09
Ott 2009
ore 10:58

dice Stefano Bonilli...

< >

Espresso_2010.jpgE' uscita la guida dei ristoranti 2010 dell'Espresso.
E' stata presentata ieri, come ogni anno, alla Stazione Leopolda di Firenze.
Nella guida ci sono dieci schede, senza voto, che hanno come titolo dice Stefano Bonilli...
Ecco come sono andate le cose: Enzo Vizzari mi ha telefonato questa estate chiedendomi se mi andava di fare dieci schede di dieci ristoranti a mia scelta, spiegando che le avrebbe pubblicate subito dopo le schede della guida.
Ho accettato molto volentieri, l'ho trovato un gesto elegante e generoso da parte di Enzo che faceva seguito al saluto che mi aveva rivolto dal palco di Firenze, nel corso della presentazione della guida Espresso dello scorso anno, a pochi giorni dal mio licenziamento dal gambero rosso.
Ho scritto le schede di dieci ristoranti che amo, ho dovuto purtroppo fare delle scelte e delle esclusioni, se fossero state venti le schede a disposizione non avrei avuto problemi.

I miei dieci ristoranti sono:
Combal.0, Guido, La Francescana, Osteria Bottega, Amerigo, Osteria del Povero Diavolo, Uliassi, Roscioli, Glass, Il Pagliaccio.

Per ognuna di queste scelte c'è ovviamente una storia e un perché.
Sono scelte con l'occhio al presente, se avessi dovuto fare dieci schede rappresentative della mia ormai lunga carriera di curioso-gastronomico sarebbero certamente state altre.
Per me è stata una soddisfazione leggere in quarta di copertina della guida queste parole:

E infine una chicca che regaliamo ai lettori, un amichevole omaggio, un piccolo "diritto di tribuna" offerto a Stefano Bonilli, penna di riferimento della critica enogastronomica italiana e, sino all'anno scorso, nostro competitore: la Guida contiene dieci recensioni di ristoranti che lui stesso ha scelto e che affianchiamo alle schede "regolamentari" della Guida.
  
E' terminata una storia di 22 anni e oggi, dominus di me stesso e nulla più, posso muovermi, lavorare, intervenire nel mondo della comunicazione gastronomica con la stessa passione di tanti anni fa, con tanta più esperienza e la stima di colleghi, lettori ed amici.
O almeno così mi piace immaginare che sia :-)) 

commenti 47

Caro direttore a mio modesto parere l' obbligato abbandono del GR le ha fruttato molto.
Il suo comunicare attraverso il PG ha permesso a noi povere massaie disperate di poter comprendere qualcosa di più che non è nascosto nel prodotto ma da un modo di comunicare stretto dai dettami giornalistici degli spazi a scapito di cosa... della passione. A mio avviso la stessa passione che ti spinge a cercare il prodotto non per il suo prezzo ma per il suo valore intrinseco e per l'emozione che ci da dentro...
Immagino che la libertà di poter manifestare liberamente il suo assenso o dissenso a qualcosa le abbia fatto riassaporare quell'entusiasmo che aveva quando ha iniziato...
Non sono assolutamente una dotta anzi sono più sul ridotta, ma grazie a lei posso dire di poter conoscere qualcos ain più.. Buon lavoro

09 Ott 2009 | ore 13:19

Non comprendo. Un' ora e dieci di Eurostar Roma - Napoli più un'ora eroica di circumvesuviana :-) Non c'è nessuno della costiera? Magari per non scrivere dei soliti noti una bella recensione di Peppino e il suo "Lo scoglio" l'avrei vista bene :-)

09 Ott 2009 | ore 13:22

Confermo ("io c'ero"). E' stato un gesto di grande cavalleria (e onestà intellettuale) da parte di Enzo Vizzari. Devo ancora andarmi a leggere le 10 postille bonilliane, ma me le voglio gustare con calma.
Altro stile rispetto alla rincorsa dell' "odience" strumentalizzando ora questo ora quello Chef con stroncature che puzzano, a mio modo di vedere, di piccoli trucchi di basso cabotaggio per stimolare tirature di vendita ... last minute.

09 Ott 2009 | ore 14:11

Questi ristoranti non sono certo il frutto di una visita, sono delle storie e delle persone, delle visite non sempre e non solo da critico.
Avrei potuto mettere Annie e l'Enoteca, avrei ppotuto mettere Antonello Colonna, avrei suscitato facili applausi se avessi scritto del Gambero Rosso, e perché no Marchesi? E le Calandre?
Quando scegli cuore, palato e ragione viaggiano insieme, poi si fanno le scelte.
Evidentemente non ne hai compreso le motivazioni altrimenti non avresti fatto questa obiezione.

09 Ott 2009 | ore 14:13

Buongiorno Direttore, sono d'accordo con quanto scrive Ilaria, comunque acquistato la guida e lette le Sue schede, piacevoli e complete. Complimenti.

09 Ott 2009 | ore 14:20

Plaudo alla presenza nei 10 del mio ristorante preferito in assoluto, Guido, e del miglior ristorante della mia città, Combal.zero
Va be, chissenefrega, ok... però lo volevo scrivere lo stesso.
Adesso vado a comprare la Guida, anche se comprare qualcosa de L'Espresso mi fa soffrire un po'.

09 Ott 2009 | ore 14:42

Direi che per uno che scrive nel proprio blog che Cobolli Gigli e' un perfetto sconosciuto... e che Blanc...
Mi sa che e' meglio continui a leggere La Padania e Panorama. E lo consiglia una signora che vive tre quarti della vita ad Alba!
Direttore! Che piacere leggerla, veramente grande: mi sto gustando ogni piccolo omaggio ai suoi ristoranti. Che pero' sono anche un poco miei.

09 Ott 2009 | ore 15:46

Comunque vada, sarà un successo.

Gesti e riconoscimenti come questi, affermano senza disputa alcuna la differenza tra grandezza e pochezza...

Bella sorpresa, bella veramente, qualificante e di insegnamento per tutti.

Perché, però, non hai inserito Vissani?
(........... devo mettere le faccine o si capisce?)

09 Ott 2009 | ore 15:52

Ovviamente ho tralasciato la parte relativa al Premio Nobel al Signor Obama: per quel che riguarda Dario Fo, meglio sorvolare... in ogni caso se fossi in lei mi farei consigliare un ottimo colluttorio dal medico. La aiuterebbe a sputacchiare meno fiele. E come dice un mio nobile amico... take an enema, it doesn't solve your problems, but it can help you, honey...

09 Ott 2009 | ore 15:53

diciamo direttore che sei un'anarchico free lance fre lanced frees lancer insomma sento una grande carica e voglia de fa
voto aquesto mio commento 5+

09 Ott 2009 | ore 16:08

Nel mio commento non c'era alcuna obiezione semmai il piacere di leggere qualcosa di tuo sui ristoranti della mia zona.
Se due faccine sorridenti non sono bastate a trasmetterti il senso del mio commento ne aggiungo una terza :-)

09 Ott 2009 | ore 16:16

Mi fa piacere, per lei Direttore e per una scelta da parte dell'Espresso che è sicuramente un omaggio alla sua competenza attuale e alla sua storia, ma anche, spero, una precisa scelta editoriale: cioè, col tempo, lasciare guide, simbolini, cappelli e voti alla rete e ai servizi a pagamento, e privilegiare, su carta, la dimensione racconto di luoghi e persone, propri di un certo numero di ristoranti del proprio privilegio (come diceva Veronelli).
Un modo autorevole, redatto da una più firme di prestigio, che fotograferebbe la cucina di qualità del momento, da conservare e rileggere nel tempo come testimonianza della cultura e del gusto del periodo.
Agli appassionati gurmé ormai interessano soprattutto da un lato le classifiche, i premi ai cuochi di vertice (una cinquantina), ai giovani, al pranzo e al piatto dell'anno e dall'altro le pagine dense di riferimenti e suggestioni che raccontano della loro passione.
Bentornato, di nuovo.

09 Ott 2009 | ore 16:30

Rido, perché ci sono tre Tortellini fantastici nelle sue scelte: Osteria Bottega, La Francescana e Amerigo.
Forse i miei preferiti.
E si sa, essendo io di Modena, ed avendo NOI MODENESI inventato il Tortellino, un po' ce ne intendiamo!
At Salut!

09 Ott 2009 | ore 16:46

Gesto elegante,molto apprezzato, tanto che per la prima volta comprerò la guida dell'Espresso.
Mi piacciono molto e condivido i dieci ristoranti scelti,ma,non so perchè, forse al posto di uno dei romani mi sarei aspettato che Lei avesse "raccontato" de Il Pellicano.
Grazie sempre per questo bello spazio!

09 Ott 2009 | ore 16:47

Sono ritornato a Roma in treno con Fabio Spada. La scheda "emozionale" ha colto nel segno perchè dettato da quel connubio. Abbiamo ripercorso l'avventura del Glass che io ho conosciuto subito all'apertura per ragioni di architettura. Ed è stato un vero piacere incrociare chiacchiere, ricordi e schede con qualche gustoso retroscena. Che non è un inciuciare (forse dovrei dire backstage....) ma un comprendere scelte, percorsi, speranze, ipotesi. E ho apprezzato ancor di più Enzo Vizzari che sa avere gesti eleganti senza tradire una professione che molti calpestano. E mi ha fatto piacere il suo invito a questa festa cui non avevo mai preso parte. Ho conosciuto e ho re-incontrato, insomma il sale di un oggetto che vuole essere Guida perchè no al vivere meglio. L'unica pecca? Non sono riuscito a incrociare Stefano Bonilli!!

09 Ott 2009 | ore 16:48

A me è piaciuto leggere ieri sera questi inserimenti del Direttore e chissenefrega se la Toscana non c'è :-)

Mi ha fatto altresì molto piacere conoscerla di persona anche se, per timore reverenziale, non mi sono presentato adeguatamente.

09 Ott 2009 | ore 17:07

Mi pare davvero un bel gesto. Io Vizzari non lo conosco, oddio, ci siamo stretti la mano velocemente ad una edizione di Squisito ma quelle cose che 2 minuti dopo non sai più nemmeno che faccia hai penso, ad ogni modo, quel che volevo dire è che a pelle a me è sempre parsa una bella persona.

Ciao, Fil.

09 Ott 2009 | ore 17:34

Orrore, un modenese non può scrivere a un bolognese di avere inventato i tortellini, notoriamente made in Bologna :-))

09 Ott 2009 | ore 17:41

La soluzione di affiancare differenti esperienze è originale e mi è piaciuta molto per franchezza.

A costo di rischiare e passare per quello che non ha capito nulla, da quello che ho avuto modo di leggere su questo blog in un anno, scorrendo i nomi, mi è chiaro il filo rosso che lega queste esperienze. Ossia l'aver riscontrato quel "particolare ingrediente" capace di trasmettere la passione come momento di condivisione. E dunque se non erro (massì da quel che ho capito) la "tribuna" concessa dovrebbe essere una sorta di istruzioni tese a migliorare ulteriormente il piacere di vivere l'esperienza di certi locali (un po' come il critico d'arte che spiega il quadro oltre il significato estetico per esaltare ulteriormente la bellezza del quadro). Davvero esaltante poi sarebbe se le recensioni (che poi mi par di capire recensioni nel senso classico non sono) fossero il pretesto per fotografare quello che potrebbe essere una sorta di vademecum ideale per un giusto approccio sia da parte degli avventori che da parte dei ristoratori.
Ed i motivi del perchè scrivere di alcuni (che giustamente è stato solttolineato è uno scrivere per "non" tacer di altri) a mio avviso già sono emersi nel corso di un anno di discussioni su questo blog in svariate occasioni. Anche - come è capitato - solo descrivendo un piatto in onore di Monk (in occasione di una visita a La Francescana).

Certamente tutte le guide conservano uno stimolo a frequentare un tale posto ed a vivere direttamente la propria esperienza.
Ma per me che sono uno di quelli cui piace molto più la cucina praticata (come semplice hobby domenicale), in questo anno ho notato che le recensioni di Bonilli non hanno mai il pungolo "commerciale" (io almeno non lo avverto), semplicemente mi mettono di buon umore esattamente come una buona lettura potrebbe fare, con lo stile proprio di chi scrive per condividere un'esperienza che nella maggior parte delle volte - da solo - mai potrei conoscere o solo apprezzare (e devo dire che questo è uno degli aspetti che mi rende molto curioso su come sarà il ricettario).

Complimenti e grazie.

09 Ott 2009 | ore 17:50

Diciamo che sono nati a Castelfranco, così abbiamo ragione entrambi!!!!
P.S. in realtà i migliori Tortellini del mondo sono quelli di mia nonna (che è di San Giovanni).

09 Ott 2009 | ore 19:01

Tutta sta carogna per la battuta sull'Espresso?
Mamma mia quanto siete intolleranti e pieni di odio, fate pena, davvero, pena e pietà. Sei andata a leggere tutti i post del mio blog, che ridere!
E quanto godo a vedervi schiumare di rabbia così, AHAHAHAHAHAHAHAHA che godimento.
Avessi fatto io un intervento del genere chissà cosa sarebbe successo.
Meno male che il direttore è un gentiluomo, avevo solo fatto i complimenti per la scelta dei miei ristoranti preferiti.
Robe da matti, eterni sfigati.

09 Ott 2009 | ore 19:16

Guardi, credevo si potesse essere zotici, ma è proprio vero che i limiti spesso... Comunque considerato il resto, prosegua con gli ''enema''.
Vedrà prima o poi diventerà anche lei un piccolo principe: forse.

09 Ott 2009 | ore 19:52

Ma neppure per una storia bella e amichevole si può discutere in modo amichevole?

09 Ott 2009 | ore 20:51

Oramai tira brutta aria, ci si divide su tutto. Fra poco pure i tortellini avranno una casacca politica... pur rimanendo indubbiamente bolognesi.

I nostri amici rubasecchie hanno comunque tante altre buone cose culinarie di cui andare fieri fra tortelli, borlenghi, pesto per tigelle, eccetera.

09 Ott 2009 | ore 22:16

è un modo nuovo di collaborare nato da questo grande cambiamento in atto
dove niente è più sicuro e scontato, questo gesto però mi sembra di buon auspicio e MOLTO significativo nel nuovo panorama dei rapporti di lavoro dove conta ancora però la stima per la persona ed il suo cammino professionale ma con un apertura diversa e più impostata ad idee condivise e collaborazioni su progetti volta per volta.

09 Ott 2009 | ore 23:03

azz..i tortellini mi risulta che siano nati a Castelfranco Emilia, provincia di Modena..

10 Ott 2009 | ore 00:02

i tortellini sono solamente... buoni :-))

10 Ott 2009 | ore 09:19

non c'è bisogno di rispondere sempre a tutti.
e comunque il capo è tornato in campo!
dei dieci ristoranti recensiti ne ho provati quattro e, a mio modesto ed inutile parere, il migliore è glass.
poi amerigo, buono.
roscioli e pagliaccio sopravvalutati, sempre secondo me.
va a finire che toccherà comprare sta guida.
visto che l'espresso a casa mia si legge da quando era formato lenzuolo non mi verrà certo l'orticaria.

10 Ott 2009 | ore 10:04

complimenti al Direttore e chapeau ad Enzo Vizzari per lo stile! Comprerò come sempre la Guida dell'Espresso e quest'anno solo quella credo...perchè, consentitemi la battuta, "Espresso, what else?"

10 Ott 2009 | ore 18:01

penso che prenderò la guida ma solo per leggere le schede, mi sento francamente un po' in imbarazzo da questa classifica

http://temi.repubblica.it/espresso-ristoranti-italia-2010/i-migliori-liguria/

ricalca (più o meno) quello che ho letto e pensato lo scorso anno, quindi col cavolo che mi ripeto (Vizzari non ci speri :-P) Però (davvero)leggendo st'elenco vengono i brividi, parrebbe che il meglio della Liguria gastronomica sia concentrata tra Savona e Borgighera (escludendo la Locanda delle Tamerici). A proposito visto che gli assaggiatori de l'Espresso sono affezionati frequentatori del ponente, gli suggerirei pure vallecrosia e zone limitrofe.

piesse
piccola (ironica) appendice collaterale
il conchiglia di Varigotti era la mia cena del dopo mare, quando si è troppo stanchi del dolce far nulla per aver voglia di tornare a casa a spignattare. Sto tentando disperatamente di attingere alle mie sconfinate risorse mnemoniche per trovare buoni motivi alla lievitazione del prezzo ed al secondo posto regionale in guida.
Oppure devo capire com'è che non mi fossi accorta del livello d'eccellenza.
Sono certa che sarà un lavoro duro e impegnativo :-)

10 Ott 2009 | ore 18:11

perchè forse ti è sfuggito questo
http://www.gianlucacolombo.com/?p=2291

tutti quelli che sono più unti che signori pensano quelle robe lì, poi qualcuno a cui dio ha negato il dono della bellezza (intendo quella interiore, quella che conta), le scrive pure.

10 Ott 2009 | ore 18:24

Dico, ma codesto da dove salta fuori? Solidarieta' alla'amica Helen, cara Fuordisale (u voluta...) come sta? Come sempre il signor Vizzari, gentiluomo e piemontese mentre altri piemontesi e basta, ha fatto un lavoro sopraffino. Concordo: quest'anno non acquistero' altra guida.
ps: colazione da HB al Lanesborough di Hyde Park; anzi colazione per due giorni consecutivi.
La cosa migliore? La carta. Dei vini. A parte i prezzi.

10 Ott 2009 | ore 18:39

Direttore, io c'ero a Firenze e ci siamo anche scambiati due parole.
Due cose mi hanno meravigliato: una in positivo e l'altra in negativo. In positivo la Sua scheda su Fausto e Stafania (e lo chef Giorgio) del Povero Diavolo di Torriana: grandi emozioni in quel di Scorticata, il vero nome di Torriana. In negativo, il rammarico per non aver parlato di Alfonso Iaccarino, così immeritevolmente bistrattato dalla guida 2010. Possibile sia caduto così in basso ? Io mi permetto di dissentire.

10 Ott 2009 | ore 21:20

Ma figurarsi se Alfonso e Livia possono essere messi in discussione. Sono miei amici da anni e io ho sempre apprezzato il loro ristorante, la cucina del Don Alfonso e lo si è visto nella guida che dirigevo ma era veramente indelicato che io, ospite nella guida dell'Espresso, facessi una scheda su di loro fingendo di ignorare che tra Vizzari e gli Iaccarino c'era stato uno scontro molto duro nel mese di luglio.
E poi con dieci schede a disposizione non sono i soli tra i ristoranti che apprezzo che non ho potuto segnalare.

10 Ott 2009 | ore 22:08

La guida di riferimento per chi lavora nei e con i ristoranti è la Michelin.
Le altre guide possono solo far notizia uscendo un'pò prima, tipo i film di Natale più scarsi.

11 Ott 2009 | ore 11:24

Mi sembra una sciocchezza detta con grande presunzione :-))

11 Ott 2009 | ore 11:49

Direttore, concordo!
Credo che questo signor Alfredo farebbe meglio a fare altro la domenica mattina, invece che scrivere simili volgari amenità.
Tipo leggere la Gazzetta seduto al tavolo del suo barino preferito gustandosi il suo consueto bianco spruzzato...

11 Ott 2009 | ore 11:55

Torno a ripetere, La guida di riferimento per il Turista straniero, per il turista italiano, per il Buongustaio italiano e straniero è da molti anni solo la Michelin. Con tutto il rispetto per i giornalisti in gamba come lei. Chi vuole informazioni attendibili senza troppe menate, compra la Michelin.

11 Ott 2009 | ore 11:58

Non ho ancora collaborato con la Michelin :-)) ma conosco bene i curatori passati e presenti, bravi professionisti.
Ho fondato una guida e l'ho diretta per una ventina d'anni o giù di lì.
Si potrebbe convenire che il mondo delle guide lo conosco abbastanza bene, sia dalla parte del fruitore, cioè del consumatore-gourmet che le acquista per orientarsi e fare le sue scelte, che dalla parte dei ristoratori.
I tempi sono mutati profondamente e nessuna guida cambia più il fatturato di un ristorante con i suoi giudizi, buoni o cattivi, neppure la Michelin.
Nel panorama italiano le tre guide che nell'ultimo decennio hanno fatto il mercato sono state la Michelin, la Guida Espresso e quella che dirigevo io.
Non avere buoni voti su una delle tre era comunque un handicap e tutti i ristoratori hanno sempre comprato le tre guide, tenendole in bella mostra nel locale.
Forse qualcosa questo lo vorrà pure dire.

11 Ott 2009 | ore 12:33

Quindi chi non ha mai comprato la Michelin non può essere un buongustaio? :-(((

11 Ott 2009 | ore 12:45

Quest'ultimo scambio di battute mi fa pensare che molto spesso i cosiddetti "appassionati" si scordano di essere tali o quantomeno di pensarlo e si mettono a dare giudizi che sono al di sopra dei loro mezzi.
Mi sembra più giusto offrire ai professionisti del settore spunti e stimoli (vedi Maffi) che fare a gara con loro, gara persa in partenza.
Cordialmente. Giuseppe Grammauta.

11 Ott 2009 | ore 12:50

1. Sono molto onorato che Bonilli mi risponda.
2. Non voglio fare nessuna polemica, ma dare a Cesare quel che è di Cesare. Siamo onesti, per differenziarsi un'pò le due guide antagoniste della Michelin devono fare i salti mortali tra giudizi, commenti, valutazioni, classifiche fantasiose ecc. per attirare l'attenzione del probabile Buongustaio in edicola.
3.Chiunque può essere buongustaio è questione di palato non di guida Michelin, come la musica o hai orecchio o lascia perdere.
4.Non serve dare giudizi, basta guardare le classifiche di vendita, non quelle di tiratura ovviamente.
5.Chiedete ai turisti stranieri in viaggio in Italia a quale guida gastronomica (se la usano) fanno riferimento.
6.Mangiate e bevete tanto vino:-)))

11 Ott 2009 | ore 16:31

anche i film con de sica e boldi che escono a natale sono i più visti dagli itagliani.
non credo si possa dire siano i migliori.
o sbalio?

11 Ott 2009 | ore 18:38

Attenzione signor Ciro, Gli Italiani, sono molto svegli, se vogliono andare a vedere le grandi stupidate di De Sica e Boldi, lo fanno perchè vogliono divertirsi e basta, all'italiana.
il paragone che faccio è con i film più scarsi, quelli che escono prima di Natale, un mese prima e più, i film più cervellotici, quelli che pensano di essere d'avanguardia, ma son solo film paranoici.
E poi per finire, ognuno che si compri o legga a scrocco la guida che vuole, tanto non cambia nulla.

11 Ott 2009 | ore 21:45

ah beh!

11 Ott 2009 | ore 22:25

Non tema, non è l'unica a non essersi accorta del livello d'eccellenza del ristorante in questione.
Uno dei più inmbarazzanti rapporti qualità/prezzo esistenti.

Ad Majora

12 Ott 2009 | ore 09:04

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