07
Ott 2011
ore 14:17
ore 14:17
Cancellarsi da facebook
Mi sono iscritto a facebook agli albori, tanti anni fa, e da allora ne ho seguito - lo confesso - con stupore, la crescita in Italia, fino alla ventina di milioni di iscritti più o meno.
I miei "amici" erano 4800 e più di 300 erano in attesa di approvazione.
Ogni giorno ricevevo 25/30 mail alle quali ho sempre risposto.
Ho avvertito in un modo crescente la invasività di questo meccanismo e alcune settimane fa ho deciso di cancellarmi definitivamente, di uscire, fine del rapporto con facebook.
Molti mi hanno seguito su google+ dove ho una saltuaria presenza, altri mi hanno scritto, e sono molti, chiedendomi il perché della mia scelta.
Io oggi uso solo twitter oppure il mio blog e la posta che ricevo sul paperogiallo per mantenere il contatto con le persone che mi conoscono.
Facebook è chiusa, lì ho cessato ogni intervento.
Io oggi uso solo twitter oppure il mio blog e la posta che ricevo sul paperogiallo per mantenere il contatto con le persone che mi conoscono.
Facebook è chiusa, lì ho cessato ogni intervento.
Stefano Bonilli
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Bravo :-D
Alla lunga queste cose credo che stancano...
Io, dopo aver rifiutato per anni, mi sono iscritto 10 giorni fa... faccio ancora qualche giro di prova...
Non credo che quelli che stanno tutto il giorno su fb intervengano ancora su blog come il suo, come facevano un tempo, perché bisogna collegarsi mentre su fb uno basta che tenga la pagina aperta e appena vede segnalato qualche intervento vada a leggere.
I social network stanno cambiando tutto e distruggendo una certa rete.
A me fb ha sempre fatto orrore ma come vede quelli che la seguivano su fb qui non ci sono.
Ti capisco e sono d'accordo sul fatto che il rumore di fondo su Facebook sia diventato inaccettabile. È vero che si può nascondere i feed delle persone che non interessano ma diventa macchinoso e lungo quando i "cosiddetti" amici cominciano ad essere tanti. Me ne sto già rendendo conto i oche pure ne ho solo pochi più di 600 o giù di lì. Trovo anche insopportabile (almeno per me, che su tante cose sonoun po' talebano) quando i commenti ad un post vengono fatti su FB invece che sul blog. D'altro canto è vero che pochissimi conoscano gli RSS e quindi usino, come il cuoco giovane e deluso qui sopra (ma perché non firmarsi col proprio nome? Non capisco), FB come un gigantesco RSS.reader con commenti integrati. E non si può nemmeno dargli troppo torto, è innegabilmente comodo per chi non abbia troppa dimestichezza con le tecnologie.
Google+ è un argomento che non voglio nemmeno affrontare, mentre twitter se non altro è rapido, comodo, e con un rumore di fondo ancora accettabile scegliendo con attenzione chi seguire.
Probabilmente potresti risolvere usando semplicemente una pagina FB invece di un account, cancellare gli amici dicendogli contestulmente di sottoscriverla. I questo modo non perderesti il seguito su FB ma ti eviteresti tutte le scocciature, compresa quella degli "amici". Tanti stanno facendo così, anch'io ne ho una pronta e prima o poi passo su quella.
Come detto su FB, rispetto le sue scelte ma per non aggravare la propria posizione su FB è sufficiente non lasciarsi tentare da l'accettazione di migliaia di contatti. Per quello ci sono, al limite, le fan page. Personalmente la seguo ovunque, non necessariamente scrivo qui o in altri posti, comunque sia dopo il primo errore ed eesere arrivata 300 contatti già ero in affanno (immagino lei). Invece di andarmene, poichè mi piace mantenere aperte tutte le vie, ho tagliato le "amicizie inutili". Come in tutte le cose basta regolarsi. Se poi non piace "l'ambiente", è tutta altra storia (per quanto.. è comunque fatto da contatti che ci scegliamo e possiamo sempre estromettere in ogni momento).
Io penso che i social network stia cambiando l'anima della rete.
In peggio.
Un conto è comunicare in 140 caratteri e un altro è scrivere la propria vita, i propri pensieri su una bacheca e via via allargare la platea di coloro che dialogano con te o ti leggono.
E poi la posta, e le decine di mail nel mio caso, alla quale rispondere e sono richieste di consigli, di indirizzi, di recensioni, inviti a tutto, convegni, degustazioni, viaggi, pranzi e cene e dimostrazioni pratiche di decine di attrezzi da cucina ecc...
Io preferisco quelli che decidono di venire qui sul paperogiallo a leggere.
Ci sono tutti i principali cuochi italiani, e non solo loro, molti giornalisti, molti appassionati ormai opinionisti e molti semplici appassionati, che io adoro e con i quali ho frequenti conversazioni nella posta del paperogiallo.
Prossimamente ci sarà la gazzetta gastronomica e altre iniziative.
Per me la rete è questa, io ho provato il recinto di fb, ne sono stato in una certa misura un propagandista con la mia presenza e adesso me ne sono andato perché il meccanismo mi procurava problemi pratici e non ne vedevo più un'utilità.
E spero di essere imitato.
Non è una scelta snob, come qualcuno mi ha scritto, ma la constatazione che fb non è fatta per me, non lo era da tempo ma per cancellarsi bisogna dire adesso lo faccio, e mettersi a seguire puntualmente tutti i passaggi.
Credo andbbe sfruttato per quello che offre: pagine personali per i rapporti con gli amici, pagine pubbliche per i personaggi pubblici. Non credo che nessuno abbia 5000 amici realmente. A quel punto quella diventa una vetrina per chi non vuole collegarsi ad un altra pagina ma viene comunque informata.
Perché molti gli rss non sanno cosa sono...
e comunque se aveva quasi 5000 amici su fb qui sul blog non mi sembra ne stiano venendo molti.
Le scelte personali sono libere. Di certo gestire rapporti con 4800 persone, anche se solo una parte sono veramente attivi, rappresenta un'impresa titanica. Al momento io gestisco solo 121 persone, per cui il problema non si è posto. Di certo sta diventando un posto molto confuso. Quello che conta per me è scambiarsi idee, confrontarsi, discutere e ascoltare idee anche diverse, con qualsiasi mezzo lo si faccia. Finchè riesco a fare questo per me è ok, poi vedremo. Intanto, visto che seguivo già il Paperogiallo, eccomi qua.
Ad oggi non credo di farcela ad abbandonare FB: arriva tanto lavoro e ancora molte informazioni... Certo è che è sempre più faticoso e concordo pienamente sul fatto che i social stiano lentamente danneggiando il sistema web e che in FB ci siano molte persone che non hanno idea di cosa sia la rete.
Un giorno un pizzaiolo mi ha detto di andare a visitare il suo sito. Ho cercato sul web, poi lui mi ha "spiegato" che lui intendeva FB come sito delle pizzeria. Ignorava l'uso della posta elettronica e usava solo quella di FB.
Come un pesce in un acquario ben sigillato, sprofondato sul fondo dell'oceano.
Tramite FB, da cui mi sono tenuto alla larga, diffidente, per lungo tempo, ho avuto modo di fare tante amicizie interessanti, affini alle mie passioni e al mio modo di pensare, cosa praticamente impossibile nel mondo reale per mancanza di tempo e occasioni, pigrizia, stanchezza. Con alcuni di loro, pochi ma buoni, ho traghettato l'amicizia dal virtuale al reale, avviando interessanti relazioni sociali. Certo, bisogna essere attenti e scaltri per dribblare cazzeggi fini a sè stessi e "amici" che stazionano sine die in rete, e soprattutto avere la forza di non cedere alle lusinghe dell' autocompiacimento da bulimia di repliche ai propri post o del "posto ergo sum" ma alla fine, ciò che conta è sempre il buonsenso e la capacità di discernere. Come dice Elisia, FB rimane ancora, nonostante tutto, un buon veicolo di informazioni e opportunità.
Forse hai usato facebook nel modo errato. Il tuo profilo era da "personaggio pubblico", con 4800 amici, ci vuole un ufficio stampa per gestirli!
Facebook diventa (poco) più utile e interessante quando agli amici si aggiungono i veri amici, non chiunque chieda l'amicizia (anche se visto una volta di sfuggita).
Fb per me è una straordinaria fonte di spunti e di notizie, un archivio di foto che mi ha risolto ogni problema di reperimento e ha notevolmente abbassato la quota di telefonate in uscita e in entrata.
Ho un profilo privato, nel quale ci sono solo persone (no società, ristoranti, aziende), cancello subito mi coinvolge in giochini o chi usa la mia bacheca per fare pubblicità
Poi ho la pagina del sito che non ha limiti e dove ognuno è libero di postare quel che crede.
Entrambe sono utili, veicolano dalle 800 alle 1000 visite al blog.
Infine la storia dei commenti: molti preferiscono Fb perché ci sono facce con nomi e cognomi. Mi è indifferent se scelgono il blog o il sito, il problema sono i contenuti.
Mi dispiace che te ne sei andato:-)
Non credo che il numero degli amici sia un problema, nel senso che avviene una selezione naturale che molto dipende dai temi che uno normalmente affronta.
Ero anch'io molto diffidente, mi sono iscritto da circa un anno, e oggi ho circa 1.300 amici. Scrivo quasi sempre di cibo, di prodotti, di ristoranti, e a partecipare sono solo una parte di questi. Gli altri, anche se leggono, vanno oltre.
Di una cosa sono certo, la platea di fb è troppo generalista e per questo, a breve, funzionerà soprattutto per fini commerciali. Arriveranno altri social network che segmenteranno molto il mercato. In questa ottica la vedo dura per i blog.
Però su Facebook si rimorchia alla grande!! :-D
A parte gli scherzi, anche io negli ultimi mesi mi sono disamorato. Sul mio stato scrivo ogni morte di papa, più che altro leggo e commento gli amici. Però al tempo stesso continuo a trovarlo utile per notizie, informazioni e contatti personali, per i quali continua a sembrarmi uno strumento molto agile e veloce
Per quanto riguarda il numero di amici: da sempre ho adottato la tecnica, ogni 2-3 mesi, di passarli in rassegna e dimezzarli. Il risultato è che ne ho un numero ristretto, e sono tutti o persone che conosco veramente o persone con cui ho contatti virtuali e comunque mi farebbe piacere conoscere
E comunque mi dispiace che Stefano se ne sia andato, mi faceva piacere seguire le sue peripezie e i suoi pensieri con più frequenza di quella che ci può essere nel blog
Twitter invece lo aborro, se ho voglia di aforismi mi leggo Blaise Pascal :-D Mi piace la comunicazione veloce, ma non COSI' veloce
Sono iscritta a Fb da anni. Inizialmente era per mantenermi in contatto con i miei amici americani e sapere della loro vita giornaliera. tutt'oggi, vedo il quotidiano delle loro vite e loro fanno lo stesso con me. Chatto invece di telefonare, ma nulla di piu'. E' anche vero pero' che ho poco piu' di mille amici, che, sono un enormita', ma, bene o male, so chi sono o perche' siam diventati amici. Ho costantemente 300 richieste di amicizia, ma non accetto e tento di mantenere il numero di amici basso proprio per instaurare un rapporto piu' intimo con loro.Quello che voglio dire e' che spesso fb e' stata scambiata per un ufficio di marketing e fb non e' strutturato per esserlo poiche' non c'e' selezione. Certo, e' gratis quindi chi se ne importa, ma la parte negativa dell'immensita' di lavoro che crea e' da tenere nella giusta considerazione. Personalmente sono contenta di come ho gestito e gestisco fb dove difficilmente troverete frasi che rivelano troppo della mia vita privata. Per quello, ci sono i msg privati.
Proprio per quello che tu dici io mi sono ritirato, perché non mi interessa più il generico lettore, nel mio blog non c'è mai stata pubblicità eppure negli anni tra il 2004 e il 2007 il paperogiallo era uno dei più visti e visitati tra i blog non solo del settore ed era uno dei primi trenta/cinquanta in assoluto.
Ma le discussioni spesso lunghissime, anche 300 interventi, facevano perdere il senso del ragionamento e io dovevo passare il tempo a raddrizzarle per rimetterle in carreggiata.
Poi sono esplosi i social network e io ero già lì e ho partecipato ma di avere lettori di rimbalzo, che poi intervengono sul link di fb e non sul blog non mi interessa, io voglio un "consumatore-lettore" consapevole che se vuole interviene sul blog.
So bene che tra social e blog non c'è gara ma a me cosa importa avere 5000 "amici" su fb o 10.000 lettori sul papero?
A che pro? Per gloriarmi?
In fondo sono un vero snob, nel senso più pieno e meno deleterio del termine, e non mi dispiace.
Evito da sempre tutti i trucchi per catturare le indicizzazioni di google, evito i link furbastri che quelli che stanno al top praticano tra loro, sono cosciente che comunque il mio blog è autorevole e letto da tutti quelli che voglio lo leggano.
Perché dovrei restare nel recinto di fb?
E perché voi ci restate?
Perché tu, Luciano, hai bisogno dei mille lettori provenienti da fb?
Io comunque ti leggerei anche senza il social e ti leggevo prima che mettessi la pagina su fb.
Se perdi un lettore come me ti dovresti preoccupare perché vorrebbe dire che stai diventando la nuova Civiltà del bere, tanto per fare un esempio dei nostri tempi.
Anzi, stai attento :-D
Stefano condivido la tua scelta e tutte le analisi. Ecco, io nel 'recinto' non ci entro proprio, invece apprezzo Twitter perché più underground, meno formale...
Un caro saluto
Bravo Stefano approvo la tua scelta al 100%.
Io non mi sono mai iscritto a facebook e non lo farò neanche in futuro.
La rete deve rimanere a dimensione umana, come una casa accogliente, e il tuo blog ne é un esempio positivo.
Salve, il mio è un commento più da consulente mktg che da blogger: sto notando una dilagante antipatia per l'invasività di FB ed io per prima sto tirando i remi in barca da un paio di mesi, segalando agli 'amici' la mia idea di scrivere solo su blog e twitter. Non tutti gli 'amici' sono però iscritti su twitter e imparare un nuovo sistema per seguire me non gli passa neanche nell'anticamera del cervello! Da parte mia diventa dispersivo cercare di seguire 500 folllowers su twitter e 250 'amici su fb... in fin dei conti, è meglio gestirne uno solo per bene, che 3-4-5 a metà... Simo
Ecco perchè... ieri mentre ramazzavo ho detto a mio marito... è un po' di tempo che non leggo Bonilli su FB... quindi ho riaperto il tuo blog alla vecchia maniera... dai link dei preferiti e non da FB...
chissà come faremo senza stefano bonilli su facebook?!!...pffff
beh di sicuro la sua assenza da fb si nota, della tua presenza non se ne ha notizia :-))
Ce sempre più gente che usa FB come se fosse "Internet" e che si comporta come il tuo pizzaiolo. Per ignoranza, mancanza di tempo, poca voglia di capire o chissà quali altri motivi (del resto c'è anche un sacco di gente che accende al tv al mattino su retequattro o italiauno e la lascia accesa tutto il giorno cascasse il mondo, l'Italia questa è ahimé). Proprio per questo io la pagina pubblica la terrei, anche se limitassi o chiudessi (quasi) quella privata. Fossi Stefano, ma l'ho già detto quindi mi sto ripetendo, non uscirei del tutto (anche se ne capisco le ragioni) ma passerei ad usare una fan page.
(il commento era riferito a quello di Elisa, non so come non so perché si è perso il riferimento)
(questa sera non ne becco una, chiaro che intendevo Elisia)
Sorpresa???
No.
Quando il web ti fagocita la scelta è imperativa.
Per me che sono una assidua lettrice del suo blog, anche se non sempre presente nei commenti, vorrà dire che magari vedrò qui, con piacere, il frutto del suo tempo guadagnato.
Quindi ok, la sua scelta per me è ottima!
c'è un proverbio francese che dice più o meno così.
" si può e si deve imboccare il diavolo durante una cena basta saperlo fare con un cucchiaio con il manico moltoooooo lungo"
fb è macchina infernale , bisogna solo essere capaci di usarla e non è cosa da poco.
quelli che ci rinunciano non è detto che non ne siano stati capaci anzi forse proprio il contrario, ne hanno appreso la tecnica e le trappole per poi passare a google + o ad altro.
sono palestre virtuali , ci si iscrive , le si usa e poi le si scarica :-) poi se torna la voglia ci si riscrive ...
sono relazioni aperte a patto di saperlo prima ;-)
io odio i social network, non mi sono mai iscritto su facebook. chi mi conosce ha i miei contatti se ha qualcosa da dirmi mi scrive, il resto non mi interessa, per me facebook è un modo per ficcare il naso nella vita degli altri in maniera più o meno anomia, ed è per questo che alla gente piace così tanto.
Io non mi sono mai iscritta e non ci tengo proprio.
Tanti mi dicono che potrebbe servirmi pe il lavoro, ma io preferisco comunicare in altro modo.
Sul mio piccolo blog proprio qualche giorno fa ho scritto un post in merito: http://thelovelygirl.splinder.com/post/25624464/abbasso-facebook
Anche io sono un pentito e da tempo sto pensando ad una exit strategy simile a quella suggerita da Maurizio Camagna. Purtroppo penso che chi si è iscritto a questo social network abbia, forse in modo inconsapevole, deciso di chiudersi in un recinto in cui consumare la maggior parte delle informazioni in maniera ancora più superficiale rispetto a quanto avvenga nel mondo reale.
Camagna le dà un suggerimento corretto, ma forse può anche fare a meno di una fan page su un media che non rispecchia il suo modo di comunicare e di essere, e di quelli che la seguono. Requiescat l'audience su FB, sul suo blog certo non si abbasserà. Anzi, potrebbe aumentare per un effetto paradosso dato dal crescente rifiuto di molti alla superficialità narcisistica di FB. Potrebbe essere un po'come tornare a essere più artigiano, no?
Continuerò a leggerti qui, caro prof. Bonilli ... :)
Rispetto la sua scelta.
Cordiali saluti.
per me è semplice sei un giornalista ti piace scrivere un articolo ed eventualmente valutare i giudizi che questo riceve. Non ti interessa di condividere tutto il tuo privato con sconosciuti magari anche maleducati ed invasivi. E fai bene
Ahahahahaha "dimostrazioni pratiche di attrezzi da cucina " è bellissimo. M'ha fatto proprio ridere.
Per il resto, direi che il discorso, non fa una piega.
ma vavaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
io tra le motivazioni, metterei anche queste: http://ciambellesumarte.wordpress.com/2013/10/29/scappadafacebook/