06
Set 2012
ore 14:17

Da Cantarelli a Bottura, il romanzo della cucina italiana

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Mirella Cantarelli nella cucina del ristorante di Samboseto

Lunedì 10 settembre alle ore 20 - non alle 20,30 o alle 21 - lo dico per i romani solitamente ritardatari, inizio a Eataly di Roma il ciclo di serate, tredici in tutto, ogni lunedì, dedicate alla storia della cucina italiana,dal titolo "Il romanzo popolare dell'alta cucina italiana".
Il primo racconto è dedicato al Ristorante Cantarelli di Samboseto e alla storia di Mirella e Peppino Cantarelli.
Al termine della conferenza tutti a tavola a mangiare i piatti storici di Mirella Cantarelli, la Savarin di riso e la Faraona alla creta, preceduti da un antipasto di Culatello e di Parmigiano Reggiano.
Tutto esaurito per Cantarelli, quindi se volete esserci agli altri appuntamenti, che comprendono la conferenza e la cena con i piatti dei protagonisti di ogni conferenza, prezzo € 80 a persona, il calendario è questo e si prenota a Eataly:

Cesarina
L'invenzione dei tortellini alla panna 
martedì 18 settembre ore 20

San Domenico
Gianluigi Morini e l'alta ristorazione 
lunedì 24 settembre ore 20

Guido 
La storia di Guido e Lidia Alciati 
lunedì 1 ottobre ore 20

Gualtiero Marchesi 
La rivoluzione in cucina 
lunedì 8 ottobre ore 20

Ezio Santin 
La storia dell'Antica Osteria del Ponte 
lunedì 15 ottobre ore 20

Alfonso Iaccarino 
La storia del Don Alfonso 
lunedì 22 ottobre ore 20

Maurizio Zanella 
Zanella racconta Giacomo Bologna
 
lunedì 29 ottobre ore 20

Moreno Cedroni 
Dal Bulli a Senigallia 
lunedì 5 novembre ore 20

Fulvio Pierangelini 
La storia del Gambero Rosso 
lunedì 12 novembre ore 20

Heinz Beck 
Il tedesco di Roma 
lunedì 19 novembre ore 20

Alberto Bettini 
La storia di Amerigo 
lunedì 26 novembre ore 20

Massimo Bottura 
La storia della Francescana 
lunedì 3 dicembre ore 20


Queste tredici conferenze sono un modo per incominciare a ricostruire la storia della nostra gastronomia degli ultimi cinquanta anni parlandone con i protagonisti o, come per Cantarelli, Cesarina e Guido ricordando le loro storie che sono quelle di chi ha messo le fondamenta per la rinascita della nostra cucina.
E' un inizio che non ha la pretesa della completezza ma certo posso dire di avere conosciuto tutti i protagonisti di cui parlerò e di avere mangiato alle loro tavole.

commenti 40

Bellissima iniziativa. Spero proprio che, non potendo partecipare non abitando a Roma, la storia si possa leggere presto anche in un libro.

Fabrizio

06 Set 2012 | ore 15:06

Fantastica iniziativa.

06 Set 2012 | ore 16:27

Quanti ricordi...
Ciao A

06 Set 2012 | ore 17:34

La storia dei Cantarelli in quel di Samboseto la ricordo in quella sua lezione al Master...
Per le altre vedrò di attrezzarmi, magari in un prossimo ciclo nel nuovo Eataly di Bari che spero apra quanto prima.
Complimenti per l'iniziativa, caro professor Bonilli!

06 Set 2012 | ore 22:45

pregasi replicare a Milano prestissimo!

07 Set 2012 | ore 09:09

Ci vorrebbe un libro da leggere e
... "da mangiare"...
Chissà? Qualcuno prima o poi ci penserà...

07 Set 2012 | ore 14:26

Qualcosa è stato fatto: www.gazzettagastronomica.it/libro/cronache-golose/

07 Set 2012 | ore 16:50

Sarà possibile leggere da qualche parte la storia del Cantarelli???? Avevo 30 anni ed ho avuto l'onore di gustare a Samboseto il "savarin di riso" e l'antipasto e dei vini stupendi. Grazie

07 Set 2012 | ore 21:53

http://blog.paperogiallo.net/2010/01/cantarelli_la_storia_di_peppino_e_mirella_che_stupirono_litalia.html

Qui c'è un pezzo di storia, il resto lo si leggerà in un libro che uscirà...

07 Set 2012 | ore 22:29

scusi direttore se non ho colto 80€ per una conferenza?

08 Set 2012 | ore 00:54

Per Cantarelli sono 80€ per due persone: una conferenza seguita da una cena e preceduta da un aperitivo con culatello e coppa.
O si doveva per caso fare gratis?

08 Set 2012 | ore 01:14

In effetti, gratis non sarebbe stato male.

08 Set 2012 | ore 13:43

spero che il tono non sia sarcastico, tra il gratis e 80€ ci sono qualcosa come 8000 prezzi diversi potendo usufruire delle mondete da 1 cent.
Converrà direttore che 80€ per una conferenza(le prossime costeranno 80€ a testa) seppur accompagnate da ottimo cibo sia un prezzo alto o sbaglio?

(scusate se stiamo parlando di questo e non di altre cose più interessanti, ma sembra un prezzo aberrante)

08 Set 2012 | ore 20:52

Grazie molto gentile e se mi avverte quando esce il libro mi fa una cortesia.

08 Set 2012 | ore 23:13

Mauro guardi, le chiedo come faccia a presumere che 80 euro sia un prezzo alto. Innanzi tutto si ascolteranno delle belle storie, Bonilli è un riconosciuto bravissimo narratore (di cose vissute e non riferite). Inoltre ci sarà un aperitivo ed una successiva cena con relativi vini e mi punge vaghezza che Farinetti non voglia fare brutta figura nel lanciare questa nuova struttura romana. Quindi, ancora non sappiamo quali menù verranno proposti, di quante portate, con quanti e quali vini. Come si fa dunque a dire che sarà un'iniziativa cara?
Abitassi a Roma non me ne perderei nemmeno mezza e secondo me la scelta del lunedì (salvo la prima serata) è stata fatta per favorire la partecipazione dei cuochi e dei ristoratori. Io, come loro, avrei tanto bisogno di conoscere e sapere.
.
.
.
p.s. comunque io non ho ancora capito bene il prezzo delle serate. Fra testo del post e commenti di Bonilli c'è un po' di confusione.
.
Ciao

09 Set 2012 | ore 11:46

comunque io non ho ancora capito bene il prezzo delle serate

Scusami Vignadelmar, ma quale parola non e' chiara nelle frase 'prezzo € 80 a persona'? :)

09 Set 2012 | ore 13:45

io credo che tra spese di cibo e di vini ti hanno fatto un bel regalo(mauro) a 80 a persona, perche devi pagare il personale(o lavorano per il tuo piacere)
il locale e la corrente se no se vai portati la candela!
poi capisco perche eravamo, in campo ristorativo, secondi solo alla Francia
e adesso tedeschi e portoghesi ci mettono i piedi in testa, c'e gente che spende 150 o piu al mese per andare allo stadio e non 80 per mangiare
sai che ti dico se vuoi conosco un locale vicino casa tua dove si mangia gratis,
devi solo andare a fare la spesa, cucinartelo servirtelo e dopo puoi gustare i tuoi spaghetti aglio olio e peperoncino!

09 Set 2012 | ore 14:39

io credo che per 80 euro a parsona ti hanno fatto proprio un bel regalo mauro, perche devi pagare il personale(non e che lavorano gratis), il locale e la corrente(se no ceni a lume di candela)
adesso capisco bene perche in campo ristorativo un tempo eravamo secondi solo alla Francia e adesso ci mettono tutti i piedi in testa, c'e gente che e disosta a spendere 150 e piu euro al mese per andare a vedere la partita e non 80 per mangiare.
ma se vuoi conosco un posto vicino casa tua dove puoi mangaiare gratis
devi solo comprare e portarti il cibo, cucinartelo, servirtelo e dopo degusti i
tuoi spaghetti aglio olio e peperoncino!

09 Set 2012 | ore 14:46

La cosa più divertente di questo blog è che IMMANCABILMENTE arriva qualcuno a rompere i coglioni al direttore sull'argomento: SOLDI.
Lui si sbatte a destra e sinistra per iniziative di ogni genere ma state certi che arriva il personaggio che gli rinfaccia un prezzo, oppure a chiedergli se ha pagato il conto....
Direttore fossi in te manderei affanculo tutti quanti.

09 Set 2012 | ore 16:03

Ho letto Cronache golose e poter ripercorrere la storia, della gastronomia italiana in queste 8 serate non ha prezzo. Perché non farne un formato da replicare anche in altre regioni d'Itala?

09 Set 2012 | ore 16:28

Giulia, perché dici otto serate?
Sono 13 serate, basta contare :-))

09 Set 2012 | ore 19:21

Assumendo che Eataly e Bonilli non vogliano (in questa circostanza) fare opera di beneficenza il prezzo sara' giusto se riempie la sala quanto volevano. Quindi se era giusto o meno non sta scritto ora nelle tavole morali ma si sapra' solo ex-post. Io scommetto che si dimostrera' giusto.

09 Set 2012 | ore 22:37

Surreale dibattito per un'iniziativa che io faccio gratis, per il piacere di farla, perché la storia della nostra cucina mi piace e perché ne sto scrivendo.
Un modo per tenermi in allenamento, diciamo, e anche un ripasso.
Surreale perché non interessano i contenuti che, immagino, coloro che sono preoccupati dei 40€ della prima conferenza e 80€ delle successive conoscono benissimo.
Surreale perché un'iniziativa di questo tipo è, credo, una novità, ma invece stiamo discutendo del prezzo del menù.
Surreale e sconfortante.

09 Set 2012 | ore 23:57

Non ho contato e ho sbagliato:-). Mea culpa.
Iniziative tali diffondono memoria storica visto che alcuni protagonisti non ci sono più. Se ce ne fossero di più saremmo meno ignoranti, io per prima!

10 Set 2012 | ore 00:32

...davvero: surreale e sconfortante.

10 Set 2012 | ore 11:17

Lasciando a parte spammer cafoni ed ignoranti che ripetono i post.
Avete citato la Francia?
Bene, perché è un paese dove ho vissuto un anno e mezzo della mia vita e dove esistono bistrot o petites tables come li chiaamno loro dove si ha esecuzioni da ALTA cucina a 40€, stinchi di maiale, andouilette perfette nelle preparazione e nella cottura.

Questo dibattito non è surreale, ma semplicemente pragmatico.
Mi ero già scusato, avendo iniziato con un commento che riguardava il prezzo e non il contenuto della conferenza.
Ammetterà però direttore che il prezzo è un ostacolo, un freno alle persone, quali il sottoscritto, interessate soprattutto ad ascoltarla.

Come si è fatto qui a Mantova al Festival della Letteratura alcuni eventi avevano due prezzi, quello intero con pranzo e quello senza per chi era interessato solo alla conferenza.
Lo si è scelto per favorire il più possibile l'apertura agli eventi, eventi comunque dal prezzo accessibile anche nella loro interezza (15€)

10 Set 2012 | ore 11:30

Sconfortante e' dire poco. Il problema economico si pone solo per noi, che veniamo da lontano( 100 di treno, 100 di albergo e 50 di varie). Troppo. Speriamo che si ripeta a Firenze, quando Farinetti aprira':-)

10 Set 2012 | ore 11:37

sarà pure sconfortante però è legittimo essere interessati alla conferenza e non alla cena?

10 Set 2012 | ore 12:54

E' legittimo tutto, figurarsi. Ma è legittimo anche il mio stupore.
Sono curioso di vedere se quando ci sarà la serata di e con Pierangelini, lui officiante, ci saranno quelli che obietteranno sugli 80€
Idem per la serata con Bottura o Beck, cioè a dire si va per mode quando proprio quella di Cantarelli è filologicamente una serata cardine perché di lì parte quasi tutto.

10 Set 2012 | ore 15:58

Direttore, perché non fare un biglietto cena esclusa, solo conferenza?

10 Set 2012 | ore 18:55

Perché non ha senso. La conferenza ha sicuramente un valore di per sé, ma poter assaggiare quei piatti appena spiegati nel loro contesto e credo preparati con rispetto filologico non ha prezzo e costituisce l'ideale completamento al racconto di Bonilli.

ps davvero sconfortante il discorso sul costo della conferenza.

11 Set 2012 | ore 00:14

davvero strano il tuo modo di porsi pumpkin

comunque chiudo qui, l'unica cosa sconfortante qui dentro è il vostro atteggiamento, chiuso e offensivo, su come poter render più accessibile un evento del genere, ma vedo che non rientra nelle vostre sensibilità

11 Set 2012 | ore 09:42

Ovvio che da pierangelini e company sarà strapieno, dico solo che è un peccato che una persona che non può permettersi di spendere 80€ (e capita) non possa per una volta ascoltare la voce e la storia dei protagonisti dato che l'iniziativa è molto molto meritevole e interessante.

Sarà normale ritrovare in conferenza molte di quelle persone che si sono potute permettere cene in quei ristoranti ( e mi metto tra quelli).

Poteva essere un'iniziativa più "popolare" più "divulgativa"

Tutto qui, serenamente.

11 Set 2012 | ore 11:28

Mah io davvero non vedo il perche' di questo coro di 'sconfortante', premesso che Eataly/Bonilli fanno il prezzo che gli pare, l'accessibilita' economica e' uno degli aspetti cruciali di ogni evento. Quel prezzo definisce questo evento come limitato ad una certa gamma di persone e non popolare/divulgativo o amichevole per i giovani. Comunque bona le'.
E' una bella iniziativa, anzi molto bella. Vagheggiando, mi chiedevo chi potrebbe sostenere un'iniziativa analoga per la mia terra adottiva, gli UK, dove il 'romanzo' sarebbe molto diverso, pieno di influenze straniere, ma non meno affascinanate, con il passaggio da una dieta di massa terrificante al trionfo del modello di alta cucina accessibile e di un vero stile 'modern British'. Ma sinceramente non so chi ce la potrebbe fare.
Una considerazione sulla serie e' che il format rende un po' difficile seguire tutto il romanzo, per l'impegno sia economico sia di tempo, un'idea alternativa sarebbe stata di fare incontri piu' densi, che coprissero ad esempio periodi storici, invece che essere focalizzate su un solo protagonista.
Per i ristoranti contemporanei, interessante chi c'e' e chi non c'e'...
Una curiosita, scusandomi per l'ignoranza: ma quella Cesarina e' quella di Santo Stefano a Bologna (o la progenitrice?).

11 Set 2012 | ore 12:40

ma se per loro è molto devono stare a casa,vedi riconoscono che sono iniziative straordinarie ma vogliono pagare un prezzo ordinario,ma che stiano a casa e non rompano.Sempre così questi ultimi anni è tutto riferito allo spendere poco ,vogliono il massimo ma pagare poco, questo solo per il cibo ,nessuno fa storie per un telefonino per una scarpa per una partita di calcio ,se hanno la testa da festa dell'unità è lì che devono andare ed lì che devono stare.
Veramente poter essere a Roma per assistere a tutte le serate.(grande iniziativa)

Non vedo l'ora che esca il libro ,l'avevo chiesto già un'altra volta tempo fa.Buon Lavoro

11 Set 2012 | ore 21:51

Buonasera, volevo chiedere chi ha cucinato la sera dedicata ai Cantarelli e chi cucinerà alla serata Pierangelini? Ho visto che gli eventi sono prenotabili sul sito di Eataly, l'orario 20 è attendibile? Grazie.

21 Set 2012 | ore 19:22

Le 20 sono le 20, con un quarto d'ora accademico di ritardo contemplato.
La sera di Cantarelli hanno cucinato i cuochi di Eataly Roma mentre per la serata Pierangelini, presente Pierangelini, i piatti saranno supervisionati da Pierangelini e da Lorenzo, il suo aiuto storico.

21 Set 2012 | ore 22:27

Grazie e complimenti per il lavoro, nel caso decideste di fare una 21 puntata potreste provare una serata dedicata al grande Gianni Cosetti con Fabrizia Meroi!

22 Set 2012 | ore 12:15

Caro direttore al di la del mio plauso personale,ho saputo in ritardo di quanto avrebbe raccontato,mi spiace non aver partecipato.
Ho 50 anni e appena sedicenne ebbi la fortuna di cenare una volta da Cantarelli con mio papa'. Le posso dire che anche se sbiaditi dal tempo,alcuni sapori come il suo culatello o i porcini sottolio,mi tornano nitidi chiudendo gli occhi.
Non crede che quello stile di cucina,poco urlato,poco spettacolare(nel senso della presentazione)ma indimenticabile e esagero forse incomparabile,abbia oggi ancora nobilta' di esistere? Non sarebbe meglio un ritorno alle origini,e che origini,piuttosto che un ricerca di accostamenti a volte poco felici.....grazie ancora per la sua opera di divulgazione

24 Set 2012 | ore 21:41

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