19
Set 2010
ore 17:50

Sud, ristorante a Quarto (NA)

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L'altra sera quando siamo andati a cenare giocava il Napoli.
La notazione è importante perché per andare a Quarto, la nostra meta, dovevamo passare vicino allo stadio e quindi abbiamo atteso l'inizio della partita per non perderci in un ingorgo.
Quarto è nella zona dei Campi Flegrei e per arrivarci bisogna attraversare la Montagna Spaccata, chiamata così perché è il taglio di una collina fatto dai Romani sulla strada tra Pozzuoli e Capua, e mentre l'auto procedeva verso la meta pensavo a come accidenti era venuto in mente a due giovani di aprire un ristorante di qualità da queste parti.
Pensatelo anche voi quando ci andrete ma non fate la domanda a Marianna Vitale e Pino Esposito perché la stessa domanda l'hanno già fatta in molti prima di voi.

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Già, come è venuto in mente a questi due giovani di aprire il ristorante Sud a Quarto?
Dopo averli conosciuti e avere cenato al Sud posso dire che ho capito e se avrete la pazienza di leggere capirete anche voi come una passione diventa una professione e come ogni particolare, fin dall'inizio è stato curato quasi che Sud fosse a New York e non a Quarto.
Il locale ha una prevalenza di bianco minimalista, la cucina è a vista e i posti a tavola sono pochi e ben distanziati, in tutto 24/28 coperti.


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Sono già state pubblicate numerose recensioni del ristorante Sud e quindi uno ci arriva preparato a una buona cucina ma la sorpresa è che la cucina, invece, è già potenzialmente quella di un ristorante super affermato, però con prezzi da piccola trattoria.
Prima di ogni ulteriore commento vi racconto i piatti che abbiamo mangiato e goduto e che al termine della serata ci hanno fatto esclamare "Che brava è questa cuoca, come si sta bene in questo ristorante."
Subito un piccolo assaggio, Zuppetta di cozze piccanti con mozzarella di bufala e trippa fritta, e tu assenti contento, pensando che è veramente un buon inzio.
Poi un grande piatto, gran bella mano deve avere la cuoca per mandare in tavola questo Cheese-cake di baccalà profumata al finocchietto con ceci, pomodori confit e buccia di limone

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Tocca alla pasta, siamo al sud e quindi un primo che potrebbe essere solo buono e invece è di quelli che ti ricordi, Tagliolini ai due tartufi.
Poi un piatto super, di quelli che ti danno la misura di cosa sa fare la cuoca, il Rosmarino al pomodoro con polvere di gelato al basilico e provolone del monaco
A questo punto ecco un piatto che fa capire quanto i fornitori siano fondamentali per un ristorante che vuole fare qualità, il Filetto di maialino su crema di patate al timo limone, fagiolini e aglio croccante.
Il fornitore  del maialino è Mario Carrabs e ha bottega a Gesualdo, provincia di Avellino.
Poi, siccome siamo in un grande ristorante, arriva anche il pesce, un Trancio di ombrina gratinato su zuppetta di frutti di mare e peperoni all'insalata, semplicemente sensazionale.
Mario Carrabs ha portato le uova delle sue galline per la cucina del Sud ed è vero che noi siamo a fine pasto, è vero anche che non si dovrebbe fare quello che vogliamo fare, ma noi un uovo a testa con tartufo lo mangiamo e così nel nostro fuori menù segniamo Uova al tegamino con tartufo del Monte Partenio, ed è piacere puro.

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E infine il dolce, leggero, elegante, come una carezza eppure i sapori sono netti e quanto è buona questa Mozzarella e pomodoro alla vaniglia del Madagascar con scorzetta di arancia.
Si chiude con una Crostatina meringata calda con cioccolato fondente al 70% e confettura d'arancia da applauso.
Abbiamo bevuto due bottiglie di vino, il Fiano Colli di Lapìo di Clelia Romano e il Fiano Pietraincatenata di Luigi Maffini.
Abbiamo speso 223 euro in quattro persone.

Insomma, avrete capito che qui, se si è appassionati ma anche solo curiosi, bisogna proprio venirci perché Marianna Vitale è la Giovane Cuoca dell'anno secondo la Guida Espresso 2011.
Perché Pino Esposito, sommelier, padrone di casa e marito di Marianna, vi farà conoscere la migliore produzione campana.
Perché nel ristorante Sud di Quarto, quindici-venti minuti d'auto da Napoli, si pagano € 35, vini esclusi, mangiando in modo meno esuberante del nostro.

O forse qui ci dovete venire perché è una gran bella storia italiana.
Marianna Vitale ha 30 anni ma è nata cuoca perché da piccola sua nonna le ha insegnato la cucina buona e senza sprechi.
Anche suo padre, ceramista, faceva part time il cuoco ma lei ha studiato e si è laureata in lingue per fuggire da un duro lavoro quale è quello della cucina.
Ma se sei giovane e sogni di fare questo mestiere?
Se il tuo amore, il tuo compagno e poi tuo marito ha la tua stessa passione?
Allora ti butti e lei ha fatto delle piccole esperienze, poi ha lavorato con Lino Scarallo a Palazzo Petrucci e poi lei e Pino hanno aperto Sud.
L'hanno aperto a Quarto perché, come dice Marianna "E' più facile andare a Londra o New York che restare" ma anche perché in Campania ci sono materie prime favolose e Marianna e Pino sono insaziabili ricercatori.

Sud Ristorante
Via Santi Pietro e Paolo, 8
QUARTO (NA)
Uscita Tangenziale Pozzuoli Via Campana
500 m a destra dopo Montagna Spaccata
tel 081 0202708 - 327 0104725
Aperto a cena e domenica a pranzo.
Chiuso lunedì.

FOTO S. BONILLI

commenti 19

Che altro aggiungere a questa meritata pagella da primo della classe, direttore? Solo che, come se non bastasse, trovo Pino e Marianna due splendide persone che mi sarebbe dispiaciuto non conoscere.

19 Set 2010 | ore 18:51

Che autentico piacere mi ha dato incontrare questi due giovani entusiasti e bravi, che meraviglia la cucina e il servizio.
La nostra cucina italiana è veramente forte, nonostante la crisi, perché riesce a sfornare ogni anno cuochi e ristoratori così.
Bisogna avere fiducia e aiutarli.

19 Set 2010 | ore 18:56

Che meraviglia di piatti! Ci vado sicuramente appena possibile. Grazie per il racconto e le foto.

19 Set 2010 | ore 18:59

Sicuramente è un piacere farlo: Nel mio portafoglio ho i biglietti da visita di SUD da sempre e TUTTI mi hanno sempre ringraziato !!! :)

19 Set 2010 | ore 19:23

Sono convinta che sia una brava cuoca, mi piace perché è giovane e perciò a ottobre andrò al ristorante Sud grazie a questa bella recensione.

19 Set 2010 | ore 21:58

Da sud ci sono andato, perchè Marianna e Pino li conosco, sono "amici", sono 2 persone splendide.
Ma poi ci torno non solo per quello, per una cucina, ed un ambiente, al tempo stesso raffinato ed amichevole, elegante ma che ti fa sentire a tuo agio, insomma hanno creato in così poco tempo con competenza, professionalità ed entusiasmo qualcosa di veramente eccezionale.

20 Set 2010 | ore 01:20

Me lo segno, come sempre...
K

20 Set 2010 | ore 06:17

grazie direttore! da annotare

20 Set 2010 | ore 10:29

sono di parte perche'napoletana, ma i ragazzi meritano eccome :)

20 Set 2010 | ore 12:50

Quello che mi entusiasma di questo settore ultimamente è che è l'unico in Italia (insieme alla moda e alla musica) in cui un giovane con idee può farsi facilmente largo.
Ovunque giro trovo ragazzi entusiasti, aggiornati, viaggiatori che fanno gruppo: una immagine rovesciata della depressione in cui è immerso il paese.
E luglio e agosto sono andati alla grande per fortuna. Spero sia un segnale di ripresa dopo il terribile 2009

20 Set 2010 | ore 13:36

Io non ci sono ancora stata ma ho letto di Marianna spesso e sempre molto bene. Le auguro tutto il successo che desidera perché riuscire a farsi scoprire a Quarto non é facile e perché essere donna in un mondo come quello dell'alta cucina non é facile. Infine, perché riuscire a piacere a tutti o quasi non é facile.

20 Set 2010 | ore 16:56

Ho vissuto quest'esperienza dello spirito, prima ancora che della carne venerdi' scorso e mi sento ancora in uno stato di grazia

20 Set 2010 | ore 19:09

Evviva evviva e... ci saranno ritorni di fiamma.

21 Set 2010 | ore 18:17

stasera o domani se c'è posto ci vado,però vorrei chiederti perchè ti meraviglia tanto l'apertura di un locale di qualità nella cittadina di Quarto?
Hai dei pregiudizi verso la periferia? Ciao

20 Nov 2010 | ore 14:44

Dissento assolutamente.

La cucina è finto povera con concessioni a volte alquanto strane per una sedicente cucina povera di territorio (es. il trancio di luccioperca non è propriamente tipico del nostro bel sud italia).

La mano inesperta della cuoca si avverte subito ad un palato mediamente fine e allenato(un pò di training da Lino Scarallo non merita di assurgere ad esperienza totale, se non altro per non fare torto ai migliaia di ragazzi che vanno a spendere gli anni dai migliori chef d'Italia e del mondo per imparare). Nasconde bene il tutto una sensibilità femminile nel decorare il piatto.

Le materie prime sono tutto tranne che eccelse (del resto non si conosce chi "regala" cene luculliane a prezzi da trattoria) e il servizio nella sua fredda formalità mi è sembrato voler scimmiottare quello delle grandi tavole stellate con una punta di pretenziosità fuori luogo e certamente senza la stessa enorme professionalità di ristoranti famosi per il loro servizio.

C'è di molto meglio, anche se l'incoraggiamento ai ragazzi non deve mai venire meno.

Si impegnano, si vede, ma non montiamogli la testa e soprattutto non diamogli meriti che (ancora) non gli spettano.

Ne devono fare di strada.....

25 Nov 2010 | ore 18:11

che disastro!
anch'io dissento assolutamente .L'ambiente elegante e riffinato ma la cucina ed il servizio mancano di esprerienza. I prezzi non sono assolutamente da piccola trattoria ma al contrario per quello che abbiamo mangiato davvero esagerati. C'e' ne' di strada da fare .....

13 Mar 2011 | ore 01:15

Dissento evitiamo di esagerare con Lodi che rischiano di far salire il tono di chi lavora . Prezzi nn in linea con una scuola di cucina che cerca la strada del successo esasperando i sapori e le accostante

16 Apr 2011 | ore 19:20

E' costume italiano quello di strigliare i giovani, prima di concedere lodi. In questo caso va detto che la recensione è mielata equasi un panegirico, ma altrettanto Maurizio ci va giù pesante. Bisogna riconoscere che finalmente a Napoli(e dintorni)c'è finalmente un locale che mostra impegno nella ricerca della qualità senza scadere nel pacchiano. Candido come una sala operatoria, giustamente insonorizzato e discreto, senza odore di cucina pur essendo, questa, parte della sala. Servizio accurato e non invadente, menu chiaro e descrittivo. Il futuro sarà provvido di soddisfazioni per questi giovani impegnati che credono nel loro lavoro: che come sempre nei giovani può presentare delle sbavature, ma l'esperienza porterà a correggerle. Un neo: accondiscendendo ad una tradizione mai scritta della nouvelle cuisine che propone pietanze minimali, queste sono stressate ai limiti minimi inferiori. Un ombra in meno e siamo nell'area dell'assaggino. E per questo è benevolo parlare di prezzi da trattoria, anzi! 16€ per un secondo sono scandalosamente troppi. Ma conviene parlarne, perhè i giovani vanno incoraggiati a migliorare. Arrivederci!

17 Ott 2011 | ore 11:13

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