaramente all'attuale GR serve un Cernilli e non un Bonilli.

13 Set 2008 | ore 13:06

I cuochi? Quelli così susseguiosi e gentili al momento del voto, delle forchette, della visita più o meno inaspettata al ristorante? Non credo che persona del suo spessore ed esperienza abbia troppo a meravigliarsi. Per anni , in specie queste nuove generazioni di “cuochi” volti alla Tv , alla bandana colorata, allo strappare un punto od un articolo, hanno dato il peggio di se stessi. Oh si, oggi sarà un gran parlare e telefonare e dire e fare e…baciare, ma domani questi giovin ( o meno) signori, correranno lesti lesti ai nuovi omaggi; il circo continua e se il direttore cambia i riflettori solo si spostano; tutti color che la chiamavano, invitavano, perbacco per una sorta di malcelato stile magari un appunto lo manderanno; ma com’è nelle più squallide cose , saranno domani lì, in prima linea , pronti ai nuovi omaggi ed ahimè a qualche affermazione poco lusinghiera su un passato che, sì era carino ma…….
Non ha bisogno di me per conoscere il mondo né men che meno per capirlo e saperlo; ma la tristezza vera , e per nulla sorprendente, è che in fondo a tutte quelle famose dichiarate passioni, struggenti momenti ed emozioni, c’è , ci sia stato e tristemente ci sarà, un piccolo o grande interesse nell’apparire e nel vincere competizioni senza troppo significato; e quando davanti ad un momento non felice , difficile ( seppur, per sua fortuna non poi così drammatico: chi vale vive e continua, ne sono certo), quando anche in un momento così la logica che vince è quella della pancia piena ( quella pancia con cui gli italiani hanno votato ormai non troppo di recente) beh, forse un mondo così sincero , paroloni spesi per piatti e personaggi , esperienze e genialità, perde un fascino ed un senso e lascia posto a quel deserto in cui, duramente, continuiamo tutti.
Non posso chiamarla, non ho il suo numero né una privata email, ma si abbia da qui il mio “ mi spiace davvero” e l’augurio del meglio qualunque esso sia .
Dal Friuli e non da alcun giovane ristoratore.
R.O.

13 Set 2008 | ore 13:15

Vero, al nuovo Gambero Rosso serve uno come Cernilli

13 Set 2008 | ore 13:19

Oh, finalmente si ricollega! anche io stamanimattina ho fatto un giro sui quotidiani on line e non ho trovato nessuna notizia.., mi è sembrato strano infatti.., ho detto, boh forse arriveranno con qualche ora di ritardo, invece niente.., non ci sarà mica una censura da regime russo??

13 Set 2008 | ore 13:21

Ah, non è che questo silenzio dei cuochi sia dato dalla paura di schierarsi contro una rivista che anche se nella sua piccola tiratura, fà comunque della pubblicità a suddetti cuochi...?? , basta un articoletto in cui si dice che il livello di un ristorante è calato per far del male alla reputazione di un cuoco..

13 Set 2008 | ore 13:25

@Ruoppolo
aldilà dell'essere o meno d'accordo con le scelte della proprietà, non è questo il modo di far finire un rapporto. Però. come ricorda Bonilli stesso, è così che va in italia, e ben peggiore è la situazione dei "semplici" lavoratori. Non scorderò mai la fine del rapporto Montanelli/Berlusconi, e uno dei 2 è presidente del consiglio, e allora, che vogliamo fare ?
L'ho già detto, abbiamo quello che ci meritiamo ...

13 Set 2008 | ore 13:28

Stefano, alla grande stampa e ai Grandi Giornalisti esperti di enogastronomia che vi scrivono sopra evidentemente di come sei stato trattato non gliene può fregà de meno... Oppure hanno pensato bene già di schierarsi con i nuovi padroni e potenti (nel nuovo pacchetto di maggioranza del Gambero non c'é forse un noto produttore che fa parecchia pubblicità sui giornali?) e considerare la tua vicenda come una vicenda privata... Che schifo comunque!

13 Set 2008 | ore 13:34

per berny.....
PALLE!.... pensate davvero che le guide incidano cosi' tanto sul lavoro di noi ristoratori? :-O)
io lavoravo prima e lavoro adesso....ci sono migliaia di bravi ristoratori che fanno il loro porco lavoro senza essere sulle guide...su' dai!.....chi si appende per il collo al regime guidaiolo e' perche' ha dei problemi di gestione.Chi lavora decentemente se non bene, chi mette una passione carnale in quel che fa non sara' succube dei voti delle padelle dei gamberi delle stelle e delle palle!
auguri a tutti....

13 Set 2008 | ore 13:35

La notizia l'ha data anche qualche altro giornale.
Su carta l'Unione Srada, la Prealpina, il Tirreno e il Corriere Adriatico.
Online il sito di Prima:
http://www.primaonline.it/notizie/dettaglio.asp?id=27440
http://www.primaonline.it/notizie/dettaglio.asp?id=27455

13 Set 2008 | ore 13:36

Mah... io ai silenzi imbarazzati non credo. Ci si imbarazza con la testa, non con il cuore. E' finito il tuo "potere", e adesso non ti trovi più intorno nessuno, se non quelli che, da te, comunque vadano le cose e chiunque tu sia, non hanno altro interesse a frequentarti che non sia quello di un reale interesse per la persona, non per il potere che ha.
E' sempre stato così, e nell'Italia berlusconiana trovo che questo fenomeno sia ancora più visibile e quasi moralizzato, diventato "giusto".
Per cui, caro Bonilli, fatti una bella lista di chi vedi in questo periodo... e di chi no. Comunque vadano a finire le cose.

13 Set 2008 | ore 14:01

@Claud e altri
credo che il direttore si riferisse alle testate primarie...

Una cosa mi preme dire:è vero che, purtroppo, ogni giorno vi sono persone
che perdono il lavoro, ed è vero che un editore sceglie direttore
e linea editoriale che vuole, ma qui si parla di chi ha fatto "la storia" dell'enogastronomia (piaccia o meno, è così),
un personaggio pubblico, quindi.
E purtroppo così va il mondo, di solito, se a perdere posto è
uno di noi non frega niente a nessuno, ma qui, oggettivamente,
dovrebbe essere il contrario.

13 Set 2008 | ore 14:03

Direttore noto un certo "affetto" verso Cernilli...

13 Set 2008 | ore 14:07

@liloni adriano
ti ho già risposto sull'altro post, ma lo ripeto qui: le guide sono comunque importanti, poi padronissimo di pensarla come credi, tra l'altro mi sa che in parte devo darti anche ragione, perchè, con la forza di quello che proponi, ci sei o non ci sei sulla guida a te non cambia un beneamato tubo...

13 Set 2008 | ore 14:11

esatto.

13 Set 2008 | ore 14:14

direttore cosa è successo? quali sono le nuove linee aziendali del gambero? era un passaggio obbligato? Le politiche che cambiano? Se lo aspettava? Ci ha dormito? Dica la verità come si sente ora come precario...!!!mi dispiace ma le logiche politiche e sociali oramai volano alte verso quote a me sconosciute...auguri

13 Set 2008 | ore 14:25

Le nuove linee aziendali presupponevano che io chinassi il capo e mi normalizzassi.
Non l'ho fatto e infatti ora ci sono in ballo due cause con GRH, una societaria, l'altra davanti al pretore del lavoro.

13 Set 2008 | ore 15:01

vuoi dire che daniele ha messo il capo sul ceppo? :-O)

13 Set 2008 | ore 15:08

Tieni duro Stefano. E in bocca al lupo per il nuovo blog.

13 Set 2008 | ore 15:13

per dirla come paolo panelli: e sti cazzi?
(nell'accezzione non volgare naturalmente e mi scuso con chi sarà turbato dalla parola)
questo per dire che un pò meno supponenza non guasterebbe.
cordialmente

13 Set 2008 | ore 15:17

io panero' tu panerai egli panera' noi paneremo voi panerete essi paneranno...la panatura rientra nella cucina...
:-O)
scusate mi e' scappata.....

13 Set 2008 | ore 15:22

Mi sembrava strano... stamane ho fatto un "giro" sul sito del Gambero ed ho visto la notizia del cambio e mi sono domandata che fine avesse fatto il "papero giallo"... non riuscivo a capire... poi in facebook ho letto che Sigrid era triste... ma come? L'avevo lasciata solo due ore prima con la tazza del caffé in mano e non mi sembrava per nulla triste... puntatina sul suo blog... ora è tutto chiaro... che dire... mi dispiace... ma so che non basta... che fare per te?

13 Set 2008 | ore 15:25

Sul fatto che i grandi mezzi non ne parlino, è semplice: ognuno ha i suoi scheletri nell'armadio e la critica oggi al concorrente potrebbe ritorcersi contro quando il licenziamento brutale lo si fa in casa. A parte gli addetti ai lavori, qualcuno sa che a Liberazione (giornale di Rifondazione, quel partito che si 'batte' per i precari) in questi giorni stanno mandando a casa decine di collaboratori precari in maniera brutale? No, vero?
Per Bonilli: non serve che glielo dica io, ma la miglior 'vendetta' in questi casi (oltre a spillare più soldi possibile alla nuova dirigenza) è fare un prodotto che massacri quelli del GR. Cosa che, immagino, stia già preparando. Auguri...

13 Set 2008 | ore 15:28

... :-))

13 Set 2008 | ore 15:43

Per Adriano,
..conta, eccome se conta essere sulle guide.., e questo lo sanno tutti i ristoratori e lo sai anche tu..., poi certamente ci sono tanti ristoratori bravi come dici, che in una guida non ci hanno mai messo piede, non ho detto che chi è sulla guida e migliore di chi non c'è, anzi...., lo sappiamo tutti come funziona (alcune volte). Però essere su una guida e recensito bene, qualche tavolo in più te lo fà riempire..., quindi conviene essere sempre ben visti da chi queste guide le fà... così funziona, che ti piaccia o no.

13 Set 2008 | ore 15:44

Direttore,
buon lavoro. La testa e le idee le ha, penso che non ci annoieremo.
Al resto faccia pensare gli avvocati, che sapranno sguazzare a dovere in questa storia.
I miei migliori auguri.

13 Set 2008 | ore 15:46

sbagliato! .grazie a dio(no grazie ai coglioni che ci ho messo) posso dire che non me ne frega nulla delle guide?...i clienti che ho preso con le guide hanno tolto la sedia ai miei clienti storici....ho questa fortuna.....se posso fare una scelta etica mi chiedo perche' non farla...aldila' delle persone coinvolte mi sembra una porcata cio' che hanno fatto.
ciao

13 Set 2008 | ore 15:47

In bocca al lupo sia per la causa di lavoro che per le sue nuove attività, Direttore.

Da oggi leggerò ancor più il suo blog,
in ogni caso l'unico che abbia mai frequentato con assiduità.

Fabrizio

13 Set 2008 | ore 15:54

Se una decina di cuochi importanti facessero una lettera aperta comune, vorrei vedere chi ha il coraggio di toglierli qualche punto nella guida del 2009 o del 2010 senza risultare ridicolo. Insomma, tutti sti rischi non li vedo se un po' di gente uscisse allo scoperto. Ma alla fin fine ognuno si fa due conti e decide che è meglio non rischiare 'qualcosa', anche se i rischi non ci sono...

13 Set 2008 | ore 15:55

Ecco Colinmckenzie, così vanno le cose...,purtroppo.
Meglio tenersi qualche stellina o forchetta in più, o dare ragione a Bonilli??, che purtroppo in questo momento conta come il due di picche quando briscola è denari.
Senza offesa a Bonilli naturalmente, è un discorso generico.

13 Set 2008 | ore 16:06

io gioco spesso a carte.... mai dire mai il due di picche fa il gioco molte volte.

13 Set 2008 | ore 16:08

Comunque credo proprio di non contare come il due di picche :-)
Non è che si esiste solo attraverso una guida e i suoi voti, esiste una storia, le cose fatte, una credibilità...

13 Set 2008 | ore 16:15

Direttore...le rivolgo i miei migliori auguri per la nuova avventura che dovrà affrontare....

13 Set 2008 | ore 16:15

ma stefano come mai non hai citato vissani tra i cuochi che parlano di te? a leggere qui non si capisce bene cosa ne pensa lui http://foodweek.wordpress.com/2008/09/12/gambero-rosso-pierangelini-e-vissani-ci-dispiace-per-bonilli-ansa/

13 Set 2008 | ore 16:16

Infatti, dando per scontato che Bonilli non passerà tutte le giornate a sbevazzare da Roscioli e che invece farà qualcosa (non credo una rivistina della circoscrizione), magari ricordarsi che esiste da parte dei cuochi potrebbe anche essere vantaggioso. Per non parlare di 'umanamente corretto', concetto non proprio da dimenticare...

13 Set 2008 | ore 16:21

A proposito, domanda importante per Bonilli, che credo interessi anche altri. Le guide dei ristoranti del 2009 presumo che ormai siano state chiuse da tempo e che quindi comprandole uno stia pagando per un prodotto fatto con supervizione della ditta Bolasco-Bonilli, giusto? O potrebbero essere cernillizzate all'ultimo minuto?

13 Set 2008 | ore 16:27

che me ne frega...a noi! :-O)

13 Set 2008 | ore 16:31

Certo Bonilli, ci mancherebbe altro, non mi permetterei mai.., volevo solo rendere più chiaro un mio concetto, il discorso non era rivolto a lei in quanto Stefano Bonilli, era per spiegare come vanno le cose in questi casi..
Tutto il suo lavoro e la nostra stima verso di lei rimarrà sempre.. ovvio...

13 Set 2008 | ore 16:35

Domanda: ma non sorge a nessuno il dubbio che la crisi del GR non sia che una delle conseguenze di una crisi più vasta che coinvolge tutto un modo di fare critica gastronomica? Se vogliamo fare i super-elitari-vestali-della-vera-cucina-ecc., ci si ritrova in dieci a casa di amici, non si fa un prodotto che ha la pretesa di sostenersi economicamente. E quando le cose non funzionano: ci trombano.

13 Set 2008 | ore 16:39

Già, perché non ne parliamo?

13 Set 2008 | ore 16:41

I figli crescono e vanno via (anche se cacciano via): mi sembra sano e indispensabile. Da una parte mi spiace per Stefano, dall'altra sono contento per noi: un Bonilli libero è sempre una gran bella risorsa.

13 Set 2008 | ore 16:54

Bonilli, il mio in bocca al lupo, quale sia la strada che deciderà di percorre da quest'oggi.

Riguardo il suo stupore per il silenzio che ha accompagnato questa notizia, penso qualche risposta si possa trovare nel vecchio film "Una poltrona per due" ...

Non penso comunque il tutto finirà con Lei e Cernilli in un'isola accompagnati da belle figliole, senza contare che manca all'appello il maggiordomo ...

13 Set 2008 | ore 16:58

Direttore,
visto che lo ha fatto su Kela, perchè non spiega anche qui il significato di "Le nuove linee aziendali presupponevano che io chinassi il capo e mi normalizzassi" ?

13 Set 2008 | ore 17:15

Quegli aborti gastronomici ed editoriali che vengono venduti in allegato con la gazzetta dello sport con il marchio "a cura del gambero rosso", che sono uguali a quelli usciti con il corriere della sera qualche anno fa, oltretutto senza il suddetto marchio, sono il simbolo del decadimento del gambero rosso, che in passato aveva edito libri straordinari come la cucina di casa di A. Barbagi. Io, fossi in lei, sarei contenta che il mio nome non venga più associato ad un marchio così decadente.

13 Set 2008 | ore 17:16

MI ripeto: nessuno pensa che la vicenda personale di Bonilli possa essere letta come fenomeno più generale? Non intendo la solita vicenda italiana del merito conculcato, ecc., ma come la fine di un certo modo di fare critica gastronomica? O vogliamo continuare a scrivere epitaffi?

13 Set 2008 | ore 17:38

@carlo rocco
Ammesso che sia così, come era e come dovrebbe essere il modo di fare critica gastronomica?

13 Set 2008 | ore 18:05

Direttore tutta la mia solidarietà, vedo solo ora :-(
Un abbraccio sincero ed un in bocca al lupo per tutto quanto

13 Set 2008 | ore 18:16

EVVIVA!!!! QUANTI COMMENTI, QUANTO INTERESSAMENTO DIRETTORE!!! GRAZIE PER FARMI CREDERE ANCORA CHE VALE LA PENA ESPORSI, SOFFRIRE E SPUTTANARSI....GRAZIE! GRAZIE! GRAZIE! IN QUESTA ITALIA DOVE MI SENTO UN PO' UNA PECORA DI PIERO MARAS.... LO CONOSCE? CANTAUTORE SARDO CHE IRONIZZA "SIMPATICAMENTE" SULLA STORIA DI GAVINO LEDDA (PADRE PADRONE)...SE NON TROVA IL CD , MI CHIAMI, SAREBBE UN BEL REGALO PER ME DONARGLIELO!
CHE BELLO SAPERLA FUORI!!!

13 Set 2008 | ore 18:16

@ bucanero
Guarda non intendo dare consigli a nessuno, visto che non ho le conoscenze che lo consentirebbero, per quello cercavo di stimolare una riflessione che andasse aldilà dei panegirici pro-Bonilli. Una cosa però la so: prendiamo le guide, ha senso che in un mercato asfittico (quanto a volumi di vendita) come quello delle pubblicazioni di critica enogastronomica, esistano ben tre guide più innumerevoli pseudo-guide, pseudo-bibbie della cucina, ecc.? Ha senso che in questo mercato le tre suddette guide incoronino grossomodo sempre gli stessi pluridecorati? Beh, si dirà, se sono i migliori cosa dovremmo farci? Va bene ma perchè dovrei continuare a comprarle ogni anno? Per vedere se X è passato da 18 a 18.5 e Y da 84 a 83?

13 Set 2008 | ore 18:44

ci mancava solo questa! Come cantava Hendrix "straight ahead" direttore "straight ahead"...con simpatia
Stefano Fagioli professione cuoco

13 Set 2008 | ore 18:48

Lo leggo solo ora. Non ci conosciamo bene, ci siamo anche pizziacati qui, ma ho e lo sai profonda stima per te e il tuo lavoro, per il tuo modo di porti e per tutto quello che hai fatto e farai ne sono certo.
Con stima e simpatia.

Nicola Cavallaro
Cuoco

13 Set 2008 | ore 19:26

Vedi Bonilli, come sempre, finchè servi sei qualcuno, poi basta che tu non serva più e ti buttano via modello straccio. Ci siamo passati tutti, chi in un modo chi nell'altro. Hai la mia solidarietà, anche se non te ne farai nulla.

13 Set 2008 | ore 19:32

Ha detto un giornalista noto "noi non pubblichiamo nulla, è una notizia che interessa solo gli addetti ai lavori".
Ci ho pensato, perché non mi va di fare la figura del fanatico che sta al centro del mondo, e trovo che sia una cazzata.
Il Gambero Rosso ha segnato una svolta nella comunicazione del settore, è stato un progetto rivoluzionario, ha suscitato la nascita e lo sviluppo di slow food, ha reinventato il mondo del vino.
Da addetti ai lavori?
Che grande sciocchezza! :-))

13 Set 2008 | ore 19:49

@carlo rocco
Innanzitutto credo che adesso ci si perda troppo sull'onda emozionale..anche Bonilli ha chiesto a tutti di parlarne, ma come vedi nessuno ha detto niente...
qui se ne è già parlato in giugno con "Golosi 2.0" oppure "Quei libri chiamati guide" dove era stato già indicato come il mondo "delle guide di carta" fosse superato ma ancora, per molti, pieno di fascino.
In golosi 2.0 il Direttore aveva cercato di lanciare un'idea per creare qualcosa che fosse una guida web di facile consultazione e di buona affidabilità, si, perchè quello che era venuto fuori come problema principale era l'affidabilità del recensore.
Voti, foto, ecc. ecc. tutto è stato oggetto di discussione, ma, e questo a volte è un limite del web, niente di ben delineato ne era venuto fuori.
Questo per dirti che neanche io ho ricette in merito, ma che condivido l'inutilità di comprarle tutte ogni anno, visto che le differenze sono minime...e poi il web è più aggiornato, spesso e volentieri...

13 Set 2008 | ore 19:56

La cosa bella è che gli stessi giornalisti che si lamentano di 'notizie per gli addetti ai lavori', poi discutono come pazzi sugli editoriali di giornali da 2.000 copie sovvenzionati dallo Stato. Ma perché, a qualcuno interessa cosa scrive Polito (tanto per fare un nome) sul Riformista?

13 Set 2008 | ore 20:00

Attenderemo con fiducia una quaglia incazzata...
Una sorta di Canard Enchainé su enogastronomia e ristorazione? Sarebbe fantastico ;-)

13 Set 2008 | ore 20:03

bonilli, nonostante i tuoi sforzi mi sa che ti devi rassegnare:
1- nonostante i tuoi sforzi, l'enogastronomia è considerato un mondo di serie B nel giornalismo italiano.
2- i tuoi baffi non sono abbastanza glamorous da meritare l'attenzione che avrebbe ottenuto che so la Sozzani in una situazione simile. ;-)))

Però se non per la storia del Gambero Rosso, anche solo per il metodo brutale...qualche riga ci poteva stare, no? Magari sul Manifesto...

13 Set 2008 | ore 20:47

Ci riproverò, magari mi brucio in piazza :-)... meglio un picnic :-)
Comunque è cambiato poco in questi anni e nel frattempo la bolla enogastronomica si è gonfiata a dismisura e penso che scoppierà.
Comunque ieri hanno visitato il paperogiallo libero 22.000 visitatori unici.
Non male, no?

13 Set 2008 | ore 21:46

Il futuro è di persone come Viaggiatore Gourmet che con quattro soldi e da solo raccimola valanghe di contatti mentre le guide cartacee vanno in rosso! Lasciate che si sgrezzi ancora un po' e bagnerà il naso a tutti voi.

13 Set 2008 | ore 21:49

@ johnny: se il futuro è Viaggiatore Gourmet, allora meglio emigrare. Attualizzando il "ci meritiamo Alberto Sordi" oggi possiamo dire "ci meritiamo Viaggiatore Gourmet". Per favore, non confondiamo chi fa editoria e giornalismo serio con chi sta contribuendo - col suo teatrino virtuale con tanto di Vuggì card e foto finale di rito - a trasformare la cucina e l'enogastronomia in una parodia da zelig. Torniamo a parlare - con tutti i punti di vista possibili sulla faccenda, anche diversissimi - di uno di quelli che la critica gastronomica vera l'ha inventata.

13 Set 2008 | ore 22:15

Un papero abbrustolito ;-)
Meglio di no che poi si sente parlare di un'altra fenice...
Comunque se vogliamo, la griglia è sempre pronta...

13 Set 2008 | ore 22:21

C'è posto per tutti ma non credo che il modello sia Sacco.
Lui fa, non so il modello economico come funziona, ma mi sembra "vecchio", con gli occhi al passato mentre tutto sta cambiando velocemente.

13 Set 2008 | ore 22:26

verissimo che tutto cambia velocemente. Però mi auguro che il modello vincente - quale esso sia - abbia ancora a che vedere con il giornalismo. E cioè almeno con il saper scrivere, con l'informare correttamente, con il possedere qualche competenza sugli argomenti di cui si parla. Non con le tesserine a punti e le foto da tronista.
Il futuro, in ogni caso, è anche fare un salto da Adrià dieci anni dopo esatti, e saperlo raccontare.
un saluto con stima e riconoscenza.

13 Set 2008 | ore 22:37

...................nc

13 Set 2008 | ore 23:03

Purtroppo, mi pare che, da un rapido sguardo ad alexa.com, la 'valanga di contatti' non la faccia nessuno che parla di alta cucina, né VG né GR né altri (a parte giornate 'storiche' e non tanto auspicabili, come quella di ieri per il papero giallo...)

13 Set 2008 | ore 23:04

Una cosa è certa: dopo la tempesta arriva sempre il sereno. Un'augurio per il futuro.

13 Set 2008 | ore 23:13

cavolettodibruxelles che al Blogfest di Riva del Garda ha vinto il premio come miglior blog gastronomico italiano :-))

13 Set 2008 | ore 23:17

:-)
vabbuo', allora, sto picnic quando lo facciamo?? (io porto il dolce!! :-)

14 Set 2008 | ore 00:16

io quando leggo l'espertone di turno - vedi post dell'amico F - che afferma convinto i nuovi modelli di giornalismo enogastronomico, mi cascano le palle. Ma come...dai cavolo!
Vabbè...
Stefano come stai? Non deve essere un momento facile, queste cose fanno anche male.
Mi sto facendo un giro di cuochi tre forchette in questo week end. Ti racconterò. Un abbraccio

14 Set 2008 | ore 01:03

All'amico Fassone dico che forse mi sono espresso male. Certo che se per così poco ti cascano le palle, forse l'espertone di turno sei tu...:-). Volevo solo dire che mi sembra assurdo parlare del modello VG (che non è un modello, ma una personale devianza ipertrofica) come possibile sviluppo del giornalismo enogastronomico, anche sul web. Proprio perché mi sembra più simile al presenzialismo televisivo applicato al mangiar fuori (da qui l'espressione dei tronisti e delle vuggì card). Tutto questo, in una discussione in cui si stava anche sottolineando un imbarazzato silenzio nei confronti di qualcuno che il giornalismo enogastronomico ha contrbuito a costruirlo, mi sembrava fuori luogo.
Invece il "genio" Liloni "eroesenzaguide" perché non commenta, invece di quegli nc?

14 Set 2008 | ore 02:16

Il blog Aruotalibera gestito da Pino Nicotri sul sito de L’espresso è stato chiuso di colpo il 4 settembre mattina, mentre Nicotri stava scrivendo la risposta al post di un lettore. Non una riga di preavviso. Un trattamento bestiale, vergognoso, da veri e propri fascisti, per un giornalista da 35 anni a L’espresso.
Un paio di volte ho scritto in altri blog contro quello di Nicotri, ma mi sono ricreduto: è sempre stato fin troppo generoso, ha dato voce a tutti, anche ai suoi nemici, e con tutti ha dialogato. Di fronte al trattamento indecoroso ricevuto dal giornale merita ancor più rispetto. Di fronte a lui gli altri colleghi sono dei nani servili interessati solo ai soldi.
Mario Speraindio

14 Set 2008 | ore 07:57

come diceva il divino "DANTE",non ti curar di loro lascia e passa...... e avanti tutta!

14 Set 2008 | ore 08:37

perche' "genio" "eroesenzaguide" ? cos'e' questo sarcasmo? avro' ben diritto di pensarla a modo mio?....le guide e tutto cio' che gira attorno sta diventando tutto pesante asfissiante, non c'e' piu' decoro non c'e' piu' lavoro, parafrasando una frase di una canzone....In molti casi sono ripetitive, servono a chi ha appena aperto e deve vuole farsi conoscere, ma in realta' se non se ne e' accorto internet precede e informa molto piu' di alcune guide cartacee....
ps io ho un normalissimo qi i geni sono sempre tristi, non sono un cuor di leone, piuttosto un testone valligiano.
at salut.

14 Set 2008 | ore 09:59

mi sa che sei andato a scontrarti con notizie molto più trainanti come la crisi dell'alitalia e la visita del pastore tedesco al nanetto francese; come giustamente ha commentato qualcuno ogni giorno tantissima gente perde il lavoro, e se dovessero pubblicare un articolo per ognuno i giornali peserebbero 50 chili l'uno......è triste, ma è così.
auguri per tutto
cenere

14 Set 2008 | ore 10:33

@ liloni adriano
Concordo in toto. Basta maestrine che danno i voti sulle guide, mi sembrate l'orchestra del titanic, state andando a schiantarvi e continuate a suonare! Il WEB ha enormi limiti (principale forza e debolezza al tempo stesso: chi vaglia la qualità e la competenza di chi scrive?) ma le guide non le compra più nessuno, al massimo le si sfoglia in libreria.

14 Set 2008 | ore 11:15

Picnic! E come da buoni propositi agostani di bonilli si va tutti in bici (così si risparmia anche) ;-)

14 Set 2008 | ore 11:17

a proposito di quanto conta l'enofood sulla stampa, ecco quanto si parla del premio al miglior blog sul cibo sul corriere di oggi http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/08_settembre_13/blogfest_beppe_grillo_blogger_anno_9a64901a-81cd-11dd-95db-00144f02aabc.shtml

ovvero niente, eppure rammentano quasi tutti i premiati!

14 Set 2008 | ore 12:19

E' vero, non si dà la notizia del premio a un blog che ha avuto 2milioni e ottocentomila visitatori fino a oggi :-)
Ce ne vuole prima che i quotidiani imparino, e lo faranno a loro spese perché le notizie i giovani le prendono in rete, mica in edicola e l'autrice del blog premiato come migliore blog gastronomico ha 30 anni, fa parte, cioè, del nuovo mondo dei giovani che, almeno nella rete, sta vincendo sul vecchio... che detto da me :-))

14 Set 2008 | ore 12:51

Te lo dovevi aspettare, prima o poi.
Hai sempre insultato, dall'alto della tuo prosopopea, le persone che si avvicinavano umilmente al tuo blog che non erano d'accordo con le tue idee,altri invece lasciavano la scia da lumaca. Non ti sei chiesto che se nessuno ha dato la notizia del tuo licenziamento forse perchè negli ultimi anni hai "stufato"!!!!!!Altro che ti hanno licenziato perchè avresti dovuto abbassare la testa!
Peccato abbiamo perso un grosso personaggio!!!!!!Pazienza me ne farò una ragione:
Ricordo il nostro scontro di qualche anno fa sul mangiare ottimo della festa dell'unità!!!!! Pensa che non c'è più neppure questa tua amatissima festa!!!!e le tue email (all'arsenico)direttamente al mio indirizzo email privato.
Ci sarà qualche ameno posto dove potrai andare in pensione e lasciare lo spazio ai giovani!!!!!
Da parte di mio marito: giustizia è fatta!!!

14 Set 2008 | ore 14:45

Viene attribuita a Enrico (non Paolo...) Cuccia la rima: "Articolo quinto: chi ha i soldi ha vinto".
Ora i soldi, signor Bonilli stanno in mani diverse dalle sue: forse lei si sarebbe comportato un pochino più signorilmente, ma così funziona il capitalismo... da un paio di secoli.
In bocca al lupo per le cause.

14 Set 2008 | ore 16:54

Ma...ma...Franca e tuo marito attendevate questo momento per infierire a causa di un acceso scambio di opinioni di più di 3 anni fa riguardo il festival dell'unità?!! Caspita che perseveranza! Vi annoiate un po' nella vita quotidiana o cosa? :-)))

14 Set 2008 | ore 17:29

non trombano abbastanza................:-O)

il valligiano.

14 Set 2008 | ore 17:35

caro Bonilli, sono veramente dispiaciuto, ma sono certo che la prossima avventura è quella che darà più gioie.

14 Set 2008 | ore 17:57

E' quasi tristemente divertente vedere queste rabbie represse che oggi si sfogano sul cadavere del presunto sconfitto.... Soprattutto, è divertente sempre vederlo sempre fare prima che si sia visto in che nuova situazione uno si troverà, con i nuovi capi.

E' solo il tempo, galantuomo.
Il resto, sono spesso meri tentativi di imitazione.

14 Set 2008 | ore 23:22

Io sono arrivato qui dal sito del CORRIERE DELLA SERA

15 Set 2008 | ore 11:33

La solidarietà e l'affetto arrivano sempre e solo da chi ci merita... Il fatto che Pietrangelini e Uliassi l'abbiano contattato va a merito della loro umanità, e accresce certamente il valore della loro capacità professionale.

Ma non si stupisca dell'altrui assordante silenzio: non è solo per rancore, più semplicemente per disinteresse. ormai, si deve applaudire a un nuovo padrone!

15 Set 2008 | ore 11:33

Caro Bonilli,
sono certo che, molti ristoratori come me, presi dal lavoro estivo, non hanno nemmeno avuto modo di leggere i giornali e quindi sono completamente all'oscuro di quanto accade.
Sono rimasto frastornato quando, solo questa mattina, leggevo delle sue vicende, ha tutta la mia solidarietà e tutto l'affetto. Io le suggerirei una cosa: "futtatenne" che tradotto significa fregatene, sono sicuro che le persone che in questi anni la hanno seguita continueranno a farlo. Un grande abbraccio
Gigi

15 Set 2008 | ore 11:36

Sei un esempio di grande giornalismo italiano e di imprenditorialità internazionale. Mi spiace molto pr la tua vicenda, anche questa d'esempio per il tutto i Paese, ma sono certa che uscirai presto con una tua creatura e che mostrerai al mondo che si può vincere su gente che non capisce niente.

15 Set 2008 | ore 11:53

Caro Stefano, se ti può fare piacere la notizia del tuo allontamento pubblicata su www.italiaatavola.net del 12 settembre (http://www.italiaatavola.net/articoli.asp?cod=5293) risulta fra quelle più lette. Oltre al commento che ho riportato, aggiungo la mia soldiarietà personale e professionale, riconoscendo in te uno dei più attenti e preparati colleghi.
Alberto Lupini

15 Set 2008 | ore 11:58

Anche se non sono uno chef con le "stellette", le esprimo tutta la mia solidarietà. Non mi meraviglia come siano andate le cose, questo è ciò che accade nella nostra "italietta" con sempre più preoccupante "frequenza".
E come buona consuetidune, prima le "stelle" e poi le "stalle".
Bisogna avere il fisico, per stare dentro e fuori dal giro! E questo evidentemente, è il momento per dimostrare di saper stare fuori e di valere veramente!

15 Set 2008 | ore 12:21

Ciao direttore,
in realtà la notizia l'avevo messa anch'io sul nostro sito web.
In bocca al lupo per le tue nuove iniziative.


Con stima,
Daniele Carioti

15 Set 2008 | ore 12:35

ho visto che è uscito un pezzo sulla Stampa online, qualcosa si muove. in bocca al lupo!

15 Set 2008 | ore 12:49

"C'è posto per tutti ma non credo che il modello sia Sacco...."
Anche perchè si sta parlando di giornalismo enogastronomico e non di reportage fotografico. Qualche didascalia ed un commento finale quasi sempre generici e con poca critica vera peraltro ad ampia via di fuga non costituiscono né giornalismo né critica che penso non siano neppure nelle intenzioni di VG. Preso per quello che è si tratta di una finestra ulteriore, più visiva che altro appunto, su uno spaccato, talvolta semplicistico, di una fetta di ristorazione o, come dice lui di o ispirata all'Altissimo Ceto cogliendone soprattutto gli aspetti commerciali derivanti dai contatti, dai ritorni pubblicitari e da tutte le strategie messe in atto per portare qualche cliente (ed a dire di coloro che aderiscono è anche vero), qualche tessera, tipo Cral o punti vantaggio, i meeting monografici oltre ad altro che non traspare dalle righe ma fra le righe. Per certi versi è stato il primo ad intercettare un vuoto e con un stile tutto suo che lo rende, appunto, degno di paragone, sia in positivo che in negativo naturalmente, e di ciò bisogna dargli atto. Qui però si parla di giornalismo enogasrtonomico e non solo quello delle guide, delle testate cartacee od informatiche: qui si tratta di professionalità, di credibilità di esperienza che costituiscono le credenziali minime essenziali e necessarie e che rispondono a criteri ben precisi di controllo da un lato e responsabilità dall'altro. Se la carta sta morendo (e sarebbe una tragedia perchè sarebbe come far morire il libro ovvero un canale comunicativo unico, personalissimo, introspettivo ) anche la rete non se la passa bene compressa come è fra velocità e saturazione che ne fanno un mezzo irrinunciabile per agilità ma talvolta opprimente per volumi di informazione molto spesso caotica e fuorviante. Dal canto mio cerco la firma, che è come dire le credenziali, le idee, la frase, lo slogan, la parola spesso netta e precisa che mi fa capire e mi apre a percorsi ed approfondimenti cui non avevo pensato. E’ la terza via che manca, quella che dà agilità alla competenza, approfondimento senza griglia rigida di battute, velocità alla credibilità anche se, perdonatemi, troppa della prima spesso non ben depone a favore della seconda. Stefano da fine intuitore saprà certamente trovarla questa nuova strada perchè oltre che un innovatore ha al contempo l’esperienza di questo e di quel mondo che ormai da tempo sta cercando di sondare attraverso i forum, i blog e quel Golosi 2.0 embrione di una redazione qualificata e competente ma senza mura e scrivanie che aspetta solo di essere resa credibile da uno che nel bene o nel male non si piega. Più che aggiungere un pensiero, una partecipazione, un epitaffio ai tanti già presenti mi pareva positivo dare un minimo contributo a ciò che ci potrebbe essere e sicuramente c’e avanti. La solidarietà è ovvia, sincera ed è dettata più dalla stima che porto, e che ben conosco, piuttosto che dalle ragioni che non conosco e che forse non sarei neppure in grado di giudicare.
Saluti
Pier

15 Set 2008 | ore 12:55

Caro Bonilli, francamente non sono affatto dispiaciuto della sua "dipartita"....plaudo invece alla nuova società che ha avuto il coraggio di dare il benservito a chi ha avuto in questi anni più potere di quanto meritasse con una gestione delle diverse iniziative editoriali, tv compresa, alquanto discutibile. Dette così suonano affermazioni generiche e banali. Le consilgio di riflettere suoi rapporti con RaiSat e con i suoi "soci" della Città del Gusto. Per non parlare dei politi che le hanno consentito di aprire la televisione. Perchè non parla delle sue vere responsabilità e dei sue legami imprenditoriali. Perchè non ci dice di certe trasmissioni addirittura con Andrea Pezzi "con il diritto di insulto"...(riveda le puntate dedicate alla cucina cinese) e i tanti "sponsorizzati" assunti da Lei ? A buon intenditor...

15 Set 2008 | ore 14:01

Mi dispiace per il "licenziamento" e per il modo......ma come si sa sono tempi in cui educazione, stile e sensibilità non vanno proprio! Inizia un altro percorso e, se puoi, dedica a questo fatto il minimo delle tue forze.Auguri

15 Set 2008 | ore 17:49

Non condivido l'ipocrisia di chi non stimandola ora fa sfoggio di solidarietà, o di chi sorvola sul fatto che sebbene lei parli di essere cacciato dall'azienda che ha fondato in realtà l'aveva già venduta, ma il silenzio stampa sulla vicenda preoccupa non poco.
Anche di quella stampa di un certo orientamento politico che spesso invoca la libertà e la par condicio di cronaca.
Auguri.

15 Set 2008 | ore 17:56

@bonilli

non so se tornerai a leggere questi commenti... ma diciamecelo sinceramente... aveva senso continuare in un posto che da acculturatore sta diventando una sorta di postalmarket del food&beverage? Sinceramente io GR lo seguo ma ultimamente solo perché non trovo nulla di meglio...

15 Set 2008 | ore 18:57

Caro Bonilli,
oggi ho letto sul sito del corriere un pezzo sulla tua assurda storia. Come vedi non e' passata inosservata.
Io gli ho dato un po' di spazio sul mio blogiornale www.gabrielemastellarini.com
Mi spiace sul serio. Non ti conoscevo, ma mi era capitato di rado di vedere raisat gambero rosso e ho apprezzato lo splendido lavoro.
Sul mio blogiornale ho pubblicato un commento del giornalista enogastronomico T. Farina che ti conosce e stima.
Mi spiace davvero per il tuo allontanamento, ma ormai i giornalisti liberi non fanno piu' comodo alle case editrici (a me e' capitata una storia analoga e penso anche al caso di Vizzari). Ma meglio essere liberi e poveri che ricchi e venduti.
Buon lavoro
Gabriele Mastellarini

15 Set 2008 | ore 22:19

Caro Stefano,
Leggo sul Corriere.
Ma che Gambero rimane senza di te? Non sei un carattere facile e forse io nel corso degli anni mi sono scottato con le illusioni, quando in un paio di occasioni ho sperato in un ingresso definitivo...
Tuttavia sei stato un maestro e un modello, nel settore. E il Gambero eri tu.

Che ti devo dire? GRAZIE!

E mi dispiace tanto per il modo. Un abbraccio.

Saverio Paffumi

16 Set 2008 | ore 01:16

Ovvio la massima solidarietà. Guardare avanti è sinonimo di vista. Ottima tra l'altro. 22 anni son tanti ma pensi che nell'arco di un'esistenza magari sono SOLO anni di formazione mentre i prossimi saranno invece di vera realizzazione. Augurandole un enorme e fruttuoso successo. Dall'altra parte del mondo.

16 Set 2008 | ore 14:26

Egregio Bonilli,
un paio d'anni fa Le chiesi con una garbata e-mail il motivo per cui, dopo una lunga collaborazione, di punto in bianco non mi fosse stato rinnovato l'incarico di ispettore per la Guida dei Ristoranti. Non riuscivo a venirne a capo e mi sono rivolto a Lei, che avevo incontrato varie volte e conosciuto di persona a Torino. Anche il quel caso il silenzio fu assordante. Cordiali Saluti

09 Ott 2008 | ore 17:13

Fantastic educational and sensible post!

06 Ott 2012 | ore 01:33

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